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Versione completa: Navigare nei rifiuti
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Sarà capitato a molti, se non a tutti, di essere costretti a navigare nei rifiuti delle altre barche.
Nel caso del trenino in boa in cui arriviamo magari in 8-10, chi è in coda o comunque dietro ad una barca, come si comporta a livello di regolazioni vele?
Restano le stesse o si cerca di modificare qualcosa per soffrire meno.

So che si può sempre virare, allungare un paio lunghezze e rientrare ma mi piacerebbe capire come si può affrontare la conduzione in "fila"
Sia bolina che poppa per me vale 9 su 10 starne fuori. Appena si sposta la cozzaglia spesso si crea un varco.
Se sei di bolina non puoi stringere come quello davanti, dovrai poggiare hai il vento più in prua deviato dalla barca davanti.
Non puoi farci nulla pensa alla poppa, quale lato scegliere del campo di regata per recuperare, da che parte girerà il vento, il contrario di quello che si fa per la bolina.
(02-05-2017 18:27)easy221 Ha scritto: [ -> ]Sarà capitato a molti, se non a tutti, di essere costretti a navigare nei rifiuti delle altre barche.
Nel caso del trenino in boa in cui arriviamo magari in 8-10, chi è in coda o comunque dietro ad una barca, come si comporta a livello di regolazioni vele?
Restano le stesse o si cerca di modificare qualcosa per soffrire meno.

So che si può sempre virare, allungare un paio lunghezze e rientrare ma mi piacerebbe capire come si può affrontare la conduzione in "fila"

beh....dico la mia....

serve potenza normalmente in quelle condizioni.....e' come navigare di colpo in una mollana....

in un trenino in boa....se si e' obbligati a stare li io sulla vela che mi compete:

mollo paterazzo, base randa cunningam....per rendere tutto più tondo e chiudere la balugina....

carrello su.... quanto basta, scotta leggermente più cazzata del duvuto....

...se da li non posso scappare almeno sto su...e come dice bullo mi preparo per la poppa scegliendo dove andare....

il fiocco e' leggermente diverso.....ma mollando back anche lui si arrotonda e diventa più' potente...

my 2 cents....
Dav.
Ti do qualche cent anch' io,... ma tu continua a scrivere. 100
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(04-05-2017 10:40)Edolo Ha scritto: [ -> ]Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . 39

Quando ho letto il titolo ho pensato anch'io la stessa cosa 19
(04-05-2017 14:59)ulixe Ha scritto: [ -> ]
(04-05-2017 10:40)Edolo Ha scritto: [ -> ]Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . 39

Quando ho letto il titolo ho pensato anch'io la stessa cosa 19

+1
(02-05-2017 18:27)easy221 Ha scritto: [ -> ]Sarà capitato a molti, se non a tutti, di essere costretti a navigare nei rifiuti delle altre barche.
Nel caso del trenino in boa in cui arriviamo magari in 8-10, chi è in coda o comunque dietro ad una barca, come si comporta a livello di regolazioni vele?
Restano le stesse o si cerca di modificare qualcosa per soffrire meno.

So che si può sempre virare, allungare un paio lunghezze e rientrare ma mi piacerebbe capire come si può affrontare la conduzione in "fila"

Io ricordo una sola regola, stringere il più possibile, anche a costo di rallentare molto! Ciò significa regolare tutta la barca per la massima prestazione al vento, infischiandosene della VMG. Questo per riuscire ad avere il più rapidamente possibile aria libera ed evitare che un trenino di barche da dietro ci passi sulle orecchie, facendoci addirittura scadere sotto boa (a quel punto è finita, regata compromessa...). Pertanto: carrello genova un filo indietro e balumine non troppo chiuse (i rifiuti si sentono molto meno in alto che in basso), randa con boma quasi sopravvento (con poco vento sopravvento!) e un po' svergolata per lo stesso principio, base randa non troppo cazzata per avere massima profondità e potenza in alto (dove ci serve), paterazzo di poppa non troppo cazzato, con un po' di catenaria ad ingrassare il genova, sempre per lo stesso principio. Al timone, poggiare per prendere velocità e orzare subito cercando di conservarla il più possibile, facendo attenzionissima alle onde (orzare nelle piatte, poggiare sulle onde), quest'ultima abilità è quella che fa la differenza tra il timoniere che sa uscirne e quello che ci si impianta... Smiley2
In conclusione, bolinare nei rifiuti è davvero una opppinione, non ce ne sono 2 uguali quindi sparatemi pure (ma tanto se mi trovate lì, passo sempre io!!!!) Thumbsupsmileyanim
Sul lago:
se la barca davanti è notoriamente più veloce della mia, sto li ed adeguo le vele in attesa che si allontani
se la barca davanti è notoriamente più lenta, poggio e orzo come suggerito da Tatone
se la barca davanti ha prestazioni simili, viro... chiaro non a poca distanza dalla boa
se è molto vicino, mando il prodiere a lanciargli una coppiglia in pozzetto
Ma può essere un problema di gestione della barca de parte del timoniere? Cioè lui vede uno scarso sul fiocco e d'istinto lo segue poggiando. In questo modo si infila ancora di più nei rifiuti peggiorando la cosa. Resistere nella posizione è più questione di trim o di timonata?
Non ricordo dove ma son certo di aver letto che una barca, con andatura di bolina, può navigare più velocemente se riesce a stare nei rifiuti ( o forse meglio nel flusso d'uscita tra randa e genoa) di una più grossa che la precede.
Io ci ho creduto ma non ho mai avuto l'opportunità di provarci.
Qualcuno ne sa qualcosa?
(05-05-2017 18:29)easy221 Ha scritto: [ -> ]Ma può essere un problema di gestione della barca de parte del timoniere? Cioè lui vede uno scarso sul fiocco e d'istinto lo segue poggiando. In questo modo si infila ancora di più nei rifiuti peggiorando la cosa. Resistere nella posizione è più questione di trim o di timonata?

E' una questione di tutte e due le cose: il trim che deve tenere conto del fatto che quando sei nei rifiuti c'è meno vento e che il disturbo è massimo in basso, ma in alto le vele funzionano bene; quindi il timoniere, la cui sensibilità è proprio quella che fa resistere in quelle condizioni. Se ci fai caso, quelli bravi sono sempre lì...!
(05-05-2017 18:47)Franc Ha scritto: [ -> ]Non ricordo dove ma son certo di aver letto che una barca, con andatura di bolina, può navigare più velocemente se riesce a stare nei rifiuti ( o forse meglio nel flusso d'uscita tra randa e genoa) di una più grossa che la precede.
Io ci ho creduto ma non ho mai avuto l'opportunità di provarci.
Qualcuno ne sa qualcosa?

Navigare addirittura più velocemente mi sembra un po' una leggenda. Quello che è vero è che se si riesce a tenere l'onda di una barca un po' più grossa (poco più grossa, meno di un metro), si ha un grande beneficio di riduzione delle resistenze. E' anche vero che il rifiuto della barca davanti penalizza soprattutto la posizione immediatamente sopravvento, più facile da tenere è il giardinetto sottovento, se uno è mooooolto bravo, con le barche veloci e vicine alla velocità critica (quindi con una onda bella formata dagli scafi), non è impossibile piazzare la prua in corrispondenza dell'onda al giardinetto sottovento e tenere quella posizione... Ci vuole tuttavia un gran sangue freddo a scadere fin lì e a non perdere il treno dell'onda, che è quella immediatamente a ridosso della poppa.
Molto più facile fare questo giochino in poppa, in cui con gli IOR di una volta era normalissimo farsi "tirare" dalle barche della classe superiore, con il solo problema di evitare di appoggiargli lo spi sul paterazzo (una volta mi sono beccato una squalifica per uno stronzo di fotografo che ha immortalato lo spi del mio X-402 appoggiato allo strallo di poppa del Guia Bribon in una solenne impoppata a manetta in cui ci eravamo presi un bel tiro...)
Tatone al lasco si, di bolinana no.
Non so chi ma qualcuno mi ha detto che legando un secchio a poppa la barca camminava di più.
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Da notare le differenze di intensità e di angolo....
ciao
Einstein sempre interessante con i tuoi esempi.
Corregimi se sbaglio nell'interpretare la figura. Da meta' barca in poi non c'è posizione accettabile per una barca che segue ( evidentemente una nuova barca inserita nel disegno andrebbe un po' a cambiare intensità e angoli, ma prendiamo per buono che nulla cambi)
Se invece mi metto in posizione anteriore, il vantaggio si potrebbe avere solo posizionandosi poco leggermente sottovento ( Riv. Polare 30/50 gradi ).
Ergo in un treno di barche conviene nn infilarcisi se possibile
(11-05-2017 09:11)lord Ha scritto: [ -> ]Se invece mi metto in posizione anteriore, il vantaggio si potrebbe avere solo posizionandosi poco leggermente sottovento

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Si. "Non solo l'imbarcazione in posizione (A) gode degli effetti di UP WASH, ma la randa termina in una regione di flussi ad alta velocità creata dalla barca sopravento (B), in modo tale che la condizione di Kutta non è soddisfatta con velocità simili a quella del flusso libero, ma in una regione a velocità maggiori. Sotto ogni aspetto, la posizione sicura-sottovento di una barca è simile a quella di un fiocco in un piano velico."
ciao
(11-05-2017 10:47)einstein Ha scritto: [ -> ]Si. "Non solo l'imbarcazione in posizione (A) gode degli effetti di UP WASH, ma la randa termina in una regione di flussi ad alta velocità creata dalla barca sopravento (B), in modo tale che la condizione di Kutta non è soddisfatta con velocità simili a quella del flusso libero, ma in una regione a velocità maggiori. Sotto ogni aspetto, la posizione sicura-sottovento di una barca è simile a quella di un fiocco in un piano velico."
ciao
Grazie del rapido riscontro.
Purtroppo l'aria non si vede e si perde di vista, quanto i rifiuti siano dannosi.
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