24-03-2017, 19:16
24-03-2017, 20:50
(24-03-2017 19:16)einstein Ha scritto: [ -> ]La memoria di Marco ha colpito ancora.
Noto discrepanze anche su altri dati.
ciao
non ci fare tanto affidamento.. magari il numeo di avogadro me lo ricordo pure sotto stress ma per il resto.. opera in modo casuale.. insomma, quando e come le pare.
l' uso dei dati orc come indice relativo delle prestazioni sicuramente ha un valore, se poi sono trascritti con precisione il valore aumenta.
nella discussione la mamma di tutte le polari e' saltata fuori d.b. orc, io se volessi scegliere a quella farei piu riferimento, su blur.. sempre se la memoria .. almeno per le barche di farr ci sono pure sbandamenti riduzioni di tela ecc. il numerello dell' orc da le prestazioni attese ma nulla dice su quando si prendono le mani, quando si cambia il fiocco e neppure su che sbandamento e' giusto tenere la barca.
26-03-2017, 16:48
(22-03-2017 11:04)Tatone Ha scritto: [ -> ]Trovo questa discussione molto interessante, evitiamo però di scadere come al solito in discorsi da regatanti, qui il tema sollevato è puramente da croceristi. I VPP portati all'estremo fanno vedere i propri limiti, sempre, anche perché il principale lavoro dei progettisti da corsa è quello di fregarli... e ci riescono quasi sempre molto bene!!!
Mentre, presi nelle loro indicazioni di massima, possono fornire una utile guida per confrontare scafi di larga produzione in configurazione standard, tenendo ben presente che poi, effettuando modifiche rilevanti a piano velico e scafo, questi VPP si modificano altrettanto radicalmente. Non ho purtroppo mai stazzato il mio vecchio Sun Kiss, ma scommetto che se lo avessi fatto avrei avuto delle polari molto diverse da quelle del Sun Kiss standard che si vedono nei grafici di Prop.
Non mi sento neanche tanto d'accordo con chi dice che l'unica strada per invelare di più una barca è cambiare albero, io l'ho fatto 1 volta perché l'albero era vecchio e davvero troppo corto, ma ho anche provato con grande soddisfazione ad allungare la base randa (l'ho fatto su 4 delle ultime 5 barche che ho avuto...) e anche la base dei genova. Oggi poi frullino e reacher rappresentano una vera manna per cambiare radicalmente il comportamento dei croceroni con poco vento.
Tanto in crociera il rating non si paga!!!!
Buona idea sull 'ottimizzare barche esistenti.
Che interventi suggeriresti, senza cambiare albero, su un SO 43 che anche a tuo parere è un po' sottoinvelato?
26-03-2017, 21:53
(26-03-2017 16:48)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]Buona idea sull 'ottimizzare barche esistenti.
Che interventi suggeriresti, senza cambiare albero, su un SO 43 che anche a tuo parere è un po' sottoinvelato?
Senza cambiare albero per mettere più vela ci sono solo 3 strade:
1. Aumentare la superficie del genova avvolgibile, cercando di ottimizzare al massimo l'inferitura (spesso si perdono anche 30 o 40 cm sull'inferitura) e abbassando il più possibile il tamburo e la bugna. Poi, lavorare sulla sovrapposizione, si può arrivare fino quasi al 160%, se la lunghezza della rotaia lo permette. Il difetto maggiore di questa soluzione è che in caso di vento forte il genova rollato è sicuramente peggiore di un genova più piccolo. Una buona soluzione sarebbe dunque quella di valutare in contemporanea l'adozione di una trinchetta, magari montata su immagazzinatore e strallo autoportante, da armare se necessario con una bella drizza parancata.
2. Aumentare la randa, facendo una randa full batten con il massimo allunamento possibile (o una avvolgibile steccata, se il caso). Io ho anche sempre trovato un modo per allungare il boma, cosa che di solito dà ottimi risultati su queste barche, permette infatti di stringere parecchio di più.
3. Fare un bel reacher su frullino, di quelli che vanno dai 30 ai 135 gradi di apparente. La sovrapposizione dovrebbe essere almeno il 180%...
Ora, se dai un'occhiata qui: http://previousboats.jeanneau.com/doc/pr...O43_gb.pdf
trovi il manuale del proprietario con le caratteristiche di progetto della barca.
Come puoi notare, la barca dovrebbe avere 92mq di vela in configurazione normale, che sono in effetti pochini per 9.200kg di dislocamento e, soprattutto, per i 12.200 a pieno carico, quindi ben venga mettergli più vela!
Purtroppo, non conosco nello specifico il SO43, non posso dunque darti un suggerimento preciso.
Comunque, facendo il genova al 160% si potrebbe arrivare ai 57mq (tenendo conto dell'avvolgitore), aumentando il boma a 5,5 (è già lungo quello di serie) ed allunando bene la randa si potrebbe arrivare ai 43mq, arrivando così ai 100mq in bolina, con un aumento di circa il 10% della superficie velica (che è meglio di niente...).
Penso che il miglioramento sia molto sensibile, naturalmente la barca deve essere la versione standard, non quella a pescaggio ridotto altrimenti siamo daccapo!
26-03-2017, 22:24
Grazie mille dei tuoi interessanti consigli,. Unica cosa non so per il boma se valga il rapporto costo/ superficie guadagnata...magari lavorando sola con la randa si può migliorare a sufficienza.Portare il tutto sui 100 mq potrebbe essere ragionevole, peccato per l'albero basso.Naturalmente ok per il reacher e pensavo anche a una trinchetta fissa su avvolgifiocco.Ovviamente niente chiglie a basso pescaggio,ho già dato..
26-03-2017, 22:46
(26-03-2017 22:24)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]Grazie mille dei tuoi interessanti consigli,. Unica cosa non so per il boma se valga il rapporto costo/ superficie guadagnata...magari lavorando sola con la randa si può migliorare a sufficienza.Portare il tutto sui 100 mq potrebbe essere ragionevole, peccato per l'albero basso.Naturalmente ok per il reacher e pensavo anche a una trinchetta fissa su avvolgifiocco.Ovviamente niente chiglie a basso pescaggio,ho già dato..
La trinchetta fissa ti porta via un sacco di spazio, per usarla una volta o due nella vita. Io penserei a una trinchetta su immagazzinatore avvolgibile, tipo frullino con strallo antitorsione che issi quando ne hai bisogno...
Ma perché non ti cerchi un Sun Fast 43? è la stessa barca con 2 metri e rotti di albero in più, guarda qui: http://previousboats.jeanneau.com/invent...reSF43.pdf
26-03-2017, 23:01
Per la trinchetta pensavo anche al nuovo imagazzinatore di Zankipal, ma ci devo studiare ancora.
Il Sun Fast l'ho valutato , ma 2,55 mt.di pescaggio lo ritengo uno scotto da pagare eccessivo in assoluto
e particolarmente su un 12,80 mt. Il mio limite pratico/ psicologico è 2,30 mt.
Il Sun Fast l'ho valutato , ma 2,55 mt.di pescaggio lo ritengo uno scotto da pagare eccessivo in assoluto
e particolarmente su un 12,80 mt. Il mio limite pratico/ psicologico è 2,30 mt.
26-03-2017, 23:10
(26-03-2017 23:01)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]Per la trinchetta pensavo anche al nuovo imagazzinatore di Zankipal, ma ci devo studiare ancora.
Il Sun Fast l'ho valutato , ma 2,55 mt.di pescaggio lo ritengo uno scotto da pagare eccessivo in assoluto
e particolarmente su un 12,80 mt. Il mio limite pratico/ psicologico è 2,30 mt.
Beh, dai, tutto sommato è poco di più, la barca va sicuramente molto meglio, è proprio un'altra cosa! Se ti piace la velocità io non ci penserei su neanche troppo, 2 metri e mezzo è ancora gestibile.
27-03-2017, 19:41
(21-03-2017 10:16)ZK Ha scritto: [ -> ]ho visto barche dette a vela dove l' albero e piu corto della lunghezza della barca.
per fare bolina ci vogliono gli alberi lunghi e le vele a forte allungamento.
l' efficienza di un genova non ha nulla a che vedere con quella di un fiocco.
vorrei solo accennare al fatto che le vele lunghe di base non lavorano come quelle lunghe di luff.
io la valutazione non la farei coi rapporti superficie dislocamento, se sono barche gia fatte.. un occhiata alle polari e ti togli tutti i dubbi.
Sono della medesima opinione tua.
27-03-2017, 19:54
in tal senso.. occhio, ci sono barche vanno sempre e comunque al 80%, e ci sono barche che per un clic di regolazione sbagliata si fermano, a me piacciono le seconde ma.. io la barca l' ho venduta e posso scegliere ogni venerdi su quale andare il sabato e la domenica.
[/quote]
Ti riferisci in particolare alle sezioni alari dei piani di deriva che se troppo fini rendono più critiche le regolazioni ?
[/quote]
Ti riferisci in particolare alle sezioni alari dei piani di deriva che se troppo fini rendono più critiche le regolazioni ?
28-03-2017, 00:50
Mah, io penso invece che la superficie velica sia un po' come la cilindrata per i motori, il modo più semplice per camminare di più!
E' un fatto scientifico che un piano velico a maggiore aspect ratio (dunque più allungato, con albero più alto in proporzione alla base delle vele) sia più efficiente di uno allargato di base. Non c'è discussione né opinione che tenga su questo, è un fatto e basta.
Detto questo, il problema è un altro: se io ho una barca sottoinvelata rispetto ai suoi pesi, ai suoi volumi e alla sua superficie bagnata, per farla camminare più forte certamente non ridurrò la lunghezza delle basi delle vele per montarne di più efficienti a più elevata aspect ratio ma minor superficie. Al contrario, aumenterò la superficie velica anche al costo di perdere un po' di efficienza aerodinamica!
Racconto una mia esperienza personale, che tanto per cambiare risale alla notte dei tempi. Nel 1988 (eh si, quasi 30 anni fa!) ho taroccato ben bene un allora nuovissimo Comet 375 che si chiamava Dicatrentatre. Era un gran bel progetto di Peterson, nella versione con albero basso e bulbo in ghisa. All'epoca, la Comar ne produceva una versione con opzionali l'albero maggiorato e il bulbo in piombo. Ovviamente, avrei dovuto dire all'armatore di buttarla via, che con quella barca non sarebbe andato da nessuna parte, pesava di più, aveva meno vela, peggiore aerodinamica e bulbo più spesso e più resistente sott'acqua.
Invece, ci siamo messi a lavorare e a ridisegnare il piano velico per raggiungere dei parametri decenti, abbiamo fatto un genova medio al 165% della J, abbiamo in proporzione allungato il tangone e allargato la base dello spinnaker. Alla fine, il piano velico era tanto largo in basso che gli avversari avevano ribattezzato la barca "la casetta", visto che le vele sembravano più un tetto che un'ala
Visto che eravamo forzati su molte scelte, abbiamo anche deciso di mettere a punto la barca per una bolina a stringere tantissimo, massimizzando la VMG con angoli molto stretti e velocità piuttosto basse, in modo da non soffrire l'aumento di resistenza del bulbo. C'era anche qualche altro trucchetto, ma è tardi e ho sonno. Comunque, il risultato finale è che Dicatrentatre così assettata ha vinto il campionato invernale del Tigullio 88/89 in terza classe IOR, dopo 7 prove e davanti a 23 avversari non proprio scappati di casa (è anche questo un fatto... :smiley4. Forse ero anche un maghetto io al timone (cosa di cui dubito fortemente), ma la barca camminava tantissimo nonostante sulla carta fosse un chiodo tremendo!
Morale: qualsiasi barca con un po' di ottimizzazioni può andare meglio, anche molto meglio, qui sul forum ci sono dei maghi, veri, che hanno fatto camminare fortissimo pure un Bavaria con randa rollabile, che volete di più?
E' un fatto scientifico che un piano velico a maggiore aspect ratio (dunque più allungato, con albero più alto in proporzione alla base delle vele) sia più efficiente di uno allargato di base. Non c'è discussione né opinione che tenga su questo, è un fatto e basta.
Detto questo, il problema è un altro: se io ho una barca sottoinvelata rispetto ai suoi pesi, ai suoi volumi e alla sua superficie bagnata, per farla camminare più forte certamente non ridurrò la lunghezza delle basi delle vele per montarne di più efficienti a più elevata aspect ratio ma minor superficie. Al contrario, aumenterò la superficie velica anche al costo di perdere un po' di efficienza aerodinamica!
Racconto una mia esperienza personale, che tanto per cambiare risale alla notte dei tempi. Nel 1988 (eh si, quasi 30 anni fa!) ho taroccato ben bene un allora nuovissimo Comet 375 che si chiamava Dicatrentatre. Era un gran bel progetto di Peterson, nella versione con albero basso e bulbo in ghisa. All'epoca, la Comar ne produceva una versione con opzionali l'albero maggiorato e il bulbo in piombo. Ovviamente, avrei dovuto dire all'armatore di buttarla via, che con quella barca non sarebbe andato da nessuna parte, pesava di più, aveva meno vela, peggiore aerodinamica e bulbo più spesso e più resistente sott'acqua.
Invece, ci siamo messi a lavorare e a ridisegnare il piano velico per raggiungere dei parametri decenti, abbiamo fatto un genova medio al 165% della J, abbiamo in proporzione allungato il tangone e allargato la base dello spinnaker. Alla fine, il piano velico era tanto largo in basso che gli avversari avevano ribattezzato la barca "la casetta", visto che le vele sembravano più un tetto che un'ala
Visto che eravamo forzati su molte scelte, abbiamo anche deciso di mettere a punto la barca per una bolina a stringere tantissimo, massimizzando la VMG con angoli molto stretti e velocità piuttosto basse, in modo da non soffrire l'aumento di resistenza del bulbo. C'era anche qualche altro trucchetto, ma è tardi e ho sonno. Comunque, il risultato finale è che Dicatrentatre così assettata ha vinto il campionato invernale del Tigullio 88/89 in terza classe IOR, dopo 7 prove e davanti a 23 avversari non proprio scappati di casa (è anche questo un fatto... :smiley4. Forse ero anche un maghetto io al timone (cosa di cui dubito fortemente), ma la barca camminava tantissimo nonostante sulla carta fosse un chiodo tremendo!
Morale: qualsiasi barca con un po' di ottimizzazioni può andare meglio, anche molto meglio, qui sul forum ci sono dei maghi, veri, che hanno fatto camminare fortissimo pure un Bavaria con randa rollabile, che volete di più?
29-03-2017, 14:07
molto interessante!
secondo te(tatone)/voi per una barca fantasia 27, deriva mobile, base randa 2.8, infieritusa randa 8, genoa 150%, può migliorare l efficienza (sopratutto in bolina) aumentare il boma di 30/40 cm lasciando il resto inalterato? anche se così si riduce l allungamento...
secondo te(tatone)/voi per una barca fantasia 27, deriva mobile, base randa 2.8, infieritusa randa 8, genoa 150%, può migliorare l efficienza (sopratutto in bolina) aumentare il boma di 30/40 cm lasciando il resto inalterato? anche se così si riduce l allungamento...
29-03-2017, 17:31
(29-03-2017 14:07)Fides Ha scritto: [ -> ]molto interessante!
secondo te(tatone)/voi per una barca fantasia 27, deriva mobile, base randa 2.8, infieritusa randa 8, genoa 150%, può migliorare l efficienza (sopratutto in bolina) aumentare il boma di 30/40 cm lasciando il resto inalterato? anche se così si riduce l allungamento...
Ciao Fides, in realtà no, non aumenti l'efficienza. Molto probabilmente invece, in bolina aumenti le prestazioni assolute, soprattutto in termini di angolo al vento e in condizioni di vento leggero. Sicuramente, aumenti le prestazioni di lasco e di poppa, in quasi tutte le condizioni.
Non conosco la tua barca, ma se dovesse essere ben equilibrata al timone allora la modifica è sicuramente consigliabile. Se invece fosse orziera, bisognerebbe analizzare con più attenzione, poiché aumentando la base randa la tendenza orziera aumenterebbe senz'altro. Tieni presente che questo genere di modifiche sono per chi ha spirito comunque un po' "corsaiolo", c'è qualche controindicazione, ad esempio devi considerare che lascando il boma in una possibile straorza in raffica il boma allungato probabilmente toccherebbe l'acqua, impedendoti di lascare ulteriormente e accentuando così la straorza. Inoltre, se fai regate va accuratamente misurato l'effetto negativo sui compensi di un aumento del piano velico, che non sempre si ripaga. Ma se vai a spasso e ti piace correre senza problemi di regate allora non pensarci e fallo!
29-03-2017, 18:10
Fides l'unica possibilità è di aumentare la E, il boma il più possibile.
Il genoa ha una LP al 150% e sormonta molto la randa la mia opppppinione è che se aumenti la E puoi stringere anche un grado di più come ho fatto io col GS 34.-
Il genoa ha una LP al 150% e sormonta molto la randa la mia opppppinione è che se aumenti la E puoi stringere anche un grado di più come ho fatto io col GS 34.-
29-03-2017, 18:24
@Fides: In alternativa, randa square sdoppiando il paterazzo.
ciao
ciao
30-03-2017, 10:59
grazie mille ragazzi !
le condizioni di vento leggero sono quelle che mi interessano i pidù, la barca è leggermente ardente con doppio paterazzo e sono un paio d anni che mi frulla in mente questa modifica, approfittando della vostra disponibilità e competenza magari mi farò risentire quando mi decido, grazie ancora e buon vento
le condizioni di vento leggero sono quelle che mi interessano i pidù, la barca è leggermente ardente con doppio paterazzo e sono un paio d anni che mi frulla in mente questa modifica, approfittando della vostra disponibilità e competenza magari mi farò risentire quando mi decido, grazie ancora e buon vento