Sembra uno strallo di trinchetta avendo anche le 4 basse
Direi che sei uno dei pochi fortunati a non aver bisogo di volanti, l'albero ha un solo ordine di crocette e posizionato moto in alto con intermedie dedicate, le basse di poppa fanno la funzione delle volanti e il dimensionamento del profilo fa il resto, armi velici considerati preistorici ma che avevano il oro senso ...
Fai una prova, arma lo strallo di trinchetta e tesalo a ferro, poi vai a vedere la forma dell'albero in senso poppa prua, se non fa una freccia spaventosa sei a posto, alrimenti ci devi mettere le volanti.
Poi quando userai lo strallo di trinchetta normalmente, sarà sufficente tesarlo senza metterlo a ferro, altrimenti ti ritrovi con lo strallo di prua molto lasco e se hai il genova avvolto non è molto bello quando c'è mare, meglio un compromesso con un pò di catenaria sulla trinchetta
Allora peccato che non li facciano piu così !
Vero, pensa che l'evoluzione di questi sono stati gli alberi a 2 piani di crocette dritte, che pompano appena c'è un pò di onda e hanno bisogno delle volanti anche senza trinchetta ...L'unico svantaggio è che pesavano molto
Molte grazie a tutti,
La prima domanda rimane aperta e sono contento che non sia stata banale. Purtroppo le basse sono solo 2 anche se dalla foto si direbbe diversamente. Quelle che sembrano altre basse sono in realtà :lo stralletto a riposo sulla sartia di dritta e la cima che avanza dal nodo che ha fatto diventare una tavoletta di legno un bansigo.
Grazie all'intervento di Lord ho capito meglio l'opinione di Zankipal e seguirò sicuramente il suo consiglio anche se mi sembra che dovrò valutare comunque quanto scritto da Bullo.
Quindi, in attesa di vedere cosa succede mettendo in tensione lo stralletto, vi ringrazio sinceramente del vostro aiuto.
p.s. per Bullo, ho capito benissimo cosa mi proponi. Mi domando se c'è la possibilità di attaccarmi al perno delle sartiole eventualmente rinforzandolo, allo scopo di evitare un altro foro nell'albero.
Già che sei li, valuta anche la solidità del golfare a cui attacchi lo stralletto
Seba cosa intendi per SARTIOLE? Quelle che partono da sotto le crocette e vanno alle lande in coperta? O quelle due diagonali che vanno dall'ultimo terzo d'albero e vanno alle crocette?
Uno strallo di trinchetto parte da da 3/4 sopra le crocette, lo stralletto è quello che parte dall'altezza delle crocette e va verso prua.
per Lord
Effettivamente non ho verificato l'attacco dello stralletto alla coperta ma ripensando ad altre situazioni che ho trovato, credo sia necessario.
e poi per Bullo
Per sartiole intendo le diagonali e la manovra di cui parlo e ho definito stralletto parte appunto poco sotto l'attacco delle diagonali per arrivare in coperta a poppavia del gavone dell'ancora. Per non generare confusione d'ora in avanti lo chiamerò strallo di trinchetta.
Nel caso fossi obbligato ad adottare le sartie volanti, il punto più vicino all'attacco dello strallo di trinchetta sarebbe proprio in corrispondenza o qualche centimetro sotto l'attacco delle diagonali. Per questo motivo mi domandavo se ci sono controindicazioni a collegare lì le due piastrine forate a cui fissare il terminale delle volanti, con la modalità da te descritta.
Nessun problema ad agguantarsi con le volanti in quel punto, naturalmente sia il tutto adeguato, piastre di rinforso in acciaio dove fori e passa la barra filettata dentro al tubetto, dadi autobloccanti e meglio se forati, assieme alla barra, per far passare una copiglia, più semplice dare una bulinata alla barra filettata.
(15-05-2019 19:01)seba magia Ha scritto: [ -> ]Molte grazie a tutti,
La prima domanda rimane aperta e sono contento che non sia stata banale. Purtroppo le basse sono solo 2 anche se dalla foto si direbbe diversamente. Quelle che sembrano altre basse sono in realtà :lo stralletto a riposo sulla sartia di dritta e la cima che avanza dal nodo che ha fatto diventare una tavoletta di legno un bansigo.
Grazie all'intervento di Lord ho capito meglio l'opinione di Zankipal e seguirò sicuramente il suo consiglio anche se mi sembra che dovrò valutare comunque quanto scritto da Bullo.
Quindi, in attesa di vedere cosa succede mettendo in tensione lo stralletto, vi ringrazio sinceramente del vostro aiuto.
p.s. per Bullo, ho capito benissimo cosa mi proponi. Mi domando se c'è la possibilità di attaccarmi al perno delle sartiole eventualmente rinforzandolo, allo scopo di evitare un altro foro nell'albero.
Se hai solo le 2 basse di poppa allora quello non è uno strallo di trinchetta a ma è il baby, va tenuto sempre armato anche se da fastidio e non si può issarci una vela
(16-05-2019 11:58)zankipal Ha scritto: [ -> ]Se hai solo le 2 basse di poppa allora quello non è uno strallo di trinchetta a ma è il baby, va tenuto sempre armato anche se da fastidio e non si può issarci una vela
grazie... mi stava a montare il magone.
Dagli interventi che ho letto sono consapevole delle professionalità che rappresentano i vostri commenti.
Credo a questo punto che sia indispensabile una documentazione fotografica che possa mettere chiarezza sulla manovra e su quello che non sono stato in grado di spiegare a parole.
Naturalmente l'ultimo intervento di zankipal mi preoccupa non poco.
Nel fine settimana mi propongo di documentare....
L'attacco in coperta di questo strallo non sarà come hai scritto subito dietro il gavone dell'ancora, ma al massimo a metà tra albero e strallo.
é lo stesso armo del mio Brigand del '74 con il babyrompimaroni
Allego la foto della prua dove si vede l'attacco rapido dello strallo da definire.
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
l'attacco è in coperta al centro delle gallocce d'ormeggio in corrispondenza della paratia del gavone dell'ancora. Dalla cala vele sottocoperta si vedono dei dadi senza rinforzi a vista. Suppongo che ci sia un rinforzo sotto la vetroresina che va a interessare anche la paratia ma non vedo altri segnali. Mettendo in tiro lo stralletto non si vede nessuna deformazione dell'albero. Anzi secondo un amico senza lo stralletto si evidenzia una leggera curva verso poppa.
Una foto dell'albero visto da prua con lo stralletto montato.
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Si vede bene anche un attacco con fori per un perno all'altezza delle crocette. Sbaglio se dico che potrebbe trattarsi della predisposizione per il babystay. Nessun ulteriore attacco in coperta fra musone e albero.
Per completezza ho fatto anche una foto della posizione delle lande.
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Quella a sinistra (proravia) è la sartia alta, quella a destra è la sartia bassa.
Lo stralletto è attaccato all'albero in corrispondenza delle diagonali. quindi ben sopra le crocette. A cosa servono queste diagonali? forse sono un rinforzo per compensare il tiro di quello che andrebbe appeso all'attacco sul davanti? oppure tengono semplicemente le crocette in posizione? A dire il vero non ne vedo più in giro su altre barche...
I conclusione sono interessato a sapere se ci sono elementi sufficienti per concordare su una definizione di strallo di trinchetta o se si tratta solo di un mio wishful thinking.
Mi sa che è proprio il babystay, anche se l'attacco in coperta sarebbe l'ideale per una rinchetta.
Se lo togli e l'albero ti si incurva all'indietro è segno che non è regolato bene, non lo deve fare, hai lo strallo troppo corto, dovresti allungare strallo e accorciare il paterazzo, oppure lavorare sul collare dell'albero o posizione del piede, ma è più complicato, senza baby l'albero deve stare dritto anche con il peso del genoa avvolto.
L'attacco che hai sull'abero all'altezza delle crocette secondo me è per attaccarci un bozzello che servirebbe per l'amantiglio tangone, una volta si usava metterlo così basso.
Per le diagonali a metà pannello, una volta erano molto usate, sulle barche recenti sono sparite a parte il Bavaria 30 cruiser di primi anni 2000.
Volendo riammodernare un pò il piano velico, dovresti trovare un punto in coperta, un pò più avati dell'albero, a una misura tale che il baby faccia un angolo di almeno 25° rispetto all'albero e spostarlo lì, così riesci a virare con il genoa.
Non so come è fatta la barca dentro ma in quel punto ci dovrebbe essere qualche paratia tipo quella che separa il bagno dalla cabina ecc.. in quel caso fare una landa passante non è difficile.
Una volta spostato il baby, potresti fare un attacco a 50 cm dalla testa per la trinchetta che in questo modo non avrebbe bisogno di volanti.
Grazie Zankipal e grazie a tutti,
con le dovute premesse che scrivo dopo, sono giunto alla conclusione che dovrò approfondire l'argomento allo scopo di ammodernare il piano velico facendomi aiutare da un professionista. Per implementare la sicurezza di navigazione ho cercato di capire meglio come stavano le cose e ho scoperto che non conosco bene neanche l'armo che sto usando. Siccome non voglio minimamente rischiare rimetto in forza lo stralletto specialmente nei bordi lunghi con tanto vento in attesa di approfondire...
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Le premesse sono presto dette: quando navigavo sulle barche degli altri davo per scontato (e controllavo per quanto posso) che fossero a posto. Fiducioso nella mia capacità potenziale di risolvere le eventuali grane. Adesso che sono responsabile della sicurezza della navigazione in toto, non posso accettare di partire senza aver approfondito aspetti potenzialmente pericolosi.
Nonostante infatti la mia incrementata capacità di risolvere i problemi (me lo dico da solo) sono diventato meno propenso a mettermi nei guai (cosa che purtroppo ho fatto in passato) anche se sono sempre stato "fortunato".
Ho ben in mente i racconti di amici partiti per le Canarie o oltre che hanno naufragato ben prima delle Baleari.
La vela per me è la ricerca di un equilibrio fisico ma soprattutto mentale e anche la possibilità di evadere con la mente dagli impegni quotidiani per dedicarmi alla "fuga". prego qui gli amici bontemponi di esimersi da commenti basati sul doppio senso.
Proseguo quindi nell'indagine facendomi aiutare da un professionista. Non so se mi conviene un anziano conoscitore della barca ormai datata o un più giovane e presumibilmente elastico interprete delle nuove tecnologie. Speravo in armatori dello stesso modello ma non ci sono state reazioni. Farò un altro tentativo pubblicando foto al completamento del refitting con la speranza di catturare l'attenzione di qualcuno.
Viva la vela e viva gli AdV
(19-05-2019 12:13)seba magia Ha scritto: [ -> ]Grazie Zankipal e grazie a tutti,
con le dovute premesse che scrivo dopo, sono giunto alla conclusione che dovrò approfondire l'argomento allo scopo di ammodernare il piano velico facendomi aiutare da un professionista. Per implementare la sicurezza di navigazione ho cercato di capire meglio come stavano le cose e ho scoperto che non conosco bene neanche l'armo che sto usando. Siccome non voglio minimamente rischiare rimetto in forza lo stralletto specialmente nei bordi lunghi con tanto vento in attesa di approfondire...
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Le premesse sono presto dette: quando navigavo sulle barche degli altri davo per scontato (e controllavo per quanto posso) che fossero a posto. Fiducioso nella mia capacità potenziale di risolvere le eventuali grane. Adesso che sono responsabile della sicurezza della navigazione in toto, non posso accettare di partire senza aver approfondito aspetti potenzialmente pericolosi.
Nonostante infatti la mia incrementata capacità di risolvere i problemi (me lo dico da solo) sono diventato meno propenso a mettermi nei guai (cosa che purtroppo ho fatto in passato) anche se sono sempre stato "fortunato".
Ho ben in mente i racconti di amici partiti per le Canarie o oltre che hanno naufragato ben prima delle Baleari.
La vela per me è la ricerca di un equilibrio fisico ma soprattutto mentale e anche la possibilità di evadere con la mente dagli impegni quotidiani per dedicarmi alla "fuga". prego qui gli amici bontemponi di esimersi da commenti basati sul doppio senso.
Proseguo quindi nell'indagine facendomi aiutare da un professionista. Non so se mi conviene un anziano conoscitore della barca ormai datata o un più giovane e presumibilmente elastico interprete delle nuove tecnologie. Speravo in armatori dello stesso modello ma non ci sono state reazioni. Farò un altro tentativo pubblicando foto al completamento del refitting con la speranza di catturare l'attenzione di qualcuno.
Viva la vela e viva gli AdV
Premesso che non facendo modifiche all'armo originale non si sbaglia mai e affidandosi a dei professionisti è sempre una buona cosa, non è così catastrofica la cosa
Su una barca vecchio stile con le crocette dritte occorre che il pannello che va dal piede alla crocetta sia fermato o da 4 sartie basse o da un baby verso prua e due sartie laterali, queste sartie servono per fermare l'albero e non ci si può montare delle vele.
Però un baby così è veramente scomodo anche solo per virare e non è una cosa da sottovalutare anche in termini di sicurezza, è importate poter virare con il genoa da soli senza che qualcuno debba andare a prua a far passare la vela.
Ho usato diverse barche con stralletto che partiva da metà albero ma non ho mai avuto problemi nel far passare il genoa, grandi 150% della J.
Non capisco perchè sulla barca di seba l'abbiano fatto partire a circa2/3 e non a metà dove sono posizionate le due sartiole sotto alle crocette, misteri.
Questo e' il piano velico
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Riporto la foto del mio Baby-Stay facilmente regolabile e sganciabile quando intralcia (praticamente solo sotto Spi, per permettere il passaggio del tangone nelle abbattute).
[
attachment=38853]
Anche con genoa al 160% di 60 mq il Baby intralcia poco nelle virate avendo l'avvertenza di mollare la vecchia scotta solo dopo che il genoa comincia a portare all'inverso e proseguire nella virata mentre il vento fa passare velocemente il genoa; da solo, mentre l'autopilota vira, sto davanti alla ruota a manovrare le scotte sui winch e non serve altro. Solo con le ariette occorre intervenire a prua, cosa necessaria anche senza il Baby, quando forse sarebbe meglio ammainare tutto e dare motore. Nella foto si nota anche lo strallo amovibile a riposo, utilizzato con le vele da vento con il genoa arrotolato, ho a bordo: Olimpico 36 mq in Mylar, Yankee e tormentina in dacron.
(21-05-2019 09:39)bullo Ha scritto: [ -> ]Ho usato diverse barche con stralletto che partiva da metà albero ma non ho mai avuto problemi nel far passare il genoa, grandi 150% della J.
Non capisco perchè sulla barca di seba l'abbiano fatto partire a circa2/3 e non a metà dove sono posizionate le due sartiole sotto alle crocette, misteri.
Il problema non è l'attaco sull'albero, è quello in coperta che è talmente avanti che intralcia il passaggio
probabilmente era previsto anche l'armo con yanke e trinchetta