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Versione completa: Teak sintetico 2G
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Ciao a tutti, qualcuno qui sul forum ha esperienza diretta con i teak sintetici di ultima generazione, quelli cosiddetti 2G?
Pensavo a prodotti come Flexiteek, Permateek o Dek-king.
Mi interesserebbe conoscere le esperienze dirette di chi lo ha usato, non le opinioni di chi pensa che il teak naturale sia meglio (lo penso anche io! :smiley2Smile.
interessa pure a me.
soprattutto sapere se scotta.
Se scotta troppo cioè.
Mi pare un incubo! Mo tutto 2G, 3G, 4G.... a quando il teak LTE Big Grin
Ti porto quanto riferitomi di miei amici falegnami, che hanno lavorato, prima di mettersi in proprio, per oltre 10 anni presso il cantiere Se.Ri.Gi, (Solaris yacht) e che sono gli unici ai quali faccio toccare la mia barca. Smiley32
Da anni fanno anche ponti in teak "sintetico", su richiesta degli armatori. Mi hanno detto che il costo del materiale è inferiore, rispetto al teak di prima scelta, Burma, non coltivato che usano loro. Il costo della manodopera invece rimane inalterato, in quanto bisogna ugualmente smontare tutta la ferramenta di coperta e preparare perfettamente il fondo. Secondo loro il risparmio, vista l'entità delle cifre in gioco, comunque molto elevate, non vale la candela. Esteticamente i prodotti più recenti sono "meno brutti" di quelli di anni fa, secondo la mia opinione, comunque brutti restano. Le coperte in teak mi piacciono (quelle degli altri), ma quando ho ristrutturato la mia barca non ho avuto dubbi: niente teak in coperta.
io devo semplicemente sostituire il teak nel pozzetto. il calpestio che si è letteralmente disintegrato.
Sul mio guscio di noce non avrebbe senso la coperta in teak. Il lume non vale la candela.
C'è solo il pozzetto con le sedute e il calpestio in materiale nobile.
Ho solo il terrore che il surrogato si scaldi troppo e i bambini spesso girano scalzi.
Per sentito dire da chi ne ha montati, i prodotti di Teknotek scalderebbero un paio di gradi in meno del teak vero.

BV
Non ho esperienze di barche con teak vero e quindi non posso fare paragoni. Il pregio di questo materiale è che può seguire le curve della stampata e incollare dove con il teak sarebbe un problema. Un altro pregio è che è immarcescibile.
Ho incollato il sintetico sulla spiaggetta perchè il cane scivolava. Ho risolto il problema ed è meglio della polvere di quarzo e vernice.
Per scottare scotta! però con un po' d'acqua si raffredda subito ed è comodo anche per sedersi.
L'ho montato circa sei anni fa ed è ancora identico al nuovo; non si è schiarito come fa il teak, però ci sono anche prodotti già "sbiaditi".
Tornassi indietro lo rifarei.
Ci farei la coperta? No, ma forse nemmeno in teak naturale.
Mi pare che il Lupo Planante abbia fatto delle prove con il termometro.
ho appena finito un "lavoraccio" ; il"teak" in fatto piccola spessore di teak incollata su compensato , il tutto incollato con Sika sul ponte era "rovinato" e temevo ,dopo aver tolto i rifiuti di Sika ( porca miseria ) di ricominciare (pensavo che fosse pericoloso voler di nuovo incollare pseudo teak )....per fortuna il ponte era in buono stato , mentre avesse piccole, piccole crepe di gel coat.. cosi ;2 mani di "primer epossidico , poi due volte due mani di poliuretano bicomponente ( due volte perchè ci sono zone " liscie" e zone con antisdrucciolo ed altro colore...
Morale : se dovessi cambiare la barca non comprerei mai un ponte teak ( con i miei mezzi finanziari ovviamente : sono sicuro che mettendo mooolti soldi si puo aver un bel teak )
se vorrete vi inviero foto...
Io posso solo dire che sono stato ai cantieri del Pardo recentemente ed ho visto le nuove barche con il teak sintetico e si fa fatica a capire la differenza .
Bellissimo davvero , immarcescibile non necessita di trattamenti periodici , non si macchia, antiscivolo io farei subito cambio col nuovo.
(24-03-2017 17:57)Arvidax Ha scritto: [ -> ]Io posso solo dire che sono stato ai cantieri del Pardo recentemente ed ho visto le nuove barche con il teak sintetico e si fa fatica a capire la differenza .
Bellissimo davvero , immarcescibile non necessita di trattamenti periodici , non si macchia, antiscivolo io farei subito cambio col nuovo.

Ciao Alessandro! Sai che prodotti usa Del Pardo?
Due anni fa avevo come vicino di ormeggio un austriaco che ha refittato a nuovo un HR 352
Coperta rifatta in finto teak con un impasto di sughero, credo si chiamasse marine cork o simile...
Non scaldava.
Esteticamente molto bello.
Antimacchia.
E bagnato da scalzi non diventa una pista da pattinaggio...
Se proprio dovessi pensare a fare il pozzetto lo valuterei di certo.
Ciao
(24-03-2017 18:26)Tatone Ha scritto: [ -> ]
(24-03-2017 17:57)Arvidax Ha scritto: [ -> ]Io posso solo dire che sono stato ai cantieri del Pardo recentemente ed ho visto le nuove barche con il teak sintetico e si fa fatica a capire la differenza .
Bellissimo davvero , immarcescibile non necessita di trattamenti periodici , non si macchia, antiscivolo io farei subito cambio col nuovo.

Ciao Alessandro! Sai che prodotti usa Del Pardo?

Mi documento e ti faccio sapere
Perchè non pensi al MarineCork ?

Non scalda non si macchia lo posi dasolo e costa "poco"

io sto facendo il pozzetto dovrei finire questa settimana e ti posto le foto

ciao BV
(27-03-2017 13:36)LOKA Ha scritto: [ -> ]Perchè non pensi al MarineCork ?

Non scalda non si macchia lo posi dasolo e costa "poco"

io sto facendo il pozzetto dovrei finire questa settimana e ti posto le foto

ciao BV
Ci avevo pensato, ma non mi fa impazzire l'estetica del sughero. Inoltre, ho visto che col tempo diventa molto più chiaro, come il teak. Mentre i sintetici rimangono come sono e hanno zero manutenzione. Dopo 20 anni di teak in coperta e fatiche conseguenti, questo mi attira moltissimo!!! Thumbsupsmileyanim
interessa anche a me

grazie
Ciao a tutti,
il mio barchino (barchino tecnico il cui il teak c'entra poco ...) ha un finto teak in pozzetto, ormai vecchio di circa 15 anni.
Dal punto di vista estetico non è male, accusa un po' l'età, nel senso che in alcuni punti si è scheggiato per qualche colpo preso (credo tipo boma "caduto" in coperta) e presenta un lieve grigiore superficiale.
Come antisdrucciolo funziona molto bene, anche da bagnato.

Il vero difetto, che ho scoperto arrivato a latitudini mediterranee nel viaggio di trasferimento da Arzon a Genova è la temperatura a cui arriva sotto il sole in estate, specie nelle giornate senza vento: ci si può camminare solo con le scarpe! Scotta da bestie!
Fra l'altro a mio avviso, dato che il materiale di cui è fatto è plastico, temo che questo difetto possa solo aumentare la velocità di invecchiamento del materiale.

Quest'anno non ho nè tempo ne voglia, ma può darsi che il prossimo anno, se capisco come fare e mi prende il raptus, lo levo e rendo anche il pozzetto di un bel bianco/grigio chiaro antisdrucciolo, come il resto della coperta. Approfittandone anche per ravvivare il resto della coperta.

Ne approfitto per chiedere se qualcuno ha idea di come si scolla questo materiale!
Ho scritto ad un paio di produttori ma non ho mai avuto una risposta!

saluti

fl
caro Francescolambri
Penso che non abbia avuto risposta perchè difatto non c'è niente !!
pe scollare i poliuretani tipo Sika è un vero incubo..soli mezzi mecanici tipo raschietto poi acetone o "thinner per epoxy " per togliere solamente le macchie o piccoli rifiuti...nel mio caso il ponte dov'era incollato il " Bavaria teck " era un ponte normale con "punte di diamante "
è un lavoro di patienza o puoi usare la famosa Rupes !!
memento audere semper Thumbsupsmileyanim
mi sa di si ... Rupes ed olio di gomito.
per questo sono in attesa dell'ispirazione!
(27-03-2017 14:24)francescolambri Ha scritto: [ -> ]Ciao a tutti,
il mio barchino (barchino tecnico il cui il teak c'entra poco ...) ha un finto teak in pozzetto, ormai vecchio di circa 15 anni.
Dal punto di vista estetico non è male, accusa un po' l'età, nel senso che in alcuni punti si è scheggiato per qualche colpo preso (credo tipo boma "caduto" in coperta) e presenta un lieve grigiore superficiale.
Come antisdrucciolo funziona molto bene, anche da bagnato.

Il vero difetto, che ho scoperto arrivato a latitudini mediterranee nel viaggio di trasferimento da Arzon a Genova è la temperatura a cui arriva sotto il sole in estate, specie nelle giornate senza vento: ci si può camminare solo con le scarpe! Scotta da bestie!
Fra l'altro a mio avviso, dato che il materiale di cui è fatto è plastico, temo che questo difetto possa solo aumentare la velocità di invecchiamento del materiale.

Quest'anno non ho nè tempo ne voglia, ma può darsi che il prossimo anno, se capisco come fare e mi prende il raptus, lo levo e rendo anche il pozzetto di un bel bianco/grigio chiaro antisdrucciolo, come il resto della coperta. Approfittandone anche per ravvivare il resto della coperta.

Ne approfitto per chiedere se qualcuno ha idea di come si scolla questo materiale!
Ho scritto ad un paio di produttori ma non ho mai avuto una risposta!

saluti

fl

Ciao Francesco, conosco bene i difetti dei vecchi materiali sintetici, non li avrei nemmeno lontanamente presi in considerazione per l'uso che faccio io della barca. Non a caso il titolo del post qui è "2G", volevo confrontarmi sui materiali nuovi, cosiddetti 2G appunto dai maggiori fabbricanti perché sono formulati in modo da superare il problema del calore (così dice chi li vende, volevo confrontarmi con chi li ha usati!). Quello che è certo è che l'estetica oggi è impressionante, sembrano legno vero, tanto che cominciamo a vederli anche sulle ultime nate dei cantieri "top"...
Ciao Tatone, scusa ma mi dai alcuni riferimenti sui fabbricanti di questi TEAK sintetici 2G??

Grazie
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