I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Inner hauler, chi li usa? Come quando e perché?
Al momento stai visualizzando i contenuti in una versione ridotta. Visualizza la versione completa e formattata.
Pagine: 1 2 3 4
Dopo il gennaker, passiamo alla bolina... Ché mi dite? Quando ha senso usarli? Sono utili x tutte le barche? Come, quando e perché usarli?
Sono utili, se usati con cautela, per tutte le barche che hanno sartie a murata; da ricordare che il mondo dell'aria deve sposarsi con quello dell'acqua, perciò il loro uso può diventare controproducente se non supportato anche dalle appendici.
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=32915
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=63456
ciao
Esatto, avevo letto queste discussioni ma non si parla di quali barche possono effettivamente impiegarli con benefici e come comportarsi nelle virate. Altra cosa che non ho capito e come fanno a regolare punto di scotta longitudinale i sistemi con carrelli trasversali come postati in altro 3d
Alzando e abbassando il punto di scotta.
Ok, ma ciò presuppone che le vele siano fatte su misura. Se decido di cambiare vele devo spostare il carrello?
Si! Sugli IOR di una volta ne trovavi anche tre per madiere, LP 150%, 130 110, 0limpico, fiocco, tempesta.-
Provo a dire la mia, molto empirica. Unico dato tecnico: l'angolo ottimale fra la mezzeria e la congiungente bugna di scotta-strallo, varia fra i 5 e i 12 gradi circa. Angoli giusto per in crociera regata diciamo 6-7.
Le barche hanno normalmente la limitazione della larghezza della tuga, qualcuna anche quella delle sartie a murata come detto sopra.
Il barber è una buona soluzione per ovviare ad entrambe senza dover montare rotaie sopra la tuga, con il vantaggio di una regolazione di fino.
Cosa ci faccio io:
Con poca aria, acqua piatta, lo chiudo fino al limite dei 7 gradi (che ho segnato i coperta). Il mio fiocco (100 per cento) assume una forma leggermente tonda e trovo grande beneficio nello stringere al vento. Al salire dell'aria, e soprattutto se non serve salire troppo, lo mollo progressivamente. Da quanto capisco, diminuisce il tiro laterale e aumenta quello longitudinale, quindi si sviluppa maggiore velocità, ma si stringe un po' meno. Mi scuso per i termini forse agricoli ma spero di essermi spiegato.



Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Ovviamente se il vento allarga, va lascato completamente e a quel punto il carrello va avanzato per chiudere la balumina che perso il carico verticale della scotta non più cazzata, si sarà aperta.


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Si, il problema principale è però uno, come aveva appena accennato Einstein: non tutte le barche possono permetterselo, dipende dalle appendici che hai sotto la barca. Vorrei approfondire proprio questi aspetti oltre che individuare i principi base secondo cui utilizzarli.
Sicuramente su barche da crociera con possono essere utilizzati perché già di per sè faticano a bolinare. Quindi, possiamo dire che possono servire per barche che sviluppano buone velocità in funzione del vento e si ritrovano con un apparente più stretto a parità di angolo reale?
Altra cosa che mi viene da pensare è riferita al Wind shearing: in condizioni di vento leggero e marcato Wind shearing, in cui solitamente si svergolare molto la randa, possono servire a ristabilire il giusto canale tra le 2 vele su tutta l'altezza?
Parto dalla seconda: si. È una regolazione in una terza dimensione rispetto alle due consentite (carrello avanti dietro, scotta lascata o cazzata), quindi ti permette di gestire meglio la forma del fiocco nelle varie condizioni.
Circa la prima: credo sia difficile stabilire un principio assoluto. Una regolazione in più difficile che faccia male, poi ci saranno barche su cui ha maggiore effetto ed altre meno. Nel nostro caso di crociera-regata abbastanza moderno, Se in regata con vento leggero non lo usassimo, di bolina sarebbero dolori.


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Inoltre: Essendo di fatto un correttore di angolo rispetto alla rotaia, dipende anche dove questa è stata montata. Su barche con rotaie particolarmente larghe, avrà maggiore ed apprezzabile effetto. Su barche con rotaie molto strette, serve meno o non serve proprio. Consiglio: prova a calcolare l'angolo come sopra descritto e vedi a quanto sei con il barber lascato così hai un punto di riferimento oggettivo.


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Infatti, alla fine dobbiamo ragionare sempre in termini di vmg. Con il mio precedente bavaria sentivo la barca già abbastanza impiccata, avendo i carrelli sulla riga (ma comunque ancora non molto "chiusi". Sul Mylius ancora non li ho provati e sto aspettando la strumentazione nuova per fare qualche prova....Ma non vorrei partire da zero
Misura l'angolo di base puoi farlo anche a tavolino se hai un grafico del piano di coperta affidabile.


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Non tenete conto della sovraposizione del genoa, non è lo stesso armare un genoa al 150% e un'olimpico.
L'angolo di scotta quando il vento si allarga il punto di scotta oltre che in avanti va spostato più in fuori sulla falchetta.
L'importante è capire che non si può andare contro vento con le vele che rifiutano. Allenamento, allenamento, allenamento, sentire la barca, se grande guardare il log perchè si sente meno.-
si ha ragione bullo una quarta dimensione è anche un tiro verso l'esterno, per portare il punto di scotta più laterale possibile in caso di bolina larga. Ma a quel punto
1) meglio una scotta volante da mettere in falchetta con una pastecca apribile
2) a quel punto è ora di code zero/ A zero
Si certo ma io parlavo degli in...Per out è secondo me altro discorso
Riccardo fossi in te approfitterei adesso che non hai gli strumenti, imparare a portare la barca senza è meglio, poi per avere un idea dell'angolo che fai basta una bussola e qualche virata
Si certo ma io parlavo degli in...Per out è secondo me altro discorso. Per gli strumenti, sono 2 mesi che registro senza. Il problema è fare le prove di vmg migliore a seconda proprio di tali regolazioni. Farlo senza strumenti ben tarato la vedo difficile è molto lunga. Per esempio, se con inner cazzato x faccio 40 di angolo e 7 di velocità, sono meglio di x+y a 37 e velocità 6,8. Certo si può sapere ma dovrei stare a fare tanti calcoli
Io andrei avanti a step.
Fatti comunque degli zeri in base a quello che senti (barca sorda o no, veloce o no, scarroccio o no etc) e poi quando avrai gli strumenti farai tutte le analisi del caso e affinerai il setting migliore.
(31-12-2016 13:20)TestaCuore Ha scritto: [ -> ]Si certo ma io parlavo degli in...Per out è secondo me altro discorso. Per gli strumenti, sono 2 mesi che registro senza. Il problema è fare le prove di vmg migliore a seconda proprio di tali regolazioni. Farlo senza strumenti ben tarato la vedo difficile è molto lunga. Per esempio, se con inner cazzato x faccio 40 di angolo e 7 di velocità, sono meglio di x+y a 37 e velocità 6,8. Certo si può sapere ma dovrei stare a fare tanti calcoli
due opzioni a mio sommesso parere
  1. ti fai un fogliettino excel da 4 soldi che ti calcola la vmg per ogni angolo e velocità;
  2. conosciuta la direzione del vento prendi come waypoint un falso obiettivo a distanza 100-200 mn e da un gps da 4 soldi calcoli la vmg rispetto a ql punto tanto lontano da poterlo assumere come un punto all'infinito.


dovrebbero fungere tutt'e due i sistemi

io non ho ancora certezze sui barber in, vado un po' a tentoni ma non aiuta a fare prove il fatto di stare perennemente sbandati di 45° , direi che proprio non aiuta...
Pagine: 1 2 3 4
URL di riferimento