(06-10-2017 01:22)Testadura Ha scritto: [ -> ]Ciao Rob
L'argomento mi interessa: puoi dirmi dove hai letto delle prove di Lorient?
+kavoc5 (avevo registrato bozza ieri poi non inviata)
Non ho letto, esperienza di prima mano, nel senso discusso direttamente con chi ha fatto i test (barche e SNSM). Nella rada c'è una tale concentrazione di "attori nautici" (oltre a varie basi SNSM, c'è un centro di formazione Solas per la sicurezza, c'è il Polo Course au large, vari club nautici molto attivi, l'aeroporto è la base dei mezzi aerei di salvataggio marittimo per tutto l'Atlantico di competenza francese, ecc), vengono fatti regolarmente esercizi, test, incontri.
Il "test" locale delle radioboe era stato fatto con mare relativamente mosso, riceventi in barca a vela, risultato che dopo relativamente poco il segnale scompariva e non era più aggiornato.
Ma -aggiungo io- aveva il merito di esistere. Cosa vuol dire: viene inviato un segnale, poniamo ricevuto da tutti attorno. A seconda di come si parametra il proprio ricevente, un segnale non ripetuto dopo x secondi viene rimosso. Il fatto di essere "visti" dipende da come gli altri attorno sono parametrati. Vedi sotto per "cosa vedono gli altri"
(Forse il verbo corretto e' parametrizzare?)
Per qualcosa di scritto, ho trovato questo, fatto con mare piatto (in fondo c'è il riferimento a un altro test)
http://www.medhermione.fr/Files/essai_ba..._ais_3.pdf
Traducendo rapidamente:
1. Ritardo nell'acquisizione della posizione gps da parte della radioboa, i ricevitori ais ricevono il segnale dopo 4 minuti dall'attivazione in acqua.
2. Il segnale ricevuto sugli schermi non è distinguibile da un segnale "normale", bisogna aprire la finestra per poter leggere "MOB", ma non suona nessun allarme
3. Il Cross (MRCC) lo ha visto sui propri schermi più in ritardo, 10 minuti dopo, anche loro hanno constatato il fatto che appaia questo bersaglio senza nessuna indicazione che si tratti di situazione di soccorso
4. Concludono che possa essere utile per ritrovare la posizione della persona in mare, ma essenzialmente per i compagni di sventura che si accorgano materialmente che qualcuno è cascato in mare, e per chi sta li' attaccato allo schermo ad aspettarsi che venga fuori il segnale; altre barche attorno vedono il bersaglio sullo schermo ma se non aprono la tendina del target non riconoscono il distress
5. Alcuni ricevitori AIS viceversa riescono a riconoscere il segnale e fanno suonare un allarme.
Mi sembra che se ci si dota di queste radioboe AIS individuali, valga molto molto la pena verificare che il proprio ricevitore AIS abbia questo allarme (punto 5), altrimenti l'efficacia va a farsi benedire, tranne essere tutti li fuori e vedereil poveretto cadere fuori.
Invece: uno casca in mare, altri dentro: passano 4 minuti prima che la radioboa funzioni, le unità attorno vedono un nuovo bersaglio identico agli altri, se non suona almeno l'allarme nella sua barca al poveretto rimane molto poco in cui sperare.
Mia opinione e' che i 4 minuti di acquisizione della posizione siano molti, ci sono chip gps che trovano un fix in alcuni secondi (ho una radio portatile dsc che trova la posizione in qualche secondo, anche dopo essere stata tenuta spenta per settimanee spostata di qualche migliaio di miglia), almeno i prodotti testati avevano performance molto inferiori al possibile.