I Forum di Amici della Vela

Versione completa: lavoro non previsto bulbo
Al momento stai visualizzando i contenuti in una versione ridotta. Visualizza la versione completa e formattata.
Pagine: 1 2
ho alato la barca (alpa 27) per normale pittura antivegetativa approfittando di scontistica prestagione, e mi ritrovo il bulbo in queste condizioni. Devo dire che a settembre 2016 non era in queste condizioni, cmq il cantiere mi chiede circa 1300€ (i.i.) per fare il lavoro così composto:
- sabbiatura con Samgrit
- copertura immediata dopo sabbiatura con 2 mani di primer epossidico International Intershield
- applicazione 1 mano resina epossidica Aquastop Veneziani
- stuccatura di tutta la superficie con Stucco epossidico Epomast Eva Veneziani
- applicazione 1 mano ulteriore di resina epossidica Aquastop Veneziani
- applicazione primer epossidico per antivegetativa
secondo voi è un buon prezzo ?
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Secondo il mio cantiere non basta sabbiare una sola volta. Bisogna sabbiare aspettare una ventina di giorni e ripetere fino a quando non vengono più fuori infioriscenze di ruggine. Quindi fare il trattamento.
... questa non l'ho mai sentita. La sabbiatura è un processo per asportazione di materiale. Tolta la ruggine e le vecchie incrostazioni (pitture) la superficie metallica deve avere un certo grado di pulizia (norme svedesi SA 2,5 o in assoluto SA3 ). La sabbiatura con la giusta grana dell'abrasivo produce una rugosità superficiale ottimale per l'aggrappamento dei Primer. Va considerato che la sabbiatura, rendendo viva la superficie del metallo, e nell'immediato anche calda, fa sì che la superficie sia abbastanza attiva per ossidarsi: motivo per cui il primer va dato a stretto giro di posta (turno di x ore del sabbiatore, spolvero, primer, tempo fuori polvere, altro turno di sabbiatura etc) e vanno controllate le condizioni ambientali. Esiste anche la sabbiatura a umido, ma con performance minori. E anche quella subacquea, per l'applicazione di prodotti epossidici subacquei adatti. BV
dipende.
se di ferro o di ghisa.
se di ferro,sabbiatura e protezione.
di ghisa la roba è un poco più complessa specie se presenta camolature profonde o sospetti di soffiature cieche.
nel qual caso:
sabbbiatura,lavaggio (acqua e acetone),asciugatura accurata con aria compressa,passivazione,protezione.
(19-02-2018 20:00)refosco Ha scritto: [ -> ]... questa non l'ho mai sentita. La sabbiatura è un processo per asportazione ...[]

E' naturale il pimer va dato subito dopo la sabbiatura. Io il trattamento l'ho fatto nel 2012 e ancora non ci sono macchie di ruggine. Però hanno sabbiato 3 volte.
Io ho fatto il lavoro da solo spendendo 100 euro, comunque i passaggi sono corretti, il costo è abbastanza elevato, lo scompongo

Almeno da me i prezzi sono:

Sabbiatura 400 euro da ditta specializzata
Resine varie ed av 100 euro ( av sarà quella che userai su tutto lo scafo immagino quindi la comprerai tu )
15 ore 30 euro più Iva 540 euro ( alla grande più reale 8/10 ore )
Totale 1040 euro

Se però ti organizzi con altre persone che sicuramente dovranno sabbiare chiglie o scafi puoi fa uscire la ditta per più operazioni, almeno da queste parti e consuetudine, cosi puoi ottenere uno sconto del 20%
se non gli fai un vestitino di vetro-resina tra due anni sei punto e a capo.
pero puoi sempre farti una bella chiaccherata col Cecchi, lui una soluzione te la trova.. magari poi non rispetti i suoi parametri di "rugiada" e quando lo richiami tra due anni ti fa pure passare da bischero.. penso che sia avanti su tutti su queste cose ma.. e' un po pesante da digerire a volte.
(19-02-2018 19:41)enzo Ha scritto: [ -> ]Secondo il mio cantiere non basta sabbiare una sola volta. Bisogna sabbiare aspettare una ventina di giorni e ripetere fino a quando non vengono più fuori infioriscenze di ruggine. Quindi fare il trattamento.
Ho molti dubbi sul consiglio del cantiere.Ma ci sono cantieri e cantieri per
fortuna.Il bulbo va sabbiato in un giorno che non ci sia umidità eccessiva,
sabbiato con professionalità ovviamente e fermato IMMEDIATAMENTE con
un primer apposito( ne sono tanti),poi si possono anche aspettare i gg.che uno vuole.
Il cantiere a cui mi sono rivolto nel 2008 ha proceduto come sopra scritto,ad oggi
bulbo(in ghisa pure) perfetto.Esperienza molto positiva in un campo dove gli
improvvisati di turno sono sempre assai,purtroppo.
Fatto 2 anni fa in cantiere, materiale usato: Defender boero 32 euro, Delta 3000 32 euro, Epolight 70 euro, Epomar 27 euro piu 350 euro di lavoro escluso antivegetativa. Non ho la più pallida idea di cosa hanno fatto ma ho rifatto carena dopo quasi due anni e il bulbo era come nuovo.
(19-02-2018 20:14)andros Ha scritto: [ -> ]dipende.
se di ferro o di ghisa.
se di ferro,sabbiatura e protezione.
di ghisa la roba è un poco più complessa specie se presenta camolature profonde o sospetti di soffiature cieche.
nel qual caso:
sabbbiatura,lavaggio (acqua e acetone),asciugatura accurata con aria compressa,passivazione,protezione.
.... ammetto la mia poca precisione: indubbiamente la ghisa ha una struttura superficiale della quale non ho tenuto conto. Dunque una procedura può essere quella di aspettare una rifioritura di ruggine. BV
ho il sospetto che il trattamento proposto dal cantiere sia un pò "light" nel senso che immagino che una copertura di vetroresina sia più efficace (una volta eliminata la ruggine) ma magari è solo una mia fissa. Parlerò con il cantiere per capire se c'è la possibilità di definire un diverso ciclo di lavoro ( non mi convince l'assenza del fosfatante, per es. ). Mentre scrivo mi assale dubbio: ma la pinna dell'Alpa 27 è ferro o ghisa? Smiley30
(21-02-2018 12:41)giallok Ha scritto: [ -> ]ho il sospetto che il trattamento proposto dal cantiere sia un pò "light" nel senso che immagino che una copertura di vetroresina sia più efficace (una volta eliminata la ruggine) ma magari è solo una mia fissa. Parlerò con il cantiere per capire se c'è la possibilità di definire un diverso ciclo di lavoro ( non mi convince l'assenza del fosfatante, per es. ). Mentre scrivo mi assale dubbio: ma la pinna dell'Alpa 27 è ferro o ghisa? Smiley30
prendi un martelletto e dai una bottarella.
se suona a mò di campana è ferro.(ma se di ferro di solito è una lama)
se non suona è ghisa (di solito sono sagomate a mò di profilo alare)
le foto non sono chiarissime ma pare sagomata, quindi,ghisa.
insomma...sono i fondamentali..
quelle belle e colorate fioriture probabilmente sono causate da piccole soffiature
che si insinuano per una indefineita profondità.
se non curate a dovere saranno fonte di altre fioriture a breve scadenza qualsiasi cosa tu faccia.
quindi,a mio avviso:lancia con lavaggio accurato e approfondito->asciugatura->sabbiatura->attesa->risabbiatura->passivazione->protezione-
passivazione-trattamento con prodotti a base acido fosforico (acido puro o ferox o altro prodotto simile).
serve a trasformare la ruggine in fosfato di ferro inattaccabile dalla ruggine.
si fa prima della protezione di qualsiasi altro prodotto.
protezione-sopra al fosfatante dopo lavaggio e asciugatura in caso di acido puro o direttamente sopra al "ferox" dopo reticolatura
oppure direttamente sopra metallo appena sabbiato.
come puoi capire il lavoro può essere anche complesso e lungo.
per non parlare di prodotti di protezione che sono millanta con antipatie tra prodotti da conoscere a fondo pena....un bel casino.
Potrei sbagliarmi ,ma dal colore dell’ossidazione ,quello è uno scatolato di ferro ( se fosse ghisa lasciarla arrivare a questo punto e non accorgersene ci vorrebbe un orbo )
Ma il rivestimento con uno strato di vtr è la cosa meno sensata che si può fare .
L’inevitabile porosità di questa soluzione , in tutte quelle viste finora ,ha provocato il distacco ,il rigonfiamento è una accelerazione al quadrato della distruzione del materiale ferroso , con danni collaterali irreparabili !
(21-02-2018 12:52)mimita Ha scritto: [ -> ]Potrei sbagliarmi ,ma dal colore dell’ossidazione ,quello è uno scatolato di ferro ( se fosse ghisa lasciarla arrivare a questo punto e non accorgersene ci vorrebbe un orbo )
Ma il rivestimento con uno strato di vtr è la cosa meno sensata che si può fare .
L’inevitabile porosità di questa soluzione , in tutte quelle viste finora ,ha provocato il distacco ,il rigonfiamento è una accelerazione al quadrato della distruzione del materiale ferroso , con danni collaterali irreparabili !
sono assolutamente d'accordo
tranne per lo scatolato.
le foto non sono chiare ma nel mio bulbo di ghisaccia c'erano gli stessi colori
belli da vedere ma bruttissimi da pensare..Smiley4
lavaggio accurato e approfondito->asciugatura->sabbiatura->attesa->risabbiatura->passivazione->protezione-
passivazione-trattamento con prodotti a base acido fosforico (acido puro o ferox o altro prodotto simile).

[/quote]

scusa Andros,
puoi spiegare meglio il concetto di "passivazione" in termini pratico-operativi, per cortesia?
Grazie
(21-02-2018 15:19)tommy62 Ha scritto: [ -> ]lavaggio accurato e approfondito->asciugatura->sabbiatura->attesa->risabbiatura->passivazione->protezione-
passivazione-trattamento con prodotti a base acido fosforico (acido puro o ferox o altro prodotto simile).
Citazione:scusa Andros,
puoi spiegare meglio il concetto di "passivazione" in termini pratico-operativi, per cortesia?
Grazie
mi pare di averlo specificato bene più sopra..Smiley2
Io molti anni fa ho fatto, seguendo allora le indicazioni date da Estrovelico, il ciclo Veneziani consigliato ed il bulbo sta ancora bene. L'unica cosa in più che feci, sempre su suggerimento di Estrovelico, fu il trattamento passivante con prodotto contenente acido fosforico. Dato il prodotto sulla ghisa appena pulita e lasciato agire per una nottata, il bulbo diventa nero. Si lava abbondantemente con acqua, si asciuga e si passa subito il primer. Mi sono dilungato, ma ritengo questo trattamento fondamentale per la durata successiva e comunque costa due soldi.
Io eviterei l’acqua stop decisamente una porcheria da dei problemi, sostituire con gelshied 200 international 5mani molto piu sicuro
A suo tempo fu specificato che il Ferox non va bene, ci vuole il Remox :
Disossidante – DisincrostanteElimina facilmente sia la ruggine che le incrostazioni calcaree. Il prodotto, eventualmente diluito con acqua, trova vari impieghi in campo domestico e professionale.Contiene:- Acido Ortofosforico 75% CAS 7664-38-2- Isotridecanolo etossilato CAS 69011-36-5- Lauril-diachil-metil-ammonio cloruro CAS 22340-01-8 EINECS 224-921-8

Non mi ricordo i dettagli ma fu spiegato il Ferox è un convertitore e non va bene, occorre un passivante.
Io ho usato il Remox
Pagine: 1 2
URL di riferimento