Ciao Orion, secondo me i commenti sono sempre costruttivi ma a volte bisogna anche soffermarsi a leggerli. Ti spiego il mio: che la randa steccata non ti lavori bene può essere però qui sei in mano a gente che, mi sembra, sappia il fatto suo e che ti svelerà volentieri lo scibile sulle regolazioni "difficili" però tu stai paragonando i rendimenti delle due rande in funzione delle velocità raggiunte dalla barca.
Ok, un modo come un altro ma il sistema che hai per il rilievo dei dati secondo me non è corretto. Intanto parli di frazioni di nodo e già qui siamo sul difficile. Riporti poi velocità che teoricamente la barca, per quanto Alain fosse un genio, non può virtualmente raggiungere navigando in dislocamento. Il GPS, al contrario, può rilevarle perchè se hai la corrente a favore puoi effettivamente farle ma io, per valutare una vela, preferirei usare la velocità di avanzamento relativa all' acqua. Il vento: se hai il trasduttore di velocità ed angolo del vento montato in quel modo non avrai mai un dato preciso nè di angolo nè di velocità del vento e se vuoi avere un paragone tra le due vele sarebbe bene che lo fosse. Detto questo, guardando l' armo con spi in testa e l'iper-randa steccata mi verrebbe da dire che questa possa essere una configurazione ottimizzata per vivere in planata lunghi laschi e che quindi il taglio della randa possa non essere esattamente stato fatto per schiantare velocità ed angoli di bolina.
Il fatto che non mi piaccia vedere queste barche allontanate dal progetto iniziale, dalla loro storia e quindi dal loro intrinseco valore alla ricerca di un nodo in più o all' inseguimanto di un nuovo regolamento di stazza o di un Asso... beh, qui si, siamo nell' aleatorio.
Non voglio togliere nulla ma l'oggetto non era sull'orientamento del trasduttore che non ho in dotazione.
La foto era vecchia della precedente proprietà, lo postata solo per mostrare il taglio della randa.
Condivido che il taglio non le appartiene ma questo è quello che ho, anzi ti dirò di più visto che la randa crea molto sbandamento e mi incasina l'armo sul doppio paterazzo, appena avrò l'occasione ne rivedrò una con una taglio normale.
Per quanto riguarda la velocità tutto può essere e solo che non mi spiegavo i valori rilevati, proverò sulla stessa rotta entrambe le rande.
Tra lasciando tutto questo, apprezzo il tuo contributo pensato.
Grazie
Questo lo avrai già visto, in caso contrario ti farà piacere.
http://www.histoiredeshalfs.com/Quarter%...reeway.htm
Conservala bene che hai per le mani un gioiellino, un piccolissimo pezzo di storia della vela. Sei tu ad avere postato qualche tempo fa LOS ANGELES in funky quarter tonner su sailing anarchy?
(05-09-2017 14:12)easy221 Ha scritto: [ -> ]Scusate l'ot,
Quindi c'eri al mondiale del 92 a chioggia?
Anche Aleufo con il 5à classe lo ha fatto!
Eh sì, sono diversamente giovane come Aleufo....
Ero lì appunto con Freeway (ex Yosemite, Jez 117 quasi gemello di Los Angeles).
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(05-09-2017 17:30)nape Ha scritto: [ -> ]Questo lo avrai già visto, in caso contrario ti farà piacere.
http://www.histoiredeshalfs.com/Quarter%...reeway.htm
Quello che si vede (ho dovuto copiaincollare il link per entrare) è il Jez 117 Freeway in versione originale 1979 poppa lunga/deriva mobile/piano velico "piccolo" equipaggio Berti Ceroni/Marco Pomi.
Nel '92 si chiamó Zanussi Freeway e fu accorciato lo spoiler, fu messo un bulbo fisso e aumentato il piano velico; armatore Maran (l'attuale), timoniere io.
Più recentemente ci ha fatto qualche modifica Lostuzzi agli inizi della carriera, la barca è poi rimasta ferma, ora è tornata in regata con l'armatore (istruttore di vela) ed equipaggio di suoi ragazzini 420isti ...
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mamma mia che vecchiume.
Los Angeles I-8754 divenne campione Italiano nel 1982 grazie anche ad una allora specialissima randa North a forte allunamento fatta in kevlar/norcon da 2.5 oz. e tagliata custom per l'occasione dal sempre perfetto Cavalazzi. Il taglio presentava una "zip" in corrispondenza dell'albero per il recupero del grasso in eccesso di bolina (... e se è questa la randa vecchia che dici, comincia a spiegarsi qualcosa). Al tempo era di Rasini, armatore che non ha mai lesinato nulla sulle sue barche e vinceva col nome di Serbidiola.
Vero, ZK, è vecchiume, ma sono così complesse che se sai fare andare queste... sai farle correre tutte. Qui sta la differenza tra ieri e oggi.
era riferito agli equipaggi
l'avevo detto io che quando si posta una foto di una randa... si sa da dove si comincia e non si sa dove si va a finire...
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(05-09-2017 23:24)marcofailla Ha scritto: [ -> ]l'avevo detto io che quando si posta una foto di una randa... si sa da dove si comincia e non si sa dove si va a finire...
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Grande Marco.
Eccomi..
Nape: non ero sul portale sailing anarchy
é bello sentire i racconti gloriosi di queste barche, io senza dubbio non ho mai studiato su questo ti di armo e sto cercando di capirlo, ma fin da subito mi ha regalato enormi soddisfazioni. La barca è evidente che ha subito enormi variazioni dallo scafo al piano velico. L'albero non è il suo originale è anche la chiglia è stata alleggerita.. La randa di cui parlo è una North sail e anche se è vechiotta mi ha fatto prua di bolina 5,0nodi GPS su onde alte più della mia testa, sembrava di cavalcare. La randa Ullman si è sempre dimostrata troppo grande è forse con poco vento la chiudo troppo sulla balumina e le do poco grasso. Se il meteo me lo permette farò delle prove nel we alzando il carrello e lascando il vang.
Si barche gloriose ma prova a fare un confronto con un PLATU o un Melges, grandi uguali.
bullo difende i Melges contro albert ???!??!?!??!??!?!??!??!?!?!?!??!?!??!?!??!?!?
Cazz.. succede . Dov'è Kermit ?? qua nn ci sono più le liti e i litiganti di una volta
hahaha
domani provo con vor70
(06-09-2017 13:32)bullo Ha scritto: [ -> ]Si barche gloriose ma prova a fare un confronto con un PLATU o un Melges, grandi uguali.-
non a caso platu e melges sono monotipi non soggetti a stazze x, y o z e relativi compensi
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Si, me lo sono andato a riguardare e in effetti non potevi essere tu perchè risale ad almeno cinque-sei anni fa...
Io ho sempre considerato i quarter tonner i barchini più coraggiosi in assoluto perchè per quanto piccolini sono sempre scesi in acqua a prescindere dal meteo e facevano delle lunghe da 200 miglia che ormai oggi nemmeno i maxi (tutti Jacuzzi e niente coffee-grinder) sono più capaci di fare.
Se ti piace la storia di questi piccoli intrepidi puoi cominciare da RB sailing:
http://rbsailing.blogspot.it/search?q=+Protis
Osserva l' albero di Protis, era portato da Bruno Troublé che di frazionati ne sapeva una cifra.
C'è qualcuno, qui, che è stato a Marsiglia '81?
devo dire che i timonieri e l'equipaggio avevano le p quadrate
Passare la notte della lunga ridossati su Porquerolles perchè non si riesce ad andare avanti per il vento e mare e farlo con dei barchini da sette-otto metri... ci vogliono indubbiamente ma ci vogliono anche le barche capaci
La prima volta che sono salito su un frazionato è stato un IV° , ORO Fino, prototipo, Valicelli.
Mi dissero che era difficile da regolare. OSTREGA niente di più facile, si poteva fare quello che si voleva con l'albero.
Difficile è quando hai un palo e non puoi far niente.
L'importante è ragionare, pensare a quello che si fa.
Naturalmente le regolazioni sono un'opppppppinione.