(18-05-2017 19:04)Cepics Ha scritto: [ -> ]Vorrei recuperare il recuperabile del vecchio impianto e, come dicevo, avere due batterie (motore e servizi) che si ricaricano entrambi con alternatore (che ho), caricabatterie(che ho con una sola uscita) e in futuro con un pannello solare con relativo regolatore. In barca ho anche un frigo portatile a 12v e un inverter che vorrei far funzionare in banchina e durante le smotorate. Dimentico qualche cosa?
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Se hai, ora, una sola batteria, per metterne due devi innanzitutto rifare l'impianto elettrico sdoppiando gli utilizzatori.
Da una parte la batteria motore che serve solamente per l'avviamento, e dall'altra la batteria servizi che alimenta tutto il resto (luci interne ed esterne, radio, strumentazione, ecc.)
L'alternatore ricarica la batteria motore e, attraverso il separatore già in tuo possesso (controlla che sia funzionante), ricarica anche la batteria servizi.
Quando metterai il pannello solare, metterai anche un regolatore con due uscite, in modo da ricaricare separatamente le due batterie.
Per il caricabatterie, se già ce l'hai ed ha una sola uscita, il massimo della semplicità è utilizzare due diodi.
Non escludo che quei due diodi montati sul dissipatore (quello della tua seconda foto) non servisse proprio a questo scopo.
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Inviato premendo il tasto invio, col pollice della mano destra (ma a volte anche con l'indice). Sicuramente mai con ... il medio
(18-05-2017 19:28)Beppe222 Ha scritto: [ -> ] (18-05-2017 19:04)Cepics Ha scritto: [ -> ]Vorrei recuperare il recuperabile del vecchio impianto e, come dicevo, avere due batterie (motore e servizi) che si ricaricano entrambi con alternatore (che ho), caricabatterie(che ho con una sola uscita) e in futuro con un pannello solare con relativo regolatore. In barca ho anche un frigo portatile a 12v e un inverter che vorrei far funzionare in banchina e durante le smotorate. Dimentico qualche cosa?
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Se hai, ora, una sola batteria, per metterne due devi innanzitutto rifare l'impianto elettrico sdoppiando gli utilizzatori.
Da una parte la batteria motore che serve solamente per l'avviamento, e dall'altra la batteria servizi che alimenta tutto il resto (luci interne ed esterne, radio, strumentazione, ecc.)
L'alternatore ricarica la batteria motore e, attraverso il separatore già in tuo possesso (controlla che sia funzionante), ricarica anche la batteria servizi.
Quando metterai il pannello solare, metterai anche un regolatore con due uscite, in modo da ricaricare separatamente le due batterie.
Per il caricabatterie, se già ce l'hai ed ha una sola uscita, il massimo della semplicità è utilizzare due diodi.
Non escludo che quei due diodi montati sul dissipatore (quello della tua seconda foto) non servisse proprio a questo scopo.
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Grande grazie!!! Ed allora rilancio...
Come faccio a testare il separatore di carica?
Come cablo i diodi per il carica batterie?
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(19-05-2017 01:07)Cepics Ha scritto: [ -> ]Grande grazie!!! Ed allora rilancio...
Come faccio a testare il separatore di carica?
Come cablo i diodi per il carica batterie?
Partiamo dalla seconda domanda.
Ti servono 2 diodi, che sopportino la corrente erogata dal caricabatterie, e che abbiano una caduta di tensione più bassa possibile.
Insomma 2 diodi Schottky.
Unisci gli anodi e li colleghi al positivo del caricabatterie. Ognuno dei due catodi va al positivo della rispettiva batteria.
Il negativo del caricabatterie va ai negativi delle due batterie.
Se tu volessi utilizzare i diodi che già hai: con un tester verifica che siano funzionanti (non interrotti né in corto), che abbiano una tensione di soglia tra 0,2 e 0,4 volt, che l'anodo sia connesso al corpo (aletta).
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(19-05-2017 01:07)Cepics Ha scritto: [ -> ]Grande grazie!!! Ed allora rilancio...
Come faccio a testare il separatore di carica?
Come cablo i diodi per il carica batterie?
Ora parliamo del separatore.
Ho dato un'occhiata al suo datasheet.
In pratica non è un semplice separatore a diodi, ma ha un funzionamento abbastanza "particolare".
In pratica occorre collegare due batterie molto simili tra loro (stessa tipologia costruttiva e differenza di capacità tra le due, non superiore al 20%).
L'alternatore ricarica la batteria motore e solo dopo che questa ha raggiunto i 13,5 volt, passa a caricare anche l'altra.
A motore spento, le due batterie sono in parallelo (le utenze consumano corrente da entrambe).
La batteria motore viene esclusa solo dopo che la sua tensione è scesa a 12,7 volt.
Noni sembra un "aggeggio" buono per l'utilizzo in barca. IMVHO
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(19-05-2017 10:13)Beppe222 Ha scritto: [ -> ] (19-05-2017 01:07)Cepics Ha scritto: [ -> ]Grande grazie!!! Ed allora rilancio...
Come faccio a testare il separatore di carica?
Come cablo i diodi per il carica batterie?
Partiamo dalla seconda domanda.
Ti servono 2 diodi, che sopportino la corrente erogata dal caricabatterie, e che abbiano una caduta di tensione più bassa possibile.
Insomma 2 diodi Schottky.
Unisci gli anodi e li colleghi al positivo del caricabatterie. Ognuno dei due catodi va al positivo della rispettiva batteria.
Il negativo del caricabatterie va ai negativi delle due batterie.
Se tu volessi utilizzare i diodi che già hai: con un tester verifica che siano funzionanti (non interrotti né in corto), che abbiano una tensione di soglia tra 0,2 e 0,4 volt, che l'anodo sia connesso al corpo (aletta).
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Nel we li smonto e cerco di capire se vanno!!! Anche se ancora non so cosa sia la tensione di soglia e come si misuri....
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(19-05-2017 10:22)Beppe222 Ha scritto: [ -> ] (19-05-2017 01:07)Cepics Ha scritto: [ -> ]Grande grazie!!! Ed allora rilancio...
Come faccio a testare il separatore di carica?
Come cablo i diodi per il carica batterie?
Ora parliamo del separatore.
Ho dato un'occhiata al suo datasheet.
In pratica non è un semplice separatore a diodi, ma ha un funzionamento abbastanza "particolare".
In pratica occorre collegare due batterie molto simili tra loro (stessa tipologia costruttiva e differenza di capacità tra le due, non superiore al 20%).
L'alternatore ricarica la batteria motore e solo dopo che questa ha raggiunto i 13,5 volt, passa a caricare anche l'altra.
A motore spento, le due batterie sono in parallelo (le utenze consumano corrente da entrambe).
La batteria motore viene esclusa solo dopo che la sua tensione è scesa a 12,7 volt.
Noni sembra un "aggeggio" buono per l'utilizzo in barca. IMVHO
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Quindi devo cercare un nuovo ripartitore di carica ... quando sarà il momento ti/vi chiederò consigli a riguardo... grazie mille Beppe!!!
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(20-05-2017 03:04)Cepics Ha scritto: [ -> ]Anche se ancora non so cosa sia la tensione di soglia e come si misuri....
Minimo ti serve un tester.
Se è un tester anche solo "minimamente serio" avrà la funzione di provadiodi.
Con il selettore su quella funzione, metti il puntale nero a contatto con l'aletta ed il rosso a contatto sul filo. Non dovresti avere indicazioni sul display.
Ora gira il verso (puntale rosso si aletta e nero su filo).
Dovresti avere una lettura a display, che è relativa alla tensione di soglia.
Se la prova è positiva, puoi utilizzare i diodi per il tuo scopo.
Se invece hai continuità (lettura di tensione in entrambi i versi) vuol dire che il diodo è in corto.
Se hai valore infinito in entrambe le prove, il diodo è interrotto.
Se le prova ti da risultati invertiti (trovi tensione di soglia col nero sull'aletta), allora si tratta di una coppia di diodi con catodo comune, che sono magari funzionanti ma che non vanno bene al tuo scopo.
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(20-05-2017 09:44)Beppe222 Ha scritto: [ -> ] (20-05-2017 03:04)Cepics Ha scritto: [ -> ]Anche se ancora non so cosa sia la tensione di soglia e come si misuri....
Minimo ti serve un tester.
Se è un tester anche solo "minimamente serio" avrà la funzione di provadiodi.
Con il selettore su quella funzione, metti il puntale nero a contatto con l'aletta ed il rosso a contatto sul filo. Non dovresti avere indicazioni sul display.
Ora gira il verso (puntale rosso si aletta e nero su filo).
Dovresti avere una lettura a display, che è relativa alla tensione di soglia.
Se la prova è positiva, puoi utilizzare i diodi per il tuo scopo.
Se invece hai continuità (lettura di tensione in entrambi i versi) vuol dire che il diodo è in corto.
Se hai valore infinito in entrambe le prove, il diodo è interrotto.
Se le prova ti da risultati invertiti (trovi tensione di soglia col nero sull'aletta), allora si tratta di una coppia di diodi con catodo comune, che sono magari funzionanti ma che non vanno bene al tuo scopo.
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La funzione provadiodi sarebbe come quando misuro se c'è continuità ? Su gli ohm o no?
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(25-05-2017 10:06)Cepics Ha scritto: [ -> ]La funzione provadiodi sarebbe come quando misuro se c'è continuità ? Su gli ohm o no?
No ... ovvero, non esattamente.
La funzione "provadiodi" è uma funzione a parte.
Dovresti avere, nel selettore delle portate/funzioni del tester, il simbolino di un diodo (spesso coincide com la funzione di prova do continuità, quella in cui entra in gioco il buzzer).
Puoi provare i diodi anche sulla scala delle resistenze, ma non è detto che funzioni. Ci sono tester digitali che, su tale funzione, erogano circa mezzo volt ai puntali, che sarebbero insufficienti per misurare un diodo standard.
Se non hai il tester con funzione provadiodi, allora so può fare il test con una pila + lampadina.
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Inviato premendo il tasto invio, col pollice della mano destra (ma a volte anche con l'indice). Sicuramente mai con ... il medio
Scusa se entro tardi e mi permetto un consiglio.
I cablaggi che ho visto in prima pag in alto sono pericolosissimi.
Il rame è scoperto, ossidato e alcuni filini sono rotti e sollevati indice di sforzo.
Quando rifarai i collegamenti inserisci bene la plastca del cavo nella calza del connettore e crimpa con la apposita pinza. Poi fai un test di tenuta tirando. Se si stacca con forza mediobassa non è sicuro e deve essere rifatto. Proteggere con guaina termorestringente aggiuntiva sarebbe ottimale.
Lascia ricchezza cavo. nulla deve essere sotto sforzo meccanico.
Buon lavoro e scusa l'intromissione.
(25-05-2017 11:20)spin Ha scritto: [ -> ]Scusa se entro tardi e mi permetto un consiglio.
I cablaggi che ho visto in prima pag in alto sono pericolosissimi.
Il rame è scoperto, ossidato e alcuni filini sono rotti e sollevati indice di sforzo.
Quando rifarai i collegamenti inserisci bene la plastca del cavo nella calza del connettore e crimpa con la apposita pinza. Poi fai un test di tenuta tirando. Se si stacca con forza mediobassa non è sicuro e deve essere rifatto. Proteggere con guaina termorestringente aggiuntiva sarebbe ottimale.
Lascia ricchezza cavo. nulla deve essere sotto sforzo meccanico.
Buon lavoro e scusa l'intromissione.
Grazie mille ogni consiglio e molto bene accetto !!!
È proprio perché l'impianto che ho ereditato fa hahare che ci sto mettendo le mani pur non essendo io un elettricista di mestiere, ma un gran bricolatore!!!
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Allora mi permetto un altro paio di consigli visto che rifai tutto.
Fatti uno schema dell'impianto e numera i cavi
Riporta il numero sul cavo corrispondente. Per questo ci sono dei numeretti di plastica appositi li trovi in negozio.
È una rottura ma se tra 5 anni vorrai cambiare qualcosa...
Ciao mi sembra che se vuoi risolvere il problema devi far controllare la tua barca da un tecnico competente magari in poco tempo ti risolve il guasto Stefano
(20-05-2017 09:44)Beppe222 Ha scritto: [ -> ] (20-05-2017 03:04)Cepics Ha scritto: [ -> ]Anche se ancora non so cosa sia la tensione di soglia e come si misuri....
Minimo ti serve un tester.
Se è un tester anche solo "minimamente serio" avrà la funzione di provadiodi.
Con il selettore su quella funzione, metti il puntale nero a contatto con l'aletta ed il rosso a contatto sul filo. Non dovresti avere indicazioni sul display.
Ora gira il verso (puntale rosso si aletta e nero su filo).
Dovresti avere una lettura a display, che è relativa alla tensione di soglia.
Se la prova è positiva, puoi utilizzare i diodi per il tuo scopo.
Se invece hai continuità (lettura di tensione in entrambi i versi) vuol dire che il diodo è in corto.
Se hai valore infinito in entrambe le prove, il diodo è interrotto.
Se le prova ti da risultati invertiti (trovi tensione di soglia col nero sull'aletta), allora si tratta di una coppia di diodi con catodo comune, che sono magari funzionanti ma che non vanno bene al tuo scopo.
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I diodi funzionano!!! Ho letture di 320 circa qualche cosa !!!
Che ci faccio con l'anodo? ... e dov'è il catodo? Ho un fastom maschio al centro e un dissipatore ...
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Eh ma, detta così, pretendi che abbiamo la palla di vetro! :-)
Funzionano, perché hai fatto delle prove. Quali?
Mel post che hai quotato ti davo già tutte le informazioni necessarie.
Magari spiega passo - passo che prove hai fatto, così vediamo di ricavarne qualcosa di utile.
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(04-06-2017 23:17)Beppe222 Ha scritto: [ -> ]Eh ma, detta così, pretendi che abbiamo la palla di vetro! :-)
Funzionano, perché hai fatto delle prove. Quali?
Mel post che hai quotato ti davo già tutte le informazioni necessarie.
Magari spiega passo - passo che prove hai fatto, così vediamo di ricavarne qualcosa di utile.
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Ho testato i diodi come mi dicevi tu... funzionano ma non so dove collegare il negativo... con il tester toccavo il suo corpo ma non c'è un fastomal quale collegare il negativo
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(05-06-2017 12:49)Cepics Ha scritto: [ -> ] (04-06-2017 23:17)Beppe222 Ha scritto: [ -> ]Eh ma, detta così, pretendi che abbiamo la palla di vetro! :-)
Funzionano, perché hai fatto delle prove. Quali?
Mel post che hai quotato ti davo già tutte le informazioni necessarie.
Magari spiega passo - passo che prove hai fatto, così vediamo di ricavarne qualcosa di utile.
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Ho testato i diodi come mi dicevi tu... funzionano ma non so dove collegare il negativo... con il tester toccavo il suo corpo ma non c'è un fastomal quale collegare il negativo
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Ai diodi non devi collegare nessun negativo!
Rileggiti bene i messaggi precedenti.
Quel tipo di diodo ha un terminale collegato direttamente al corpo, quindi è un tutt'uno con l'aletta di raffreddamento.
Il cavo, quindi, lo colleghi direttamente sul dissipatore.
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Si in effetti facevo un po' di confusione tra anodo catodo e negativo ... ora credo di aver capito... grazie Beppe
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