Salve a tutti,
come da titolo mi domandavo se qualcuno sa indicarmi un video su come stratificare una carena con tessuto ed epossidica. Provato Google e Youtube con parole chiave come stratificare - carena e con quelle inglesi relaminate (o laminate) hull osmosi ecc. ma sinora senza fortuna.
Ho pelato il mio 35 piedi a frullino ma oltre al gelcoat ho dovuto togliere tre strati di mat pesantemente delaminato arrivano fino al roving e in un punto ho anche trovato un sacco di soluzione acetosa _sotto_ il roving. Pertanto pensavo di ristratificare con uno strato di mat, uno di tessuto e un altro di mat . Ma mentre ero tranquillo a fare il trattamento epossidico, non lo sono per la stratificazione. Il primo problema è che ora come ora è tutta bozzi. Che faccio pareggio con stucco strutturale e poi do il mat? Consigli?
Hai foto?
video ne ho cercati pure io ma non li ho trovati....da quello che ho capito hai tolto tutto il mat ed in alcuni punti ci sei dovuto andare giù pesante, personalmente non ho fatto ciò ma l'ho visto fare, la difficoltà è nel far bene aderire la stuoia allo scafo,tenendo conto che l'epoxy asciuga in molto tempo, essendo la barca alata lo dovresti fare a pezzi creando il sottovuoto ed usando una epoxy a catalizzazione rapida.
Prima di tutto pareggia con vtr e epoxy carica di microfibre, poi inizia a riposare la stuoia e sopra poggia il plain ( o come si chiama, tessuto di plastica super leggero che poi togli che serve a tenere tutto livellato 9 , va da se che sarà più stucco che vtr rispetto a prima, inizia dall'alto.
Ripeto non l'ho fatto ma solo visto fare quindi magari senti più campane
Problema simile risolto così:
Pareggiare decentemente con orbitale e 40
Mano di resina addensata con silice, specie se termanto scoperto
Quando la resina comincia ad appiccicare attacco il tessuto dando sopra resina nuova
Usando tessuti leggeri ( meno di 200 g/mq) stanno su da soli senza problemi
Niente mat!
Bv
Rileggiti il corso "Fibre e resine", però:
Se non ricordo male, quanto diceva Giorgio.
a) L'acetone dava problemi d'aderenza.
b) Se hai lo scafo in poliestere, usa il poliestere. L'epox sul poliestere da scarsa aderenza.
Ottime letture le puoi scaricare dal sito della West Systems, al link "Manuali"
personalmente non ho riscontrato problemi nello stratificare con episodica su poliestere, importante è carteggiare a grana grossa ed eventualmente (visto che avevi infiltrazioni) lavare bene con acqua calda sapone spazzola e risciacquare.... poi lasciare asciugare molto bene almeno una giornata di sole
ripeto per stratificare a testa in giù senza vuoto è importante usare tessuti molto leggeri, niente mat.
comunque prova, tuttalpiù se viene una schifezza ci ripassi con il frullino
oltre a quelli consigliati da Temasek puoi trovare tutorial su come usare la vetroresina su vari siti tra cui Prochima... e gli altri non mi vengono in mente..
Grazie a tutti intanto. Ho già letto a suo tempo il manuale della West Systems (bellissimo), e varie altre guide (Cecchi, Pascoe) quindi la teoria la so. Uno dei soci ha già fatto a suo tempo la barca quindi sulla parte solo stucco e epossidica dovremmo cavarcela. Per il resto provo a vedere se ho capito. Quando la barca è asciutta (luglio? vedremo).
- stuccare (immagino) crateri piu' grossi con epossidica e microfibre
- pareggiare il piu' possibile con roto-orbitale
- lavare e asciugare
- impregnare di epossidica e poi stuccare tutto con epossidica e un addensante (quale? epossidica e microfibre è troppo denso?) per pareggiare il piu' possibile
- due mani di epossidica quando è ancora appiccicosa stendere il tessuto biassiale da 200 (siamo in 4 immagino che questo aiuti)
- Di nuovo epossidica e altro strato di biassiale? Quanti strati?
- Finire con trattamento simil-Cecchi, per impermeabilizzare la barca
Io alcuni anni fa ho fatto un lavoro simile al tuo per eliminare un pò di osmosi con la sola differenza che non sono andato così a fondo. Anche io ho tolto con il frullino e quindi alla fine era un po' tutto un bozzo. Per pareggiare prima del trattamento finale con resina epossidica ho usato il metodo Cecchi con stucco epossidico, americana dentata e successiva scartavetratura con tavole di legno lunghe ca. 80 cm, a finire stucco con americana liscia. Non ho usato prodotti Cecchi ma solo il metodo. Il lavoro è venuto bene e la carena è risultata pareggiata regolarmente. Mentre io facevo la mia, poco più in la veniva fatta un'altra barca dove hanno usato il metodo di stuccatura ad americana liscia e successivamnte spianatura con roto orbitale, i crateri si sono coperti però in contrluce una volta data la resina epossidica che è lucida apparivano tuute ondulazioni e non era bello, la mia era regolare. Su un'altra barca dove hanno dovuto scavare di più, hanno riportato alcune pelli. Le pelli sono state applicate con la vinil estere e peel play ed il lavoro finale è venuto bene. Anche loro erano partiti per applicarle con epossidica e possibilmente sotto vuoto, ma poi hanno ripiegato sulla vinil estere. Spero di esserti stato di aiuto.
Su un lavoro analogo ho visto un professionista usare stecche di compensato leggero subito dopo la stuccatura per seguire le curvature della carena.
Inoltre, con stupore, gli ho visto dare una mano di bianco lucido ad ogni carteggiata.
A mia domanda del perchè, dato che dopo riprendeva a stuccare e poi nuovamente a carteggiare, ha risposto che così si vedevano meglio le imperfezioni e risultavano più evidenti gli avvallamenti da riempire e le gobbe da asportare.
L'ultima carteggiata la diede a mano utilizzando carta mi pare del 600 bagnata su una tavoletta di gomma dura.
Dopo la lucidatura finale la carena sembrava appena uscita dal cantiere.
perdonami se critico, non mi sento molto bene e il pensiero é negativo... mat ed epossidica non si possono assolutamente usare insieme, inoltre laminare a testa in giù per più di qualche decimo di mm senza ausili la vedo duretta, anche col vuoto la vedo dura, i biassiali normalmente sono difficili da impregnare, a testa in giù poi...
non ho mai visto nulla di simile
bisogna chiedere a chi già ha affrontato una laminazione che SE ho capito bene richiede una decina o più di strati da 200gm su tutta la carena
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Grazie per il suggerimento sul mat. So che esiste un mat per epossidica in cui le fibre non sono legate con collante solubile con stirene (e quindi non adatto all'epossidica) ma quando l'abbiamo chiesto a Fiumicino in due negozi non sapevano neanche di che parlavamo. In quel caso, era un lavoro interno, abbiamo usato mat e poliestere.
Non ho capito cosa suggerisci per la rilaminazione. Io ho tolto 3 strati di mat molto delaminato, pensavo di pareggiare con epo rinforzata e poi mettere 2 strati di tessuto, biassiale oppure intrecciato
(11-05-2017 21:35)marcofailla Ha scritto: [ -> ]perdonami se critico, non mi sento molto bene e il pensiero é negativo... mat ed epossidica non si possono assolutamente usare insieme, inoltre laminare a testa in giù per più di qualche decimo di mm senza ausili la vedo duretta, anche col vuoto la vedo dura, i biassiali normalmente sono difficili da impregnare, a testa in giù poi...
non ho mai visto nulla di simile
bisogna chiedere a chi già ha affrontato una laminazione che SE ho capito bene richiede una decina o più di strati da 200gm su tutta la carena
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Grazie. Tu hai usato l'epossidica quando l'hai fatto?
(11-05-2017 10:34)robertobaffigo Ha scritto: [ -> ]Problema simile risolto così:
Pareggiare decentemente con orbitale e 40
Mano di resina addensata con silice, specie se termanto scoperto
Quando la resina comincia ad appiccicare attacco il tessuto dando sopra resina nuova
Usando tessuti leggeri ( meno di 200 g/mq) stanno su da soli senza problemi
Niente mat!
Bv
Grazie. Tu hai usato l'epossidica quando l'hai fatto? Ti ricordi cosa e quanto hai tolto e cosa e quanto hai rimesso?
(11-05-2017 10:34)robertobaffigo Ha scritto: [ -> ]Problema simile risolto così:
Pareggiare decentemente con orbitale e 40
Mano di resina addensata con silice, specie se termanto scoperto
Quando la resina comincia ad appiccicare attacco il tessuto dando sopra resina nuova
Usando tessuti leggeri ( meno di 200 g/mq) stanno su da soli senza problemi
Niente mat!
Bv
[/quote]
se stai lavorando su sandwich di solito non ci stanno più di 600-800 g/mq di vetro, ma dipende dalla zona della barca.
se stai lavorando su laminato pieno vai a occhio oppure fai un buchino oppure con pazienza conti gli strati come i cerchi di un albero tagliato, comunque se metti 3-5 strati da 200 potrebbe bastare.
sarebbe meglio vedere almeno una foto
non usare il biassiale, a testa in giù è un casino, meglio tessuto (anche meno di 200 tipo 150) orientato 0-90 e +-45
la stagione è quella giusta
(12-05-2017 08:00)corto-armitage Ha scritto: [ -> ]Non ho capito cosa suggerisci per la rilaminazione. Io ho tolto 3 strati di mat molto delaminato, pensavo di pareggiare con epo rinforzata e poi mettere 2 strati di tessuto, biassiale oppure intrecciato
non ho suggerito niente infatti perché non so consigliarti
tre strati di mat saranno due mm?
per fare un mm con la stuoia da 200 laminate a mano ce ne vorranno sei strati a occhio, ma meglio fare delle prove di laminazione a parte
se fossero in totale dieci strati, laminarli bagnato su bagnato, a piccoli pezzi (un metro quadrato massimo) capisci bene che é tanto lavoro
consiglio, se sei scarso di mani, prepari un bel tavolone sui cavalletti. lo rivesti con il telo di pvc trasparente, ti procuri un tubo, impregni di resina sul tavolato uno strato alla volta , avvolgi la stuoia impregnata sul tubo e te lo porti in barca dove piano piano con un po di mestiere lo svolgi e lo attacchi "bagnato su bagnato"
un rullino tipo questo potrebbe aiutarti a laminare sottosopra perché spinge a fondo il bagnato su bagnato, elimina le bolle, ma soprattutto non si attacca alla fibra impregnata tirandola via (ma non é indispensabile)
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Se stai parlando della barca che citi nel tuo profilo, è un 35 piedi, quindi non un pedalò... io fossi in te mi farei aiutare da qualcuno che di VTR ne capisce un po' prima di fare danni o riparazioni non sicure. Scusa la negatività, ma a meno che tu non usi la barca per andare solo a fare il bagno - come un pattino appunto - io lascerei perdere il fai da te!
Ok, allora no biassiale. Il rullino sono d'accordo l'avevo già visto in un video, thx. Gli strati di mat li ho contati quando li ho tolti. Erano tre. Comunque provo a mettervi "foto eloquente". La barca è un 35 piedi e non è in sandwich.
A scanso di equivoci. Io non ho mai fatto vetroresina (a parte ieri), ma uno dei miei amici e soci la usa da vent'anni e ha una pilotina a cui 8 anni rifece tutta la carena per un problema di osmosi e io lo aiutai un po' a frullinare. Tutti i lavori vetroresina compresa sinora li ha fatti lui con gli altri come garzoni. L'unico di vetroresina che abbiamo pagato perchè il vecchio cantiere non ce li faceva fare (500 euro per mezza giornata) abbiamo dovuto rifarlo perché ha ceduto dopo due giorni. I dubbi (miei piu' che suoi) sono sulla stratificazione della barca perché quello non lo ha mai fatto su larga scala (problemi tipo come far stare su i fogli o che tessuto usare sui cui tornano utili i vari suggerimenti di chi ci è già passato che ringrazio).
(12-05-2017 10:20)robertobaffigo Ha scritto: [ -> ]se stai lavorando su sandwich di solito non ci stanno più di 600-800 g/mq di vetro, ma dipende dalla zona della barca.
se stai lavorando su laminato pieno vai a occhio oppure fai un buchino oppure con pazienza conti gli strati come i cerchi di un albero tagliato, comunque se metti 3-5 strati da 200 potrebbe bastare.
sarebbe meglio vedere almeno una foto
non usare il biassiale, a testa in giù è un casino, meglio tessuto (anche meno di 200 tipo 150) orientato 0-90 e +-45
la stagione è quella giusta
certo che come primo lavoro con la resina....
ma ti capisco e ti apprezzo
la resina epossidica é molto sensibile alla corretta miscelazione dei due componenti : deve essere esatta
1:2 ???
un bicchiere di A e due bicchieri di B, nella più piccola quantità che ti é possibile, mescolare benissimo senza fare bolle in un recipiente "svaso" per dissipare il calore se no riscalda e ti si solidifica in mano
la fibra, direi 200, maaaaassimooo 300 gm2 impregnata a parte, arrotolata su un tubo a piccoli pezzi...piccoli!!! (50x50 cm???) poi dopo che hai fatto uno strato decidi se te la senti di farli più grandi e di quanto
prima di parlare di fibra devi però stuccare tanto, ma tanto... e carteggiare tanto, ma tanto... con un pezzo di legno lungo, meglio se maneggiato in due
e infine o prima di tutto accertati che la carena sia asciutta, se no prenditi quest'estate per farla asciugare e... riflettere
in bocca al lupo
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