02-01-2017, 22:46
Ho avuto per 24 anni un Alb Sail BA 40 Starkel che aveva una fittissima struttura di rinforzo interna di madieri e longheroni resinati a scafo, paratie resinate su 360 gradi, zona del bulbo e base albero iperinforzata, bulloni del bulbo su profili in acciaio a c, tutte le basi e verticali dei mobili resinati a scafo,attacchi delle lande in linea con il resto, opera viva in solid, opera morta e coperta in sandwich di balsa. giunzione scafo coperta imbullonata ( falchetta in alluminio) e resinata successivamente. Al cantiere dicevano che così fatta la barca era molto rigida e cazzando il paterazzo si " chiudeva" la metà di un GS 39 , concorrente dell' epoca. Tra l'altro la barca era allestita a scafo e coperta chiusi con il procedimento sopra indicato, e non con il sistema " a coperchio" in uso ora in numerosi cantieri che producono in serie. Prima del varo un ciclo protettivo in carena con il Ghelshield e mai una bolla di osmosi.
In 24 anni sulla barca non si è mosso niente e si che per alcuni anni in regata di mare e colpi sulle onde ne abbiamo presi un be po'.
Il bulbo in piombo pesava 3000 kg ( su 6500 totali) ma la rigidità alla tela era solo media dato che buona parte del bulbo stava sotto la carena e in fondo, a 2,35 mt di piombo c'è ne era poco ( cioe' era fatto al contario dei bulbi odierni, forse per avere un attacco solido allo scafo e per motivi di rating IOR). Albero a due crocette in linea con stralletto e volanti alte non strutturali. Circa 90 mq di vele bianche. Spazi interni sacrificati, poca altezza ( coperta e scafo bassi sull'acqua e passavanti larghissimi con rotaie molto interne per stringere di bolina) interni spartani come anche gli impianti. Serbatoi solo in dinette, pesi concentrati. Linee purtroppo condizionate dallo IOR, discesa scomoda tipo "Baltic" per intendersi.( ma anche questo faceva la barca piu' rigida). Con il Volvo 2003 Turbo e piedino sail si andava in crociera sui 7,3- 7,4 nodi.
In 24 anni sulla barca non si è mosso niente e si che per alcuni anni in regata di mare e colpi sulle onde ne abbiamo presi un be po'.
Il bulbo in piombo pesava 3000 kg ( su 6500 totali) ma la rigidità alla tela era solo media dato che buona parte del bulbo stava sotto la carena e in fondo, a 2,35 mt di piombo c'è ne era poco ( cioe' era fatto al contario dei bulbi odierni, forse per avere un attacco solido allo scafo e per motivi di rating IOR). Albero a due crocette in linea con stralletto e volanti alte non strutturali. Circa 90 mq di vele bianche. Spazi interni sacrificati, poca altezza ( coperta e scafo bassi sull'acqua e passavanti larghissimi con rotaie molto interne per stringere di bolina) interni spartani come anche gli impianti. Serbatoi solo in dinette, pesi concentrati. Linee purtroppo condizionate dallo IOR, discesa scomoda tipo "Baltic" per intendersi.( ma anche questo faceva la barca piu' rigida). Con il Volvo 2003 Turbo e piedino sail si andava in crociera sui 7,3- 7,4 nodi.