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Versione completa: BAVARIA - DE - 40 Cruiser J&J m.y 2008
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Grazie. Tante cose, se piacciono, volendo sono replicabili anche su molte barche di dimensioni simili.
Mi sono dimenticato di una piccola modifica che ho fatto su suggerimento di un ex adv: ho collegato al riser di scarico un interruttorino termico normalmente aperto fino a 80,°installato in serie al sensore termico di serie del circuito acqua dolce. In pratica se dovesse interrompersi il flusso di acqua salata di raffreddamento il riser si surriscalderebbe immediatamente ed in anticipo rispetto al liquido presente nello scambiatore, partirebbe l 'allarme alta temperatura con un certo anticipo e prima di fare danni consistenti.
Questo è un sistema semplice che utilizza gli allarmi di serie del motore. Eventualmente c'è un sistema migliore, già provato da Orteip, che utilizza un termostato regolabile, un sensore e un allarme separato ed indipendente da quello del motore.
Complimenti davvero.
Ti ringrazio. Spero che le mie modifiche e manutenzioni siano di spunto per altri ADV. Già che ci sono allego una foto del nuovo ripartitore di carica Quick ECS 162 con tecnologia Mosfet (+ diodi) che sostituisce il ripartitote originale a diodi e dovrebbe assicurare minor calo di tensione tra uscita alternatore e ingresso banchi batterie.
Recente pulizia del teck in pozzetto
complimenti, barca tenuta in maniera veramente invidiabile
Grazie, faccio il possibile, mi piace averla a posto.
Beh... Da un pò ho deciso che, se possibile, sarà "lei" la mia futura barca. Un sogno... Non potrò mai essere in grado di tenerla/mantenerla come hai fatto tu fino ad ora. ma intanto la ricerca continua...
Devo dire che anche se ho questa barca da quasi 5 anni non mi è ancora passato l'entusiasmo per il "nuovo acquisto". Sono in contatto con almeno due persone, adv e non, che cercano questo modello e mi hanno chiesto indicazioni. C'è ne è una a Napoli su cui stanno trattando e penso vicini all accordo e una in Liguria su Subito. It Per quella in Liguria il proprietario ha risposto che ha già alcune richieste di visita e ha messo in coda... Una terza in vendita é a prezzo fuori mercato Prova delle vele ideate da ZK in dacron fibrato con nastri Dyneema.
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Qui alcune foto dell utilissimo tester per batterie suggerito in altro 3d da AndreaB72. Strumento di grande utilità per chi come me di elettricità é poco esperto. Tra l'altro segnala l'aumento della resistenza interna della batteria che ho appena appreso essere unn elemento importante per stimare lo stato di salute di un accumulatore.
Mi ha permesso di capire il vero stato di salute della batteria motore che non dava cenni di affaticamento ma che avendo già 7 anni di vita non mi dava più molto affidamento (magari per un improvviso corto di un elemento) Nelle foto il test fatto sulla batteria nuova, sia statico che dinamico durante l'avviamento e il funzionamento.
Per curiosità, la vecchia batteria era stimata ad uno stato di salute residuo del 66%. La nuova batteria motore é una batteria sigillata automotive da avviamento Exide Premium Carbon Boost 2.0 105 amp spunto A 850.
Il gruppo servizi é composto da due batterie FAI ad acido libero da trazione leggera da 180 amp ciascuna.
Si, quella a Napoli l'ho vista ed ho contattato il proprietario. Appena ho un momento ho in programma di andarla a vedere. Sembra molto ben tenuta. Quella in Liguria non l'ho vista, ora me la cerco. Grazie.
Le ultime modifiche / sostituzioni prima dell'estate:
Nuovo autoclave Whale Watermaster e un vaso di espansione di forma innovativa, cilindrico piccolo diametro e sviluppato in altezza che ben si colloca in spazi ristretti, ma da 3 litri di capienza nominale in modo da avere più acqua ai rubinetti anche a pompa spenta.
Nuovi cavi solari da 6 mmq con nuovi connettori paralleratori e diodi di blocco per ridurre eventuali dispersioni dai pannelli.
Nuove jack -lines della Wichard ( fosforescenti di notte).
Una coppia di corrimano inox, fatti fare su disegno, ai due lati dello sprayhood, rivelatasi appiglio naturale per passare dal pozzetto alla tuga e viceversa. Ottimi sia in navigazione che a barca ferma specialmente con il bimini aperto che costringe a piegarsi per passare.
Dato che per abitudine lo sprayhood lo tengo sempre alzato, i trasparenti non si rovinano con le pieghe, il problema di dover svitare due viti per abbassarlo o smontarlo é per me ininfluente.
Siamo stati fuori, Corsica W e nord Sardegna per 22 giorni, 4 giorni di porto, i restanti ancora o campi boe.
Non ho mai usato neanche un cacciavite, solo i manometri e la bombola per dare un filo di pressione al compressore del frigo.
Sono tornato, per il primo anno, senza alcuna nuova idea di modifiche ulteriori o il desiderio di nuovi equipaggiamenti.
Probabilmente ho fatto e comprato,negli anni, tutto quello che serve per avere la barca "perfetta " per il nostro target di utilizzo: possibilità di spostarsi il più possibile a vela "short handed" e vivere in rada a lungo con il massimo dell'autonomia e indipendenza.
Beh, forse magari metterò anche la drizza del Genoa in Dyneema e collegherò la strumentazione Volvo con il m.f. Raymarine.
Mi accorgo di aver fatto post relativi ai lavori e modifiche, manca una recensione di come va la barca nell uso prolungato e di quali sono I pregi e i difetti che abbiamo rilevato.
Lo farò quanto prima, ma ovviamente nella situazione tecnica attuale, di barca di serie molto modificata, anche nella denominazione , di "Bavaria 40 Cruiser plus"
Il plus lo ho aggiunto perché sulla barca non ho semplicemente montato solo cose comprate, abbastanza facile spendendo, ma anche pensato, progettato, realizzato / fatto realizzare in qualche caso, modifiche custom uniche.
Tra queste il rinforzo del collegamento della paratia di prua a coperta e murate con epossidica, vetro E e carbonio per poter montare la landa per lo strallo di trinchetta, la modifica al bloccaggio dell 'alloggiamento della boccola superiore del timone ( che ha dato problemi su numerose barche con questo modello di portaboccola), la coibentazione e ottimizzazione del frigorifero (veramente scarso come allestito da Bavaria) le modifiche all 'albero per code in testa,trinchetta e volanti.
A fine (quasi) lavori di modifica cerco di descrivere come si sta sulla barca, come va, quali sono i pregi e i difetti non eliminabili.
Punto forte il pozzetto, come si sale a bordo si percepisce la comodità, la razionalità, la protezione. Quest' ultima accentuata dallo sprayhood che si collega alla mastra rialzata e raccordata alla tuga. Ottimo anche il bimini a 4 archi veramente protettivo e dotato di due finestre semicircolari apribili per vedere la randa e il windex.
Le panche sono molto lunghe e consentono di sdraiarsi comodamente. Tavolo centrale non troppo grande che non ostacola gli spostamenti durante le virate e supporta tutta la strumentazione. Si sta bene in pozzetto sia alla fonda sia
in navigazione, cosa importante dato che si sta fuori nella maggior parte del tempo. Comode e con ottima visibilità sui filetti genoa le sedute, molto esterne, per il timoniere.
La plancetta apribile con scaletta incorporata aumenta lo spazio utile ed é un comodo accesso al mare. Gli interni, come quasi tutti i Bavaria coevi di dimensioni simili sono accoglienti, comodi, luminosi, senza spigoli, con tientibene dove servono. Barca molto asciutta, senza odori, senza condensa interna. Ottima coibentazione della tuga e dello scafo.Nessuno scricchiolio proveniente dagli arredi in navigazione.
In navigazione a motore la crociera economica a 2000 gm è a 7,3 nodi. Avendo più fretta si fanno 7,5 a 2100 e 7,7 a 2200 però con notevole appoppamento specie se in assetto di crociera con circa 500 kg tra serbatoi, fuoribordo, zattera tutti a poppa.
Giri max 2700, oltre 8 nodi, solo per statistica.
Come primo difetto non eliminabile direi la collocazione dei due grossi serbatoio acqua e gasolio sotto le cuccette di poppa anziché a centro barca.
A vela: sempre un grande equilibrio e una piacevolezza al timone, sicuramente meglio che da nuovo grazie alla boccola superiore Jefa a rulli invece che a strisciamento come in origine.
Andatura dove soffre é ovviamente la bolina con poco vento.Qui non c'e cruising code che tenga, se vuoi stringere lo devi fare con il Genoa. Come si hanno almeno 8 nodi di reale la barca parte bene e le nuove vele fanno bene il loro lavoro. Come si poggia un pò, con 10 nodi di reale su 60 gradi di apparente si va più veloci che a motore, tra i 7,4 e i 7,7 nodi con randa e Genoa. Il cruising code da 72 mq tira bene, ma bisogna evitare di stressarlo sopra i 12 nodi di apparente. Se sale o si poggia o si chiude. Ottimo il loop lungo con passanti e bozzello doppio con strozzatori Twin Cam della Selden per chiudere direttamente dal pozzetto. Il gennaker con calza lo abbiamo usato poco, forse per pigrizia. La trinchetta su strallo mobile provata solo una volta con 15 nodi per vedere come passare le scotte e le volanti. Scaricando bene la randa fino a 20 nodi di apparente si riesce a fare bolina stretta senza ridurre.
Cmq i terzaroli si prendono bene anche grazie alle nuove borose da 10 mm in dyneema che scorrono meglio. Sorprendente come si vira meglio dopo essere passati dalle scotte Genoa in prestirato da 12 mm a quelle in Dyneema da 10 mm.Sotto pilota in funzione wind il comportamento é buono anche in bolina stretta, salvo che con vento leggero che salta spesso di direzione. Per il resto il Raymarine Evo 400 si é rivelato ottimo pilota come altrettanto valido il multi function Axiom collegato in rete e che usiamo quasi sempre su una scheramta di navigazione a vela con dati personalizzati.Ottimo anche l Ais 700 che da informazioni chiare sulla schermata cartografica. La barca appena si allarga l'andatura va portata piatta, usiamo molto il carrello randa e il vang quando necessario anche per ridurre il lavoro del pilota.
Quindi unico difetto a vela la bolina con poco vento, la barca é pesante, non troppo invelata, con linee d'acqua non da racer.
Già che siamo ai difetti direi che i winch primari sono inclinati in una posizione che rende un po scomodo usare la manovella, che i passavano sono troppo stretti, che il pozzo ancora e'piccolo in lunghezza ed é un problema lavorare a qualsiasi cosa sia al suo interno.Nella vita di rada ho avuto l'impressione di un brandeggio superiore a quello di altre barche. Però la linea di ancoraggio la abbiamo fatta bene ed é pienamente soddisfacente, così come la produzione energetica tramite i tre pannelli solari ed anche l'autonomia idrica. Comoda la doccia calda in pozzetto che si mantiene a buona temperatura anche il giorno dopo lo spegnimento del motore. Le modifiche all impiantistica si sono rivelate centrate, ridotto consumo del frigo e delle lampade full LED, ottima la coibentazione e l' estrazione aria vano motore, valvole prese e scarichi a mare sempre morbide.
Autoclave sostituito ma cmq rumoroso se ci si trova nel bagno di poppa.
Aggiungo alcune cose che mi sono dimenticato di mensionare :
la randa viene sempre issata in elettrico con il trapano Makita 115 nm e il winch bit. In ammainata, preparata bene la drizza, si spara e cade tutta nel lazy bag. Facile anche riavvolgere il Genoa con tutto il circuito rifatto e la cima lavorabile sia da centro pozzetto che da dietro alla ruota sx. Usiamo molto il carrello randa, sia per metterlo sopravento con poca aria sia per scarellare sottovento quando serve. Le scottine invece che passare per lo sprayhood (e gli strozzatori scomodi del trasto) fanno un lungo giro ed arrivano a due stopper in tuga. Se c'è molto carico uso il winch. Ho portato tutto agli stopper in tuga che sono 14 (Rutgerson +Antal) +2 strozzatori a scatto Spinlok.
Tra le varie manovre aggiunte i retrievers delle volanti, la drizza trinchetta, il caricabasso bompresso, il Cunningham, la drizza code, il freno del boma. All albero sono rimasti la drizza spi frazionata che non uso e i cimini del lazy bag. Funziona tutto perfettamente. Va tenuto conto che siamo sempre in due, io e mia moglie (diversamente giovani purtroppo) e che le manovre sono quasi sempre fatte in collaborazione con l'ottimo pilota installato che anzi timona, in funzione wind, per la maggioranza delle navigazioni a vela. (ovviamente, e di più, quando a motore). Dato che è parecchio preciso, ho tempo per fare frequenti regolazioni delle varie manovre per ottimizzare la velocità. Devo dire che l'Axiom sulla schermata personalizza "Vela" permette subito di verificare miglioramenti o peggioramenti.Ci sono poi 8 rinvii piani Selden con strozzatore che mi permettono di bloccare temporaneamente scotte Genoa, scotta randa, scotte trinchetta e cime regolazione carrelli per poter liberare i winch primari ed eventualmente anche i due winch randa per utilizzare volanti e scotte trinchetta quando dovesse servire o per eventuali esigenze di tonneggio.
Qui qualche breve ed elementare filmato giusto per dare un idea:
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gentilissimo, potresti indicare magari con un disegni il circuito che hai fatto fare alle jack -lines: da dove partono e dove arrivano e su cosa sono fissate
Ho due golfari in coperta all altezza dell inizio tuga verso prua e due golfari in coperta ai lati del pozzetto, più o meno dove termina lo Sprayhood. Dato però che mettendole in tensione interferivano troppo con carrelli genoa e lande, prima dei golfari poppieri ho fatto passare le fettuccie dietro alla base dell adiacente candeliere, in modo da spostare la tangenza più all' esterno. Vedo di trovare o fare delle foto.
Recentemente ho aggiunto un pulsante di emergenza per avviare il Volvo D2 55 E e ho smontato e sigillato due oblò. Per chi ha un Bavaria serie J&J faccio notare che il Cantiere a suo tempo monto' gli oblò con guarnizioni custom (guarnizione tra alluminio e vtr della coperta) penso per questioni di rapidità di montaggio
Mentre la Lewmar che fabbrica gli oblò indica di montare con sigillante poliuretanico. Nel tempo queste guarnizioni si ritirano e può passare acqua tra telaio e vtr. Questa acqua entra nel controstampo di coperta e scorre per la pendenza del medesimo verso poppa, per cui poi si trova acqua in barca senza capirne la provenienza.
(11-11-2022 13:06)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]Recentemente ho aggiunto un pulsante di emergenza per avviare il Volvo D2 55 E e ho smontato…

Soluzione comoda per tagliando (o situazioni critiche che si spera di non dover gestire). Da meccanico apprezzo sempre quando trovo accensione secondaria. Bel lavoro e bella barca. Complimenti.
Ti ringrazio, ma per quanto riguarda il pulsante ho copiato da un amico che ha ha la medesima barca. Per la verità molte delle modifiche sono venute fuori proprio grazie a cortesi ADV che hanno condiviso lavori ed idee.
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