buongiorno a tutti,
lo spi è una vela che io definisco spesso "cattiva", ovvero è una vela che all'improvviso ti mette in una situazione di pericolo, di instabilità. Sotto raffica è una vela in grado di rovinarti una bella giornata, e spesso non è importante quanto sia esperto il tuo equipaggio, ho visto "stendersi" barche con gente che ha 20 anni di regate alle spalle.
Quali sono gli accorgimenti per condurre una navigazione sicura sotto spi (anche sacrificando le performance)? Mi piacerebbe fare un piccolo vademecum.
Leggendo qui e li e provando personalmente, ho stilato un promemoria "mentale" che condivido con voi per capire se sto errando qualcosa. Sarebbe interessante portare le proprie esperienze per aumentare il livello di sicurezza con questa vela.
- all'aumentare del vento, poggiare. andature al traverso sono giustificate solo in caso di venti leggeri.
- le andature più sicure sono al gran lasco (poco inclinazione e richio di strambate involontarie minimizzato).
- sotto raffica, il timoniere poggia e il tailer lasca la scotta
- in caso di straorza in fase iniziale, il tailer lasca di molto scotta spi
- in caso di situazione critica (straorza difficile da recuperare), aprire drizza spi per togliere pressione (caso estremo)
- in ogni caso, il caricabasso deve stare sempre cazzato, in quanto evita che lo spi si alzi diventando ingestibile
Mi preoccupa onestamente la raffica durante la manovra, quando il caricabasso è mollato. E' una mia fissa?
I punti di cui sopra, possono essere migliorati? Sono corretti o sbaglio qualcosa?
(11-11-2017 18:49)Utente non piu attivo Ha scritto: [ -> ]...
- in ogni caso, il caricabasso deve stare sempre cazzato, in quanto evita che lo spi si alzi diventando ingestibile
Mi preoccupa onestamente la raffica durante la manovra, quando il caricabasso è mollato. E' una mia fissa?
Giusta la preoccupazione per il caricabasso, anni fa' si ruppe lo strozzatore, nessuno oso' nemmeno toccare la cima che scorreva via (ci si rimettono le mani!) e lo spi ando' "in bandiera" ancora bello gonfio, il risultato fu una "bella" straorza e la barca che se ne andava di traverso con la falchetta in acqua. Chiesi al mio amico di liberare completamente la scotta ma mi rispose che lo aveva gia' fatto ma "il nodo di arresto non consentiva di liberarla completamente" (il "furbo" aveva fatto il nodo anche alle manovre di spi: cosa da NON FARE MAI!!), la soluzione fu filare per occhio la drizza (era una barca con drizza esterna all'albero), lo spi fini' in mare e tutto torno' quasi normale ma ci volle un po' per recuperarlo da sotto la barca senza distruggerlo.
Altra cautela e' per il tangone quando su barche non grandi si trova ad altezza d'uomo, era mia abitudine "sparare" lo spi per ammainarlo con comodo dietro la randa (non prende vento e scende facilmente) e un giorno fui cosi' stupido da starmene troppo vicino: il colpo che ricevetti sul mento mi costrinse a mangiare minestra frullata sorbita con la cannuccia per tre giorni causa il dolore che avevo cercando di aprire la bocca (non c'erano fratture fortunatamente).
Iansolo quando si spara lo spi ci si mette sotto vento al tangone, no sopra vento, adesso l'hai imparato.
Il braccio deve essere sempre pronto ad essere mollato, filato per occhio, la scotta no, va bene alla fine con un savoia.
aprire la drizza spi mi sembra una grande cretinata.
In caso di vento forte bisogna cercare di immobilizzare lo spi il più possibile il barber di si scotta tutto caztato, stare 15°orzati, meglio straorzare che strapoggiare, toccare il timone con dolcezza.
Lo spi è un'oppppppinione.-
dipende molto dalle barche (quelle moderne con poppa larga sono molto più facili) ma in linea di massima sotto spi chi porta la barca è il tailer: cazzi e la barca sbanda sottovento, laschi il contrario.... giuste tutte le considerazioni su barber etc comunque se il tailer dorme con vento forte ti cappotti matematicamente
Lo spi è un cavallo pazzo per chi non lo capisce e
lo lascia fare.
Pochi ho visto usare (bene) i barber, utilissimi per
stabilizzare una vela ballerina, ma anche per aiutare
il basso del tangone.
Quando il vento cresce timoniere e tailer si devono ben
sincronizzare: la straorza si evita in due
Come al solito Bullo è sul pezzo.
Prego notare: il braccio si fila solo in caso di emergenza,
altrimenti resta fisso, è con la scotta che si sventa al caso,
se no le capriole sono garantite.
potreste spiegarmi meglio la funzione dei barber relativamente alla sicurezza sotto spi? normalmente io ho il barber del tangone cazzato e quello della scotta appuntato. Quest'ultimo cazzato quanto basta a tenere le due bugne allo stesso livello. Come potrei regolarli per aumentare la sicurezza? Npn mi è chiaro.
(12-11-2017 17:32)bullo Ha scritto: [ -> ]Iansolo quando si spara lo spi ci si mette sotto vento al tangone, no sopra vento, adesso l'hai imparato.
Il braccio deve essere sempre pronto ad essere mollato, filato per occhio, la scotta no, va bene alla fine con un savoia.
aprire la drizza spi mi sembra una grande cretinata.
In caso di vento forte bisogna cercare di immobilizzare lo spi il più possibile il barber di si scotta tutto caztato, stare 15°orzati, meglio straorzare che strapoggiare, toccare il timone con dolcezza.
Lo spi è un'oppppppinione.-
Bullo,
Erano tanti (tanti) anni fa' e la mia esperienza era molto modesta, in ogni caso l'amico aveva provveduto a fare i nodi in entrambe le manovre e non c'era altra via che liberare la drizza o tagliare una manovra cosa che scegliemmo di non fare avendo vento moderato e molta acqua sottovento e tempo a disposizione.
Oggi certi errori sono solo un ricordo e aneddoti da raccontare.
Poiuuuu allo stesso livello di che cosa?
Parlavo di vento forte di correre in poppa piena, quasi, di bloccare lo spi per non far rollare la barca.-
Tutto giusto, soprattutto che il timoniere o c'è o megli giocare a golf....
Siamo tra amici e mi concedete una "professorata"?
Con poco vento avete issato lo spi stando mure a dritta...ma si è incaramellato attorno allo strallo.....
Senza mandare un uomo a riva,
Senza tagliare o filare per occhio la drizza dello spi,
Senza stracciare lo spi tirandolo in coperta,
Quale manovra tentereste per s-caramellarlo?
Ricchi premi e cotillons per tutti!
(Te bullo aspetta mezz'ora prima di dare la risposta giusta)
La mezz'ora è passata.
I° è impossibile perchè si alza col geona ancora su, come fa ad attorcigliarsi attorno lo strallo.
II° Con onda e poco vento stando in poppa filo può succedere, Si porta la randa al centro e lavorando col timone facendo arrivare il vento 10° a dx e a sn finchè si srotola.-
Molto spesso basta porsi in fil di ruota (se gia' non si era, cosa probabile per cio' che e' successo) e strambare randa, si scaramella da solo senza far nient'altro, si ristramba e si riprende l'andatura (regolando un po' meglio questa volta).
Bravi ovviamente entrambi.
Spero che ad altri sia servito.
Birra pagata al mio circolo.
Citazione:potreste spiegarmi meglio la funzione dei barber relativamente alla sicurezza sotto spi? normalmente io ho il barber del tangone cazzato e quello della scotta appuntato. Quest'ultimo cazzato quanto basta a tenere le due bugne allo stesso livello. Come potrei regolarli per aumentare la sicurezza? Npn mi è chiaro.
(12-11-2017 21:49)bullo Ha scritto: [ -> ]Poiuuuu allo stesso livello di che cosa?
Parlavo di vento forte di correre in poppa piena, quasi, di bloccare lo spi per non far rollare la barca.-
allo stesso livello trasversale tra di loro, allineate orizzontalmente intendo (con lo scopo di mantenere forma).
Sullo stesso piano della coperta coperta o dell'acqua? Qua casca l'asino?
tempo fa qualcuno aveva postato un filmato ben fatto chissà se lo ritroviamo....
assolutamente sullo stesso piano, ho parlato di di piano trasversale, ovviamente intendevo della barca, a prescindere dall'orizzonte. Ma ancora non comprendo il ruolo dei barber nella sicurezza...
Barber delle scotte ben cazzati con ventone, lo tieni più chiuso in basso e quindi più stabile, dicasi possibilmente prima, al drizzista di mollare immediatamente il vang per depotenziare la randa al minimo accenno di straorza, perchè con ventone in poppa io cazzo molto il vang, mie oppppinioni
Piano orizzontale è quello della coperta, trasversale quello delle ordinate.
La barca in poppa con vento , con lo spi, tende a rollare più che con vele bianche, lo spi tende a spostarsi dx sn e bisogna fermarlo il più possibile, abbassando mura e scotta angoli, altrimenti il rollio aumenta sempre di più finchè vai con l'albero in acqua.
Forse non so spiegarmi.
Lo spi è un'oppppppinione.-
(13-11-2017 16:33)bullo Ha scritto: [ -> ]Piano orizzontale è quello della coperta, trasversale quello delle ordinate.
La barca in poppa con vento , con lo spi, tende a rollare più che con vele bianche, lo spi tende a spostarsi dx sn e bisogna fermarlo il più possibile, abbassando mura e scotta angoli, altrimenti il rollio aumenta sempre di più finchè vai con l'albero in acqua.
Forse non so spiegarmi.
Lo spi è un'oppppppinione.-
Ti spieghi benissimo, peccato che non ho il filmato (mai fatti:smiley4
di quella volta che mi uscì il braccio dal tangone
Stavamo da Maldiventre per entrare nel golfo di Oristano, appena un
po' di maestralino, mi viene in mente di dare spi senza la randa, tanto
so' poche miglia...Ovviamente il vento aumenta, anche il rollio ma come e perchè si sia sfilato il braccio dal tangone due volte ancora non lo so. E non posso prendermela con la prodiera, che è riuscita a riacchiapparlo, pur senza il doppio braccio.
Per quanto fossimo allenati e sicuri della barca, un conto è giocherellare
con le ariette, altro sfidare il maestro. Infatti quando ha superato i 20 nodi lo spi andava da una parte all'altra facendomi temere per il povero
albero (frazionato, doppie volanti) ma tirarlo giù senza danni ha richiesto due persone.
Ah, nessuno ha nemmeno nominato il motore anche quando si doveva issare randa
In funzione del dislocamento trovo il pendolo più pericoloso della straorza.
Vale per barche piccole ovviamente.
I nodi alle scotte sono vietati da me.
I barber con vento devono assolvere alla funzione di tenere lo spi fermo.
Importante anche l'altezza del tangone.
Mi capita spesso di vedere tangoni su quando dovrebbero stare molto giu.