Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Della mia brutta esperienza in relazione al riser ne avevo accennato già in un'altra discussione aperta dall'ADV Edolo, ma allora la questione riguardava prettamente una perdita alla pompa dell'acqua che poteva essere causata dal riser ostruito.
Ora, premesso che sto parlando di un motore Volvo Penta D2 55, a beneficio di tutti gli ADV che ne possano trarre vantaggio, in questa discussione invece voglio riassumere ciò che avevo scoperto, la presunta causa supposta all'epoca, la soluzione adottata e l'attuale verifica e constatazione dell'effettiva causa presunta.
L'anno scorso (metà Luglio 2016), dopo 12 anni di onorato servizio anche la mia pompa stava manifestando una perdita dalla guarnizione a labbro posteriore e dopo averla sostituita, a seguito della discussione dell'amico Edolo, decisi anche di smontare il mio riser per fare un semplice controllo e...Riser quasi completamente ostruito dalle incrostrazioni ma cosa peggiore, lo scambiatore di calore quasi totalmente corroso con un'imminente e reale rischio di trovarmi acqua marina e fumi di scarico spruzzati nel vano motore a profusione. Dalla foto allegata vedi lo spessore residuo sullo scambiatore.
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Premesso che, come si può leggere in tanti altri post, le teorie sulla corrente galvanica possono essere molteplici e svariate. Premesso anche che, essendo un tipo all'antica io resto sempre e comunque radicato alla vecchia concezione di corrente galvanica ovvero: il contatto fra due metalli diversi in presenza di una soluzione elettrolitica o anche dei suoi vapori disciolti nell'aria (per es. acqua di mare), causa sempre ed in ogni caso una corrosione del metallo più debole. Premesso quanto sopra e siccome il mio scambiatore è di alluminio mentre il riser era di ghisa, avendo anche una guarnizione metallica (ma bastava comunque il contatto attraverso i bulloni), con la presenza di acqua marina va da se che si sia corroso e così, dopo essermi fatto ricostruire lo scambiatore (comprarlo non se ne parlava € 2800 + Iva) ho pensato di farmi realizzare una flangia in alluminio da 30 Euri per interporla fra scambiatore e riser in modo tale che nel caso, sia questa flangia a sacrificarsi e non più lo scambiatore. Vedi le foto allegate della riparazione, della flangia e di come è stato montato il tutto.
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Tutto perfetto ma come già detto in precedenza, essento una teoria della relatività abbastanza ampia e varia quella applicata alle corrosioni da corrente galvanica, ho voluto fare tutte le verifiche del caso. Come prima cosa ed a suo tempo, mi sono adoperato per verificare ed accertarmi che non avessi correnti vaganti sul motore che non ho trovato. Nel WE passato invece, a distanza di 10/11 mesi dalla mia precedente teoria supposta, sostituendo il vecchio riser con uno nuovo di acciaio inox ho approfittato per verificare anche la presenza di corrosioni e, indovinate un pò? Di seguito allego: - La foto delle due guarnizioni metalliche e della flangia appena smontate; - La foto dello scambiatore perfetto e dove si vede che non c'è stata nessuna corrosione (grazie alla flangia sacrificale); - La foto della flangia sacrificale con un leggero inizio di corrosione che da ragione alla mia teoria precedentemente supposta. Non c'è scusa che tenga, se metto due metalli diversi a contatto fra loro in un posto dove passa anche acqua di mare, uno dei due si corrode e fortuna che in questo caso ho inserito una flangia sacrificale da 30 Euro e che sostituirò periodicamente salvando invece lo scambiatore.
P.S. Ciò che ho detto e ho fatto non è il verbo ma quanto ho tratto dalla mia esperienza per la quale ognuno tragga le sue conclusioni personali.
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Documentare in modo così preciso lo stato delle cose non ha prezzo. Bravo.
Domandona (da ignorante): Pietro hai pensato di "disaccoppiare" la tua nuova flangia in alluminio da motore e riser mettendo qualcosa che resista alle alte temperature tipo "pasta rossa"? Perdonatemi se ho detto il contrario di una lascata...
Io l'ho messa in abbondanza. Certo che orteip mi sta facendo venire gli incubi!! Grazie comunque per il reportage!
Un chiarimento. Il mio motore è un D1-30 leggeremente diverso, ma da quel foro con i prigionieri non dovrebbero uscire solo i fumi? Lo scarico dell'acqua dovrebbe avvenire più a valle. Poi ok, a motore spento l'acqua che rimane nella marmitta (soprattutto se calda) genera vapori che risalgono anche verso il collettore di scarico fumi
@BeppeZ Applicando la pasta rossa o qualsiasi altra cosa il contatto fra i due metalli resta comunque attraverso i bulloni, dadi e/o prigionieri. Per isolarlo totalmente in teoria ci vorrebbe la pasta rossa od altro per isolare i contatti fra il riser e lo scambiatore ma poi, ci vorrebbe anche dell'altro materiale resistente al calore per fare delle boccole che isolano i prigionieri e delle rondelle che isolino i dadi. Un lavorone da mancomio. Per me due guarnizioni della Volvo da 5,50 euro l'una ed un pezzo di alluminio da 8/10 mm che qualsiasi rettifica ti taglia e fora per 30 euro sul campione della guarnizione che gli porti ed il gioco è fatto (e ora pure verificato). L'usura sulla flangia di alluminio, come avete visto è minima ed è più che sufficiente per 3/4 anni senza il minimo problema, poi 4 dadi, butti la vecchia e ne metti una nuova e vai. Ieri sera per sostituire il riser vecchio con quello nuovo, verificare, fare le foto, ecc. ci ho messo meno di un'ora.
@st00042 Nell'ultima foto che ho postato si vede il riser di aciaio che è quel gomito grande a cui di lato è attaccato un tubo di gomma. Dentro quel gomito in acciaio (prima di ghisa) si mescola l'acqua di mare che arriva dal tubo di gomma con i fumi di scarico che invece arrivano dal buco con i prigionieri. Intanto hai comunque due materiali diversi in contatto fra loro (alluminio-ghisa; alluminio-acciaio) e se guardi le viti in acciaio sul tuo albero vedi che basta solo la salsedine presente nell'aria per innescare una corrente galvanica fra i due metalli diversi. Dentro il riser invece hai dell'acqua che scorre continua, che si vaporizza per il calore dei fumi e che, grazie agli stessi che vanno in pressione, viene buttata fuori. Se guardi il tuo scarico l'acqua non ecce in modo continuo come invece entra nel riser ma esce a fiotti ovvero, riempe la marmitta, riempe il circuito fino al riser e quando aumenta la pressione generata dai fumi viene espulsa per poi ricominciare il ciclo. In tutto questo, sia perchè ce la butta il tubo di gomma attaccato al riser sia perchè si riempe il circuito prima di espellerla, l'acqua non entra nello scambiatore ma arriva a toccarlo sia in forma liquida che in forma di vapore. Ecco la soluzione elettrolitica che innesta la corrente galvanica fra i due metalli.
Quanto ti è costato ricostruire lo scambiatore?
La rettifica mi ha preso 150 Euro in tutto di cui 60 Euro (30+30) per due flange in alluminio (una me la tengo di scorta) ed il resto per pulire e sabbiare il vecchio riser in ghisa; per ricostruire e rettificare lo scambiatore. Io l'ho portato in una rettifica dove i meccanici portano i motori, le testate, ecc., basta chiedere al tuo meccanico di fiducia.
Ottimo report. Recentemente, ad aprile 2017, ho dovuto sostituire il riser del mio VP D2-55 in ghisa (era ancora l'originale dopo 4.500 ore motore?). L'ho comprato, on-line, presso un'officina di Napoli, in AISI 316L. Il meccanico che l'ha montato (purtroppo non avevo tempo per stare dietro anche a questa riparazione) mi ha detto che non occorreva nessun anodo sacrificale, il che gia' mi sembrava strano, ma, al momento di pagare, mi ha ricordato di dare un'occhiata in caso di "infiorazioni" dovuti ad eventuali correnti galvaniche. Naturalmente ha usato la guarnizione originale VP. Ho messo la "faccenda" riser ed annessi, nella lista dei check annuali.
Ormai mi sono acculturato e scusa se mi permetto, il tuo meccanico ti ha detto due cose, una giusta e l'altra...Quella giusta è che un'eventuale anodo sagrificale nel riser che è ghisa o acciaio nel caso specifico non servirebbe a nulla (non sono loro a corrodersi); l'eventuale anodo nel riser servirebbe a salvare lui solo se esso fosse montato a contatto di materiali più duri. Per funzionare l'anodo deve stare dentro o a contatto con il materiale più tenero che è quello che si consuma, se sta a contatto con il materiale più duro protegge lui e quello più tenero si consuma uguale. Questo è il motivo per cui io non ho comprato il riser con l'anodo ed ho preferito mettere una flangia sacrificale realizzata in alluminio (materiale tenero) direttamente a contatto con lo scambiatore che è sempre in alluminio. Questa è stata la teoria e dopo una stagione di verifica, ho constatato che effettivamente nella flangia sacrificale che avevo realizzato è iniziata una leggera corrosione mentre su lo scambiatore no quindi, l'esperienza sul campo ha dimostrato che se non ci fosse stata la flangia il mio scambiatore avrebbe riniziato a corrodersi, molto lentamente ma comunque a corrodersi. Per quanto riguarda invece l'altra cosa che ti ha detto il tuo meccanico, attendo che quando le "infiorazioni" si rendono visibili è perchè hanno consumato ed il danno è già fatto.
Grazie per gli appunti. Mi muovero' di conseguenza.
Montato Riser Sermar. Fatto insieme al meccanico che ha preferito non montare la flangia in alluminio. Non ho insistito, e quando avrò la barca a casa lo monto.
Sarebbe interessante conoscere l'opinione del meccanico
Qualunque meccanico che fa parte di una struttura cantieristica è restio a montare la flangia in quanto, non conoscendone i risultati e non essendo prevista dalla casa costruttrice, a giusta causa e lo farei anche io nella sua posizione non ha voglia di rischiare che qualcuno un giorno possa contestargli qualcosa. Io l'ho montata, provata e testata solo seguendo un ragionamento logico che poi si è dimostrato coerente ma fino ai risultati ottenuti me ne sono assunto la piena responsabilità e non credo che nessun meccanico abbia la voglia di assumersi la responsabilità di qualcosa che non conosce.
Pietro... come la pensi tu ormai lo si sa. A me interessava l'opinione del meccanico e non credo che non l'abbia montata perché non prevista, perché se è per quelli pure il riser in acciaio non lo è.
Si ma oltre al come, ora sai anche cosa penso dei meccanici...
Meccanico bravo e di grande ingegno e esperienza (offshore) Probabilmente siccome la barca va via e non può controllarla nel tempo si è tenuto sul prudente.
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12