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Versione completa: Raffreddamento motore Perkins 4108
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(15-01-2017 17:59)pepilene Ha scritto: [ -> ]Questo ingresso sembra inutile, vedi se riesci a capire s'è fatto in modo artigianale.

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Quello non è un ingresso e non è inutile. E' semplicemente il raccordo dalla valvola di sovrappressione come risulta dal disegno che ho postato precedentemente e che quindi risulta essere giusto.
Questo significa che c'è un altro pezzo critico da verificare, appunto la valvola di sovrappressione.
Purtroppo non riseco neppure io a trovare il part number del termostato per raffreddamento diretto nelle letteratura ufficiale anche perché la Perkins nel suo manuale, pur considerandolo, sconsiglia molto esplicitamente l'impiego di tale tipo di raffreddamento.

In ogni caso, visto che ha funzionato finora, non mi farei spaventare troppo e cercherei semplicemente di trovare un termostato compatibile; dovrebbe essere possibile.
In compenso mi sento di affermare con buona certezza che il termostato di Gennarino NON è a doppio effetto!!!!

Daniele
Sì con i dati acquisiti confermo non è doppio.
Non voglio insistere ma il difetto che dichiara Gennaro è un classico loop.

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Ho perso un video deve la vavola è tappata, vediamo se riesco a trovarlo.
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(15-01-2017 21:49)pepilene Ha scritto: [ -> ]Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .


Bello pepi, senti ma, il loop classico, film cambio motore.... e precedenti,
non e' che da bibbitaro non hai venduto red b..ll e ti e' toccato ingollarla
tu.....l' eccesso di caffeina prolungato puo' dare questi sintomi.
In alternativa...una presa per il posteriore per tutti inaccettabile, pure a statuto.. speciiiale.
dario
potrei anche suggerire un problema di spiffero della guarnizione della testa motore, per cui si crei un tappo con micro-bolla di gas che impedisce circolazione liquido raffreddamento, dando gas la girante spinge di più e il flusso rimuove l'intoppo causato dallo spiffero della testa.
Della serie, aprire e vedere che cavolo è successo, facci sapere o veniamo a smontarti il 4.108 noi.
Se fosse un problema di spiffero dalla guarnizione della testa dovrebbe, credo, entrare acqua nella fase di aspirazione con conseguente fumo bianco dallo scarico che invece non ha colorazioni sospette.
Intorno alla seconda settimana di Febbraio aprirò e vi relazionerò.
Salve a tutti,
riprendo questa discussione dopo alcuni mesi (me ne scuso ma è andata per le lunghe) per postare il risultato delle operazioni fatte per risolvere il problema del raffreddamento.
Dalla presa a mare alla girante era tutto a posto, cambiata girante e tolto il termostato che a detta del meccanico non era recuperabile ma il problema era rimasto (surriscaldamento al minimo e circa 75 ° a regime).
Circuito idraulico controllato, manicotti cambiati, ecc. nessun cambiamento, il meccanico ritiene di non dover controllare il riser che a suo giudizio (dall'esterno) "sta bene", fine del suo intervento (di questo cantiere prima o poi ne riparlerò..).
Ho successivamente proceduto allo smontaggio della flangia di accoppiamento tra il collettore degli scarichi (exhaust manifold, raffreddamento ad acqua di mare, per raffreddare i collettori di scarico non scambiatore acqua dolce/salata) e il riser trovando finalmente il vero guasto nel sistema: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . la corrosione galvanica aveva aperto due fori nell'intercapedine del collettore- scambiatore (foto) da cui l'acqua pompata dalla girante un volta entrata nel collettore-scambiatore non tornava tutta al motore ma una buona parte si riversava direttamente nel riser, pompata e subito riespulsa, rendendo insufficiente il raffreddamento del motore a basso regime (poca portata della pompa) e riuscendo a raffreddare solo ad alti regimi quando la girante andava più veloce.
Dopo un po' di vicissitudini sono riuscito a far richiudere i fori nell'intercapedine dello scambiatore (spero che la saldatura dell'alluminio tenga ancora a lungo..), ho disincrostato il termostato che ora funziona perfettamente e apre a 60° e ho rimontato il circuito aggiungendo un tappo-zinco nel collettore in una sede inutilizzata.
Ora funziona piuttosto bene, non surriscalda più al minimo, il termostato fa il suo lavoro e la temperatura non supera mai, neanche a tutta manetta in trazione, i 68°.
Quindi problema risolto.
Certo il contatto tra le flange di accoppiamento del collettore di alluminio ed il riser in acciaio, per quanto protetto da guarnizione (ma i bulloni stabiliscono la continuità elettrica) rimane un punto critico, e già riaffiorano piccoli segni di corrosione galvanica e anche il tappo zinco si consuma rapidamente, ma questo è un'altro argomento.

Allego qualche foto che malgrado sembrino da film horror servono a rincuorare i possessori di vecchi Perkins (questo è del 1975):
l'ossidazione delle parti interne che si riesce a vedere è scoraggiante ma queste sono in ghisa abbastanza longeve e una volta richiuso tutto funziona regolarmente.
Altro discorso per le parti intorno al monoblocco dove la vecchiaia incide di più ma la manutenzione è relativamente meno disagevole.
Grazie a tutti per l'attenzione e buon vento.

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attenzione! quei fori NON vanno tappati.
vanno ripristinati i piani per evitare il riflusso ma devono funzionare.
in effetti parte dell'acqua pompata va DIRETTAMENTE al raiser.
anche se pare che tutto funzioni si è creato uno squilibrio a carico della pompa.
funziona così:
metti in moto,
la pompa fa il suo lavoro,il motore è freddo,il termostato chiuso.
dove va l'acqua?
passa per quei due fori e se ne va intanto raffredda già lo scarico.
( non dimenticare che il motore potrebbe funzionare nei mesi freddi a lungo
senza andare in temperature ma i fumi scottano eccome)
il motore va in temperatura, il termostato apre e la portata per raffreddare il motore aumenta
e nei due fori il flusso diminuisce.
il motore scalda di più ,il termostato è tutto aperto e i due fori convogliano pochissima acqua
che passa tutta nel motore.
quindi a mio avviso:bene ripristinare i piani per evitare i reflussi ma da lì a chiudere tutto...
Cosa significa ripristinare i piani?
(23-09-2017 18:37)gennarino Ha scritto: [ -> ]Cosa significa ripristinare i piani?

nella prima foto il piano di appoggio è evidentemente corroso e va riprisitnato.
cioè saldato e spianato senza chiudere i fori laterali.
I fori sembravano proprio il risultato della corrosione, ed erano sulla parte in alluminio quella del collettore, sulla flangia ma proseguivano un po' anche all'interno lungo il tubo di scarico vanificando di fatto l'intercapedine e rischiando seriamente di mandare riflussi nelle valvole di scarico a motore fermo. La flangia di accoppiamento del riser ha solo il grande foro centrale, ed una superficie piana senza altri fori per cui anche se i fori sul collettore fossero stati giusti non avrebbero trovato corrispondenza con fori sul riser e non avrebbero avuto modo di funzionare in quanto tappati dalla flangia del riser.
Per quello che ho capito osservando il mio sistema di raffreddamento dovrebbe avvenire questo:
la pompa invia l'acqua che entra nel collettore-scambiatore da poppa (nei pressi del riser), l'acqua tornando verso prua attraversa il collettore-scambiatore nell'intercapedine raffreddando i collettori di scarico e entra nella parte bassa del monoblocco, fa i suoi giri nelle camicie e sale verso il termostato che quando aperto la manda al riser e da qui alla marmitta. Lungo il percorso dal collettore al motore l'acqua incontra una valvola di sovrappressione che quando il termostato è ancora chiuso e la pressione aumenta bypassa il flusso verso il riser, assicurando di fatto la circolazione per raffreddare i collettori di scarico. Questa valvola si apre con una pressione abbastanza bassa, tenuta da una molla contro una sfera, che tra l'altro non sono riuscito ad disincrostare completamente e che non chiude mai del tutto (e forse è un bene?). Andros intendi questo per squilibrio a carico della pompa?
Però non vedo cos'altro si possa fare visto che i fori non potrebbero comunque lavorare tappati dalla flangia del riser. La riparazione è stata fatta per soprattutto per ripristinare l'intercapedine e separare l'acqua dai fumi di scarico prima del punto di mescolamento nel riser.
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D'altronde devo dire anche che rispetto a prima della riparazione il tempo che passa dall'avviamento del motore all'uscita dell'acqua dallo scarico a mare è aumentato da pressoché immediato a circa 10/15 secondi, che tutto sommato sembra coerente con l'ipotesi del ritardo di apertura della valvola di sovrappressione, ma non so se è più o meno cosi per tutti o il mio è il segnale di una anomalia.
In ogni caso i collettori resterebbero "al cado" per una decina di secondi ad ogni avviamento, è preoccupante?
quindi è la valvola di sovrapressione che parzializza il flusso.
buono a sapersi.
quand'è così direi che tutto va bene,compreso il tempo " a secco" dei collettori.
Grazie Andros il tuo parere mi conforta, ma l'ultima controprova è nella risposta a questa domanda: c'è qualcuno col Perkins 4.108 a raffreddamento diretto, col motore in ordine e temperatura max. 68°C , che ha notato un tempo di ritardo apprezzabile tra l'avviamento del motore e l'uscita dell'acqua dallo scarico?
(23-09-2017 22:11)gennarino Ha scritto: [ -> ]Grazie Andros il tuo parere mi conforta, ma l'ultima controprova è nella risposta a questa domanda: c'è qualcuno col Perkins 4.108 a raffreddamento diretto, col motore in ordine e temperatura max. 68°C , che ha notato un tempo di ritardo apprezzabile tra l'avviamento del motore e l'uscita dell'acqua dallo scarico?
direi che il ritardo è abbastanza comune in tutti i motori.
dipnde dal percorso dell'acqua e dagli svuotamenti per caduta degli impianti
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