Ciao a tutti,
Oggi ero in navigazione con il mio Hobie cat 17 quando si è rotto il gancio del trapezio mentre ero di bolina e sono finito a mollo. Ero convinto che il catamarano si sarebbe fermato in pochi metri ed invece ha tirato dritto, rallentando solo un po' , ha percorso alcune centinaia di metri e fortunatamente si è fermato sul molo di sopraflutto senza danni, solo qualche graffietto di poco conto.
Un amico in laser mi ha raccolto e portato a recuperarlo, ed in 2/3 minuti ero nuovamente in navigazione.
Però il fatto che non si sia fermato prua al vento mi lascia perplesso.
L' hobie cat 17, per i molti che non lo conoscono, è una specie di classe A anni 90 con in più le terrazze, meno sofisticato ma più robusto ed invelato. Tiene bene il vento grazie al raddrizzamento extra offerto appunto dalle terrazze. Oggi c'erano 16 nodi con 20 di raffica, e qualche volta mi è capitato di sbagliare la virata e fermarmi prua al vento. La barca è normalmente orziera, di bolina basta lasciar andare i timoni che pianta le prue nel vento e diventa difficile ripartire, alle portanti, dipende dall'equilibrio tra regolazioni delle vele e peso dell'equipaggio, può diventare poggiera.
Quando si è rotto il gancio in effetti ero appena uscito al trapezio dopo una virata, e la scotta randa non era ancora cazzata del tutto. Forse questo ha impedito che la barca orzasse quando sono caduto in mare.
Siccome la barca è veloce ed allontanarsi da riva di qualche miglio è questione di poco tempo, voi che precauzioni consigliereste? Una ulteriore fune che leghi il salvagente al trampolino, lunga abbastanza da permettermi di muovermi in barca ma che mi consenta di risalire se mi dovesse ricapitare di cadere fuori come oggi, vi sembra una idea malsana?
Porto sempre con me il cellulare in una sacca stagna, ma in ogni caso restare in mare a chiamare gli aiuti vedendo la propria barca sparire all'orizzonte non è una esperienza che mi va di provare!
Tutti mi consigli sono bene accetti.
L'unica cosa che conta e' tenere la scotta in mano senza stopper. Ma con vento diventa una faticaccia, questo lo sai certamente, ma ti garantisce che la barca si fermi se non sei al timone
senza equipaggio a bordo la barca diventa naturalmente ancora più orziera
l'unica possibilità x spiegsre l'accaduto é che con la randa lasca se ne sia andata di poppa gran lasco e li non ci puoi fare granché
ma consolati, a me é successo pure col classe A (cavo trapezio rotto) e li con 18 nodi non é questione di orziera o puggiera perché la barca, letteralmente, se ne vola via
(25-09-2017 08:00)Nimbo Ha scritto: [ -> ]L'unica cosa che conta e' tenere la scotta in mano senza stopper. Ma con vento diventa una faticaccia, questo lo sai certamente, ma ti garantisce che la barca si fermi se non sei al timone
io ci andrei piano, la scotta io avevo un giro attorno alla mano e scoppiando il tutto, perché é stato come uno scoppio, ho naturalmente stretto la scotta, mi ha tagliato il dorso della mano e se ne é andata via, ci fosse stato um altro collo si portava via le dita...
l'unica cosa che io farei é revisionare tutta l'attrezzatura
in più di dieci anni a me sarà successo (perdita del contatto) non più di 3 volte e sono stato sempre molto fortunato a riprendeere rapidamente il controllo
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non aprire la mano dello stick,m credo sia la soluzione più pratica, essere legato alla barca un po' mi spaventa.
La scotta solitamente la tengo in mano, ho il bozzello winch che aiuta molto. In effetti al momento era strozzata, non so se si sia strozzata mentre cadevo o se l'avevo strozzata io per regolare qualcosa. Comunque con randa un po' lasca ma strozzata è andata su di bolina larga, risalendo il vento e tendeva a portarsi prua al vento ma molto lentamente, ha percorso alcune centinaia di metri così. Forse avendo più spazio a disposizione alla fine si sarebbe fermata, ma pur essendo un buon nuotatore raggiungerla indossando salvagente e stivaletti non sarebbe stato facile.
È questo che mi preoccupa, fossi stato al largo sarebbe stato un problema.
(25-09-2017 08:17)ADL Ha scritto: [ -> ]non aprire la mano dello stick,m credo sia la soluzione più pratica, essere legato alla barca un po' mi spaventa.
In altre situazione l'istinto è stato quello. In questo caso non ho fatto in tempo a reagire, o forse lo stick ha battuto sulla terrazza mentre cadevo e si è sfilato di mano.
E' importante che la scotta randa si strozzi verso l'alto: cadendo fuori bordo la si sgancia dallo strozzatore.
La scotta in mano non avvolta attorno. Io avevo aumentato la moltiplica per poterla tenere in mano in modo agevole.
Mai legarsi alla barca, secondo me, troppo pericoloso: in caso di scuffia tanto per cominciare, metti che ti leghi e scuffi, rimani appeso in verticale trascinandoti la barca addosso, magari poco fondale, magari si rompe l'albero, a quel punto ti piomba tutto addosso, troppo pericoloso! Metti sennò che la barca prende velocità, già con 4 nodi di velocità (ed un HC con quel vento li fa con una persona a strascico) non riesci a respirare se trascinato.
Scotta in mano girata assolutamente mai.
Cavolo, bel dilemma ci hai proposto a sto punto! A me è successo varie volte di rompere il gancio del trapezio, l'ultima volta 2 anni fa con il 49er, stesso tuo vento sotto gennaker, gran schienata in acqua, la barca si è immediatamente ribaltata prua/poppa, fantastico...
C'è un video su YouTube di un Classe A che se ne va a spasso (in foil) senza nessuno a bordo perchè il timoniere è finito in acqua per un errore di aggancio sul trapezio, avrei il terrore di far del male ai bagnanti o di rompere la barca, ti è andata dimolto bene!!!!
Tenere una scotta del cat sempre in mano è quasi impossibile, tirano troppo di bolina, troppo comodo bloccarla, chiaro che è la soluzione migliore ma dopo 3 uscite la blocchi e non ci pensi più all'eventualità di un bagno fuori programma... Non ho soluzioni, solo solidarietà
(25-09-2017 08:37)ITA101 Ha scritto: [ -> ]E' importante che la scotta randa si strozzi verso l'alto: cadendo fuori bordo la si sgancia dallo strozzatore.
Ah.. intelligente!!! Non l'avevo mai pensato!
chiaramente sono tutte manovre ritagliate su misura, per esempio la mia scotta, nonostante il 6:1, a me giova un po tonica, vuoi per le reazioni rapide, vuoi per tirarsi con la scotta verso poppa di traverso lasco al trapezio per esempio e contrastare così la prua che va sotto
comunque sia ribadisco la mia opinione: non ti preoccupare, non fai altura, a regola dovresti mantenerti a distanze "nuotabili". rivedi l'attrezzatura, magari aggoletti l'albero di due tre punti per vedere se rimane ancora piacevole al timone, esci sempre in sicurezza, e non ci pensare più
la barca deve scuffiare, strano non l'abbia fatto, ma anche li, con 16-20 nodi se hai l'albero stagno, facile che si perde il contatto. il caso del bimare s9 con i foil che se ne va da solo é un caso a parte perché quella barca ha un controllo meccanico di stabilità e perciò il foil sopravento sostiene il raddrizzamento de-portando (cioè tira in basso lo scafo) permettendo di andare anche senza il peso dell'equipaggio a raddrizzare
se non scuffia un catamarano anche fosse senza randa difficilissimamrnte riesci raggiungerlo a nuoto, anche con soli 4 nodo di vento, figurati 16 nodi
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(25-09-2017 08:37)ITA101 Ha scritto: [ -> ]E' importante che la scotta randa si strozzi verso l'alto: cadendo fuori bordo la si sgancia dallo strozzatore.
Si certo, anch'io il mio è così.
Quando sono caduto, senza preavviso alcuno, credo di aver aperto le mani. Qualche mese fa mi si è rotta la terrazza e sono caduto ma sono rimasto attaccato per la scotta randa, risalito in barca come un gatto quasi senza bagnarmi!
(25-09-2017 14:53)marcofailla Ha scritto: [ -> ]chiaramente sono tutte manovre ritagliate su misura, per esempio la mia scotta, nonostante il 6:1, a me giova un po tonica, vuoi per le reazioni rapide, vuoi per tirarsi con la scotta verso poppa di traverso lasco al trapezio per esempio e contrastare così la prua che va sotto
comunque sia ribadisco la mia opinione: non ti preoccupare, non fai altura, a regola dovresti mantenerti a distanze "nuotabili". rivedi l'attrezzatura, magari aggoletti l'albero di due tre punti per vedere se rimane ancora piacevole al timone, esci sempre in sicurezza, e non ci pensare più
la barca deve scuffiare, strano non l'abbia fatto, ma anche li, con 16-20 nodi se hai l'albero stagno, facile che si perde il contatto. il caso del bimare s9 con i foil che se ne va da solo é un caso a parte perché quella barca ha un controllo meccanico di stabilità e perciò il foil sopravento sostiene il raddrizzamento de-portando (cioè tira in basso lo scafo) permettendo di andare anche senza il peso dell'equipaggio a raddrizzare
se non scuffia un catamarano anche fosse senza randa difficilissimamrnte riesci raggiungerlo a nuoto, anche con soli 4 nodo di vento, figurati 16 nodi
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In effetti è strano che non sia scuffiata. Ero al trapezio e ben disteso, quindi a rigor di logica avrebbe dovuto scuffiare. Probabilmente ha preso una bolina stretta che sventava la randa .
Credo che proverò ad inclinare l'albero indietro di una foro.
Per quanto riguarda la distanza da riva, mi capita di allontanarmi diverse miglia, anche 3/4, ed in ogni caso 5 km a nuoto con stivali imbrago trapezio e salvagente vanno fatti. Ci vogliono almeno 3 ore, e d'inverno può essere troppo.
@ france
Grazie della solidarietà, se mi dovesse ricapitare ti chiamo??
(25-09-2017 01:16)gorniele Ha scritto: [ -> ]Ciao a tutti,
Oggi ero in navigazione con il mio Hobie cat 17 quando si è rotto il gancio del trapezio mentre ero di bolina e sono finito a mollo.
Per curiosità. cosa si è rotto? Il gancio non credo, penso il cavo dove entra nel terminale, giusto? hai delle foto e diametro del cavo?
Si è troncato di netto il gancio nel punto in cui è saldato alla piastra. Ora che è rotto si nota della ruggine, segno che era già filato da tempo. È un vecchio imbrago Gull, prestatomi dal mio circolo, sarà il caso che me ne compri uno nuovo...
Cavolata delle 8 del mattino.
Un elastico che richiami il timone di lato? Se il timoniere cade in acqua la barca inizia a girare e prima o poi dovrebbe andare in cappa da sola.
A parte che perdi sensibilita' sulla barra.... Puo' funzionare
A me, qualche anno fa, è capitato di perdere mio papà.
Si è aperta la piomba del cavo del trapezio lasciandomi senza prodiere, ho fatto 15 metri e poi ho scuffiato.
Il tempo di salire sullo scafo e la distanza fra me e mio papà era raddoppiata.
Se la barca ha l'albero stagno il trampolino prende aria e a nuoto non la raggiungi più. Ovviamente da solo non riuscivo a raddrizzarla (un vecchio topcat molto più pesante rispetto ad un F18).
Un surfista mi riportò mio papà al traino.
Ero ancora acerbo dal punto di vista catamaranesco, se dovesse ricapitare scuffierei completamente la barca così che non prende più aria, poi in due mettendosi sull'angolo di poppa del trampolino si raddrizza.
Peccato che oggi mio papà non c'è più, si sarà comprato un classe A fra le nuvole.
(26-09-2017 07:34)sailor13 Ha scritto: [ -> ]Per curiosità. cosa si è rotto? Il gancio non credo,....
Sui trapezi di una volta non era un'ipotesi così remota.
A me, nella notte dei tempi
, da un trapezio Helly Hansen ( me lo ricordo perchè piantai su un bel casino ) si staccò il gancio, in corrispondenza della saldatura, dalla piastra che teneva le cinghie.... ora i ganci però sono fatti in modo diverso ....
(26-09-2017 09:51)lxl_F.18_lxl Ha scritto: [ -> ]A me, qualche anno fa, è capitato di perdere mio papà.
Si è aperta la piomba del cavo del trapezio lasciandomi senza prodiere, ho fatto 15 metri e poi ho scuffiato.
Il tempo di salire sullo scafo e la distanza fra me e mio papà era raddoppiata.
Se la barca ha l'albero stagno il trampolino prende aria e a nuoto non la raggiungi più. Ovviamente da solo non riuscivo a raddrizzarla (un vecchio topcat molto più pesante rispetto ad un F18).
Un surfista mi riportò mio papà al traino.
Ero ancora acerbo dal punto di vista catamaranesco, se dovesse ricapitare scuffierei completamente la barca così che non prende più aria, poi in due mettendosi sull'angolo di poppa del trampolino si raddrizza.
Peccato che oggi mio papà non c'è più, si sarà comprato un classe A fra le nuvole.
Il mio trampolino è mesh e non dovrebbe prendere tanta aria. Le altre volte che ho scuffiato ho sempre raggiunto la barca a nuoto, ma considera che pratico il nuoto 3/4 volte la settimana, ho una certa dimestichezza. Mi spaventa di più l'idea di raddrizzare il cat a 180 gradi, non credo che sia così semplice raddrizzarlo. Per me da solo credo sia impossibile.
Ma dove veleggia il tuo papà, vanno sui foil tra le nuvole?? Figo!
Almeno sappiamo che non ci annoieremo, a me questa idea di restare in contemplazione della perfezione del creatore non mi convince molto, se ci sono i classe A ci vado, altrimenti provo a bussare sul piano di sotto, mi sa che si divertono di più...