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Versione completa: Boma avvolgiranda
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Dovendo rifare la randa, stavo pensando ad un nuovo boma con avvolgiranda per Sun Odyssey 42i. A 62 anni suonati mi faciliterebbe il compito di issare e ammainare soprattutto con equipaggio inesperto. Premetto che non conosco prezzi pregi o difetti, chiedo quindi se qualcuno ha esperienze o maggiori conoscenze.
Prima chiedi i prezzi, poi se vuoi ne parliamo
...se non hai perso i sensi...Se non ce l'hai, chiedi anche il preventivo per un winch elettrico...Smiley2 perchè senza non ce la farai ad issare. Comunque non è cosa da far maneggiare ad equipaggi inesperti...
Ho un winch elettrico ma spero che non si tratti di costi proibitivi..comunque ho fatto richiesta di preventivo a 2 aziende tramite web, sono in attesa di risposte.
Beh, ammettendo che nessuno sia svenuto, potreste ora essere meno avari e iniziare a parlare di tecnica? Come va un boma avvolgiranda? Pregi, difetti, accorgimenti da tenere, vincoli sulla forma e sulle prestazioni. Insomma ste cose qua. Costasse un euro fate capire anche a chi non ha esperienze in merito se si tratterebbe di investire un euro o di buttarlo.
Citofonare a IanSolo, lo ha appena messo sul suo 47".

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Rispetto a un buon lazy bag+ lazy jack, carrelli sulla randa ed eventuale rotaia, l'unica cosa che risulta più agevole è la chiusura della zip del lazy bag, tutto il resto è più complicato e faticoso naturalmente chi ha speso tanti soldi per installarlo, ne parlerà sicuramente bene...
In effetti l'alternativa sarebbe un buon leazy bag, ampio con ganci laterali invece che cerniera alta per vatussi
io ho questo sistema sul mio Carter 33, che è del 1973. Lo uso solo in caso di presa dei terzaroli, non per ammainare. Tralasciano la deformazione della vela, quello che si verifica è che man mano che la riduci, la vela spinge verso l'albero ed è una lotta richiamarla verso poppa. Ritengo che il Lazy Bag possa essere una soluzione efficace.
U. C. A. S. Ufficio Complicazioni Affari Semplici
Montato in primavera e finito di mettere a punto all'inizio dell'estate, usato nella crociera estiva con venti massimi di 22-25 nodi.
Funziona egregiamente (ci riesce senza fatica anche la mia consorte) se si applicano con cura i "rituali" necessari che consistono essenzialmente nell'operare (per issata e ammainata) quanto piu' possibile con prua al vento e mantenere l'angolo Boma-Albero ad un certo valore abbastanza preciso (da trovare in pratica) che e' un po' piu' critico in ammainata (per avere un avvolgimento senza grinze che producono forte attrito arrivando addirittura a rendere difficoltosa l'operazione).
Richiede Winch elettrico (meglio selftailing) se si vuole un'operativita' veloce e senza sforzo e quasi sempre un potenziamento della molla vang (nonostante non sia strettamente necessario ho anche mantenuto il mantiglio che mi consente una regolazione piu' fine dell'angolo Boma-Albero).
In qualche caso si puo' riutilizzare (modificandola) la vela esistente ma una realizzata appositamente ha dato risultati molto migliori in termini di operativita'.
Le prestazioni, ovviamente, non sono comparabili con una vela tradizionale ben realizzata (avevo randa radiale in laminato a grammatura differenziata) ma se si vuole (o si deve) faticare poco ci si deve accontentare ma, con sorpresa, non ho perso molto forse grazie al fatto che questa soluzione consente di mantenere un leggero allunamento nella parte alta della vela (non si perde tanta superficie) e la steccatura puo' essere quella di una tradizionale "full batten" (o quasi visto che richiede stecche un po' meno ingombranti).
Con vento teso si riesce ad appiattire la vela ridotta abbastanza facilmente regolando l'altezza del Boma.
I produttori sono molti apparentemente, in realta' esaminando i vari tipi ci si accorge che parecchi sono lo stesso oggetto con diverso marchio, piu' o meno sono tutti validi e si differenziano per estetica, modalita' di montaggio e prezzo. Vanno visti di persona per scegliere cio' che piu' si adatta alle proprie esigenze/possibilita'.
Se posso intervenire...ma perché un boma avvolgiranda...Io sul mio Classis 35 ho messo il rollaranda esterno della Nemo da 10 anni e mi ci trovo molto bene...Semplice, facile da utilizzare anche da soli e validissimo per crociera, si è vero, ho perso un mezzo nodo di velocità ma vuoi mettere la comodità!
Ognuno ha una risposta personale ai "perche' ", nel mio caso ho cercato una soluzione che consentisse una buona protezione della vela riposta, che fosse facile da usare su una barca con vele piuttosto grandi e pesanti, che non facesse perdere troppo in prestazioni (con particolare attenzione alle andature di finezza), che avesse un'estetica a me gradevole e soprattutto non richiedesse operazioni troppo gravose per l'installazione come l'avvolgitore nell'albero che ne avrebbe comportato la sostituzione (si', qui e' stato sostituito il boma ma si e' trattato di un'operazione estremamente semplice eseguita in qualche ora senza ausilio di gru o attrezzature particolari).
Sono considerazioni assolutamente personali che certamente non sono condivisibili da tutti ma l'esperienza fatta mi ha convinto trattarsi di una soluzione per me del tutto accettabile.
Non ho esperienze dirette ma un mio amico ha preso un ketch in acciaio col quale vorrebbe fare l'oceano. Al momento arma due avvolgiranda nel boma. Mi dice che sono una trappola. Sono precisi solo nel fatto che si inchiodano sempre (sia in issata che in ammainata). Stà cercando (per ora inutilmente) di venderli.
(25-09-2016 21:55)IanSolo Ha scritto: [ -> ]Ognuno ha una risposta personale ai "perche' ", nel mio caso ho cercato una soluzione che consentisse una buona protezione della vela riposta, che fosse facile da usare su una barca con vele piuttosto grandi e pesanti, che non facesse perdere troppo in prestazioni (con particolare attenzione alle andature di finezza), che avesse un'estetica a me gradevole e soprattutto non richiedesse operazioni troppo gravose per l'installazione come l'avvolgitore nell'albero che ne avrebbe comportato la sostituzione (si', qui e' stato sostituito il boma ma si e' trattato di un'operazione estremamente semplice eseguita in qualche ora senza ausilio di gru o attrezzature particolari).
Sono considerazioni assolutamente personali che certamente non sono condivisibili da tutti ma l'esperienza fatta mi ha convinto trattarsi di una soluzione per me del tutto accettabile.
Apprezzo l'esperienza dell'adv IanSolo, grazie.
ciao a tutti, l'eta' avanza, un pochino d'aiuto e non zompettare all'albero con mare, potrebbe essere cosa buona e giusta. Al di la del funzionamento più' o meno problematico, ma il tesa base sparisce? buon vento..
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.. ma il tesa base sparisce?
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Si, in questa soluzione c'e' solo il tesabase per la randa completamente aperta e sta sul rullo avvolgitore e non e' quindi praticamente possibile regolarlo se non con difficolta', in pratica si regola al montaggio dell'insieme e poi solo se strettamente necessario. Con la vela ridotta la tensione della base viene ottenuta da un "accorto" avvolgimento (che non faccia grinze) e regolazione dell'altezza del boma che, portando in tensione la balumina produce indirettamente un tiro verso poppa nella sua parte avvolta, non e' la perfezione ma operando con cura si ottiene un compromesso accettabile.
Principio Fordista: quello che c'è non si rompe, e se parliamo di dispositivi che potrebbero bloccare la vela, soprattutto con forte vento direi di ponderare bene la scelta! Al rollfiocco preferisco un bel fiocco ingarrocciato, quello non si blocca mai.
Al rollaranda nel boma (che secondo me è di gran lunga più comodo rispetto a quello nell'albero in quanto i terzaroli non modificano il baricentro, anche se il rollaranda nell'albero è meno faticoso da gestire, sostanzialmente la drizza non si tocca) preferirei una bella rotaia esterna con cuscinetti "fighi", un bel winch elettrico e un buon lazy jack-lazy bag per riporre la randa con facilità, "poca" spesa e tanta resa IMHO
@Alessandro. E a 60 anni su un 50 piedi ti arrampichi tu sugli scalini all'albero per sistemare e chiudere il lazy bag
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