(30-09-2017 16:26)fomalhaut Ha scritto: [ -> ]A parte gli evidenti bitorzoli dovuti a non equilibrate torsioni dei trefoli e dei legnoli, questo tipo di cavo ne ha una parte Z e una parte S quindi quando subisce torsioni una si allunga e l'altra si accorcia e se non sono equilibrato questo è il risultato.
Il materiale migliore per la protezione del cavo è la pelle consiglio la vacchetta volanata.
Nelle foto ho visto un ottimo cavo del tipo square line che fra tutte le buone qualità ha quella di non cigolare, ma "orrore" è annodato anziché impiombato.
Per quanto riguarda il materiale il nylon è il più adatto-
E' annodato, orrore, per tre motivi.
banale: te lo puoi tirare a bordo e usarlo per altro, e, andando in giro parecchio, portartelo dietro e farne più cose (per esempio passarlo in un anello da banchina);
importante: perché così ogni tanto lo giri e/o lo sposti, così non si sollecita sempre nello stesso modo e si consuma/stira in maniera uniforme, sia sulle gallocce che in banchina;
pragmatico: siccome le piombe le sappiamo fare benissimo su ogni tipo di cavo, e ne abbiamo fatte una iosa e mezza, non ce ne fregava nulla dimostrare di saperle fare.
Le fasciature di protezione sono in tela olona per i motivi di praticità che ho già detto, e certo più pratiche ed estetiche dello spezzone di tubo infilato.
Dato l’evidente stato di usura nella zona dei “bitorzoli”, con buona probabilità il cavo è stato sottoposto a sfregamento localizzato a lungo e sottoposto a forte tensione violenta e ripetuta, per esempio come quando rimane in una bocca di rancio per parecchio e lavora con un angolo molto accentuato durante un rinforzo di vento o onda.
Il tipo di torcitura dei legnoli e il verso, non centrano nulla, né centra la qualità del cavo, che incide sulla resistenza e non sulla commettitura; centra il come e il dove è stato messo in forza.
Il cavo in questione, come ho detto sopra, è stato stirato oltre il suo consentito, è buono ancora per un utilizzo di ripiego sapendo che il carico di lavoro (che non è il carico di rottura) è almeno dimezzato.
Le fasciature in vacchetta, cucite a mano, su barche "umane" (per esempio su un “plasticone industriale”, anche se sono ottime barche) sono un inutile esercizio di estetica fine a se stessa, costoso e che non dimostra nulla, dato che si comprano cavi già fasciati e ogni vecchio marinaio dei marina, per soldi, fa fasciature e piombe.
Altro discorso sono le barche d’epoca e/o blasonate.
Proprio volendo, meglio della vacchetta è il cuoio martellato (o la crosta) ingrassato a sego di vacca, così come si faceva ai miei tempi con il ginocchio dei remi e i cavi da banchina, cucito a spago catramato; sicuro, molto longevo e pratico, con il fascino delle cose essenziali d’antan, forse un po’ troppo marino per odierne barche da “diporto”.
Il Nylon è solo più elastico del poliestere, ma col tempo si irrigidisce, diventa duro e difficile da annodare.