Rientrato dalla crociera estiva, durante le pulizie varie e i controlli periodici, mi sono accorto che purtroppo un controdado che blocca il tenditore della sarta bassa di sinistra, in pratica la V1, si è spaccato. Il tenditore comunque non può girare perché i dadi di bloccaggio sono due, uno sopra e uno sotto, tuttavia è chiaro che il danno va sistemato al più presto.
E vengo alle domande... va bene un dado inox qualsiasi o è necessario che abbia caratteristiche speciali? Mi sono procurato senza problemi un po' di dadi M14 in ferramenta ma ne avevano di un solo tipo inox "generico".
Seconda cosa: posso pensare di mollare il tenditore semplicemente alando una drizza? Meglio una cima fissata tra falchetta e prima crocetta? Viene giù tutto? Lascio perdere e incarico qualcuno del mestiere?
Grazie da subito dei graditi consigli!
Giorgio
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1- Il dado, che sembra essere quello di sotto, dovrebbe essere a impanatura inversa. Va bene un dado inox
2 -Il tenditore lo puoi allentare senza problemi, non viene giù nulla (ovviamente a barca ferma e senza vele a riva). Se vuoi mettere una drizza per tua tranquillità fai pure, ma l'albero resta al suo posto anche senza.
Puoi fare tutto da solo tranquillamente
Assicurati che la qualità dell'acciaio sia A4 ovvero AISI316 in ferramenta solitamente si trova A2 ovvero AISI304 che non è adatto all'ambiente marino
Per Katobleto: a me avevano insegnato di prendere nota del numero di giri dell'arridatoio che smonti in modo, quando rimonti, di poter ripristinare la tensione senza problemi.
Può non essere banale la sostituzione:
- dalla foto il filetto sembra sinistro
- i tenditori di solito hanno una filettatura "passo fine" e non la metrica standard.
(30-08-2017 13:01)polohc Ha scritto: [ -> ]Assicurati che la qualità dell'acciaio sia A4 ovvero AISI316 in ferramenta solitamente si trova A2 ovvero AISI304 che non è adatto all'ambiente marino
Infatti ho proprio un dubbio sul tipo di acciaio : il fatto che non sia A4 vuole dire che non può reggere o solo che dura di meno / si ossida prima?
Mi ha stupito trovarlo spaccato... trattandosi solo di un dado di blocco non pensavo che fosse molto sollecitato. Evidentemente il rientro, 30 miglia tutte di bolina con mure a sinistra hanno influito... o forse è meglio dare una bella controllata a tutto!?
Quel dado non dovrebbe reggere carico ma solo evitare che si sviti l'arridatoio.
Perché si è rotto di netto? Quali carichi ha subito? Può essere che l'arridatoio abbia ceduto trasferendo forze sul dado che si è spaccato?
Io per sicurezza, già che ci sei, smonterei tutto l'arridatoio e lo controllerei per benino.
Ma e' davvero rotto? Dalla foto sembra che nella parte superiore ci sia ancora metallo (?). A me sembra un intaglio fatto apposta, che un dado si rompa in quel modo perfettamente verticale, senza segni di criccaturine hmmm...
Anche io concordo con rob. Sembra tagliato.... da mano umana, e non spaccato. Per me manca proprio del metallo, asportato da un seghetto o da un flessibile. Se si fosse spaccato sarebbe aperto da quella faccia, che avrebbe dimensioni più grandi delle altre. Prova misurate con un calibro se il dato è comunque sempre esagonale (e se è così hai la prova che è stato asportato del metallo)
Peraltro secondo me anche sotto sforzo (tiro in senso perpendicolare al "taglio") non si romperebbe in quel modo.
Detto questo, comunque lo cambierei, ovviamente.
(30-08-2017 14:04)gorniele Ha scritto: [ -> ]Quel dado non dovrebbe reggere carico ma solo evitare che si sviti l'arridatoio.
Perché si è rotto di netto? Quali carichi ha subito? Può essere che l'arridatoio abbia ceduto trasferendo forze sul dado che si è spaccato?
Io per sicurezza, già che ci sei, smonterei tutto l'arridatoio e lo controllerei per benino.
Infatti, il dado, facendo pressione sull'arridatoio aumentando l'attrito delle filettature, ha la funzione di anti-svitamento.
Potrebbe essere indotto alla rottura se "tirato" oltre misura.
Tuttavia, guardando la foro, sembrerebbe di vedere una classica frattura da "laminazione fredda" parallela all'asse del dado.
Spiego meglio: generalmente i dadi vengono ricavati da barre esagonali.
Queste sono ricavate, a loro volta, da laminazione a caldo (a volte trafilate a freddo).
Succede che , durante la laminazione e per svariate cause, parti della barra si incrudiscano producendo nel materiale delle tensioni (quasi sempre parallele all'asse della barra) che restano anche dopo la lavorazione meccanica di tornitura.
Le parti incrudite sono le prime a reagire malamente agli sforzi mecanici ed alle tensioni microcristalline generate dall'ambiente marino.
In breve: si tratta di dadi di qualità "ordinaria".
Come quelli che potresti trovare in qualunque negozio di ferramenta.
L'ideale sarebbe di sostituire questi dadi con altri marcati "A3" oppure "A5".
Questi, infatti, contenendo Titanio o Niobio, sono immuni dalla corrosione microcristallina. Non dalla laminazione fredda per la quale occorre fortuna oppure qualità certificata.
B.V.
(30-08-2017 14:48)BeppeZ Ha scritto: [ -> ]Anche io concordo con rob. Sembra tagliato.... da mano umana, e non spaccato. Per me manca proprio del metallo, asportato da un seghetto o da un flessibile. Se si fosse spaccato sarebbe aperto da quella faccia, che avrebbe dimensioni più grandi delle altre. Prova misurate con un calibro se il dato è comunque sempre esagonale (e se è così hai la prova che è stato asportato del metallo)
Peraltro secondo me anche sotto sforzo (tiro in senso perpendicolare al "taglio") non si romperebbe in quel modo.
Detto questo, comunque lo cambierei, ovviamente.
L'analisi mi trova d'accordo, sembra proprio fatto apposta, eventualmente sarebbe interessante capire a quale scopo ...
Comunque quel dado, dal tipo di usura superficiale che si nota ne ha viste parecchie ....
secondo me quel dado e' bloccato e per toglierlo hanno provato a tagliarlo. Si vede un piccolo intaglio anche sopra il dado nella cannula dell'arridatoio fatto probabilmente con drimmel.
Forse conviene aggirare il problema.
Cambia quel tornichetto e compralo con le coppiglie di blocco, piuttosto che con il dado, questi ultimi tendono anche ad allentarsi... e sono pericolose per l'alberatura.
Quello in foto non è un taglio netto ma una spaccatura forse per troppo tiraggio del dado,le tacche orrizontali mi pare che indicano che il dado ha il filetto antiorario.
In barche vecchie/anzianotte ho notato addiritura doppi dadi sia sopra che sotto al tornichetto e con due diametri differenti.
(30-08-2017 21:05)maurotss Ha scritto: [ -> ]Quello in foto non è un taglio netto ma una spaccatura forse per troppo tiraggio del dado,le tacche orrizontali mi pare che indicano che il dado ha il filetto antiorario.
sembra segato e non completamente.
fa pensare non riuscissero a svitarlo hanno cominciato a segarlo e si e' sbloccato.
serve solo a non far ruotare l' arridatoio.. io me lo terrei cosi, salvo darci un occhio ogni tanto, la prima volta che disalberi lo cambi.
per sicurezza.. quell' arridatoio ha un foro, ci passi un cordino e lo leghi sull' altra sartia.
(30-08-2017 21:31)ZK Ha scritto: [ -> ]sembra segato e non completamente.
fa pensare non riuscissero a svitarlo hanno cominciato a segarlo e si e' sbloccato.
serve solo a non far ruotare l' arridatoio.. io me lo terrei cosi, salvo darci un occhio ogni tanto, la prima volta che disalberi lo cambi.
per sicurezza.. quell' arridatoio ha un foro, ci passi un cordino e lo leghi sull' altra sartia.
Mi spiehi come fai a tagliare il dado senza toccare il filetto appena sotto il dado????? se osservi il taglio ingrandito si osserva a metà dado un piccolo scalino a cosa è dovuto secondo te?
come hanno fatto non lo so, poteva:
essere tutto bloccato, hanno tagliato l' arridatoio e gli e' scappata pure una tagliata al dado, ovvero:
hanno allentato l' arridatoio in qualche modo ma non riuscendo a muovere il dato rimasto piu giu ci hanno dato di disco.
la cosa che conta e' se quel dado puo ancora fare da controdado? non lavora sulle sollecitazioni della sartia, serve solo a bloccare la rotazione dell' arridatoio.
se il taglio e' superficiale come sembra direi che puo ancora fare il suo lavoro.
se la barra filettata sottostante e' solidale alla landa ti basta ssicurarti che l' arridatoio non ruoti con altro sistema.
lo scalino non lo vedo.. puo essere un problema di linguaggio?
se ti riferisci al segno "giro giro" intorno al dado, quello lo facevano sulla barra per non rovinare la sega, era il segno del dado basso che nel caso di quello alto si saltava al taglio.roba che io ero molto giovane..e ti assicuro di primo pelo non sono.
ps.
carino quel coprisartia.. toglilo, diventera una serra li dentro, ci si depositera il sale e il tutto rimarra sempre umido e con poco ossigeno. un ottimo modo per fare le pile, per far partire corrosioni e sopratutto per nascondere agli occhi alcune delle parti che bisogna guardare con piu attenzione.