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Sulla mia prima barca, Multi 96, era montato un boma rotante: comodissimo; ti mettevi all' albero, allentavi di poco il winch mangiadrizza e con la maniglia da winch azionavi un meccanismo che faceva ruotare il boma sul quale si avvolgeva la randa; avevo sempre l' impressione di chiudere una tenda da sole; mai avuto un' inceppamento o un problema.
@pippuzzo Pensa dopo i 70 !
@kitegorico Ma prima di acquistare non aveva verificato il funzionamento e lo stato delle vele ? Se si bloccano anche in issata significa (probabilmente) che e' rovinata la ralinga di inferitura o (meno probabile) la canaletta.
sul mio Ketch ho il rollaranda nel boma (Sailtainer). Non vi sono assolutamente problemi di inceppamento, il meccanismo è praticamente un avvolgifiocco orizzontale; funziona bene, a patto che la randa sia perfettamente scarica dal vento altrimenti, essendo la vela "full batten", le stecche tendono ad impuntarsi e la vela non scorre bene nella canaletta. La isso a mano dall'albero però per gli ultimi tre metri devo usare il winch. L'ammainata è un po' più delicata in quanto se si molla di colpo tutta la drizza la vela precipita e pertanto c'è il rischio che si avvolga male; pertanto è meglio procedere con un gentile accompagnamento mollando lentamente la drizza contemporaneamente all'operazione di avvolgimento
Bellubentu,
pensi che possa essere una buona idea usare come regolatore della tensione della dizza in ammainata un "freno a 8" (non ne conosco il nome esatto) di quelli usati dagli alpinisti per rallentare la discesa ? O puo' dare troppo attrito ?
Potrebbe non essere una cattiva idea, a patto che la drizza sia di materiale molto scorrevole altrimenti con un discensore a 8 (che io già uso come freno del boma) c'è il rischio che la randa non venga giù se non faticando molto con l'avvolgiranda armato sul winch; bisognerebbe provare ! Mi sa che ci provo
@IanSolo Riprendo a distanza di tempo ( e passato l'inverno...): hai avuto modo di navigare e ridurre vela con vento forte? Ho anch'io un avvolgibile nel boma e non sono entusiasta ne della tensione della drizza scaricata sulla vela avvolta ne della tensione della balumina sulla vela avvolta ovviamente in un punto del rullo lontano dai cuscinetti che lo tengono. Peraltro non posso dirr che la balumina sotto tensione appiattisca effettivamente la base e la vela. Al riguardo va un po meglio se fermo l'avvolgimento in maniera da avere una stecca nella faparte inferiore del rullo.
Ho visto vele avvolte sul boma (Elvstrom) con anello in fettuccia sia in inferitura che in balumina suppongo per prendere i terzaroli ( o irrobustire?)
No, per ora non mi e' capitato di dover ridurre con vento (veramente) forte, ho avuto solo fino a circa 20 nodi.
Facendo la riduzione a livello di una stecca la base rimane degnamente tesa e la randa non ha l'aspetto di un paio di "mutande" ma e' piu' o meno cio' che si ottiene con un analogo buon avvolgitore nell'albero: le vele avvolgibili, fiocchi o rande che siano possono essere discrete ma mai perfette.
Ho anch'io la randa avvolgibile nel boma. Volevo chiederti se ammaini di colpo o nel frattempo avvolgi nel boma?
E' indispensabile avvolgere mentre ammaini in particolare se c'e' vento, in caso diverso la randa svolazza libera e non l'avvolgi piu'.
In pratica si avvolge tenendo la drizza leggermente frenata di quel tanto che non fa' cadere la vela ma che la lascia scorrere senza fatica.
Si infatti senza garrocci la randa non viene trattenuta e cade in coperta. Io ho la drizza in acciaio e il freno del winch con il vitone e fatico a trovare la giusta frenata. Ci vorrebbe una frizione tarata allo sforzo ma io non ho esperienza di questo sistema. Una domanda sulla cimetta avvolgiranda: attualmente mi trovo una vecchia cima in poliestere da 12, scalzata nella parte che si avvolge nel tamburo. Però non sono contento in quanto a randa completamente issata, parte della cima non scalzata entra nel tamburo e per via del suo diametro lo riempie con il rischio di bloccarlo. Viceversa, quando ammaino gli ultimi metri mi trovo la parte scalzata sul winch, e se non mi accorgo rischio che si incastri nel self tailing danneggiandola. Ora pensavo di sostituirla con una cima da 8 in dyneema , non scalzata, con carico di rottura 2500kg. Secondo voi per la randa di un 38 piedi può essere sufficiente?
Non ho esperienza diretta con avvolgiranda sul Boma, nel senso che la mia barca ha avvolgiranda nell albero, ma ho potuto usarlo un paio di volte su un Contess 48 du proprietà di Chay Blight con cui dovevo fare ARC. Alle prime due/tre uscite fatte con vento tranquillo non ci sono stati problemi, ma quando abbiamo preso un meltemi piuttosto tosto ed abbiamo tentato di ridurre, nonostante le precauzioni, abbiamo fatto un casino procurando un bello strappo sulla randa e bloccandola. Sinceramente il sistema mi sembra abbastanza complicato perché, come diceva Iansolo, bisogna effettuare una fine regolazione dell'Angolo boma/albero e non è semplicissimo e credo necessiti di un ottima messa a punto è di "allenamento". Vero anche che L avvolgitore nell albero non è scevro da rischi o da problemi, però mi sembra più agevole...
La mia preoccupazione riguarda il carico che deve sostenere la cima di avvolgimento nel boma in quanto le istruzioni di montaggio trovate in barca non riportano alcuna specifica di questo sistema marca "Main Star" penso ormai non più in commercio. Per quanto riguarda la complessità del sistema mi sono reso conto che ammainare questa randa richiede minimo dieci volte il tempo richiesto da una randa classica a terzaroli.
certo che se uno guarda al fattore sicurezza...
Sono d'accordo, ma questo mi sono trovato. Cambiare boma e randa in questo momento per me è impensabile, ma proprio per migliorare la sicurezza dell'attuale avvolgiranda cerco di sostituire questa vecchia cima da 12, che mi crea i due problemi descritti sopra, con una in dyneema da 8. Però devo sapere se 2500kg di portata sono abbastanza, perché se si rompe, col ciuffo che la randa viene riavvolta
voleva essere un commento di carattere generale rivolto a tutti i sistemi di avvolgitori che, come sappiamo, rispondono alle leggi di Murphy « La probabilità che qualcosa accada è inversamente proporzionale alla sua desiderabilità. »
Vabbè, comprata oggi Cruising Dyneema da 8 della English Braids... nei prossimi giorni la proverò!
Non deve reggere molto carico
Ho un amico che si è appena comprato una superbarca da 55 piedi, beato lui! Sta ancora componendo la lunghissima lista di accessori e alla voce boma avvolgibile ha spuntato il si. Ma siamo sicuri che sia la scelta giusta? Quali sono i reali vantaggi e le possibili controindicazioni di questo sistema rispetto ad un normale park avenue con randa steccata? Per quanto ne posso capire io, e per quanto seducente dal punto di vista teorico, la randa avvolgibile nel boma si scontra con una serie di inconvenienti pratici non trascurabili:
- Impossibilità di ammainare rapidamente, o meglio, facendolo la randa si disinferisce tutta e uno non sa dove metterla specie se steccata.
- Esigenza di tenere in tiro e sotto controllo la drizza mentre si avvolge, quindi richiede comunque 2 persone oppure la dea Kalì per gestire la procedura di ammainata.
- Esigenza di avere il boma perfettamente orizzontale, quindi cura e attenzione per preparare l'ammainata specialmente se si è navigato a vela lavorando un po' il vang.
- Esigenza di avere la prua perfettamente al vento sia per ammainare che per ridurre tela, con lunga permanenza contro vento e conseguente sbattimento della randa in caso di vento forte.
- Boma pesante e macchinoso, forse pure rumoroso in caso di sbattimento con vento.
Ora, a me sembra che alcune di queste cose siano davvero molto penalizzanti, c'è qualcuno che possiede una soluzione di questo tipo e può contribuire a fare chiarezza con la sua esperienza pratica? Guido - Iansolo?
Non so quanto può essere utile, e gradita, la mia "non esperienza pratica", ma credo che ,a quanto dici, tu debba considerare anche il costo di un accessorio come quello che descrivi...secondo me, una volta che si è fatta la scelta, è molto meglio la randa avvolta sul boma che nell'albero, i motivi sono chiari a tutti...per la verità nel mio porto ci sono molte più rande avvolte nell'albero..mah! Io preferirei randa steccata, avvolgi-drizza elettrico, e park avenue...(molto newyorkese!)
(20-10-2017 13:22)Tatone Ha scritto: [ -> ]- Impossibilità di ammainare rapidamente, o meglio, facendolo la randa si disinferisce tutta e uno non sa dove metterla specie se steccata.
Si ammaina in un lampo se necessario, basta conservare i lazi-jacks lasciati all'albero per non interferire quando non servono e agganciati a punti di attacco preparati sul boma per quando servono e si opera come con una randa tradizionale. (nulla vieta di averli sempre pronti)
(20-10-2017 13:22)Tatone Ha scritto: [ -> ]- Esigenza di tenere in tiro e sotto controllo la drizza mentre si avvolge, quindi richiede comunque 2 persone oppure la dea Kalì per gestire la procedura di ammainata.
Bah ! Dipende da quanto velocemente si vuole ammainare, se si fa' con calma un po' si lasca e un po' si avvolge e una sola persona fa tutto senza problemi. Se poi l'avvolgimento e' fatto con l'aiuto di un winch elettrico selftailig con comando a piede basta una mano sola (quella che trattiene la drizza) ed e' velocissimo.
(20-10-2017 13:22)Tatone Ha scritto: [ -> ]- Esigenza di avere il boma perfettamente orizzontale, quindi cura e attenzione per preparare l'ammainata specialmente se si è navigato a vela lavorando un po' il vang.
Si, ma non e' cosi' critico, c'e' tolleranza sufficiente, con un mantiglio di materiale non estensibile si fa' un segno al punto giusto (qualche punto di filo colorato cucito) e si regola senza problemi.
(20-10-2017 13:22)Tatone Ha scritto: [ -> ]- Esigenza di avere la prua perfettamente al vento sia per ammainare che per ridurre tela, con lunga permanenza contro vento e conseguente sbattimento della randa in caso di vento forte.
Non serve perfettamente al vento anche se, ovviamente, e' meglio, entro una ventina di gradi non ci sono difficolta' particolari.
(20-10-2017 13:22)Tatone Ha scritto: [ -> ]- Boma pesante e macchinoso, forse pure rumoroso in caso di sbattimento con vento.
Un po' piu' pesante e' vero ma comparato con l'avvolgitore nell'albero che anche lui ha un cilindro metallico di avvolgimento con la sua non trascurabile massa in questo caso abbiamo che il peso (il baricentro del sistema di avvolgimento) e' molto piu' in basso con evidente vantaggio.
In quanto a rumore direi nullo intendendo che e' uguale al rumore che avevo con boma tradizionale.
Questa e' la mia esperienza ormai a due stagioni di utilizzo, ci e' voluto un poco per "capirlo" piu' che altro per imparare ad eseguire la sequenza di manovre in modo automatico senza confusioni (sono poche cose ma abituato da anni ad operare certe sequenze ogni tanto mi confondevo).
Ovviamente come tutte le vele avvolgibili la prestazione e' un po' inferiore a quanto si puo' ottenere da una ben fatta vela tradizionale (avevo una randa multiradiale in laminato a grammatura differenziata e parlo con cognizione) ma la minore fatica ad operare compensa ampiamente (da una certa eta' in poi).
Un vantaggio non trascurabile e' che volendo tornare alla configurazione originale basta la sostituzione del boma che, come tu Tatone sai, e' molto piu' facile ed economica che la sostituzione di un albero e questo puo' avere il suo peso in caso di vendita della barca.
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