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Versione completa: Impermeabilizzazione dello scafo
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Salve a tutti. Sto costruendo una barca da 4 metri in fasciame di frassino, mi sono fermato con i lavori perché non so come impermeabilizzare lo scafo. L'ultima cosa che ho fatto è stata levigare tutto lo scafo. Ho sentito parlare di molte resine, ma non riesco a capire molto. Se qualcuno può aiutarmi mi farebbe un immenso favore. Grazie 22
ciao erdr e benvenuto sul forum degli amici della vela
fasciame di frassino... ma non é troppo duro per il fasciame? boh? sa di costruzione tradizionale
comunque per impermeabilizzare con le resine si usa la epossidica e la fibra di vetro. il fasciame (e tutto ciò che gli sta attaccato) deve essere impermeabilizzato tanto fuori quanto dentro, perciò non tutte le strutture sono perfettamente adeguate
una foto aiuterebbe gli amici più esperti a dirti di più
ciao
Non è che con i movimenti del legno possa accadere qualcosa alla resina epossidica e la fibra di vetro?
ti rimando a un lavoro recente dove puoi prendere spunti e appunti e qualche consiglio:
http://forum.amicidellavela.it/showthrea...174&page=2

ti consiglio comunque di postare qualche fotografia generale con qualche particolare (non troppo ravvicinato) per capire a che punto sei e cosa serve fare.
il legno è una cosa viva. se lo ricopri muore
Verissimo, ma prima di morire marcisce.
Ora io non so che tipo di costruzione ed altri particolari, ma una barca in fasciame va solo calafatata e trattata a pittura.
Calafatare non è difficile se nell'applicazione del fasciame è stato previsto: sii tratta di cacciare nelle fessure una treccia di cotone, canapa e cose simili, da impregnare poi con la pittura di finitura.
Ora è da tener ben presente che il legno si muove, in particolare le tavole si gonfiano con l'umidità, o si riesce ad isolare tutto dentro la bara di resina, o alla prima infiltrazione è solo questione di tempo.
E' bello il fasciame sotto una pittura, perché rovinare tutto.
impermeabilizzare un fasciame può significare diverse cose, per l'autocostruttore del secondo millennio significa incollare le tavole del fasciame una con l'altra e rivestire il tutto con fibra di vetro e resina epossidica. in pratica una struttura sandwich con l'anima di legno e le pelli di vetro
il legno in questo caso sarebbe meglio fosse leggero e flessibile abbastanza da impegnare le pelli strutturalmente prima di caricarsi tutti gli sforzi
se tu hai delle tavole di frassino magari belle spesse e inchiodate a belle costole e madieri, forse è meglio rimanere sul tradizionale calafataggio
miscelare le due cose mi sa che è difficile perché tra costole chiodi madieri chiglia ecc mi sa che gli sforzi vadano dove vogliono loro col rischio di spezzare la pelle di vetro esterna
si può fare il calafataggio con la resina epossidica e funziona certamente di più del tradizionale, ma poi al momento di rinnovarlo chi lo toglie dalle tavole?
(05-01-2018 17:00)dapnia Ha scritto: [ -> ]
(05-01-2018 03:27)mckewoy Ha scritto: [ -> ]il legno è una cosa viva. se lo ricopri muore

Verissimo, ma prima di morire marcisce.

898989
ciao e benvenuto
se la barca è a fasciame classico io ti consiglio di non usare resine , fai il calafataggio e poi utilizza delle vernici oleose.
invece se è una barca in strip planking o lamellare è un altra cosa .
Ho avuto un gozzo di 9 metri al quale era stato fatto un lavoro di resinatura con vetro e resina poliestere
appena l'ho comprato ho eliminato tutta la resina e il vetro , ho rifatto il torello perchè aveva iniziato a marcire e poi l'ho calafatata con il minio , e pitturata con verinici monocomponenti .
quando l'ho messo a mare non ha fatto una goccia d'acqua ed è rimasto perfetto per anni , poi l'ho venduto ma so che ancora naviga alla grande .
la prima barca che ho costruito è stato un contender , una deriva il lamellare di mogano e resina epossidica, una volta finita l'ho verniciata con una poliuretanica bicomponente trasparente , la tengo sotto un telo nel piazzale da molti anni lo scafo è ancora nuovo .
queste le mie esperienze reali per aiutarti a fare un quadro del lavoro giusto da fare
Se mandi qualche foto ti potremmo essere maggiormente di aiuto.
Ecco qui!
quella cosa bianca tra le tavole che roba é esattamente ?
ooo erdr... complimentoni naturalmente
bel lavoro
Bel lavoro
Ora devi concentrarti per trovare il giusto rivestimento
(06-01-2018 16:30)marcofailla Ha scritto: [ -> ]quella cosa bianca tra le tavole che roba é esattamente ?

colla poliuretanica!
non so come si comporti la resina epossidica sulla colla poliuretanica,
non saprei consigliarti
certo che se rivesti fuori con resina devi farlo anche dentro e con quelle costole in opera non è facile
forse sarebbe meglio mantenersi sulle vernici tradizionali per il fasciame in legno
l'epoxi sulla colla va bene.
il problema a mio avviso è che devi stuccare e chiudere tutte le fessure tra le connessioni (all'interno)
poi consolidare con fascettature di vtr+ resina.
questo per evitare ristagni\infiltrazioni nelle giunzioni.
in rete ci sono tutorial al riguardo ma è facilmente comprensibile
comunque viste le dimensioni non mi farei tanti problemi:
finitura carena con levigatrice,impregnante,pittura uretanica del colore desiderato.
le barche in fsciame di piccolo cabotaggio venivano "affondate" in acqua di mare per garantirne la tenuta.
esattamente come si faceva con i tini in legno prima di metterci il mosto.
io andrei con una monocomponente di quelle che devi dargli 20 mani prima diluita al 100% con acquaragia poi sempre più concentrata.
avrai una barca che non spella e sara come un mobile di lusso
Stucco, cartavetro, una decina di mani di flatting molto diluito per le prime tre mani, poi poco diluito, poi ultima mano molto diluito.
Pennello da 50 €, tanta pazienza e carteggiatura leggerissima tra una mano e l'altra, meglio straccio e pomice da lavare poi con ragia naturale.
Perché rovinare un bel mobile antico?
Avrà un bellissimo color miele di castagno, un profumo di altri tempi e una durata che te la sogni resinandolo.
Se no, scusa la domanda, perché l'hai fatta a fasciame?! Listelli di compensato e facevi prima: tanto andava tutto coperto (annegato) nella plastica.
Il frassino , per quello che so io , ha fibre disomogenee cioè i tubicini dove passava la linfa nella pianta sono molto diversi per grandezza gli uni dagli altri ,questo comporta un assorbimento di acqua e umidità disomogeneo con variazioni in volume non omogenee nella tavola che la porta a deformarsi è a storcere.
Il mogano è la quercia hanno fibre molto simili è compatte e benché siano soggette a deformazioni come gli altri legni si dilatano equamente in tutte le direzioni tanto che le tavole si allungano ma non si sventolano.
Per cui le tue tavole meno si bagnano meglio è. Resina tutto con almeno due strati di vetroresina di spessore diversi il primo più pesante , poi fondo epossidico è verniciatura. Dentro impregnante a gogo è lascia a vista il legno almeno te lo godi è controlli il suo stato.
Con affetto Adriano


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