Secondo voi si possono usare quei fondi antiruggine riempitivi spray che usano i carrozzieri per isolare piccole macchie di ruggine sul bulbo?
Grassie
(11-03-2010 18:56)Pierr Ha scritto: [ -> ]Se sono piccole bolle e non sono molto estese io procederei in economia così:
1)Carteggiatura leggera di tutto il bulbo
2)Discatura con flessibile solo in quei punti delle bolle puoi usare il flex col plattorello e la carta da grana 40 ma anche la 26 evita il disco per metalli che faresti buchi.
3)--- fosfatante tipo ferox convertitore di ruggine dentro il poro ---due mani solo nei punti discati.
4)mano di fondo epossidico solo nei punti discati
5)Clorocaucciu ( tipo Ticoprene ) su tutto il bulbo
6) antivegetativa
se l'antivegetativa la applichi il giorno dopo ma entro uno-due giorni con sto freddo non hai bisogno di carteggiare il clorocaucciù.
Se invece le bolle sono moltissime ( piu' del 50% della superficie ) ti conviene far sabbiare e fare tutto il trattamento risparmiandoti di carteggiare il bulbo.
Se hai ancora l'antivegetativa buona nel piu' del 50% del bulbo puoi anche evitare di dare il ticoprene dove è buona.
questo è quello che ho fatto io, ottimo risultato, non conosco i fondi dei carrozzieri però se sono tipo il ferrox....
Io 2 anni fa avevo una decina di punti di ruggine isolati. Li ho passati con spazzola di ottone montata sul trapano. Appena posato il trapano passati con abbondante rimox (non ferox che lascia residui), dopo qualche decina di minuti pulito bene con acetone, asciugato e immediatamente primer epossidico bicomponente dato in 5 mani.
A distanza di un'anno il problema si è ripresentato solo in 2 dei punti che avevo trattato (si era formata una microcrepa che ha chiamato dentro acqua). Rifatto lo stesso trattamento e staremo a vedere.
Io diversi anni fa trattai il bulbo secondo le indicazioni date da Estrovelico e devo dire che il risultato è stato ottimo. Puoi cercare, se ti interessa, sul forum.
(04-04-2017 10:00)masa66 Ha scritto: [ -> ]Secondo voi si possono usare quei fondi antiruggine riempitivi spray che usano i carrozzieri per isolare piccole macchie di ruggine sul bulbo?
Grassie
Si Masa li puoi usare l'operazione importante che devi fare in questi casi è di applicare immediatamente dopo la discatura, anche se devi discare nuovamente man mano che dischi devi ricoprire in abbondanza. Comunque ti consiglio sempre un primer antiruggine epossidico che ha maggior durata ed adesione, non lesinare sugli spessori di ricopertura anche 10 mani non sono tante, la ghisa dei bulbi va ricoperta a spessore con prodotti duri (per questo che epossidico è meglio) in quanto la possibilità di sfregamento con catene cime ecc è frequente
Perso primer epossidico...grazie
Volvedo rifare il bulbo che ha diversi punti di ruggine sto leggendo un pò di discussioni.
Premetto che non potro fare sabbiatura ma discatura. Utilizzo prodotti Inter....
Scusando l'ignoranza, dopo la discatura:
(se trovassi l'acido foscforico potrei applicarlo per rimuovere la ruggine residua nei micropori)
applicare il primer epossidico Interproc.... con le mani descritte
ma poi occorre stuccare con stucco epo o è possibile andare con l'antivegetativa?
dove avevi la ruzza dopo la discatura avrai dei crateri..occorre stuccare
quindi stucco e poi primer epossidico, corretto?
Il primer una sola mano, poi pittura epossidica diverse mani 5/6, stuccare si può fare prima o dopo con epossidico.
Discatura a metallo nudo, primer epox (bicomponente) entro 15 minuti, stucco bicomponente ove necessario, primer a ricopertura dello stucco (stavolta anche monocomponente/clorocaucciù) antivegetativa.
Lo stucco migliore si ottiene con resina epox additivata con addensante sino al raggiungimento della consistenza desiderata.
In tal caso puoi ricoprire direttamente con AV rispettando i tempi di copertura.
Trattato così lo scarpone estremamente corroso della mia 5 anni orsono, non ho più visto ruggine.
@ bullo
primer un sola mano. Ma cosa intendi per primer , ma già intreprotect non è un primer epossidico? Poi pittura epossidica....
@ Timmino
per primer a ricopertura delo stucco intendi sempre primer epox
La mia idea:
discatura
1^ mano di interprotect
stuccatura dei crateri
4 mani di interprotect
antivegetativa entro il tempo di ricopertura (ancora leggermente umido per legare) 3-7 h
Non conosco, L'international ha scoperto questo prodotto che va bene per tutto sia come primer che come pittura epossidica.
Generalmente si da un primer per il tipo di metallo e poi pittura epossidica.
Segui le istruzioni della casa.
La mia Impala 35 ha il bulbo in ghisa. Da quando (circa 3 anni fa) ho messo due grossi zinchi sul bulbo i fenomeni di ruggine e corrosione si sono drasticamente arrestati direi quasi scomparsi. Quest'anno ho provveduto ad asportare le parti di stucco e vernice ammalorate previo l'uso di rotoorbitale con carta vetrata da 40 e ove presentava corrosione ho riportato la ghisa alla luce asportando totalmente la ruggine in alcuni casi aiutandomi con una moletta con disco a carta vetrata. Inoltre ho notato che si formano sul bulbo delle incrostazioni che paiono dei punti di calcare o di incrostazioni di flora e fauna marina, ma che in realtà invece si tratta di un ossido ferroso, gli addetti ai lavori la chiamano "ferrina", tale ossido è talmente duro che non è per niente facile rimuoverlo, lo si può fare solamente con la sabbiatura e con la mola ... oppure picchettando manualmente con idoneo scalpellino o spatola, la rotoorbitale non riesce assolutamente a rimuoverla. Una volta rimosse tutte le incrostazioni e a ferro lucido e pulito, ho steso due mani di PRIMEPOX bicomponente epossidico per ferro e leghe della Marlin, dopodichè ho stuccato ove si presentavano inperfezioni e scalini, ho carteggiato e nuovamente steso primer monocomponente. Ho dato antivegetativo e che dire ... sembra tornata una carena nuova !!!!! E la mia barca ha 44 anni !!!!!
Aggiungo alla discussione la richiesta di un parere sui lavori incorso al mio bulbo in ghisa.
All'alaggio si presentava con corrosione sparsa e con pulizia ad idropulitrice alcune parti di rivestimento (in gelcoat mi dice il cantiere) si staccano.
mi hanno prima prospettato trattamento con epossidica ma poi mi hanno invece applicato nelle zone rovinate 3 mani di clorocaucciù, 2 gia date come si vede
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(13-06-2017 12:00)ste.fano Ha scritto: [ -> ]Aggiungo alla discussione la richiesta di un parere sui lavori incorso al mio bulbo in ghisa.
All'alaggio si presentava con corrosione sparsa e con pulizia ad idropulitrice alcune parti di rivestimento (in gelcoat mi dice il cantiere) si staccano.
mi hanno prima prospettato trattamento con epossidica ma poi mi hanno invece applicato nelle zone rovinate 3 mani di clorocaucciù, 2 gia date come si vede
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Si il ticoprene è indicato per quei lavori, qualche mano in più non guasta.
Io però l'avrei passato su tutta la deriva e non solo sulle zone trattate.
Quanto ci han messo a fare il tutto??
(13-06-2017 15:19)Edolo Ha scritto: [ -> ] (13-06-2017 12:00)ste.fano Ha scritto: [ -> ]Aggiungo alla discussione la richiesta di un parere sui lavori incorso al mio bulbo in ghisa.
All'alaggio si presentava con corrosione sparsa e con pulizia ad idropulitrice alcune parti di rivestimento (in gelcoat mi dice il cantiere) si staccano.
mi hanno prima prospettato trattamento con epossidica ma poi mi hanno invece applicato nelle zone rovinate 3 mani di clorocaucciù, 2 gia date come si vede
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Si il ticoprene è indicato per quei lavori, qualche mano in più non guasta.
Io però l'avrei passato su tutta la deriva e non solo sulle zone trattate.
Quanto ci han messo a fare il tutto??
Si leggendo la scheda tecnica immaginavo che quella che dici è la procedura migliore, sono passato in cantiere per suggerirlo ma avevano appena dato l'AV, a questo punto sicuramente senza neppure la terza mano, che mi pare di capire avrebbe richiesto 12 o 24 ore di asciugatura...
Mi viene voglia di far da me questi lavori, i cantieri, anche se li paghi profumatamente vanno sempre un po' troppo di fretta
.
Purtroppo nel mio marina non ci sono spazi per il fai da te a terra.
(13-06-2017 16:14)ste.fano Ha scritto: [ -> ] (13-06-2017 15:19)Edolo Ha scritto: [ -> ] (13-06-2017 12:00)ste.fano Ha scritto: [ -> ]Aggiungo alla discussione la richiesta di un parere sui lavori incorso al mio bulbo in ghisa.
All'alaggio si presentava con corrosione sparsa e con pulizia ad idropulitrice alcune parti di rivestimento (in gelcoat mi dice il cantiere) si staccano.
mi hanno prima prospettato trattamento con epossidica ma poi mi hanno invece applicato nelle zone rovinate 3 mani di clorocaucciù, 2 gia date come si vede
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Si il ticoprene è indicato per quei lavori, qualche mano in più non guasta.
Io però l'avrei passato su tutta la deriva e non solo sulle zone trattate.
Quanto ci han messo a fare il tutto??
Si leggendo la scheda tecnica immaginavo che quella che dici è la procedura migliore, sono passato in cantiere per suggerirlo ma avevano appena dato l'AV, a questo punto sicuramente senza neppure la terza mano, che mi pare di capire avrebbe richiesto 12 o 24 ore di asciugatura...
Mi viene voglia di far da me questi lavori, i cantieri, anche se li paghi profumatamente vanno sempre un po' troppo di fretta.
Purtroppo nel mio marina non ci sono spazi per il fai da te a terra.
Il ticoprene vuole 12 ore di asciugatura a 20° se non ricordo male, dare 3 mani in una giornata... bo... mi pare un po' velocina. Certo... se ci sono 35° cambia tutto in effetti.
Senza contare che pure l'antiruggine (io ho usato il marlin primepox e mi è parso ottimo come adesione) ha bisogno dei suoi tempi, idem se hanno usato un fosfatante prima dell'antiruggine.... poi ci sarebbe lo stucco che pure lui ha bisogno di tempo.
Per fare un buon lavoro tocca rispettare i tempi, quindi per fare un buon lavoro è fondamentale avere tempo, cosa che i cantieri spesso non hanno.
Condivido il tuo pensiero del farsi i lavori da sè.
Non è detto che vengano sempre bene però ci si fa esperienza, si mette mano sui prodotti, senz'altro c'è più cura ed attenzione, inoltre una volta in secca è possibile fare quelle decine di lavoretti...: per esempio mi son rifatto la tagliola e verniciata con vernice all'acqua così come la barra, sistemato la scaletta, sistemato il fissaggio di un oblò, gelcottato vari punti, grattato la falchetta, lucidato gli acciai, qualche lavoretto elettrico, (lavaggio con acido ossalico prima del cantiere per paura che mi intaccasse l'AV), lucidato fiancate e coperta smontando alcuni pezzi che nascondevano sporco storico (dove scorre il plexiglass del passauomo per esempio), senza contare le attenzioni nel dare l'antivegetativa ad asse ed elica ed in quei punti della barca che solitamente i cantieri non curano (per esempio le prese a mare o la parte alta del timone verso la carena... un dente di cane lì ti compassa tutta la zona).
Alcuni lavori era possibile farli anche con la barca in acqua, ma avere sotto mano i ferri, non ballare, il tutto sfruttando le pause di asciugatura dei vari cicli... inoltre si ha una visione di insieme della salute dello scafo, cosa che se fai fare i lavori al cantiere chiavi in mano, te lo scordi, anche perchè una volta coperto con AV... pare tutto bello!
Alla fine si spende come far fare al cantiere ma portando a casa molti più lavori. Questo il mio pensiero.
Ciao
(05-04-2017 08:57)masa66 Ha scritto: [ -> ]Perso primer epossidico...grazie
Mi spiace!!!