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Versione completa: Lamatura comenti teak
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(28-06-2018 21:56)ITA143 Ha scritto: [ -> ]Spero di non tirarmi addosso troppi improperi. E dico preventivamente a mia discolpa che ho letto tutto attentamente.
Ora. Mi togliete un dubbio? I comenti che sporgono (i miei davvero tanto) sono in realtà l’effetto del teak che negli anni si è seccato/ritirato? Ho capito bene?
Voglio dire: non è il comento che si è “sollevato”, giusto?

qualcuno conosce addirittura il consumo annuo in termini di decimi di mm. Ma è chiaro che dipende da vari fattori, anzitutto ambientali. Ad esempio nella mia coperta si è consumato di più a prua che a poppa, evidente che l'acqua di mare e il vento fanno il loro...
Grazie!
(29-06-2018 09:53)kpotassio Ha scritto: [ -> ]nella mia coperta si è consumato di più a prua che a poppa, evidente che l'acqua di mare e il vento fanno il loro...

Ma anche le Sgarzole che passano il loro tempo prendendo il sole stese sull'asciugamano a prua Scherzi cosa consuma il teck la spugna se non è Bassetti o Zucchi
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(29-06-2018 18:12)dapnia Ha scritto: [ -> ]Ma anche le Sgarzole che passano il loro tempo prendendo il sole stese sull'asciugamano a prua Scherzi cosa consuma il teck la spugna se non è Bassetti o Zucchi
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nel mio caso soprattutto quelle... visto che ancora ho navigato pochissimo
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Ho seguito il vostro consiglio e ho usato il Mozart per dare una bella lamatura ai miei comenti extra-sporgenti. In realtà il teck è così “consumato” che in alcuni punti sporgono addirittura i chiodini sui quali la toga è fissata.
Ora volevo chiedervi: dopo la lamatura c’è un modo per levigare le imperfezioni del taglio? Essendo il teck non regolare, la lama ha seguito le irregolarità sulle quali i due lembi del Mozart poggiavano.
(Sarò stato chiaro? Boh)
Bv
(13-07-2018 21:01)ITA143 Ha scritto: [ -> ]Ho seguito il vostro consiglio e ho usato il Mozart per dare una bella lamatura ai miei comenti extra-sporgenti. In realtà il teck è così “consumato” che in alcuni punti sporgono addirittura i chiodini sui quali la toga è fissata.
Ora volevo chiedervi: dopo la lamatura c’è un modo per levigare le imperfezioni del taglio? Essendo il teck non regolare, la lama ha seguito le irregolarità sulle quali i due lembi del Mozart poggiavano.
(Sarò stato chiaro? Boh)
Bv

Se è poca cosa una carteggiatina a mano o con un tassello in legno che faccia da piano sotto la carta vetrata
(13-07-2018 23:45)dapnia Ha scritto: [ -> ]Se è poca cosa una carteggiatina a mano o con un tassello in legno che faccia da piano sotto la carta vetrata


Che grana?
Ciao,

Interessante leggervi. Anche i punti di vista, denotano grande e vasta "esperienza" pratica.

Mi pare che non si metta in evidenza che per levigare sul legno vecchio +
nuovo mastice nero sia necessario aspettare. A me è stato suggerito di aspettare che il mastice(quello nero) si asciughi bene. Quindi aspettare3/4 gg.
Che il mastice si possa levigare è vero ! ma deve risultare ben asciutto!! IMHO i dischi di carta abrasiva non sono proprio fatti abradere gomme !!!!!!!

Chi tra gli armatori/skipper, che io ho conosciuto, dalle mie parti, che si sono proprio "dimenticati" di trattare annualmente
le sedute in teak o altro, lo avevano , esteticamente brutto, ma in ottime condizioni.

Il Fein (multimaster) è ottimo ! Per me dove non arrivava il normale elettroutensile, arriva il Fein !!!!

ciao.
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