Qualcuno mi spiega con parole semplici la differenza tra taglio cross cut e triradiale. Perché il taglio triradiale è più performante? Ha senso spendere un 20% in più per avere vele triradiali su una barca da crociera, senza alcuna velleità competitiva? Domande base, lo so, portate pazienza...
in genere i materiali sono diversi, e' facile dire dacron, ce ne sono una infinita.
il taglio triradiale consente di usare materiali diversi su zone con sollecitazioni diverse, questo consente a parita di peso e di resistenza alle sollecitazioni di fare vele piu leggere.
in generale nel taglio triradiale (sempre di dacron parlo) si usa la "direttrice" piu elastica, ovvero si ottiene una vela piu elastica e quindi meno prestante, ma, piu duratura.
questo aspetto cambia notevolmente se invece del dacron si usano altri materiali.
in generale le vele triradiali sono piu belle da vedersi, sono piu critiche da riparare e sono spesso impossibili da modificare.
a rileggermi direi che oltre a costare di piu sono pure peggio..
non e quello che penso, ma ho cercato di darti un quadro oggettivo.
Con il taglio triradiale il velaio ha più possibilità di dare la forma e la posizione del grasso desiderata, poi il risultato dipende solo dal velaio...
Ci sono anche tanti altri fattori che determinano la forma e il risultato, come il punto di scotta e un idea esatta di cosa si vuole, quindi il mio personale consiglio, più da armatore che da tecnico è di valutare se la qualità del velaio è all'altezza del incremento dei costi.
Esempio pratico, se ordino un genova ai cinesi, me lo faccio cross cut, se voglio una bella vela, ho fiducia nella veleria a cui mi rivolgo e magari vorrei anche che fosse in materiale di ottimo livello, vado di triradiale.....anche se le vele avvolgibili in ogni caso devono essere piuttosto piatte.
Ricordo un vecchio intervento di Albert in cui precisava esattamente il contrario smontando le mie certezze.spero di non sbagliarmi.
(29-09-2017 02:02)zankipal Ha scritto: [ -> ]Con il taglio triradiale il velaio ha più possibilità di dare la forma e la posizione del grasso desiderata
Se la fai in dacron meglio a ferzi orizzontali.-
(29-09-2017 08:55)bullo Ha scritto: [ -> ]Se la fai in dacron meglio a ferzi orizzontali.-
Quoto bullo! Su una triradiale quando il d'acconto molla un po' la forma si compromette di più che con una vela a ferzi orizzontali.
Lessi qualcosa sul sito della veleni di Andrea Mura che diceva di diffidare di chi vi propone una vela triradiale in dacron.
Io ho fatto fare un genoa in dacron ibrido ovvero: mura, bugna e penna con taglio triradiale e parte "centrale" a ferzi orizzontali.
Per adesso sono contento della resa, vediamo quanto dura....
Polohc,
per caso hai una foto di questo ibrido?
Non ne ho mai sentito parlare
Grazie
BonrFree
(29-09-2017 10:50)polohc Ha scritto: [ -> ]Io ho fatto fare un genoa in dacron ibrido ovvero: mura, bugna e penna con taglio triradiale e parte "centrale" a ferzi orizzontali.
Per adesso sono contento della resa, vediamo quanto dura....
Qui il carrello era regolato male ma non ho altre foto
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(28-09-2017 21:40)Guido_Elan33 Ha scritto: [ -> ]Qualcuno mi spiega con parole semplici la differenza tra taglio cross cut e triradiale. Perché il taglio triradiale è più performante? Ha senso spendere un 20% in più per avere vele triradiali su una barca da crociera, senza alcuna velleità competitiva? Domande base, lo so, portate pazienza...
Il taglio triradiale nelle vele è nato agli inizi degli anni 80 per sfruttare le caratteristiche dei "nuovi" materiali, che permettevano di avere una elevata resistenza all'allungamento nel senso della lunghezza (i cosiddetti "warp oriented", che si traduce con "ordito orientato"). Infatti, fino ad allora i tessuti come il dacron venivano realizzati su normali telai, in cui l'ordito (le fibre dritte del telaio) erano orientate nel senso della larghezza, con la trama che invece era nel senso della lunghezza. Ora, poiché l'ordito è dritto, si allunga molto meno della trama, che invece fa tutte le "S" tra le fibre dell'ordito. Questo è il motivo per cui il tessuto nel cross cut si dispone con le fibre dell'ordito esattamente parallele alla balumina, dove arrivano i massimi sforzi, in modo da avere la massima resistenza all'allungamento e la massima stabilità della forma.
Nei primi anni 80 i velai hanno pensato bene di inventarsi dei telai che permettessero di disporre l'ordito per il lungo, consentendo di tessere dei tessuti di dacron con le fibre resistenti messe appunto lungo la lunghezza del rotolo e con la trama nel senso della larghezza. Questo per poter produrre vele con i "ferzi" orientati meglio secondo la direzione degli sforzi presenti sulla vela. In contemporanea, sono anche nati i primi materiali compositi, con le pellicole di mylar incollate al dacron o a fibre di materiali ad alto modulo per aumentare la resistenza agli allungamenti. Soprattutto questi ultimi materiali hanno reso estremamente efficace il taglio triradiale, cambiando radicalmente le prestazioni delle barche. Oggi, per chi se le può permettere, le membrane hanno ulteriormente migliorato l'efficacia delle vele, superando di molto i tagli triradiali.
Spero di aver risposto al tuo primo quesito.
Quanto alla convenienza, dipende dai materiali che scegli. Per conto mio una vela performante aumenta sempre la sicurezza della barca e il piacere di andare a vela, anche se si tratta di uno scafo da crociera senza velleità agonistiche. Quindi, se hai un budget limitato scegli certamente una vela cross cut in dacron. Ma se appena puoi spendere un 20-30% in più, prenditi una vela triradiale in laminato tipo CDX, pensato proprio per la crociera, oppure crosscut in materiale tipo Hydranet o Fibercon Hybrid per crosscut, che sono dei dacron con l'ordito rinforzato da fibre di dyneema o vectran, che assicurano una maggiore rigidezza e stabilità di forma alla vela. La barca sbanderà meno e camminerà di più, ti sembrerà proprio un'altra cosa!
secondo me i triradiali torneranno a farsi ammirare
soprattutto quelli fatti in modo che non sembrano neanche triradiali ma laminati custom
tra le "infinita" di dacron esistenti ce ne sono pure di quelli costruiti apposta per il taglio triradiale.
in generale io la vedo come bullo, e forse l' ho pure scritto cercando di nasconderlo tra le righe.
gli spi li vedo a taglio triradiale da una vita, non saprei dargli una datazione.. so ancora giovane anche se la memoria non mi aiuta piu di tanto.
Riprendo discussione perché sto facendo la randa nuova, il velaio mi ha consigliato la randa triradiale in dacron è migliore da tutti i punti di vista rispetto a quella a ferzi orizzontali , a detta sua con il triradiale la vela si può fare più leggera ed è anche più resistente , una vela da 6 once nel mio caso ha una resistenza da 12 once sugli incroci , questo mi sembra di aver capito , prezzo circa 70 euro/mq contro i 60eur/ mq del xcut, leggendo i post sono un po' confuso
Insisti per una randa con tessuto più pesante, un pochino, di quello che ti consiglia e fatti fare le cuciture triple dopo baruffa, taglio ferzi orizzontale.
Un pò penalizzata con poco vento ma ti dura il doppio.-
Mi sa che hai capito male
....
Allora, queste sono le schede dei migliori tra i dacron in commercio.
Fill oriented per taglio Cross cut:
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Warp oriented per taglio triradiale
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Come vedi, entrando in tabella con la misura della barca, le grammature per una barca di 30' non cambiano sostanzialmente tra tessuti fill e tessuti warp oriented e variano di poco intorno alle 6.5 oz.
Per quanto riguarda il costo, probabilmente il tuo velaio vuole spingere quel prodotto, perchè, facendo i conti con gli stessi parametri, la differenza dovrebbe essere ben più consistente.
le tabelle le ho viste ma non ci ho capito un granché, la prima tabella fibercom da come capacità nel tenere la forma e grammatura scarsa , invece le wrap sembra che abbiano valori più alti, comunque ,mi fido più l di voi perché non dovete vendermi niente, quindi in poche parole ferzi orizzontali e tessuto 7 once va più che bene.
Meglio steccata che triradiale
(01-03-2021 20:53)soravia Ha scritto: [ -> ]Meglio steccata che triradiale
Non si può steccare la triradiale?
Ciao a tutti,
Ho letto qualcosa su questa discussione già aperta da tempo, e vorrei chiedervi, se magari a distanza di qualche anno, è cambiato qualcosa sul dacron … in breve , il mio velaio mi ha consigliato un gioco di vele ( randa e genoa) in dacron con taglio triradiale ( il prodotto dovrebbe essere della Newport Challenge ) . A detta sua questa casa fornisce il dacron per triradiale, che permette alle vele di mantenere una buona forma anche sotto qualche raffichetta e di distribuire, grazie al taglio triradiale , meglio il grasso.
Ora il mio dubbio è… il dcx costa circa il 30% in più… questo dacron effettivamente è valido? Un gioco di vele in dacron con taglio triradiale , può essere una scelta giusta per una barca da crociera che vuole delle prestazioni migliori?
(28-01-2022 09:20)Daniele Passalacqua Ha scritto: [ -> ]Un gioco di vele in dacron con taglio triradiale , può essere una scelta giusta per una barca da crociera che vuole delle prestazioni migliori?
Come vedi dalle tabelle che avevo postato a marzo 2021 e dunque abbastanza recentemente, anche la Contender realizza un buon (direi il migliore) dacron warp oriented per taglio triradiale.
Come già espresso in molti post, il tipo di taglio deriva dall'orientamento delle fibre del materiale che deve coincidere il più possibile con quello dei carichi distribuiti sulla vela.
La forma si ottiene con il cross-cut o con il triradiale senza problemi.
Le prestazioni a vela nuova differiscono di pochissimo.
Il vantaggio del triradiale è che nei vertici i pannelli radiali distribuiscono meglio i carichi.
Il vantaggio del cross-cut è che per l'orientamento diagonale dei pannelli lungo l'inferitura, la forma della vela è sensibile alla tensione di drizza, mentre nel taglio triradiale quando il grasso arretra verso la balumina non c'è nulla da fare.
Come vedi non c'è una risposta univoca.
Posso però darti un mio parere: la vela in dacron triradiale è un "vezzo" che ha però il suo prezzo.