I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Consigli gestione vele in solitario
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Ciao a tutti,

Ieri sono uscito con la barca nel golfo di La Spezia e come al solito ero da solo (o quasi:smiley30Smile..

Premesso che la signora ha i winch arretrati vicino al timone (a ruota con comando a pistone idraulico) per le scotte del fiocco, il carrello della randa appena davanti ad esso mentre il resto delle manovre a piè d'albero (tranne la borosa della prima mano che si prende direttamente sul boma.)...

Premesso che mi rendo contro che ogni barca è una barca a se...

Premesso che sono alle prime armi....

Volevo capire come mai mi sono trovato così in crisi con un arietta (presubilmente 15 nodi??bho??) e raffiche un pelo più cattivelle...

Appena usciti ero a tutta vela di bolina stretta (x uscire dalla diga lato fincaniteri), fiocco 23mq di tela e randa semisteccata da 14mq e barca da 9mtx3... una volta giunti vicino alla diga due belle raffiche mi hanno fatto sbandare di parecchio, correggo lascando bruscamente la randa e raddrizzando la barca e decido di prendere una mano...

E qui la prima cassata....decido di avvolgere il fiocco (ma non del tutto:27Smile e mettermi al vento per andare a piè d'albero a lavorare....
Lascio il timone alla mia ragazza dicendogli di stare al vento ma qual poco di fiocco che mi è rimasto si mette a collo e mi gira la barca...ne segue un po di trambusto ma alla fine riesco a prendere la mano e tornare al timone, passo il fiocco dall altra parte e la barca riparte a tutto fiocco e randa con una mano..

Ne deduco che per prendere una mano si deve necessariamente avvolgere completamente il fiocco e poi portarsi al vento giusto??

Proseguendo sempre di bolina per uscire dalla diga foranea mi rendo conto che devo correggere di molto con il timone ( si fa fatica a capire perchè essendo attaccato ad un pistone pneumatico oppone sempre la stessa forza cioè nulla), decido quindi di ridurre la vela di prua avvolgendo parzialmente il fiocco e continuo cosi...

Attorno a me vedo molte barche, chi a tutta vela con la barca inclinatissima, chi con solo randa, chi randa e una mano e fiocco a tutta vela.... la mia impressione era però che solo io faticavo cosi tanto con un vento non certo impossibile...
Era meglio in queste condizioni bolinare con solo la randa?? magari con una mano?

Dopo un pò di bordi esco dalla diga foranea e mi chiama un mio amico che si trova in palmaria, faccio su baracca e burattini e a motore lo raggiungo...anche lui mi racconta che ha bolinato a tutta vela tranquillamente...bho sono così scarso??18

mi metto in rada e mi riposo...mi rendo conto di essere parecchio stanco dovendo fare praticamente tutto da solo....

Al ritorno traverso e lasco, metto solo il fiocco e volo fino al mirabello a tempo record....

Insomma ragazzi capisco che non è facile però qualsiasi consiglio è bene accetto!..
Per prendere una mano: andatura di bolina, lasca scotta randa finche non si mette a bandiera e fai portare solo il fiocco. Cazza mantiglio e lasca drizza randa, recupera borosa terzaroli, ricazzi drizza randa, regoli scotta e voilà la mano è presa. PS: io ho il circuito chiuso tutto rinviato in pozzetto
Prossimo week end provo! mi sembra semplicissimo grazie!
(29-05-2017 11:47)Tonyst Ha scritto: [ -> ]Per prendere una mano: andatura di bolina, lasca scotta randa finche non si mette a bandiera e fai portare solo il fiocco. Cazza mantiglio e lasca drizza randa, incoccia brancarella alla trozza, ricazzi drizza, recupera borosa terzaroli, regoli scotta e voilà la mano è presa. PS: io ho il circuito chiuso tutto rinviato in pozzetto

ho aggiunto un dettaglio
Ho fatto e faccio molte miglia da solo in barca e vorrei metterti a parte delle mie riflessioni:
- Life lines sempre montate e tu sempre legato (almeno con vento sopra i 10-12 nodi).
- Anticipa la riduzione delle vele, fare le cose sotto pressione è più complicato
- Riduci prima la randa come spiegato prima
- Assicurati di avere un buon pilota ... è come essere in 3.
- Se fai rada è necessario un telecomado per il salpancora
- Comincia a farti degli automatismi mentali sulla sequenza delle cose da fare (es. per la virata metti la maniglia sul winch sopravento, timone per orzare, mollare scotta sottovento, cominciare a cazzare scotta sopravento, timone perché la barca non poggi troppo, cazzata finale della scotta.)
- Fai tutto con calma, la fretta in solitario decuplica il rischio di farsi male
- Nelle manovre in porto prepara tutto prima e a portata di mano

E ... navigare da soli sulla propria barca è lacosa più bella del mondo !!!!
Ieri sono uscito in barca con un po' di persone alla loro prima esperienza di vela e notavo che la difficoltà maggiore era di contrastare le raffiche tramite un deciso colpo di timone all'orza, che permette di raddrizzare la barca e guadagnare sia velocità che angolo di rotta, se non si eccede ovviamente.
Può essere che con il timone "assistito" tu faccia più fatica a capire come anticipare le raffiche e ti ritrovi a bolinare troppo poggiato e, quindi, sbandato.
(29-05-2017 12:23)poltro71 Ha scritto: [ -> ]
(29-05-2017 11:47)Tonyst Ha scritto: [ -> ]Per prendere una mano: andatura di bolina larga, lasca scotta randa finche non si mette a bandiera e fai portare solo il fiocco. Cazza mantiglio e lasca drizza randa, incoccia brancarella alla trozza, ricazzi drizza, recupera borosa terzaroli, regoli scotta e voilà la mano è presa. PS: io ho il circuito chiuso tutto rinviato in pozzetto

ho aggiunto un dettaglio
Anch'io.

Se hai difficoltà col pilota automatico e sei solo, viri senza toccare il fiocco, laschi la randa, timone tutto all'orza e la barca si mette alla panna col fiocco accollo fermandosi e scarrocciando più o meno lentamente sotto vento.
Unica accortezza avere acqua bastante sottovento prima della costa.
Poi fai le operazioni che hanno descritto sopra e infine passi il fiocco sull'altra mura o fai un 360° e ti rimetti sulla rotta precedente.
io avrei poggiato pensa te!!! quindi sotto raffica devo orzare leggermente?
Se poggi ti corichi, se orzi, non troppo se no viri, riduci la pressione sulle vele e la barca si raddrizza.
Poi c'è qualche differenza se sei al timone di una deriva o di un 80 piedi.Smiley4
(29-05-2017 13:01)lelevirus Ha scritto: [ -> ]io avrei poggiato pensa te!!! quindi sotto raffica devo orzare leggermente?

La raffica è un aumento improvviso del vento REALE che, di norma, arriva da "più verso poppa" (la faccio facile) che il vento apparente. La conseguenza è che anche l'apparente "indietreggia" e tu ti ritrovi troppo poggiato o con le vele troppo cazzate, che è poi la stessa cosa. Se orzi ti metti a pari col nuovo vento apparente. Occhio, però, che, se appena finita la raffica non ripoggi, ti pianti. Smiley4
Ci va da se , tu non contrasti e quando si scarica la pressione perché sei nell angolo morto ripoggi.. se vuoi impararlo bene aspetti un bel venticello e poi ti metti di bolina con randa piena e cazzata al massimo... magari ti sdrai un paio di volte ma impari
Con una barca del 72' non ci provo neanche!!! chissà quelle povere sartie quante ne hanno già passate!

Comunque effettivamente erano considerazioni che non avevo fatto, probabilmente a scuola me l'avevano pure insegnato ma si sa che....
Dico anche io la mia...
Intanto se erano 15 nodi di reale, vuol dire che di bolina ne avevi 20 che non sono pochi.
Lascia perdere il confronto con le altre barche.
Un pilota è molto meglio di uno scarso al timone (con il massimo rispetto per la tua ragazza, ovviamente!!).
La mano non va presa prua al vento (come ti hanno già detto) se no la barca va dove vuole e ti fai molto male.
Si, da soli, soprattutto se improvvisi e fai le cose di fretta, ci si stanca terribilmente, non solo di fisico, ma soprattutto di testa.
porca miseria che mal di schiena oggi!

Pure il salpancore mi ha abbandonato!!
Bisogna tener presente anche lo stato delle vele. Sono nuove o hanno qualche deacde sulle spalle?
Vele datate e ormai spanciate aumentano di molto la spinta laterale e poco quella di avanzamento, perchè non è possibile appiattirle.
Non voglio darti consigli perchè velesticamente parlando mi ritengo ancora un pivello, però se cerchi sul forum trovi diversi consigli sulla regolazione delle manovre (paterazzo, drizze, base randa, vang, cunningham, carrelli randa e fiocco).

L'unico consiglio che mi sento di darti è che se non ti fidi delle sartie e non sai da quanti anni sono lì, cambiale.
Andresti in giro con un'auto di cui non sai se le ruote rimarranno attaccate al veicolo?
Bene, arrivo buon ultimo, quel che ti han detto va bene ma
- non hai detto che barca è 91
-dubito che le sartie siano ancora del '72 anche se magari erano ottime e sovradimensionate.Smiley30
-se non hai un buon pilota la fatica è doppia e i rischi quadrupliSmiley6
-se vuoi navigare in solitario ti servono manovre affidabili e in pozzetto, esperienza e
[u]Tanta Prudenza, cioè badare sempre prima a quel che fai tu e che può farti la barca.[/u]
BV!
Virus che azzo di barca hai, 9 m. con solo 37 mq.?
Anche con 20 di apparente eri invelato giusto.
I terzaruoli alla randa si possono prendere anche in poppa piena, chi sa farlo.
Vai a scuola.--
è un sirocco 31, le misure delle vele le ho prese dalla scheda della barca.
Adesso posto il deplian originale nel Post che ho aperto in "barche di ieri"

La randa ha un mese di vita, il fiocco qualche anno...

Le sartie hanno 12 anni (mi dicono).

Il pilota è un autohelm 3000 a cinghia un po vetusto anche se non lo monto mai perchè il timone una volta fissato non si sposta essendo servoazionato...

Per la scuola non saprei mi piace imparare facendo esperienza, prima con le barche di altri e ora con la mia...generalmente sono prudente non credo di essermi messo in pericolo che sia chiaro! non le consideravo condizioni pericolose...diciamo serie...

Sicuramente questo week end sarò ancora fuori!
Secondo me: se sei solo anche con poco vento legati alla life line quando esci dal pozzetto.
Se scivoli/inciampi e vai in acqua rischi la vita.
Se sei "quasi" solo, insegna al quasi a lanciare in mare il salvagente, a fermare la barca e magari a tornare indietro.
Se non sa farlo legati come quando sei da solo.
Ho una sola esperienza in solitario, una regata attorno all'Elba di oltre venti anni fa. Fuori dal pozzetto mi sono sempre legato, una bella rottura ammetto, ma non mi sembrava il caso di rischiare.
aaaahhhh bullo ammazzate, sei più ruvido dalla carta grana 40!!
tutti abbiamo iniziato in qualche modo.. certo se uno riesce ad imbarcarsi su qualche barca che fa regate campionati etc etc in poco tempo acquista ma molta ma molta più padronanza che uscendo da soli...sopratutto a me è servito per familiarizzare con le varie condizioni del mare...adesso navigo spesso e con piacere anche da solo ma sempre con le orecchie dritte e occhi aperti la notte è dura ma lascia sempre tante emozioni e bellissimi ricordi... non mollare la mia barchina è del 74 e ancora mi da fiducia a navigarci...
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