ciao a tutti,
Con un paio di amici volevamo avventurarci in un restauro di una barchetta di legno di circa 7 m.
La barca è completa ha tutti i pezzi tranne la chiglia...
la barca e di origine olandese costruita da Huisman. qualcuno di voi conosce questo costruttore ?
Attualmente si trova in brutte condizioni, la parte morta e interamente da restaurare, la parte viva è in buone condizioni, ma in alcuni punti il fasciame di legno e marcio, ed è da sostituire.
le mie domande a riguardo sono:
se e possibile sostituire il fasciame dall'interno dello scafo, in quanto è rivestito esternamente da vetroresina.
e se il restauro conviene farlo il più possibile conservativo o si può "modernizzare" qualcosina...
E infine se dal punto legislativo il restauro di una barca del genere richieda un collaudo o simile?
Grazie a tutti !!
mi sembra una avventura degna di un film.....di horror!!!
L'OPERA morta è importante quanto l'OPERA viva(che è marcia)
Per ricostruire la chiglia ci vogliono i disegni originali, oppure un progetto di un architetto navale
La copertura in vtr andrebbe tolta
Essendo sotto i dieci non serve nessun collaudo....(ma tanto coraggio)
Facci sapere, pero'...
Un abbraccio
Forse non hai idea del casino in cui ti stai ficcando, ma molti incoscienti han fatto grandi cose quindi... auguri.
E bravo Gianluma, più pazzo di me.
Andiamo in ordine:
-
https://www.royalhuisman.com/
Famoso e titolato cantiere olandese;
-fino a 10m fuoritutto è natante, non hai
obbligo di immatricolazione, collaudi ecc.
-Prima di cacciarti in un ginepraio fatti un esame di coscienza
serio: Cosa sai di legni, materiali, costruzioni? Quanto tempo,
manualità, determinazione e capacità di spesa?
- uno scafo oltre 80 anni rivestito di vtr è un oltraggio!
- il legno è vivo, se non respira...
- Tutto si può rifare, ma servono maestria e legni giusti,
la prima si potrebbe anche acquisire, i secondi forse...
In conclusione: metti qualche foto per nostra edificazione
raccontaci qualcosa di te di dove sei e aspetta altri utili consigli.
BV!
Piuttosto Gianluca. ma tu ed i tuoi amici volete far sta cosa per poter navigare o solo per il gusto di rimetterla a posto?
Nel primo caso, navigherete tra anni, nel secondo caso, non navigherete mai ma avrete un mucchio di cose da fare (appresso alla barca si intende)
Noi siamo di Torino
diciamo che sappiamo che non è una passeggiata... noi abbiamo già lavorato con resine e fibre di carbonio e legno... abbiamo buona manualità, anche se non abbiamo mai azzardato nulla del genere.
ma la cosa ci attira
Tuttavia abbiamo fatto qualche ricerca e alcune cose le abbiamo trovate, come i piani costruttivi della barca.
a noi ispirano entrambe le cose: sia sistemarla, sia navigarci, e ci piace l'idea che sia una barca praticamente unica.
inoltre abbiamo un po di spazio a disposizione per poterla tenere e aggiustare senza pagare affitti o robe del genere, pensando di procedere per gradi prima riparazione dello scafo, poi coperta, chiglia ecc..
non pretendiamo di fare una barca per fare attraversate ma per andarci al mare a e fare al massimo piccoli giri lungo la costa, per questo non pensiamo di mettere impianto elettrico , ma che sia una cosa semplice...
Per quanto riguarda lo scafo e fatto in quercia e la tuga in mogano...
Un minimo di luci vi toccherà metterle...
Potrebbe essere del tutto marcia sotto la vetroresina, ed a quel punto tutto il lavoro non potrebbe riportarla a navigare. Oppure potrebbero volerci anni per sistemarla.
Se volete una barca economica da sistemare e navigarci in tempi accettabili, vi conviene guardarvi attorno e cercare meglio.
Se vi siete innamorati di questa specifica barca, e siete pronti ad anni di sacrifici con il rischio di non concludere niente, rimboccatevi le maniche.
Una barca del 1937 con lo scafo in legno probabilmente già marcio, rivestito in vetroresina e senza chiglia, richiede per essere messo in condizione di navigare uno sforzo immane in tempo e soldi, e delle competenze che potreste non avere.
L'analisi di Gorniele è impietosa ma realistica. Il primo punto da
accertare con sicurezza è lo stato generale dell'opera viva (quella immersa...) Fatevi un giro con un coltello o un punteruolo per provare
la consistenza del legname.
Se troppe parti sono ammalorate/marce/mancanti sarà difficile poterle sostituire ma non impossibile. Un lavoro più complesso che farla nuova.
Dove c'è sfizio non c'è perdenza,
ma un ragionevole rapporto costi/benefici anche solo in soddisfazione dell'autostima dovete tenerlo in conto.
Aspettiamo notizie.
Sono d'accordo sia con gorniele che con oudeis
prima di fare qualsiasi cosa togliete la vetroresina per un pezzo di un metro e vedete lo stato del fasciame, se è marcio lasciate stare
""
in quanto è rivestito esternamente da vetroresina""
Che è come dire che la barca è morta ed è già stata messa nella bara, tanto è vero che il legno è marcio.
In fatto di restauri credo di avere fatto cose che voi umani non vi immaginate nemmeno
Ma io stesso lascerei perdere.
Se vi piacciono sangue, sudore e lacrime di portafoglio, fate pure, ma credo di poter affermare che è un lavoro che pianterete lì molto presto.
Varrebbe la pena, dal solo punto di vista storico, se fosse stata la barca del Re di ... o un altro nome molto famoso, o barca comunque storica, ma non mi pare lo sia.
Ci sono molte vecchie e belle barche che aspettano cure amorevoli, e che non sono malati terminali come mi pare quella.
(24-02-2018 18:06)dapnia Ha scritto: [ -> ]""in quanto è rivestito esternamente da vetroresina""
Che è come dire che la barca è morta ed è già stata messa nella bara, tanto è vero che il legno è marcio.
In fatto di restauri credo di avere fatto cose che voi umani non vi immaginate nemmeno
Ma io stesso lascerei perdere.
Se vi piacciono sangue, sudore e lacrime di portafoglio, fate pure, ma credo di poter affermare che è un lavoro che pianterete lì molto presto.
Varrebbe la pena, dal solo punto di vista storico, se fosse stata la barca del Re di ... o un altro nome molto famoso, o barca comunque storica, ma non mi pare lo sia.
Ci sono molte vecchie e belle barche che aspettano cure amorevoli, e che non sono malati terminali come mi pare quella.
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Vi ringrazio tutti delle risposte...
Ci avete convinto ...
Valutate bene perché conviene di più costruirla ex novo con più velocità e meno costi che recuperare il marcio. Chiglia nuova fasciame nuovo ordinate nuove bagli nuovi , madieri nuovi nuovo ponte , l'albero? La tuga? Il motore? Se siete bravi è ci lavorate in tre tutti i giorni ci vogliono tre anni.
Poi tutto il resto . L'impianto elettrico lo fai in un giorno Non è un problema da considerare , ti dico che i chiodi di rame da ribattere costano uno sproposito sono migliaia poi il fasciame per sostituirlo Non è facile bisogna sapere come fare, la chiglia manca ? allora ,hai pensato alla fusione della chiglia? Dove la fai ? Oggi non è più possibile fondere il piombo in cantiere , devi fare il modello in cera a perdere è darlo in fonderia a meno che te lo fai in giardino ma ti respiri i fumi, un lavoretto niente male. insomma ,l'impianto elettrico Non è da considerare.
Non voglio spaventarvi solo farvi capire cosa serve per rimettere in condizione di galleggiare una vecchia gloria come la vostra imbarcazione.
Con affetto Adriano
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Adriano.... immagino che ancora a Febbraio l'amico gianluma (che poi più niente ha scritto nel forum ma che legge) abbia abbandonato l'idea.