I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Strumentazione non adatta all'uso nautico
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E' interessante leggere questo rapporto di incidente https://assets.publishing.service.gov.uk...4_2017.pdf accaduto alla foce del fiume Humber nell'Inghilterra del nord.

In particolare alla pag.2 si legge:

"The buyer’s representative had an electronic navigation application (app) on his iPad and, since this also showed AIS4 data, the two men decided to use this as their primary means of navigation."

che, tradotto dice:
"Il rappresentante dell'acquirente aveva un'applicazione di navigazione elettronica (app) sul suo iPad e poiche' questa era in grado di fornire anche i dati AIS i due uomini hanno deciso di utilizzare questo come loro principale mezzo di navigazione."

La visibilita' era intorno ai 180m per nebbia fitta e il mezzo e' andato a collidere con un traghetto facente servizio nella zona.
E' evidente qui quanto si affermo' in altre discussioni sull'impiego di applicazioni AIS tramite rete Internet dove si metteva in risalto il ritardo (e quindi l'inaccuratezza) dell'informazione ricevuta e il rischio connesso all'incertezza del collegamento Internet tramite telefonino.
Mi permetto qui di estendere il discorso anche ad altre applicazioni dipendenti dalla rete che ritengo poco affidabili e, come tali, inutilizzabili per una sicura navigazione e di aggiungere una nota anche sull'affidabilita' intrinseca di apparecchiature non espressamente concepite e progettate per l'ambiente marino, ce ne sono ma visto che costano come e talora piu' di uno strumento nautico perche' fare una scelta che puo' rivelarsi pericolosa?
Come non essere d'accordo?
D'accordissimo!
Condivido anche io
E' che, a volte, finché non ci si sbatte il naso..... Smiley2
Io utilizzo tutto quello che riesco ad utilizzare App ed altro ma alla fine non mi fido neanche della strumentazione progettata appositamente per la nautica.

Nelle traversate che un mio amico faceva da solo, in notturna lui andava a dormire confidando nell'allarme del radar.

Nelle traversate in solitario che ho fatto io e nonostante l'allarme del mio radar ha sempre funzionato alla grande, oltre quello in notturna ho sempre messo anche la sveglia ogni 20 minuti per dare un'occhiata a giro di orizzonte.

Smiley4Smiley4
(28-02-2017 14:24)IanSolo Ha scritto: [ -> ]E' interessante leggere questo rapporto di incidente https://assets.publishing.service.gov.uk...4_2017.pdf accaduto alla foce del fiume Humber nell'Inghilterra del nord.

In particolare alla pag.2 si legge:

"The buyer’s representative had an electronic navigation application (app) on his iPad and, since this also showed AIS4 data, the two men decided to use this as their primary means of navigation."

che, tradotto dice:
"Il rappresentante dell'acquirente aveva un'applicazione di navigazione elettronica (app) sul suo iPad e poiche' questa era in grado di fornire anche i dati AIS i due uomini hanno deciso di utilizzare questo come loro principale mezzo di navigazione."

La visibilita' era intorno ai 180m per nebbia fitta e il mezzo e' andato a collidere con un traghetto facente servizio nella zona.
E' evidente qui quanto si affermo' in altre discussioni sull'impiego di applicazioni AIS tramite rete Internet dove si metteva in risalto il ritardo (e quindi l'inaccuratezza) dell'informazione ricevuta e il rischio connesso all'incertezza del collegamento Internet tramite telefonino.
Mi permetto qui di estendere il discorso anche ad altre applicazioni dipendenti dalla rete che ritengo poco affidabili e, come tali, inutilizzabili per una sicura navigazione e di aggiungere una nota anche sull'affidabilita' intrinseca di apparecchiature non espressamente concepite e progettate per l'ambiente marino, ce ne sono ma visto che costano come e talora piu' di uno strumento nautico perche' fare una scelta che puo' rivelarsi pericolosa?

+++++ 1!
Purtroppo siamo sempre più "schiavi" di queste tecnologie che tanti non ne possono fare a meno spesso prescindendo anche dall'uso e limiti a cui sono soggette.Smiley57
Tutto verissimo! Però è anche vero che spesso si legge di equipaggi di professionisti con fior fior di strumenti che si inchiodano contro un reef o che girano l'isola sbagliata ad una regata.
Ergo... gli strumenti, qualsiasi questi siano, vanno studiati e ne vanno capiti i limiti, cosa che non è evidentemente avvenuta con i malcapitati che si sono affidati ad uno strumento il cui limite è quello di non rispecchiare la realtà... mica poco insomma.
In italiano non me lo fa scrivere... ma in inglese si!!!Smiley34
Dickheads!!!
Secondo me le nuove generazioni ma non solo, confidano troppo nella strumentazione elettronica di massa.

Smiley4
Grazie della condivisione.
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