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Versione completa: Tempo carica alternatore
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Avrei bisogno di un'indicazione di massima circa il tempo impiegato dall'alternatore installato sulla mia barca a caricare le batteria. Non ho specifiche dell'alternatore, si tratta comunque di quello installato da cantiere (Dufour) sul motore Volvo D1-20. Ho 2 batterie servizi e 1 batteria motore identiche, da 74Ah 680A. Purtroppo non ho altri dati tecnici, però come ho detto mi serve un'indicazione di massima, non un valore preciso.
Grazie a tutti.
potresti usare una pinza amperometrica,
ti dice all'istante quanti ampere carica,
anche in base al numero di giri del motore.

ciao
Molto spannometricamente un alternatore potrebbe essere da 50 o 60 Ah, potrebbe caricare una trentina di Ah in caso di batteria abbastanza scarica. Quella del motore non è mai scarica quindi hai circa 150Ah di servizi dei quali la metà utlizzabili. Per me se i servizi sono scarichi in tre ore sei ok.
Aspettiamo i guru del forum.
Iansolo se ci sei batti un colpo e abbi pietà di me... 79
Il regolatore di un normale alternatore (non modificato) opera mantenendo costante la tensione generata, la corrente nominale dell'alternatore non e' quindi la corrente sempre fornita bensi' la massima che l'alternatore puo' erogare verso una batteria molto scarica (che quindi gli richiede tutta la corrente possibile), solo in questo caso aumentare il numero di giri puo' avere senso per avere piu' corrente (la tensione fornita dall'alternatore, superato il minimo di giri per l'eccitazione, rimane costante a qualunque regime).
La corrente fornita dall'alternatore alle batterie va quindi via via calando tanto piu' la tensione delle batterie sotto carica si avvicina alla tensione imposta dal regolatore, in pratica si avra' una carica abbastanza rapida fino al 75-85% di capacita' e poi la corrente calera' sempre piu' tanto piu' la tensione si avvicinera' a quella imposta dal regolatore.
Definire quindi un tempo di ricarica con alternatore di tipo normale (regolato in tensione) e' difficile in quanto fortemente dipendente dal tipo e dallo stato delle batterie: alcune richiedono tensioni un poco piu' elevate anche da nuove e altre, vecchiotte ma ancora buone, hanno una "resistenza interna" (dovuta solitamente all'inevitabile fenomeno della solfatazione) un po' piu' alta e assorbono corrente piu' lentamente.
In generale si puo' dire che la ricarica cosi' fatta sul banco citato di 74+74Ah per un totale di 148Ah (l'altro dato di 680A e' solo la massima corrente di spunto per cui sono progettate le batterie) richiedera' poco piu' di 2 ore per portare il banco da completa scarica ad almeno l'80% con un comune alternatore da 60A massimi (e' il piu' frequentemente montato) e poi ci vorranno un numero indefinibile di ore (secondo me non meno di 5 o 10) per arrivare prossimi alla piena carica. Si tratta di un caso estremo visto che si evita solitamente di scaricare completamente le batterie e, normalmente, ci si accontenta di una ricarica anche non completa purche' abbastanza alta da garantire l'autonomia voluta (e' frequente sentire che, usando con parsimonia i servizi, ci si possa accontentare di 30-40 minuti al giorno).
La batteria motore non viene considerata in quanto pur operando con correnti forti durante l'avviamento si scarica poco visto il tempo d'uso molto breve, si ricarica quindi senza problemi anche a correnti basse (questa e' la ragione per cui gli alternatori, che sono di derivazione automobilistica dove c'e' solo la batteria motore, operano molto semplicemente solo in tensione).
IanSolo, che dire? Smiley32
232323
(08-05-2017 10:42)IanSolo Ha scritto: [ -> ]Il regolatore di un normale alternatore (non modificato) opera mantenendo costante la tensione generata, la corrente nominale dell'alternatore non e' quindi la corrente sempre fornita bensi' la massima che l'alternatore puo' erogare verso una batteria molto scarica (che quindi gli richiede tutta la corrente possibile), solo in questo caso aumentare il numero di giri puo' avere senso per avere piu' corrente (la tensione fornita dall'alternatore, superato il minimo di giri per l'eccitazione, rimane costante a qualunque regime).
La corrente fornita dall'alternatore alle batterie va quindi via via calando tanto piu' la tensione delle batterie sotto carica si avvicina alla tensione imposta dal regolatore, in pratica si avra' una carica abbastanza rapida fino al 75-85% di capacita' e poi la corrente calera' sempre piu' tanto piu' la tensione si avvicinera' a quella imposta dal regolatore.
Definire quindi un tempo di ricarica con alternatore di tipo normale (regolato in tensione) e' difficile in quanto fortemente dipendente dal tipo e dallo stato delle batterie: alcune richiedono tensioni un poco piu' elevate anche da nuove e altre, vecchiotte ma ancora buone, hanno una "resistenza interna" (dovuta solitamente all'inevitabile fenomeno della solfatazione) un po' piu' alta e assorbono corrente piu' lentamente.
In generale si puo' dire che la ricarica cosi' fatta sul banco citato di 74+74Ah per un totale di 148Ah (l'altro dato di 680A e' solo la massima corrente di spunto per cui sono progettate le batterie) richiedera' poco piu' di 2 ore per portare il banco da completa scarica ad almeno l'80% con un comune alternatore da 60A massimi (e' il piu' frequentemente montato) e poi ci vorranno un numero indefinibile di ore (secondo me non meno di 5 o 10) per arrivare prossimi alla piena carica. Si tratta di un caso estremo visto che si evita solitamente di scaricare completamente le batterie e, normalmente, ci si accontenta di una ricarica anche non completa purche' abbastanza alta da garantire l'autonomia voluta (e' frequente sentire che, usando con parsimonia i servizi, ci si possa accontentare di 30-40 minuti al giorno).
La batteria motore non viene considerata in quanto pur operando con correnti forti durante l'avviamento si scarica poco visto il tempo d'uso molto breve, si ricarica quindi senza problemi anche a correnti basse (questa e' la ragione per cui gli alternatori, che sono di derivazione automobilistica dove c'e' solo la batteria motore, operano molto semplicemente solo in tensione).

Grazie, tutto chiaro !
Iansolo,
complimenti ancora una volta per l'ottima spiegazione.
Avresti per caso sotto mano una tabella, una formula (foglio excel??) per poter fare una stima dei tempi di carica e/o dello stato di carica?
Grazie in ogni caso
BornFree


(08-05-2017 10:42)IanSolo Ha scritto: [ -> ]Il regolatore di un normale alternatore (non modificato) opera mantenendo costante la tensione generata, la corrente nominale dell'alternatore non e' quindi la corrente sempre fornita bensi' la massima che l'alternatore puo' erogare verso una batteria molto scarica (che quindi gli richiede tutta la corrente possibile), solo in questo caso aumentare il numero di giri puo' avere senso per avere piu' corrente (la tensione fornita dall'alternatore, superato il minimo di giri per l'eccitazione, rimane costante a qualunque regime).
La corrente fornita dall'alternatore alle batterie va quindi via via calando tanto piu' la tensione delle batterie sotto carica si avvicina alla tensione imposta dal regolatore, in pratica si avra' una carica abbastanza rapida fino al 75-85% di capacita' e poi la corrente calera' sempre piu' tanto piu' la tensione si avvicinera' a quella imposta dal regolatore.
Definire quindi un tempo di ricarica con alternatore di tipo normale (regolato in tensione) e' difficile in quanto fortemente dipendente dal tipo e dallo stato delle batterie: alcune richiedono tensioni un poco piu' elevate anche da nuove e altre, vecchiotte ma ancora buone, hanno una "resistenza interna" (dovuta solitamente all'inevitabile fenomeno della solfatazione) un po' piu' alta e assorbono corrente piu' lentamente.
In generale si puo' dire che la ricarica cosi' fatta sul banco citato di 74+74Ah per un totale di 148Ah (l'altro dato di 680A e' solo la massima corrente di spunto per cui sono progettate le batterie) richiedera' poco piu' di 2 ore per portare il banco da completa scarica ad almeno l'80% con un comune alternatore da 60A massimi (e' il piu' frequentemente montato) e poi ci vorranno un numero indefinibile di ore (secondo me non meno di 5 o 10) per arrivare prossimi alla piena carica. Si tratta di un caso estremo visto che si evita solitamente di scaricare completamente le batterie e, normalmente, ci si accontenta di una ricarica anche non completa purche' abbastanza alta da garantire l'autonomia voluta (e' frequente sentire che, usando con parsimonia i servizi, ci si possa accontentare di 30-40 minuti al giorno).
La batteria motore non viene considerata in quanto pur operando con correnti forti durante l'avviamento si scarica poco visto il tempo d'uso molto breve, si ricarica quindi senza problemi anche a correnti basse (questa e' la ragione per cui gli alternatori, che sono di derivazione automobilistica dove c'e' solo la batteria motore, operano molto semplicemente solo in tensione).
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... una tabella, una formula (foglio excel??) per poter fare una stima dei tempi di carica e/o dello stato di carica?
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Non e' possibile se non si esegue un continuo monitoraggio delle correnti di carica/scarica e della tensione, per questo ci sono strumenti appositi che fanno tutto il lavoro necessario (pressoche' impossibile a mano), sul Forum si e' parlato parecchio di "Battery Monitor" in moltissime discussioni, e' l'unica abbastanza seria soluzione (non ho usato la parola "perfetta" perche' anche tali strumenti hanno i loro inevitabili limiti).
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