Prendo spunto da quanto appena accaduto a Rimini per fare un elenco di come si deve affrontare un avaria del motore durante un atterraggio:
1) un pezzo di vela sempre aperta sopratutto con mare e vento sostenuto
2) allontanarsi dalla costa il più possibile
3) se impossibilitati ad allontanarsi, filare tutta la catena a disposizione e comunicare con la Guardia Costiera
4) giubbotti (ovvio)
Potreste aggiungere altre notizie utili? O modificare queste se scorrette?
Forse per la prevenzione quando si può rabboccare sempre dai rifornitori terrestri
Mi piacerebbe sapere cosa fare e non le cause dello spegnimento motore
io mi sto attrezzando con un supporto amovibile per poter utilizzare all'occorrenza il fuoribordo del tender come motore ausiliario. Poi giustamente sempre un pò di fiocco rollabile gia aperto e pronti a manovrare per evitare gli scogli, scegliere una rotta di avvicinamento che permetta di allontanarsi dal pericolo magari al traverso o bolina larga per andare via. ma si sà un conto è essere qui dietro una tastiera che li fuori con la BORA di notte e mare che mi butta in terra, davvero non vorrei mai esserci..
Timeout, se si spegne il motore una causa c'è, quindi sandro ha detto una cosa giusta. La prevenzione aiuta a far sì che non si spenga e il gasolio pulito può essere di grande aiuto, così come la pulizia del serbatoio, l'utilizzo di additivi per la pulizia del serbatoio e degli iniettori, la regolare sostituzione di prefiltri e filtri, girante, cinghie ecc. Batteria motore carica e surdimensionata, livello liquido di raffreddamento controllato, livello olio motore e invertitore costantemente controllati, serbatoio gasolio pieno ecc. ecc.
Cose banali e che personalmente ho sempre sotto controllo.
Non ho risposto alla tua domanda: e se si spegne?
Bisogna capire il perché si spegne (o magari addirittura non si accende).
Se è morchia "bisognerebbe" sostituire almeno il prefiltro e ricaricare il circuito, cosa non semplice con mare formato. E senza garanzia di funzionamento perché potrebbero essersi ostruiti i tubi o comunque ritapparsi se ci fosse parecchia morchia nel serbatoio.
Troppo spesso le barche vengono usate come le auto. Ma se l'auto si ferma vai a bordo strada e chiami il carro attrezzi.
Nessun riferimento a quanto tragicamente accaduto a Rimini, tanto meno nessun giudizio da parte mia.
(19-04-2017 09:08)BeppeZ Ha scritto: [ -> ]Timeout, se si spegne il motore una causa c'è, quindi sandro ha detto una cosa giusta. La prevenzione aiuta a far sì che non si spenga e il gasolio pulito può essere di grande aiuto, così come la pulizia del serbatoio, l'utilizzo di additivi per la pulizia del serbatoio e degli iniettori, la regolare sostituzione di prefiltri e filtri, girante, cinghie ecc. Batteria motore carica e surdimensionata, livello liquido di raffreddamento controllato, livello olio motore e invertitore costantemente controllati, serbatoio gasolio pieno ecc. ecc.
Cose banali e che perso
Spurgo filtro decantatore una volta al mese
(19-04-2017 08:52)timeout Ha scritto: [ -> ]Prendo spunto da quanto appena accaduto a Rimini per fare un elenco di come si deve affrontare un avaria del motore durante un atterraggio:
1) un pezzo di vela sempre aperta sopratutto con mare e vento sostenuto
2) allontanarsi dalla costa il più possibile
3) se impossibilitati ad allontanarsi, filare tutta la catena a disposizione e comunicare con la Guardia Costiera
4) giubbotti (ovvio)
Potreste aggiungere altre notizie utili? O modificare queste se scorrette?
direi che hai già esposto tutte le varianti, e nell'ordine corretto, non entro quasi mai in porto senza una vela aperta.
Prima tenterei di allontanarmi e mettrmi in sicurezza al largo, se non funziona ancora,
già detto in altro post, per rottura timone, dato ancora e filato tutto!
entrata a Lignano, condizioni meno peggio di quelli di Rimini ma comunque simili, se si dice "ancora di salvezza" ci sarà un motivo.
Aggiungo che il motore si ferma anche se va un telo di plastica nell'elica ( e oramai in mare ce ne sono troppi), succeso a me e ad altri...spiaggiati.
Non faccio crociera, ma a parer mio la prevenzione migliore e non contare sul motore.
E' falsa l'idea di sicurezza che da. La barca a vela nn e' fatta per andare a motore. Da qui, rivedere la propria attrezzatura.
Molte volte, mi sono sentito dire la mano la passo solo quando serve o tanto ho 50 cv e tutta una serie di minchiate che non sto qua ad elencare.
Sulle barche ci sono 2 servizi di bicchieri, 3 di piatti e si esce sempre a mangiare al ristorante, pero' quando c'è da in vestire in manutenzione o su uno strallo di trinchetta o una tormentina o il cambio di una drizza logora, non si fa perché e ' troppo caro.
Io ho ancora molto da imparare, ma come ho già scritto " al mare nn frega nulla se non sai nuotare ". Io questo tento di tenerlo sempre a mente anche quando esco col mare piatto e in assenza di vento.
(19-04-2017 09:21)lord Ha scritto: [ -> ]Non faccio crociera, ma a parer mio la prevenzione migliore e non contare sul motore.
E' falsa l'idea di sicurezza che da. La barca a vela nn e' fatta per andare a motore. Da qui, rivedere la propria attrezzatura.
Molte volte, mi sono sentito dire la mano la passo solo quando serve o tanto ho 50 cv e tutta una serie di minchiate che non sto qua ad elencare.
Sulle barche ci sono 2 servizi di bicchieri, 3 di piatti e si esce sempre a mangiare al ristorante, pero' quando c'è da in vestire in manutenzione o su uno strallo di trinchetta o una tormentina o il cambio di una drizza logora, non si fa perché e ' troppo caro.
Io ho ancora molto da imparare, ma come ho già scritto " al mare nn frega nulla se non sai nuotare ". Io questo tento di tenerlo sempre a mente anche quando esco col mare piatto e in assenza di vento.
quoto, il motore è una comodità non un fattore di sicurezza
(19-04-2017 09:08)BeppeZ Ha scritto: [ -> ]Timeout, se si spegne il motore una causa c'è, quindi sandro ha detto una cosa giusta. La prevenzione aiuta a far sì che non si spenga e il gasolio pulito può essere di grande aiuto, così come la pulizia del serbatoio, l'utilizzo di additivi per la pulizia del serbatoio e degli iniettori, la regolare sostituzione di prefiltri e filtri, girante, cinghie ecc. Batteria motore carica e surdimensionata, livello liquido di raffreddamento controllato, livello olio motore e invertitore costantemente controllati, serbatoio gasolio pieno ecc. ecc.
Cose banali e che personalmente ho sempre sotto controllo.
Non ho risposto alla tua domanda: e se si spegne?
Bisogna capire il perché si spegne (o magari addirittura non si accende).
Se è morchia "bisognerebbe" sostituire almeno il prefiltro e ricaricare il circuito, cosa non semplice con mare formato. E senza garanzia di funzionamento perché potrebbero essersi ostruiti i tubi o comunque ritapparsi se ci fosse parecchia morchia nel serbatoio.
Troppo spesso le barche vengono usate come le auto. Ma se l'auto si ferma vai a bordo strada e chiami il carro attrezzi.
Nessun riferimento a quanto tragicamente accaduto a Rimini, tanto meno nessun giudizio da parte mia.
Caro Beppe,
additivi a parte, io il problema della morchia lo soffro in modo particolare visto che non ho la possibilità di smontare il serbatoio (bloccato con la paratia di poppa) e non ho la possibilità di pulirlo perchè è anche privo di tappo di ispezione che non posso neanche realizzare su un serbatoio di polietilene.
Tuttavia il problema che nonstante l'uso di additivi si manifesta spesso specialmente con un pò di ondina (sabato scorso compreso), io l'ho risolto con un filtrino a retina da 3 euro messo subito dopo l'uscita del serbatoio ed una pompetta messa subito dopo il filtrino.
Normalmente il filtrino lo controllo facilmente e puntualmente prima di rientrare in un qualsiasi porto e all'occorrenza in 5 minuti allento le due fascette, sflo il vecchio filtrino, metto il nuovo, ristringo le fascette, due pompatine e riparto al volo.
Non è certo il massimo ma visto le mie condizioni, i risultati sono più che soddisfacenti e addirittura mi sento di consigliarlo anche a chi può regolarmente pulire il serbatoio.
P.S. Da quando ho messo questo rfiltrino, il decanter che è trasparente è sempre pulitissimo come il filtro del gasolio che comunque per scrupolo cambio ogni anno.
(19-04-2017 09:38)mhuir Ha scritto: [ -> ] (19-04-2017 09:21)lord Ha scritto: [ -> ]Non faccio crociera, ma a parer mio la prevenzione migliore e non contare sul motore.
E' falsa l'idea di sicurezza che da. La barca a vela nn e' fatta per andare a motore. Da qui, rivedere la propria attrezzatura.
Molte volte, mi sono sentito dire la mano la passo solo quando serve o tanto ho 50 cv e tutta una serie di minchiate che non sto qua ad elencare.
Sulle barche ci sono 2 servizi di bicchieri, 3 di piatti e si esce sempre a mangiare al ristorante, pero' quando c'è da in vestire in manutenzione o su uno strallo di trinchetta o una tormentina o il cambio di una drizza logora, non si fa perché e ' troppo caro.
Io ho ancora molto da imparare, ma come ho già scritto " al mare nn frega nulla se non sai nuotare ". Io questo tento di tenerlo sempre a mente anche quando esco col mare piatto e in assenza di vento.
quoto, il motore è una comodità non un fattore di sicurezza
Non sono daccordo, il motore è un notevole fattore di sicurezza insieme a molte altre cose e come tale va mantenuto e manutenzionato.
A mezzanotte circa nelle calanche di Marsiglia, con 40 nodi di vento e un deficente che arando si è incattivito sulla mia ancora facendola spedare, se non avessi avuto il motore in efficenza, con le catene attorcigliate eravamo finiti entrambi sugli scogli visto pure che il deficente era andato nel panico restando passivamente a guardare.
Spero che non vi troviate mai in quella situazione ma se mai vi ci trovaste allora potreste avere abbastanza crediti da poter dire se il motore è o no un fattore di SICUREZZA.
(19-04-2017 10:33)orteip Ha scritto: [ -> ]A mezzanotte circa nelle calanche di Marsiglia, con 40 nodi di vento e un deficente che arando si è incattivito sulla mia ancora facendola spedare ...
Cioè?
Te la stava prendendo a bastonate, urlandole in faccia improperi irripetibili?
Cattivo-cattivo!! ... No, no, no ... così non si fa!
PS.
Scusa ma non ho saputo trattenermi!
Mi permetto (sommessamente e senza alcun riferimento alla tragedia di Rimini ....caxxio, 4 vittime....) una riflessione sui filtri/filtrini/prefiltri e quant'altro.
IMHO questa impostazione andava bene con il diesel "tradizionale: poteva essere inquinato da acqua o da particelle leggere o pesanti che si infilavano nei tubi e, prima che intasassero pompa ed iniettori, venivano bloccati da filtro separatore/prefiltro e filtro carburante.
Con il Biodiesel (grazie ecologisti della domenica!!!!) il problema è RADICALMENTE diverso: la mappazza gelatinosa che si forma NEL serbatoio ostruisce in partenza il tubetto di alimentazione gasolio ANCHE SE PROTETTO DA UNA RETICELLA / SUCCHIAROLA, ed impedisce il deflusso regolare. Per quanto si controllino filtri e prefiltri li si troverà SEMPRE puliti...ma il gasolio non passa.....
Che fare? Ne ho già parlato e spero di non annoiare se ripeto: si effettua un lavaggio ripetuto del serbatoio (una volta all'anno? una volta ogni due anni? Quien sabe!!!) aspirando con una pompetta elettrica dotata di filtro in rete inox (io mi trovo bene con quella MARCO) il gasolio dal foro dove è fissato il misuratore di livelo (ad esempio, ma può andare bene anche quello di scarico dal fondo o anche uno allestito appositamente) e reimmettendolo attraverso il tubo di prelievo (cioè con un
flusso invertito rispetto al funzionamento normale).
La mappazza immonda si raccoglie nel filtro in rete, dopo 30 minuti di ricircolo lo si pulisce e si continua finchè non si pescano più porcherie.
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Chiaramente se è possibile l'ideale è svuotare e pulire il serbatoio, ma non sempre è fattibile.
I motivi per cui un motore si spegne o esaurisce la sua funzione possono essere molteplici ed è riduttivo pensare alla sola morchia, mi viene in mente:
- rete attorno all'elica
- rottura del filo dell' invertitore
- rottura del filo dell'accelleratore
- bolla d'aria causa rollio
Aggiungerei il tempo per comprendere cosa è successo e nel frattempo sono a scogli quindi a prescindere che tutti noi siamo bravi a mantenere in perfetto stato le nostre attrezzature, è importante conoscere sempre il piano B o addirittura C e via dicendo.
La cautela aumenta se il mare e il vento non sono favorevoli e quindi provare una volta un emergenza in mare sopratutto se con famiglia affinché tutti siano all'altezza di saper cosa fare, anche solo togliersi dai piedi per vomitare è una buona soluzione piuttosto che gridare o altro.
Non tutti siamo uguali e non tutti sono predisposti ad avere mente lucida quando serve e questo è lo spirito della discussione.
Vi siete mai chiesti come mai nonostante sappiamo a memoria le procedure di sicurezza che gli hostess in aereo ricordano prima della partenza, continuano a farcele vedere? Eccesso di zelo?
BV
E' inevitabile in questo momento fare il confronto con la tragedia di Rimini. Io sono dell'idea che in condizione di ventone, il rientro deve essere garantito da una vela che ti tira e non da un motore che ti spinge. Poi giustamente accendi anche il motore.
Non ritengo corretto pensare di entrare a motore ed eventualmente essere pronto a dare vela.
Vedo la barca in balia del mare solo quando è senza vela. Certamente la conformazione dei porti non aiuta
(19-04-2017 11:34)umeghu Ha scritto: [ -> ]Con il Biodiesel (grazie ecologisti della domenica!!!!) il problema è RADICALMENTE diverso: la mappazza gelatinosa che si forma NEL serbatoio ostruisce in partenza il tubetto di alimentazione gasolio ANCHE SE PROTETTO DA UNA RETICELLA / SUCCHIAROLA, ed impedisce il deflusso regolare. Per quanto si controllino filtri e prefiltri li si troverà SEMPRE puliti...ma il gasolio non passa.....
Che fare? Ne ho già parlato e spero di non annoiare se ripeto: si effettua un lavaggio ripetuto del serbatoio (una volta all'anno? una volta ogni due anni? Quien sabe!!!) aspirando con una pompetta elettrica dotata di filtro in rete inox (io mi trovo bene con quella MARCO) il gasolio dal foro dove è fissato il misuratore di livelo (ad esempio, ma può andare bene anche quello di scarico dal fondo o anche uno allestito appositamente) e reimmettendolo attraverso il tubo di prelievo (cioè con un flusso invertito rispetto al funzionamento normale).
La mappazza immonda si raccoglie nel filtro in rete, dopo 30 minuti di ricircolo lo si pulisce e si continua finchè non si pescano più porcherie.
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Chiaramente se è possibile l'ideale è svuotare e pulire il serbatoio, ma non sempre è fattibile.
Lavoro fatto periodicamente con la media di una volta l'anno ad inizio stagione ma purtroppo, sarà che sono sfortunato o sarà che il biodiesel fa la mappanza anche nelle cisterne dei distributori che poi provvedono a trasferire in barca, puntualmente devo ringraziare i miei filtrini che ad ogni vacanza, quasi sempre mi salvano.
P.S. Generalmente il rifornimento con le taniche si può fare nella banchina abituale mentre resta un pò più difficile da fare in vacanza.
(19-04-2017 11:36)timeout Ha scritto: [ -> ]I motivi per cui un motore si spegne o esaurisce la sua funzione possono essere molteplici ed è riduttivo pensare alla sola morchia, mi viene in mente:
- rete attorno all'elica
- rottura del filo dell' invertitore
- rottura del filo dell'accelleratore
- bolla d'aria causa rollio
Aggiungerei il tempo per comprendere cosa è successo e nel frattempo sono a scogli quindi a prescindere che tutti noi siamo bravi a mantenere in perfetto stato le nostre attrezzature, è importante conoscere sempre il piano B o addirittura C e via dicendo.
La cautela aumenta se il mare e il vento non sono favorevoli e quindi provare una volta un emergenza in mare sopratutto se con famiglia affinché tutti siano all'altezza di saper cosa fare, anche solo togliersi dai piedi per vomitare è una buona soluzione piuttosto che gridare o altro.
Non tutti siamo uguali e non tutti sono predisposti ad avere mente lucida quando serve e questo è lo spirito della discussione.
Vi siete mai chiesti come mai nonostante sappiamo a memoria le procedure di sicurezza che gli hostess in aereo ricordano prima della partenza, continuano a farcele vedere? Eccesso di zelo?
BV
Timeout,
per quanto riguarda la mia esperienza, salvo quietare e rasserenare gli animi con dei paliativi tipo lo struzzo che mette la testa sotto la sabbia per sfuggire alla realtà, non c'è piano B, C, D che regga.
Se parliamo di mare piatto e vento quasi assente, vale benissimo quanto tu stesso hai sostenuto ad inizio discussione ma se ci sono 40 nodi di vento e ti trovi sull'imboccatura di un porto
con poco spazio di manovra, con basso fondale che fa aumentare e frangere le onde, a mio avviso non c'è vela o ancora che tenga.
Meglio stare fuori e se proprio devi entrare, meglio pregare che il motore non ti molli e soprattutto che riesca a spingere la barca.
Ma questo però è soltanto la mia opinione personale e tale resta.
(19-04-2017 18:31)orteip Ha scritto: [ -> ] (19-04-2017 11:36)timeout Ha scritto: [ -> ]I motivi per cui un motore si spegne o esaurisce la sua funzione possono essere molteplici ed è riduttivo pensare alla sola morchia, mi viene in mente:
- rete attorno all'elica
- rottura del filo dell' invertitore
- rottura del filo dell'accelleratore
- bolla d'aria causa rollio
Aggiungerei il tempo per comprendere cosa è successo e nel frattempo sono a scogli quindi a prescindere che tutti noi siamo bravi a mantenere in perfetto stato le nostre attrezzature, è importante conoscere sempre il piano B o addirittura C e via dicendo.
La cautela aumenta se il mare e il vento non sono favorevoli e quindi provare una volta un emergenza in mare sopratutto se con famiglia affinché tutti siano all'altezza di saper cosa fare, anche solo togliersi dai piedi per vomitare è una buona soluzione piuttosto che gridare o altro.
Non tutti siamo uguali e non tutti sono predisposti ad avere mente lucida quando serve e questo è lo spirito della discussione.
Vi siete mai chiesti come mai nonostante sappiamo a memoria le procedure di sicurezza che gli hostess in aereo ricordano prima della partenza, continuano a farcele vedere? Eccesso di zelo?
BV
Timeout,
per quanto riguarda la mia esperienza, salvo quietare e rasserenare gli animi con dei paliativi tipo lo struzzo che mette la testa sotto la sabbia per sfuggire alla realtà, non c'è piano B, C, D che regga.
Se parliamo di mare piatto e vento quasi assente, vale benissimo quanto tu stesso hai sostenuto ad inizio discussione ma se ci sono 40 nodi di vento e ti trovi sull'imboccatura di un porto con poco spazio di manovra, con basso fondale che fa aumentare e frangere le onde, a mio avviso non c'è vela o ancora che tenga.
Meglio stare fuori e se proprio devi entrare, meglio pregare che il motore non ti molli e soprattutto che riesca a spingere la barca.
Ma questo però è soltanto la mia opinione personale e tale resta.
Partendo da questi principi io farei così:
1) dopo aver visto le previsioni, non mollo gli ormeggi
2) le previsioni erano sbagliate e mi becco 40 nodi di vento in Adriatico dove la costa italiana non ha molti rifugi sicuri per gli atterraggi, avendo già vissuto il mare con questa intensità del vento, la mia prua è diretta al largo.
3) se al largo mi si spegne il motore e mi si strappano le vele, attendo i soccorsi dando a questi ultimi più margini di successo.
Ma il titolo della discussione verte sul suggerimento di cosa sia meglio fare e aggiungo anche a seguito delle proprie esperienze vissute.
Personalmente le ho raccontate in un altro post e ho scritto al messaggio n. 1 le prime operazioni che consiglierei fare.
BV
A me , all'entrata di porto Buso , con Scirocco , nelle onde de "scontraura" , come direbbe Bullo , mi si sono scarrucolati i cavi dal radiante del timone .
Tornavo dalla Barcolana e per pigrizia non volevo mettere i terzaroli perchè tanto ero quasi a casa , ad Aprilia e la randa vecchia : craak , si straccia .
Taco il motore e mi dirigo tra le foranee , ed in quel momento la ruota del timone mi gira a vuoto !
Ricordo ancora lo sguardo esterefatto di mia figlia .
In 20 secondi avevo innestato la barra di rispetto e ripreso il controllo della barca , in 50 secondi ero negli scogli della diga .
Morale :
Non solo il motore ti può piantare in asso in quei momenti :ANCHE IL TIMONE !
Regola : tenere la barra di rispetto pronta come una colt nel fodero di un pistolero !