Salve a tutti,
riprendo questa discussione dopo alcuni mesi (me ne scuso ma è andata per le lunghe) per postare il risultato delle operazioni fatte per risolvere il problema del raffreddamento.
Dalla presa a mare alla girante era tutto a posto, cambiata girante e tolto il termostato che a detta del meccanico non era recuperabile ma il problema era rimasto (surriscaldamento al minimo e circa 75 ° a regime).
Circuito idraulico controllato, manicotti cambiati, ecc. nessun cambiamento, il meccanico ritiene di non dover controllare il riser che a suo giudizio (dall'esterno) "sta bene", fine del suo intervento (di questo cantiere prima o poi ne riparlerò..).
Ho successivamente proceduto allo smontaggio della flangia di accoppiamento tra il collettore degli scarichi (exhaust manifold, raffreddamento ad acqua di mare, per raffreddare i collettori di scarico non scambiatore acqua dolce/salata) e il riser trovando finalmente il vero guasto nel sistema:
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . la corrosione galvanica aveva aperto due fori nell'intercapedine del collettore- scambiatore (foto) da cui l'acqua pompata dalla girante un volta entrata nel collettore-scambiatore non tornava tutta al motore ma una buona parte si riversava direttamente nel riser, pompata e subito riespulsa, rendendo insufficiente il raffreddamento del motore a basso regime (poca portata della pompa) e riuscendo a raffreddare solo ad alti regimi quando la girante andava più veloce.
Dopo un po' di vicissitudini sono riuscito a far richiudere i fori nell'intercapedine dello scambiatore (spero che la saldatura dell'alluminio tenga ancora a lungo..), ho disincrostato il termostato che ora funziona perfettamente e apre a 60° e ho rimontato il circuito aggiungendo un tappo-zinco nel collettore in una sede inutilizzata.
Ora funziona piuttosto bene, non surriscalda più al minimo, il termostato fa il suo lavoro e la temperatura non supera mai, neanche a tutta manetta in trazione, i 68°.
Quindi problema risolto.
Certo il contatto tra le flange di accoppiamento del collettore di alluminio ed il riser in acciaio, per quanto protetto da guarnizione (ma i bulloni stabiliscono la continuità elettrica) rimane un punto critico, e già riaffiorano piccoli segni di corrosione galvanica e anche il tappo zinco si consuma rapidamente, ma questo è un'altro argomento.
Allego qualche foto che malgrado sembrino da film horror servono a rincuorare i possessori di vecchi Perkins (questo è del 1975):
l'ossidazione delle parti interne che si riesce a vedere è scoraggiante ma queste sono in ghisa abbastanza longeve e una volta richiuso tutto funziona regolarmente.
Altro discorso per le parti intorno al monoblocco dove la vecchiaia incide di più ma la manutenzione è relativamente meno disagevole.
Grazie a tutti per l'attenzione e buon vento.
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