08-02-2018, 16:16
Leggo tantissimo su questo forum di come migliorare la ricarica delle batterie con caricabatterie evoluti, alternatori ultrasofisticati, alternatori di potenza, parallelatori, regolatori di carica e altre diavolerie di cui mi piacerebbe capire qualcosa (magari qualcuno qui mi aiuta....).
Tuttavia non ho letto in alcuna discussione di come (e se) l'uso che si fa della barca possa in qualche modo incidere su quale sia l'impianto ideale da realizzare.
Faccio questa considerazione partendo dall'assunto che con il mio impianto di ricarica "ridicolo" (vecchio caricabatterie da 20 Ah e normalissimo alternatore motore da 65 Ah) supportati da un semplice pannello flex da 100 con regolatore MPTT (che monto solo quando sono in crociera) ho sempre le mie batterie al piombo (2 x 140 Ah per i servizi e 1 x 100 per il motore) mai sotto il 60/70% di carica (misurata da BM1) nei momenti di picco negativo max.
In altre parole:
- se dopo ogni uscita giornaliera, pur dopo aver tenuto tutto acceso (frigo, pilota automatico, cartografico, stazione vento autoclave e caricabatterie vari x ricarica cellulari), ho comunque la possibilità al rientro di attaccarmi alla banchina sino al giorno dopo
- se comunque durante le crociere almeno una volta ogni 3/4 giorni rieco a riattaccarmi ad una colonnina per almeno un'intera nottata e almeno un 50% della navigazione la faccio a motore (e comunque sempre col pannello montato a poppa)
ma davvero sono utili tutte quelle diavolerie?
Secondo la mia esperienza, con questo uso della barca la risposta è NO ………………
Tuttavia non ho letto in alcuna discussione di come (e se) l'uso che si fa della barca possa in qualche modo incidere su quale sia l'impianto ideale da realizzare.
Faccio questa considerazione partendo dall'assunto che con il mio impianto di ricarica "ridicolo" (vecchio caricabatterie da 20 Ah e normalissimo alternatore motore da 65 Ah) supportati da un semplice pannello flex da 100 con regolatore MPTT (che monto solo quando sono in crociera) ho sempre le mie batterie al piombo (2 x 140 Ah per i servizi e 1 x 100 per il motore) mai sotto il 60/70% di carica (misurata da BM1) nei momenti di picco negativo max.
In altre parole:
- se dopo ogni uscita giornaliera, pur dopo aver tenuto tutto acceso (frigo, pilota automatico, cartografico, stazione vento autoclave e caricabatterie vari x ricarica cellulari), ho comunque la possibilità al rientro di attaccarmi alla banchina sino al giorno dopo
- se comunque durante le crociere almeno una volta ogni 3/4 giorni rieco a riattaccarmi ad una colonnina per almeno un'intera nottata e almeno un 50% della navigazione la faccio a motore (e comunque sempre col pannello montato a poppa)
ma davvero sono utili tutte quelle diavolerie?
Secondo la mia esperienza, con questo uso della barca la risposta è NO ………………