Ciao a tutti, ho fatto la cazzata di lasciarlo armato in barca per tutto l'inverno e ora il mio fiocco in kevlar presenta piccole tracce verdoline di muffa nella parte sottostante, quella più "robusta" che sfrega sulle draglie, forse non in kevlar. Non ho esperienza e al tatto non capisco di che materiale si tratti, forse qualcuno di più esperto può intuirlo dalle foto. Mi piacerebbe rimuovere la muffa ma ho letto che la candeggina non va assolutamente usata col kevlar. Avete qualche consiglio da darmi per un'adeguata pulizia?
hai letto bene...north sail consiglia esclusivamente di applicare un antimuffa diluito direttamente sulla macchia e poi solo acqua. Asciuga bene e non contaminare la sacca con la vela ammuffita..che si ricomincia da capo.
VarEchina = Candeggina personalmente la userei senza troppi patemi, ma se avete letto così...
Il verde che si vede molto probabilmente non è muffa ma sono alghe unicellulari, la colorazione è dovuta alla clorofilla. Se proprio non vuoi usare la candeggina o varichina (che dir si voglia) secondo me le togli con un detergente per tessuti tipo sapone di marsiglia o uno sgrassatore e una spazzola morbida. Se non dovesse funzionare puoi provare con un po' di ammoniaca diluita in acqua. Ti tocca provare, poi di metodi per smacchiare ce ne sono tanti.
Lo scrissi gia' in altra discussione, da un paio d'anni uso una soluzione al 2% di "benzalconio cloruro" che e' il disinfettante utilizzato praticamente in tutti i prodotti per uso cutaneo venduti in farmacia (dove pero' e' allo 0,2%), si compera in internet alla concentrazione del 50% lo si diluisce quanto basta e lo si spennella sulle zone macchiate, lo si lascia agire fino a schiarimento senza problemi non essendo per nulla corrosivo ne' dannoso per il tessuto. Va benissimo anche per le alghe e muffa sul teak e, ovviamente, bimini e capottina. Usate comunque guanti e occhiali anche se non e' un prodotto particolarmemte pericoloso quando diluito (lo e' al 50% e la diluizione va fatta con un po' di attenzione), costa una miseria ed e' di effetto duraturo. Sciacquate bene dopo il trattamento. Per correttezza dico che non e' una mia scoperta ma mi e' stato insegnato da un britannico con cui ho parlato per caso del problema. Se il sistema non dovesse funzionare significa che la macchia non e' di muffa o alghe ma di puro sporco e per quello ci vuole candeggina e olio di gomito o lasciare cosi' per non danneggiare il tessuto se e' leggera.
C'è un prodotto che si chiama Saniquat (Farmec) in confezione da litro, che mi sembra abbia una concentrazione di Benzalconio del 4.5%. E' bene diluirlo ancora, o meglio diluito del 100% ulteriore funziona ancora? Con le vele laminate è possibile usarlo o potrebbe fare danni alle colle? Il velaio interpellato mi dice di usare la candeggina, ma forse schiarisce ma non disinfetta.
P.S. ce ne è un altro con concentrazione al 1,5%.
Riporto la mia esperienza: l'anno scorso randa (pentex laminato) ammuffita (molto). Seguendo i consigli di Ian Solo (a proposito, grazie) ho iniziato a spruzzarci sopra il benzalconio (comprato puro online su Antichità Belsito, per quello che costa non credo valga la pena di prenderlo già diluito). Ho trattato solo la penna durante la crociera estiva, spruzzata la sera e poi confidavo nell'azione del sole. Effettivamente le macchie si erano ridotte notevolmente ma non sparite. In ottobre ho portato a casa la randa. Per una ventina di giorni, ogni sera, spruzzavo, lasciavo agire 24 h e poi spugnavo con acqua e sapone. Ho raccolto bacinelle di acqua grigia di muffa. Macchie ridotte ma non scomparse. Dal momento che sembrava non si potesse far meglio di così ho rimesso la randa nel sacco e l'ho portata ad Albert per il deposito invernale. Ieri l'ho ritirata fuori dal sacco e l'ho trovata praticamente intonsa, pensavo che durante l'inverno la muffa, uccisa dal benzalconio, si fosse decomposta, in realtà Albert l'ha lavata con altro prodotto a base di cloro, non so quale, ho parlato con Nicoletta, la moglie, che non ne ricordava il nome. Non so se il merito è del prodotto di Albert oppure una combinazione del benzalconio + trattamento Albert, certo è che il risultato è stato sorprendente.
@Marco71: la muffa sul Pentex era esterna o interna al laminato (dietro al taffetà)? Questo perché io ho la sensazione che la muffa sia interna e non so se la soluzione di benzalconio riesce ad attraversare il taffetà esterno, anche se il mio velaio (Banks) dice di si. Sapere qualcosa di più sul "trattamento Albert" mi piacerebbe assai!
Sì la muffa era all'interno. Appena potrò chiederò ulteriori lumi ad Albert.
Ho sentito Albert, non ricorda il nome del prodotto usato da lui (cercherà di farmelo sapere), comunque era un igienizzante a base di cloro di quelli di uso comune, non qualcosa di particolare. Mi ha anche confermato che la muffa è venuta via facilmente il che mi fa pensare che fosse ormai morta in seguito al trattamento con il benzalconio, come avevo ipotizzato.
Buona giornata Marco, quello che dici sta a significare che il benzalconio cloruro attraversa il taffetà della vela e va ad agire sulla muffa all'interno. Appena posso faccio la prova ed il lavoro. Thanks
Sinceramente io non mi occupo direttamente anche di questo settore all'interno della veleria...perciò so solo quello che annuso nell'aria
Mi dicono che tutte le vele in dacron o taffettate le trattiamo con la candeggina a dosi più o meno massicce a seconda dello stato, mediante macchina lava/asciuga con le spazzole...su quelle di Marco non è stato fatto nessun lavaggio particolare in più, salvo forse la dose un po' più abbondante di candeggina. Probabilmente il trattamento con il benzalconio aveva preparato il terreno ed è forse il motivo del risultato particolarmente soddisfacente. Credo che nei casi particolarmente gravi ritesteremo questo tipo di trattamento.
Su Amazon ho trovato un prodotto STERINAL VEBI da 1 litro che mi sembra sia una soluzione al 10%. Quindi da allungare ancora del 100% con acqua demineralizzata. Costo 8,39euri quindi abbordabile. Qualcuno mi può confermare che ho capito bene la % della soluzione?
Lungi da me proporre soluzioni, ma su una tormentina che era rimasta nel sacco e che presentava vistose macchie gialle, ipoclorito di sodio (candeggina/varechina) e un abbondante risciacquo e ovvia asciugatura hanno fatto miracoli. Tornata nuova, riposta nel sacco in attesa di...non usarla!!
Anche il perossido d'idrogeno (acqua ossigenata) dovrebbe fare il suo sporco lavoro, ed è forse meno aggressivo della candeggina (con le opportune diluizioni...) tant'è che le cosiddette "candeggine gentili" in commercio sono a base di perossido d'idrogeno.
Il rimedio migliore è farsene una ragione: non le si guarda con occhio troppo critico e dopo poco tempo non ci si fa più caso. Poi sole, vento e mare faranno il resto in capo a una stagione. Navigate gente, navigate fin che potete farlo: le vele con qualche macchia fanno correre di più la barca e nessuno si permetterà mai di deridere una vela con qualche onorevole segno.
Dapnia, penso che tu abbia ragione però, c'è un però, perché se nelle vele laminate si lascia la muffa internamente ai taffetà, questa continua a svilupparsi delaminando le parti incollate e rendendo in poco tempo la vela inutilizzabile. Dandole una spruzzata con un disinfettante per muffe, tipo quello che citavo sopra, dovrebbe annullare la prosecuzione dell'effetto. I sali quaternari dovrebbero uccidere anche le spore delle muffe ( a differenza della candeggina) ed impedire una nuova proliferazione. Uso i predicati al condizionale, ma ci spero. Parlo comunque di un prodotto del consorzio agrario (4euri/litro da diluire) che si usa per disinfestare le cucce dei cani e le stalle delle capre. Buona serata.
(20-06-2018 20:03)enio.rossi Ha scritto: [ -> ]si usa per disinfestare le cucce dei cani e le stalle delle capre