L'ottone DZR è il materiale più comune utilizzato per le elica e mi sembra che eliche forate non ne abbia mai visto,
Il CB491k è un ottone con poco zinco e volgarmente chiamato Bronzo.
Poi ci sono i polimeri la cui durata sembra eterna ma non ci sono abbastanza anni per statistiche
È anche vero che il bronzo diventa nero ed io valvole nere non ne ho mai viste ma allora tra il DZR e il red brass (CB491K) qual è il migliore? O è soltanto una politica dei produttori per far fesso l'ambiente nautico e far pagare 3 volte un passa scafo?
O cominciamo seriamente a pensare ai polimeri?
Chi ha esperienza tecnica in merito?
(12-06-2017 23:04)timeout Ha scritto: [ -> ]Poi ci sono i polimeri la cui durata sembra eterna ma non ci sono abbastanza anni per statistiche
Lungi da me cercare di convincere nessuno, ma sono decenni che si fanno e installano passascafi in polimeri vari.
Alubat sarà 30 anni che li monta.
Poi se uno non è convinto, va benissimo così, ma perché non montare un passascafo in "plastica" su barche tutte fatte in "plastica"?
Posto che c'è plastica e plastica, chi monta il passascafo del trasduttore del log in bronzo? Solo quelli che hanno barche in legno, gli altri montano quello in plastica.
Se va bene quello perché gli altri no?
Si può chiedere il nome di qualche produttore ?
(13-06-2017 09:38)timeout Ha scritto: [ -> ]Si può chiedere il nome di qualche produttore ?
Randex, mai sentito?
Le vende Zerbinati.
Ma se usi la funzione "cerca" ti si apre un mondo...
(12-06-2017 23:48)pepe1395 Ha scritto: [ -> ]Posto che c'è plastica e plastica, chi monta il passascafo del trasduttore del log in bronzo? Solo quelli che hanno barche in legno, gli altri montano quello in plastica.
Se va bene quello perché gli altri no?
BV!
Purtroppo pare che siano omologati come passascafo "generico" (per prese a mare e scarichi) solo i prodotti di un paio di aziende che li fanno pagare come gioielli (la plastica anche rinforzata costa una miseria), sfuggono a questa tagliola solo i passascafo per trasduttori che evidentemente sono ritenuti non soggetti a sollecitazione e quindi piu' facilmente accettati.
Come dissi in altre discussioni ho impiegato materiali plastici in impianti chimici dove circolano prodotti ben piu' corrosivi e pericolosi dell'acqua di mare e dove il valvolame e le tubazioni sono esposte ad agenti atmosferici anche avversi in tutte le stagioni oltre che al rischio di danno meccanico (e si rischia la pelle in un batter di ciglia in caso di guasto), esistono prodotti capaci di tollerare sollecitazioni enormemente piu' alte di quelle cui e' sottoposto un passascafo di una barca ma, stranamente, non sono omologati per la nautica (forse costano troppo poco e il produttore non e' interessato a spendere per farli certificare da un istituto nautico ?).