si può?
e quali sono i trucchetti?
voglio dire scegliere qual sia il migliore angolo a scendere senza log, senza tabelle, senza direzione del vento.. come si fa? io sento nettamente quello scalino di velocità che si ottiene poggiando quei pochi gradi in più, e lo sento anche di bolina, ma ci sono altri trucchetti che non l'accelerometro integrato sul fondoschiena?
bullo... parla !!!!
aghhagagagahhahahaga
ciao a tutti
... ebbi occasione di parlare col grande Tino Straulino (il "Tino Piccolo", nella mia famiglia): mi indicò che sul naso aveva un "brufolo" che gli faceva sentire il vento, ma che la barca la si sente col (non credo abbia usato la parola che indico io) "cul". E ancora: " la corrente la senti anche dal rumore delle ondicelle a destra o a sinistra..." Mah, sono segnali che credo tutti i velisti sentono, ma poi utilizzarli bene.... per settare le vele....è un'altra storia!
Io credo che una grande vantaggio lo abbia chi ha iniziato ad andare a vela da ragazzino sulle derive, rispetto a chi ha iniziato ad andare a vela da adulto, iniziando subito con i cabinati, più pesanti e meno "reattivi".
Costa meno una derivetta usata di una stazione del vento contutti gli ammennicoli...
Uscitine finalizzate e letture serali tecniche fanno il resto...
Comunque le prime cose che mi vengono in mente sono i filetti (non quello di ieri sera) e la sensazione del vento (apparente) sulla faccia e sulle orecchie...
(07-10-2017 10:40)refosco Ha scritto: [ -> ]... ebbi occasione di parlare col grande Tino Straulino (il "Tino Piccolo", nella mia famiglia): mi indicò che sul naso aveva un "brufolo" che gli faceva sentire il vento, ma che la barca la si sente col (non credo abbia usato la parola che indico io) "cul". E ancora: " la corrente la senti anche dal rumore delle ondicelle a destra o a sinistra..." Mah, sono segnali che credo tutti i velisti sentono, ma poi utilizzarli bene.... per settare le vele....è un'altra storia!
D'accordo su tutto e vale il 90% della regolazione generale, non è poco.....fermo restando che i comuni mortali difficilmente raggiungono il 100%, non resta che trovare almeno quel 5% che poi fa la differenza almeno in regata, questo vale l'ordine di decimo di nodo e a mio parere solo lo strumento è in grado di percepirlo !!
Mah, la barca si può portare anche senza strumenti, ma la devi conoscere a memoria. Devi sapere quali sono i piccoli movimenti che fa, quel grado in più di sbandamento, l'accelerazione quando di poppa poggi sull'onda, la pressione sulla vela con la scotta in mano. Ma per arrivarci gli strumenti servono eccome. Io ho la tabella con le polari in pozzetto, ma ormai non la guardo più, in funzione della vela, del vento e dell'onda lo so, con una approssimazione di cinque gradi, qual'e' l'angolo giusto. Ma poi mi serve un bravo tailed di poppa e un bravo randista di bolina che regolino in continuazione, altrimenti non manca il decimo, ma il mezzo nodo. Per arrivarci però devi guardarli gli strumenti, e averli tarati bene. Oppure, avere una gemella e navigare insieme ... ma allora o è una deriva o è un monotipo.
Verso la fine degli anni 80 facevo regate su un 3a classe con solo windex e velocità del vento... ma avevamo un timoniere che veniva dal vaurien... lasciavamo tutti dietro.
Morale: senza manico gli strumenti saranno anche belli ma non servono a niente.
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(07-10-2017 12:13)LiberaMente Ha scritto: [ -> ]Mah, la barca si può portare anche senza strumenti, ma la devi conoscere a memoria. Devi sapere quali sono i piccoli movimenti che fa, quel grado in più di sbandamento, l'accelerazione quando di poppa poggi sull'onda, la pressione sulla vela con la scotta in mano. Ma per arrivarci gli strumenti servono eccome. Io ho la tabella con le polari in pozzetto, ma ormai non la guardo più, in funzione della vela, del vento e dell'onda lo so, con una approssimazione di cinque gradi, qual'e' l'angolo giusto. Ma poi mi serve un bravo tailed di poppa e un bravo randista di bolina che regolino in continuazione, altrimenti non manca il decimo, ma il mezzo nodo. Per arrivarci però devi guardarli gli strumenti, e averli tarati bene. Oppure, avere una gemella e navigare insieme ... ma allora o è una deriva o è un monotipo.
parlando di cose pratiche trovo in generale insostituibile il nastro magnetico delle videocassette come segnavento ma in pratica su una barca a vela grande non saprei davvero dove metterlo e quindi chiedo (il windex a confronto non lo trovo molto efficace)
un'altra cosa che forse è un po' stupidina é quella di traguardare correttamente un punto, una boa, un capo, un'isola ecc. al timone specie quella a barra che consente di stare molto fuori non si può traguardare con la prua, ma ci vuole qualcos'altro tipo un candeliere, e anche li ci vuole l'occhio giusto per sottrarre l'angolo di deriva atteso
poter stare seduti molto fuori al timone credo amplifichi molto i movimenti della barca, e a me sembra utile
un riferimento visivo con i gradi di timone dati? per non parlare della pressione sulla barra...
trucchetti o cose a cui stare attenti insomma
avanti... confessate !!!!
(07-10-2017 12:13)LiberaMente Ha scritto: [ -> ]Mah, la barca si può portare anche senza strumenti.... ....Ma per arrivarci gli strumenti servono eccome....
mi trovi d'accordo, io però sconosco quale sia il modo corretto di tararli bene.
per dire io ho corretto solo angolo del vento e log (a motore... sbandati? chissà...), l'anemometro é ok di base
mi riprometto mese dopo mese di collegare la bussola ma non lo faccio mai...
non so quanti questo sia adeguato per aiutarmi ad andare meglio a vela perciò chiedo
il log invece serve devo dire, ma solo quello
in realtà forse mi intimorisce il fatto che per tararli bene le tabelle di correzione (compensi per angolo di sbandamento, angolo di deriva ecc, ammesso che uno abbia gli strumenti professionali a bordo) per esempio siano di gran lunga fuori dalla portata dell'amatore
(07-10-2017 12:13)LiberaMente Ha scritto: [ -> ]....Oppure, avere una gemella e navigare insieme ... ma allora o è una deriva o è un monotipo.
giustissimo, secondo me anche fuori dalla monotipia aiuta se c'è un po' di collaborazione tra le due barche
Io gli strumenti li ho scoperti molto tempo dopo aver imparato ad andare a vela. I motivi sono due, ho iniziato sugli Optimist, fatto tantissima deriva fino alla maggiore età e, secondo motivo, la barca di famiglia era d'epoca e mio padre ha sempre detestato qualunque ammennicolo che lo facesse andare 1 nodo più forte, le litigate che ci siamo fatti non te le racconto... per farmi montare ALMENO un windex è stata una lotta.
Poi sono salito su barche terze ed ho scoperto la grandissima comodità degli strumenti, ma arrivando già allenato a farne a meno.
Il grande Straulino diceva "gli strumenti ti danno un dato già vecchio" ed aveva ragione, ma col tempo ho scoperto che gli strumenti sono molto importanti, non indispensabili ma molto importanti, sono in grado di dirti tanto per cominciare se il lato buono è quello di destra o di sinistra e la tendenza del vento, diciamo che sono più utili per l'analisi dello storico e per capire l'evoluzione della direzione che non per il dato immediato.
Tanto per far capire quanto siano importanti: anni fa De Angelis ricevette la nomination per Velista dell'Anno perché aveva vinto una Middle Sea Race "nonostante un black out elettrico a bordo avesse compromesso l'uso degli strumenti" ..ecco, se questo espediente lo ha reso uno dei papabili velisti dell'anno vuol dire che gli strumenti sono considerati veramente molto importanti (e che il manico, volendo, conta più degli strumenti stessi).
Se ne può fare a meno, eccome, ma come giustamente dice LiberaMente bisogna conoscere molto bene la barca, sennò non ti comunica quello che devi sentire. Uscire, uscire, uscire, veleggiare, veleggiare, veleggiare.. unico consiglio purtroppo.
Più grande è la barca e meno la senti devi guardare il log.
Gli strumenti ritardano tu senti prima l'aumento del vento e i cambio di direzione, guardi le vele, di notte più difficile hai il segnavento in testa e sopra tutto devi sentire la barca.
C'è gente che anche dopo 60 anni non saprà stare al timone, potrà mettersi tutta la strumentazione possibile ma nulla, stringerà sempre meno degli altri e in poppa correrà meno.
Io musicalmente sono sordo e lo rimarrò sempre.
Lo stesso per qualcuno che va a vela. Sarà sordo per tutta la vita.
comunque la bussola e il windex non li includerei tra gli strumenti di cui sopra
ci devono essere per forza credo
(07-10-2017 19:16)bullo Ha scritto: [ -> ]Più grande è la barca e meno la senti devi guardare il log.
Gli strumenti ritardano tu senti prima l'aumento del vento e i cambio di direzione, guardi le vele, di notte più difficile hai il segnavento in testa e sopra tutto devi sentire la barca.
C'è gente che anche dopo 60 anni non saprà stare al timone, potrà mettersi tutta la strumentazione possibile ma nulla, stringerà sempre meno degli altri e in poppa correrà meno.
Io musicalmente sono sordo e lo rimarrò sempre.
Lo stesso per qualcuno che va a vela. Sarà sordo per tutta la vita.-
Questa è una grande verità. Mi è capitato di mettere al timone persone che non erano mai andate in barca e dopo cinque minuti vederle portare la barca decentemente, riuscire più o meno a tenere la rotta, ed altre che anche a dopo un ora a spiegargli orza poggia ora accelera non riescono assolutamente a tenere un andatura ...
In crociera quest'anno non li ho mai acceso. Arrivo dalle derive e da un Mumm 30 x cui quando si hanno filetti e windex al posto giusto non servono a niente. Altra cosa in regata dove devi portare la barca in target e gli strumenti sono o bligatori x I cambi vela
il quesito è sempre lo stesso.... velocità o comfort? stammattina, libecciata 13-15 knt, mare formato, argentario, dopo un oretta la mia compagna mi ha chiesto(giustamente)... rallentiamo? Altro che strumenti....