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Versione completa: "cunningham"??? al genoa
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ho qualche genoa che oltre alla mura ha anche un anello posto più in alto e più in dentro (approssimativamente 30 cm più in alto della mura e 20 cm più in dentro alla ralinga)
la mia idea é che si tratti di una sorta di cunningham della vela di prua
sulla coperta però non c'è armato nulla di nulla al riguardo
credo che servisse ad avanzare il grasso e appiattire la balumina
credo di non aver mai visto nulla di simile armato però

di che si tratta in effetti? serve? é una cosa superata dai moderni laminati?
potrebbe avere un ruolo invece con vele di dacron? anche sui fiocchi?

grazie in anticipo per le vostre opinioni





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Sì, una volta, quando i genoa erano in dacron, in numero infinito e si cambiavano ad ogni 2 nodi di differenza di AWS, anche loro avevano il loro bravo cunningham ....
Grazie sempre albert, io ce lho su dei genoa triradiali shoresail mi pare
non credo che per quello che faccio io (passeggio e veleggiate di circolo) valga la pena armare l'ennesimo paranco...anzi vorrei levare un po' di roba dalla coperta
solo che siccome sto facendo un fiocco 100% in dacron mi chiedevo se mentre ci sono vale la pena (cioè é davvero efficace) cucirne uno al toppone della mura
certo non costa nulla
boh vedremo




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Una volta, quando i genoa avevano il cunningham, anche le barche avevano il loro bravo circuito sottocoperta che sbucava nei pressi delle nutritissime batterie di winches e lo si utilizzava per la regolazione della tensione di ghinda senza dover lascare la scotta per cazzare la drizza.

Ora, a meno che tu non ti tiri un'inciampo da prua fino a sopra la tuga, non vale la pena di avere una manovra da regolare andando all'estrema prua ... dal pozzetto laschi la scotta, ci dai di drizza e riregoli la scotta.

Mia opppinione.
concordo

però, così tanto per fare fiato alla tastiera...il fatto che nel mio caso sia un buon 30 cm distante dalla ralinga (j di 4 m e rotti) credo che possa appiattire la vela portando grasso in avanti, come fosse un punto di mura aggiuntivo ma più angolato rispetto all'angolo che fa lo strallo
un po' come spostare avanti indietro il carrello di scotta che sposta e modifica il grasso mediante differenti angoli di tensione portati sulla vela
questo credo lo renda un po' differente dal cunningham classico della randa dove invece non fa altro che cazzare lungo l'asse dell'albero la parte inferiore della inferitura

comunque concordo:
semplificare semplificare semplificare
tanto più che non c'è un circuito dedicato sottocoperta


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(10-03-2017 18:24)marcofailla Ha scritto: [ -> ]concordo

... il fatto che nel mio caso sia un buon 30 cm distante dalla ralinga ...


Azzz... in 4 post la distanza è aumentata del 50%

I 20 cm servono semplicemente a alleviare il carico sulla ralinga e a non romperla in corrispondenza dell'ingresso nel feeder
troppa astinenza... troppe elucubrazioni...

mannaggia


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(10-03-2017 18:00)albert Ha scritto: [ -> ]Una volta, quando i genoa avevano il cunningham, anche le barche avevano il loro bravo circuito sottocoperta che sbucava nei pressi delle nutritissime batterie di winches e lo si utilizzava per la regolazione della tensione di ghinda senza dover lascare la scotta per cazzare la drizza.

Ora, a meno che tu non ti tiri un'inciampo da prua fino a sopra la tuga, non vale la pena di avere una manovra da regolare andando all'estrema prua ... dal pozzetto laschi la scotta, ci dai di drizza e riregoli la scotta.

Mia opppinione.

Oppure si fa in virata
l'ultima barca su cui ho visto il cunnyfiocco è il beneteau 25, anche se ormai non lo arma più nessuno (noi lo usavamo, era rinviato sulle falchette più o meno a poppa delle lande).
e poi ovviamente il 470 ;-)
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