Ho un Comet 383 e vorrei attrezzarlo con la trinchetta per le solite ragioni già discusse più volte (quindi non le ripeto, ma se qualcuno ha opinioni sono sempre ben accette). L'albero è predisposto con sartie volanti ed attacco per il martelletto dello strallo di trinchetta e relativa carrucola per la drizza, ma non c'è attacco in coperta con landa prevista. Il quesito che vi pongo è questo: fissare la landa sulla paratietta posteriore del gavone ancora, con due piattine inox da 6X60 mm contrapposte ed imbullonate alla paratia in questione, facendo "un'asola" in coperta (solo dalla parte dell'interno del gavone ancora) è strutturalmente corretto? O la fazzolettatura della paratietta è insufficiente a gestire gli sforzi di trazione della trinchetta?
Io mi sono fatto mandare da X Yachts il kit per mettere la landa che montero' il prox inverno. La piattina è lunga + di un metro ed al fondo ha un attacco se si va a prendere in un apposito inspessimento del fondo resinato. Qunado l'avevo fatto sul Najad la piattina era lunga 70 cm e sempre ancorata sul fondo.
Se la paratia è strutturale come penso sia, potrebbe andar bene, per la piastra con landa saldata e contro piastra, ritengo invece sotto dimensionate le quote da te indicate, a parer mio andrebbe meglio minimo cm 10 x 10 x 0.6 di spessore, con 4 dadi da M10 e relativi dadi autobloccanti, ciao BV.
Carrucola = Bozzello, ma forse è una puleggia.
Si si Bullo è una puleggia ovviamente, ma a parte la precisazione lessicale da te mi aspettavo un parere sul nocciolo del problema: la paratia regge lo strallo e gli sforzi conseguenti o no? Perché lì ho il vero dubbio. Anche gli aspetti di costruzione in inox sono risolvibili facilmente. Ma una landa (non ancorata sulla chiglia) sostenuta SOLO dalla paratia di poppa del gavone ancora resiste bene?
Montecelio sa di cosa parlo avendo una barca simile, ma ha utilizzato per la trinchetta un ottimo sistema a prua accanto alla landa dello strallo. Io non posso perché il rollafiocco me lo impedisce col diametro del tamburo.
Lo strallo di trinchetto corre parallelo allo strallo principale.
La paratia dovrebbe reggere in quanto paratia di collisione inresinata allo scafo e fazzolettata.
Se ti sembra poco, aumenta la fazzolettatura altre tre o quattro strati.
Ok. Condivido la possibilità di fazzolettare un rinforzo. Dovrebbe essere sufficiente a non dover ancorare in chiglia.
Riprendo la discussione dovendo fare analogo lavoro, per suggerimenti sul metodo per realizzare e resinare il chiglia una landa metallica per scaricare lo sforzo dello strallo per la trinca.
innanzi tutto dovresti dire che barca è.
poi corredare di qualche foto di coperta e pozzo nella ipotetica zona d'attacco.
renderebbe più facile tutto altrimenti parliamo "per sentito dire".
(16-11-2017 00:33)andros Ha scritto: [ -> ]innanzi tutto dovresti dire che barca è.
poi corredare di qualche foto di coperta e pozzo nella ipotetica zona d'attacco.
renderebbe più facile tutto altrimenti parliamo "per sentito dire".
...Ho un Comet 383 e vorrei attrezzarlo con la trinchetta...
primo messaggio
(16-11-2017 00:33)andros Ha scritto: [ -> ]innanzi tutto dovresti dire che barca è.
poi corredare di qualche foto di coperta e pozzo nella ipotetica zona d'attacco.
renderebbe più facile tutto altrimenti parliamo "per sentito dire".
bavaria 40 2008, le foto le devo fare, ci devo ancora mettere mano
La domanda era tecnica : come fissare al fondo scafo e come realizzarla una landa efficace.
(16-11-2017 13:31)kavokcinque Ha scritto: [ -> ] (16-11-2017 00:33)andros Ha scritto: [ -> ]innanzi tutto dovresti dire che barca è.
poi corredare di qualche foto di coperta e pozzo nella ipotetica zona d'attacco.
renderebbe più facile tutto altrimenti parliamo "per sentito dire".
bavaria 40 2008, le foto le devo fare, ci devo ancora mettere mano
La domanda era tecnica : come fissare al fondo scafo e come realizzarla una landa efficace.
il come è secondario al dove.
posto che come dice bullo i due stralli sono paralleli dipende da dove è l'attacco sull'albero o da dove vuoi partire o da quanto vuoi stare lontano dallo strallo di prua o da quanto puoi,come è fatto il pozzo della atena,come è strutturata la paratia del pozzo ecc ecc ecc
pare un esercizio provocatorio ma non lo è.
resinare o imbullonare una landa è la cosa più semplice del mondo una volta risposto alle domande di cui sopra
Sulla mia barca (First35 dell'85) il rigger ha suggerito che la landa si ancorasse sul dritto di prua, forando in fondo al gavone ancora per mettere un grosso bullone passante e sigillando poi il tutto, soprattutto per la vetroresina, che alla stessa altezza c'è già il foro per far fuoriuscire l'acqua. Poi asola in coperta, landa, ecc. ecc.
Mentre per lo stralletto suggeriva l'uso del dynema, evitando l'acciaio. Un tenditore e, al bisogno, stralletto pronto. Ha invece dedicato moltissima attenzione a dove agganciare lo strallo sull'albero, spiegandomi che scegliere male quel punto può voler dire far danni, e pure grossi. lo stralletto strutturale lo ha scartato a priori: troppo vicino all'albero, troppo basso sull'albero e con molte, troppe incognite sugli sforzi. Peraltro, nonostante l'effetto incastra genoa, sia lui che altri mi hanno decisamente sconsigliato di privarmene...
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il mio rigger me l ha fatto cosi
Grazie a tutti.
Innanzitutto spiego che il progetto del rig per posizione landa albero inner stay, scatola drizza e attacchi volanti lo ha fatto la Selden per l'albero della mia barca. Lavoro sull albero già fatto
da un rigger. Per il lavoro in coperta e sotto faccio da solo.
Come posizione ovviamente mi ancoro appena dietro la paratia del gavone ancora.
Oggi ho spannellato a prua e ho visto che non c'è spazio per lavorare sul fondo scafo, e che la paratia, dal lato interno è resinata e fascettata sopra e lateralmente per alcune decine di centimetri, mentre dal lato gavone è ovviamente tutta resinata. Penserei di resinare e fascettare completamente la paratia dal lato interno collegandomi per alcuni centimetri allo scafo, magari con epossidica e tessuti bidirezionali, o anche carbonio, e poi fare una landa interna simile a quella di Elmer ma più profonda. In coperta un golfare abbattibile Wichard doppio con viti da 8.
Dato che io strallo di progetto da 7mm si rompe a circa 4000 kg, penso di realizzare il resto dell hardware su questa resistenza. Stabilito che questo è il progetto non ho difficoltà a fare un modello e a far realizzare la landa sottocoperta, ma ho bisogno di consigli su metodo e materiali per resinare al meglio la paratia.
non andare oltre il poliestere il resto è sprecato.
3\4 mani di 300gr\mq a tutta paratia ti danno un carico a trazione più che sufficente.
li sopra avviti la landa che più lunga è meglio stai.
rinforza anche l'asola di uscita in coperta per contenere eventuali sforzi laterali.
Come carteggio prima di applicare, va bene "mouse bosch" e carta 40?
Ma la cimetta del rollafiocco passa fuori dal candeliere ?!