Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
per visualizzare immagini radar, al posto di un plotter nautico complicato, vi sarà sufficiente collegare il vostro radar senza fili FURUNO ad un iPhone od un iPad. "
17560
Per visualizzare immagini radar, al posto di un plotter nautico complicato, vi sarà sufficiente collegare il vostro radar senza fili FURUNO ad un iPhone od un iPad.
che ne pensate?
(18-01-2018 20:14)elmer50 Ha scritto: [ -> ]Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
per visualizzare immagini radar, al posto di un plotter nautico complicato, vi sarà sufficiente collegare il vostro radar senza fili FURUNO ad un iPhone od un iPad. "
17560
Per visualizzare immagini radar, al posto di un plotter nautico complicato, vi sarà sufficiente collegare il vostro radar senza fili FURUNO ad un iPhone od un iPad.
che ne pensate?
Come diceva Iansolo se ne è già parlato. L'idea intriga anche me tuttavia al momento esperienze dirette di qualche ADV non mi sembra di averne lette.....
Qualche espertone ci avrà già pensato.
Ma i dati che entrano in Ipad/iphone dal radar tramite wifi non sono esportabili a loro volta da ipad tramite wifi, blueooth, ecc?
Oppure, non c'ė qualche apparato della "famiglia Apple" che possa fare da "distributore"?
il radar va messo sopra la prima crocietta?
Io è da pempo che sto pensando all'installazione del radar e pur senza esperienze dirette ho valutato i due sistemi Raymarine quantum e Furuno wifi.
Dopo molti ragionamenti e parlato con più rivenditori, prox settimana viene un tecnico Raymarine a fare un preventivo. Ho, quasi, deciso di montare il siestema ray con plotter axiom 7 pollici. Rispetto al Furuno un maggior costo di circa 800 euro per lo strumento, ma avrei un plotter in pozzetto di nuova generazione, senza problemi di sole, acqua, interfacciato in toto alla stumentazione già esistente etc. tutte cose che con un ipad bisogna tenere in considerazione. Invice al tavolo da carteggio uso l'ipad che ovviamente fa da ripetitore al plotter axiom. Quest'estate ho usato al 90% l'ipad in pozzetto pur avendo un vecchio plotter perfettamente funzionante, ma c'è da dire che ho trovato 10 giorni di vento forza 0 e mare forza olio. Non so se con temporali e mare mosso quanto sia utilizzabile l'ipad anche con custodia protettiva. Se qualcuno ha suggerimenti ben lieto di ascoltarli.
Ciao
(19-01-2018 11:02)viaggiatore Ha scritto: [ -> ]Io è da pempo che sto pensando all'installazione del radar e pur senza esperienze dirette ho valutato i due sistemi Raymarine quantum e Furuno wifi.
Dopo molti ragionamenti e parlato con più rivenditori, prox settimana viene un tecnico Raymarine a fare un preventivo. Ho, quasi, deciso di montare il sistema ray con plotter axiom 7 pollici. Rispetto al Furuno un maggior costo di circa 800 euro per lo strumento, ma avrei un plotter in pozzetto di nuova generazione, senza problemi di sole, acqua, interfacciato in toto alla stumentazione già esistente etc. tutte cose che con un ipad bisogna tenere in considerazione. Invice al tavolo da carteggio uso l'ipad che ovviamente fa da ripetitore al plotter axiom. Quest'estate ho usato al 90% l'ipad in pozzetto pur avendo un vecchio plotter perfettamente funzionante, ma c'è da dire che ho trovato 10 giorni di vento forza 0 e mare forza olio. Non so se con temporali e mare mosso quanto sia utilizzabile l'ipad anche con custodia protettiva. Se qualcuno ha suggerimenti ben lieto di ascoltarli.
Ciao
A mio parere questa e' la soluzione piu' seria (indipendentemente dalla marca dello strumento): un robusto schermo leggibile al sole e adatto a stare all'esterno, interfacciato con tutta la strumentazione e poi, se si vuole, un ripetitore ovunque (un tablet di qualsiasi marca) ma solo per dare un'occhiata quando non si e' al timone e si sta' in zona protetta. Display non previsti per impiego nautico sono da considerare inaffidabili in mare indipendentemente dalla roboanza del marchio.
(19-01-2018 11:06)elmer50 Ha scritto: [ -> ]...
scusate l'ignoranza ,ma tutte quelle macchie sul video come s interpretano?
Il radar funziona con onde radio ma il suo principio e' lo stesso dell'ecoscandaglio, un segnale viene inviato in una certa direzione e se dopo un certo tempo si ha un'eco (una "macchia" sullo schermo) significa che alla distanza corrispondente al tempo impiegato dalle onde radio per andare e tornare c'e' un oggetto riflettente, l'antenna ruota e cambia quindi continuamente la direzione di rilevamento, i segnali di ritorno vengono ricomposti sullo schermo e danno l'informazione che sono stati rilevati oggetti in quelle posizioni.
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Imparare a interpretare correttamente l'immagine richiede tempo ma cio' che se ne ricava e' estremamente utile: si puo' fare un punto nave molto preciso, si puo' identificare un mezzo in rotta di collisione, si puo' identificare un groppo temporalesco, si puo' navigare nella nebbia, si puo'...., ecc. ecc.
Una domandina da fesso (e perdonatemi se è già stata data risposta in uno dei numerosi topic aperti), poichè la mia esperienza al radar è simile a quella con il ricamo: a barca fortemente sbandata (es:bolina stretta con vento), l'altezza del radar si abbassa (quindi diminuisce portata e precisione sugli ostacoli bassi e lontani), e niente altro?
In altre parole, il radar ha la facoltà di modificare il "piano" di invio e ricezione del segnale rendendolo "obliquo" e quindi parallelo alla superficie del mare, oppure sul lato di mura spara in alto e sull'altro nell'acqua?
Il fascio radar e' molto stretto in orizzontale ma piuttosto ampio in verticale (intorno ai 25 gradi) per cui se non si viaggia a sbandamenti esagerati non c'e' problema salvo un po' piu' di disturbo sui bersagli vicini dovuto alla riflessione delle onde sul lato in cui si sbanda.
La riduzione dell'altezza non e' tanto grande da dare problemi di portata per il comune diportista.
Esistono comunque (per i perfezionisti) supporti basculanti che mantengono l'antenna sempre in piano ma dopo piu' di 30 anni che ho il radar non ne ho ancora sentita l'esigenza.
Ricordo che del radar si sente la necessita' poche volte (per me circa un paio all'anno) ma quelle volte e' un aiuto insostituibile (naturalmente dipende da come e dove si naviga).
Grazie IanSolo, la tua risposta mi convince sempre più di aver preso la scelta giusta, anche se più cara.
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Il radar è uno strumento che si usa poco ma molto utile.
Quando l' ho istallato, prima su un Carter 33, e 10 anni fa su un 38',le varie staffe per l' antenna in commercio, mi sembravano sia care sia non affidabili con quei piedini.
Ho fatto fare dal fabbro sotto casa una staffa che resiste ancora da più di 10 anni, senza alcun cedimento, quando salgo in testa d' albero la uso come gradino.
Interposto fra inox e alluminio avevo messo un pezzo di camera d' aria e non presenta segni di corrosione, fissata con viti filettate sull' albero, ma potrebbe essere anche con rivetti.
Il tutto in INOX penso 304.
La prima costata 50.000 L., la seconda 38 €. dopo pochi anni.
Se interessa spiego un paio di particolari, anche se dal disegno, se riesco ad incollarlo è tutto abbastanza chiaro.
Sotto l' antenna c' è un faro che illumina la coperta.
Se interessa ho una foto dove si vede anche se dal pontile, ma non so allegarla perchè è 1,90 mb.
La staffa sarà il possimo problema, cnhe se pensavo ad una già fatta.
ho visto che in alcune barche posizionano il radar su un palo alto circa 2 metri a poppa,..ma l albero e le vela non possono trarre in inganno il radar?
(19-01-2018 17:40)elmer50 Ha scritto: [ -> ]ho visto che in alcune barche posizionano il radar su un palo alto circa 2 metri a poppa,..ma l albero e le vela non possono trarre in inganno il radar?
La vela e' trasparente al segnale del radar (quelle in fibra tessile tradizionale, quelle in fibra di carbonio attenuano ma non so' quanto), l'albero e' piu' stretto del fascio del radar e quindi attenua poco ma puo' produrre per riflessione echi spuri da oggetti sotto angoli diversi di cui tenere conto.
Il tipo di montaggio a poppa su palina e' usato per garantire l'utilizzabilita' del radar in caso di disalberamento e per tenere il piu' possibile in basso un oggetto pesante che su barche da regata puo' dare vantaggio (piccolo si dira' ma tutto conta), lo svantaggio maggiore e' che stando in piedi in coperta si e' certamente colpiti dal fascio che non e' mediamente sopra la soglia di pericolo (sono impulsi forti ma estremamente brevi e radi) ma se non ci sono validi motivi e' comunque meglio evitarlo
In ogni caso il radar e' bene montarlo il piu' in alto possibile per garantire lo sfruttamento di tutta la sua possibile portata (e 2 metri sono pochi).