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Versione completa: Con la seconda mano di terzaroli serve lo stralletto?
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Salve,
sull'albero Francespar del mio Dufour 34 n° 98 del 1975, acquistato due anni fa, tra le crocette e la testa c'è un'asola per un'attacco a martelletto o a conchiglia che sembra predisposta per uno strallo di trinchetta o un baby stay e in coperta, a meno di un metro dal musone di prua, c'è il relativo attacco per la mura.Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Nella foto si vede l'asola tra il discutibile sistema di lande per trinchetta e volanti credo installato successivamente, ma non ci sono asole laterali per le volanti, come se quell'unica asola fosse per un baby stay e non per uno strallo di trinchetta (a meno che non si presupponesse una trinchetta senza volanti).
Dalla foto dell'albero con la seconda mano presa sulla randa si vede che la penna coincide con la posizione dell'asola.Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Vi sembra possibile che un albero di questo tipo (non passante, 4 sartie basse ,2 alte, strallo e paterazzo, crocette non acquartierate) all'apparenza molto robusto, abbia bisogno di uno stralletto per contrastare la balumina della seconda mano?
Nel piano velico e nelle descrizioni allegate alla brochure originale non c'è ne trinchetta ne stralletto.
Grazie per le vostre indicazioni.
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A me sembra più facile fosse la sede per una puleggia tipo alto tangone. Il buco poi e' stato utilizzato per un accrocchio artigianale che non servirà mai a quell'uso. Riprestinerei il suo uso ...
Comunque credo basti cercare qualche foto su internet
Il Golfare in coperta e' piu facile sia un attacco per il basso del tangone. Basta vedere sotto come e' ancorato.
(10-10-2017 00:43)gennarino Ha scritto: [ -> ]Salve,

Vi sembra possibile che un albero di questo tipo (non passante, 4 sartie basse ,2 alte, strallo e paterazzo, crocette non acquartierate) all'apparenza molto robusto, abbia bisogno di uno stralletto per contrastare la balumina della seconda mano?

Si, nelle peggiori condizioni (quelle per cui metti la seconda mano di bolina col mare grosso) si, ti auguro di non trovartici ma nel caso ti invito a metterti a piede d'albero e guardare verso l'alto, se la scotta randa è ben cazzata vedrai che sul cavo d'onda l'albero si abbanana all'indietro proprio in concomitanza della penna.
se lo metti male non fa, io col 31 quando vedevo pompare l' albero mi accontentavo di mettere in forza l' amantiglio del tangone, fa una differenza importante.
NO! L'albero non ha bisogno dello stralletto. la conferma cè l'hai dalle centinaia di barche come la tua in giro per il mondo.
L'albero non si piega nè in avani nè verso poppa, la balumina tira l'albero indietro.
La regolazione deve essere fatta cazzando di più le sartiole 2 a prua e un pò meno quelle a poppa.
L'Attacco sull'albero che chiami asola con quella barretta trasversale non so a cosa serva, io la leverei perche la balumina del genoa va a sfregare.
Gli alberi sono un'oppppppinione.-
Se hai le basse di prua non serve nessun stralletto
Lord, credo sia come dici: la piastra in coperta che fa da mura scarica in chiglia ma non sembra un tirante originale essendo diverso dal quelli Dufour delle lande sottocoperta. Forse è stato irrobustito quando è stata armata la trinchetta con quel sistema di staffe e landa sull'albero intorno all'asola. C'è in dotazione una trinchetta (sembra più uno yankee in verità) di circa 10 mq. e due paranchi a 4 vie probabilmente per le volanti (che però non ci sono più) e l'albero porta i segni d'uso in corrispondenza della staffa, quindi credo che il sistema sia stato usato per strallo di trinchetta e volanti.
Bullo, infatti il manuale Dufour dice di regolare le basse dietro puntandole forte a mano e quelle avanti due giri oltre la puntatura (francamente mi sembra tutto un po' leggero ma c'è scritto così).
Zankipal, mi lasciava perplesso la distanza che c'è tra la penna della randa terzarolata e l'attacco delle sartie basse.
Sicuramente come dite armare uno stralletto limita il pompaggio in condizioni dure ma la mura è molto vicina a quella del genoa e qualche fastidio lo da nei cambi di bordo. Mi chiedo se con quel tipo di albero piuttosto robusto è così utile e/o conveniente.
(10-10-2017 11:29)gennarino Ha scritto: [ -> ]Lord, credo sia come dici: la piastra in coperta che fa da mura scarica in chiglia ma non sembra un tirante originale essendo diverso dal quelli Dufour delle lande sottocoperta. Forse è stato irrobustito quando è stata armata la trinchetta con quel sistema di staffe e landa sull'albero intorno all'asola. C'è in dotazione una trinchetta (sembra più uno yankee in verità) di circa 10 mq. e due paranchi a 4 vie probabilmente per le volanti (che però non ci sono più) e l'albero porta i segni d'uso in corrispondenza della staffa, quindi credo che il sistema sia stato usato per strallo di trinchetta e volanti.
Bullo, infatti il manuale Dufour dice di regolare le basse dietro puntandole forte a mano e quelle avanti due giri oltre la puntatura (francamente mi sembra tutto un po' leggero ma c'è scritto così).
Zankipal, mi lasciava perplesso la distanza che c'è tra la penna della randa terzarolata e l'attacco delle sartie basse.
Sicuramente come dite armare uno stralletto limita il pompaggio in condizioni dure ma la mura è molto vicina a quella del genoa e qualche fastidio lo da nei cambi di bordo. Mi chiedo se con quel tipo di albero piuttosto robusto è così utile e/o conveniente.

Può darsi che armavano uno stralletto per una tormentina considerando la randa terzarolata al posto delle volanti, ma in una barca come la tua, la tormentina la usi con 40 nodi e dubito che in quelle condizioni si tenga la randa cazzata con balumina a ferro...
Ripristina tutto come la aveva pensata Michel Dufour che era uno che sapeva quel che faceva; Doi Malingri, con le barche di Dufour, cinquanta anni fa ci faceva l'Atlantico. Comunque, la faccenda della trinchetta è da psicosi, sembra che tutti debbano fare l'Horn contromano una settimana si e una no.
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