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Versione completa: Caricabatterie ed elettricità
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Buonasera Comandanti...
allora sto procedendo con i lavori sulla mia piccola (presa in estate Elan 33 inizio 1992) e sarei intenzionato ad un upload dell'impianto elettrico (principalmente perché non mi fido tanto) partendo dal caricabatterie ed i relativi collegamenti (spinta per la banchina, cavo e collegamenti vari).
Il mio impianto è abbastanza semplice, ho due batterie da 100w nuove, un caricabatterie abbastanza vecchiotto e di marca sconosciuta, una presa 220 in barca il tutto alimentato da un cavo che esce dal gavone di poppa per andare in banchina alla 220 (senza presa sulla murata per intenderci).
L' intenzione è rifare tutta la linea con cavi nuovi ed all'occorrenza un caricabatterie nuovo.
Al momento sono indeciso tra un TBB Trident da 25A ed un SBC 250 NRG+ 25A ... tutto sommato come prezzo e caratteristiche siamo abbastanza in linea. Le mie domande sono:
1) quale presa consigliate di installare sulla barca?? ho visto le Marinco che costano un botto... valgono la differenza o servono principalmente se si ha a bordo elettrodomestici importanti (al massimo installerà un boiler)?
2) C'è una tipologia di cavo che consigliate? Avevo pensato ad un cavo industriale con doppia guaina ... Credete possa bastare?
3) Qualcuno ha qualche info o parere sui due caricabatterie in questione oppure ha qualcosa di quel genere da suggerire??

Il successivo step sarà l'aggiornamento del ripartitore di carica dell'alternatore e penso, a breve, un impiantino fotovoltaico indipendente....

Attendo con ansia vostre...
Grazie mille e B.V.
Per i miei gusti, sconsiglierei la presa sullo specchio di poppa, meglio interna fissata dentro un gavone. Certamente è da preferire stagna e con contatti antiossido.
Se non previsto, aggiungerei un magnetotermico bipolare e una spia al neon a 220V. Il cavo doppia guaina va bene purchè tripolare e in rame stagnato. Per il carica batterie passo.

BV
(28-03-2018 10:43)giorgio23570 Ha scritto: [ -> ]Per i miei gusti, sconsiglierei la presa sullo specchio di poppa, meglio interna fissata dentro un gavone. Certamente è da preferire stagna e con contatti antiossido.
Se non previsto, aggiungerei un magnetotermico bipolare e una spia al neon a 220V. Il cavo doppia guaina va bene purchè tripolare e in rame stagnato. Per il carica batterie passo.

Il magnetotermico bipolare NON e' un'opzione, e' obbligatorio averlo e deve essere del tipo provvisto anche di protezione differenziale (quella che viene chiamata solitamente "salvavita") cosi' come da norma ISO13297 che recita (assieme a tante altre cose):

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7.2 Main supply circuits

7.2.1 Double-pole circuit-breakers shall be installed in conductors to the shore-power supply circuits.

7.2.2 A manually reset trip-free circuit-breaker shall be installed within 0,5 m of the source of power or, if
impractical, the conductor from the source of power to the panel-board circuit-breaker shall be contained within a
protective covering, such as a junction box, control box, enclosed panel-board, or within a conduit or cable trunking
or equivalent protective covering. If the location of the main shore-power inlet circuit-breaker exceeds 3 m from the
shore-power inlet connection or the electrical attachment point of a permanently installed shore-power cord,
additional fuses or circuit-breakers shall be provided within 3 m of the inlet or attachment point to the electrical
system in the craft, measured along the conductor.

7.2.3 Overcurrent protection shall be provided for isolation and polarization transformers, including a bank of
transformers operating as a unit. Each transformer shall be protected by an individual overcurrent device on the
primary side, rated at not more than 125 % of the rated primary current of the transformer.

....omissis....

8 Ground-fault protection/earth-leakage protection

8.1 GFCIs (RCDs) shall be of the trip-free type.

8.2 The craft shall be provided with earth-leakage protection in the main supply circuit by
a) a double-pole RCD having a maximum nominal trip sensitivity of 30 mA and 100 ms maximum trip time located
in accordance with 7.2.2, or
b) each receptacle located in the galley, toilet, machinery space or weather deck shall be protected by a GFCI
(RCD) having a maximum sensitivity of 10 mA.

8.3 The GFCI (RCD) device shall have an internal circuit for manual testing of the trip function.
NOTE GFCI (RCD) double-pole receptacle (socket) devices may be installed as part of a convenient outlet installation,
either in single-outlet applications or in multiple "feed through" installations, i.e. a series of receptacle (socket) outlets connected
in parallel such that the first GFCI (RCD) protects everything in the circuit.
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Quindi protezione generale differenziale doppia polarita' con sensibilita' 30mA e per le eventuali prese in locali potenzialmente umidi ulteriore protezione con sensibilita' 10mA. (ma solitamente in bagno, nei gavoni e nel vano motore di una barca a vela non ci sono prese).
La stessa norma obbliga inoltre ad un corretto uso (collegamento) del terminale di protezione portato dal filo GIALLO/VERDE proveniente dalla presa di banchina, tale filo DEVE essere collegato e posto a massa anche a bordo, e' tollerato l'uso di trasformatori di isolamento o di isolatore galvanico se si temono corrosioni per correnti disperse, tali artifici DEVONO essere del tipo certificato per l'uso, unica deroga a tale disposizione puo' esserci nel caso non vi siano prese di corrente e i dispositivi utilizzanti la corrente di banchina siano a doppio isolamento e posti in locali non soggetti a ricevere spruzzi d'acqua.
Grazie mille per le risposte...
Allora la presa pensavo di metterla a poppa, non all'aria aperta ma in un gavone chiuso (non so se riuscite a vedere i vani in questione nelle foto in rete dell'elen 33).
Il magnetotermico lo installerò nel vano subito dentro la barca in una apposita cassetta... al momento la barca ne è provvista ma non sono certo della presenza del "salvavita"..integrerò... La spia della 220 è presente e funzionate sul vano strumenti della barca.
Non ho prese in bagno ne esterne ma solo una sotto il carteggio (oltre a quella dove si collega il caricabatteria). Tutte le prese sono in locali dove non arriva acqua di mare...
Il mio dubbio resta sul tipo di caricabatterie e sulla presa.
di caricabatterie è piena la rete, e posso dirti di prenderne uno dimensionato rispetto alle batterie servizi, possibilmente almeno con una corrente di carica equivalente al 15% della capacità installata, e con 2 uscite (una per la batteria motore). Non stare sui piccoli, tieni presente che quando ti colleghi alla banchina se vivi a bordo una parte della corrente generata va ad alimentare i servizi (frigo, luci, autoclave etc..) quindi quella che rimane per ricaricare le batterie deve essere sufficiente, altrimenti rischi di fare una sosta in porto insufficiente per riportare le batterie al 100%. Inoltre la fase Bulk (massima corrente) è propedeutica per la desolforazione delle batterie, e serve molta corrente. Purtroppo fra un brand famoso (ormai prodotto in Cina) ed una cineseria meno nota può correrci anche 3/4 volte il costo mentre la qualità non ha lo stesso rapporto.
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..possibilmente almeno con una corrente di carica equivalente al 15% della capacità installata,...
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Toglierei il termine "almeno" in quanto le batterie al piombo (salvo assemblaggi speciali per impieghi diversi dai nostri) sono progettate per una corrente di ricarica pari in Ampere a circa 1/10 del numero che esprime la capacita' nominale della batteria in AmpereOra e tollerano, purche' NON sempre, correnti di ricarica paria circa il doppio di quanto detto a scapito di una (ancora trascurabile) perdita nella vita attesa. Il valore di 1,5 volte e' da considerare un ragionevole compromesso che eviterei di superare (da esperienza personale e da colloqui sull'argomento con un produttore di batterie che, per caso, e' uno degli iscritti al Forum).


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Inoltre la fase Bulk (massima corrente) è propedeutica per la desolforazione delle batterie, e serve molta corrente..
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C'e' una confusione di termini: la fase cui si riferisce questa frase e' quella detta di "EQUALIZZAZIONE" che viene raggiunta aumentando per un breve periodo di tempo la tensione di carica abbastanza oltre quella normale per la piena carica, la corrente richiesta (per una batteria in normale stato) e' la stessa prevista per la carica (la massima che il caricabatterie puo' erogare).

Un ciclo di carica inizia in corrente costante (quella di cui e' capace il caricabatterie) ed e' questa la fase chiamata "BULK", che termina quando la tensione raggiunge un limite di tensione fissato secondo il tipo di batteria. Il regime cambia quindi in tensione costante (CV) nello stato definito di "Assorbimento", in tale stadio la TENSIONE è mantenuta costante al valore di Bulk per un periodo di tempo specificato (durante il quale la corrente spontaneamente tende a calare poiche' ci si trova alla massima tensione prevista per la batteria), periodicamente (taluni caricatori lo fanno sempre, altri ogni tanti cicli, altri ancora solo a richiesta) dopo tale fase viene attivata la fase di Equalizzazione lasciando salire ancora un po' la tensione al duplice scopo di far completamente caricare eventuali celle aventi resistenza interna piu' elevata e di produrre una lieve emissione di gas alla superficie degli elettrodi che fa' staccare almeno in parte gli strati di materiale solfatato eventualmente presenti. Allo scadere di tale tempo la tensione è quindi ridotta alla tensione mantenimento ("FLOATING") che, nel caso standard, e' la fine della carica.

Per non eccedere in questa discussione rimando chi volesse ulteriori chiarimenti a quello che ritengo il miglior sito sull'argomento dove si trova una trattazione molto estesa e competente:
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Grazie mille per le dritte... da quanto si evince non dovrei avrei fatto male Wink
p.s. caricabatterie made in Germany 25 A ...abbastanza abbondante per il mio pacco batterie, anche all'esito dell'ampliamento Wink
(10-04-2018 17:18)Wakser Ha scritto: [ -> ]Grazie mille per le dritte... da quanto si evince non dovrei avrei fatto male Wink
p.s. caricabatterie made in Germany 25 A ...abbastanza abbondante per il mio pacco batterie, anche all'esito dell'ampliamento Wink

Scusate se sono OT, ma ho trovato interessante questa pagina che spiega i criteri progettuali seguiti per dimensioneare l'impianto elettrico dei VOR65. Vale la pena leggerlo per capire le valutazioni e le successive scelte progettuali che vanno fatte quando si approccia un ambiente spesso ostile come quello oceanico "world wide".
Un saluto.
Giovanni

https://www.mastervolt.it/referenze/il-s...ean-race1/
(28-03-2018 00:12)Wakser Ha scritto: [ -> ]Il mio impianto è abbastanza semplice, ho due batterie da 100w nuove,

Io suggerisco un piccolo ripasso Big Grin Big Grin Big Grin
Buon giorno a tutti.
A distanza di qualche mese dal vostro ultimo commento sul tema colgo l'occasione per chiedere se qualcuno abbia avuto esperienza o raccolto pareri sugli alimentatori multifunzione (caricabatterie,mantenitori di carica, desolforatrori) della TECMATE (https://tecmate.com/it/?post_type=produc...argers-it) ed in particolare la linea di prodotti utilizzabili anche all'aperto come ad es. l'OptiMATE 7 12V-24V ((https://tecmate.com/it/products/optimate-7-12v-24v/). Le autorefernze con cui definiscono ognuno di tali prodotti "il più avanzato al mondo di questa categoria" mi spronano semmai a cercare quanti più riscontri ovunque.

Grazie sin d'ora
Personalmente sono per la raccolta differenziata,
quindi dovrebbero andare nelle isole ecologiche sotto la voce "apparati elettronici".
Ma per un parere più completo posso dirti che la desolforazione a detta dei produttori è stata tentata in più modi e l'unico che dia qualche risultato è tramite ultrasuoni, ma ovviamente non è alla portata di piccoli apparecchi.
(29-08-2018 12:13)Le Chat Corsaire Ha scritto: [ -> ]Buon giorno a tutti.
A distanza di qualche mese dal vostro ultimo commento sul tema colgo l'occasione per chiedere se qualcuno abbia avuto esperienza o raccolto pareri sugli alimentatori multifunzione (caricabatterie,mantenitori di carica, desolforatrori) della TECMATE (https://tecmate.com/it/?post_type=produc...argers-it) ed in particolare la linea di prodotti utilizzabili anche all'aperto come ad es. l'OptiMATE 7 12V-24V ((https://tecmate.com/it/products/optimate-7-12v-24v/). Le autorefernze con cui definiscono ognuno di tali prodotti "il più avanzato al mondo di questa categoria" mi spronano semmai a cercare quanti più riscontri ovunque.

Grazie sin d'ora
Non so che barca hai (non avendo messo dati mel profilo, né essendoti presentato), ma con massimo 10A, che ci fai?
(29-08-2018 15:32)Beppe222 Ha scritto: [ -> ]Non so che barca hai (non avendo messo dati mel profilo, né essendoti presentato), ma con massimo 10A, che ci fai?

Anzitutto grazie della sollecita risposta. Io invece la leggo in ritardo perchè purtroppo non m'è giunta email di notifica.
Tutt'ora benchè velista non ho una barca mia, usiamo le piccole del circolo (lacustre) o son ospite o noleggiamo al mare. Cercavo qualcosa di versatile con applicazioni ANCHE outdoor ma limitato alle piccole batterie servizi dei 6 o 7 m, di gommoni d'appoggio ecc). Nulla a che vedere coi vostri velieri d'altura. Al momento mi sembra che, oltre i modelli Tecmate citati, qualcosa di simile sia individuabile nei modelli CTEK con grado di protezione IP65 che però purtropposon quelli con minor A di carica (anche meno dei 10, eppure alcuni vengono usati anche per le motoslitte!)
(29-08-2018 12:42)maema Ha scritto: [ -> ]Personalmente sono per la raccolta differenziata,
quindi dovrebbero andare nelle isole ecologiche sotto la voce "apparati elettronici".
Ma per un parere più completo posso dirti che la desolforazione a detta dei produttori è stata tentata in più modi e l'unico che dia qualche risultato è tramite ultrasuoni, ma ovviamente non è alla portata di piccoli apparecchi.

Grazie del parere. Perdinci non pensavo d'essere incappato su prodotti di così basso livello/qualità (anche se l'impiego, come spiego rispondendo ad altro cortese utente, non sarebbe certo su banchi batterie di grandi barche).
In realtà per la desolforazione io ero fermo ai lavaggi delle batteria ispezionabile con prodotti chimici, risciacqui energici ecc e molto scettico sulla tecnica ad impulsi, che parrebbe quella proposta da tutti i caricabatterie con funzione recovery. Poi un conoscente ha avuto buoni risultati nel mantenimento di una 80 A (che stando ferma mesi stava perdendo efficienza) proprio grazie alla funzione "pulse" di un apparato NON da officina della Ring Automotive, marchio che, se non erro, su quella fascia di prodotti sembra proprio l'opposto del professionale, non dico roba da negozietto della stazione di servizio ma quasi...
Le Chat Corsaire ti prego, non fraintendermi, sono un vecchio e ne ho sentite e continuo a sentirne di tutti i colori, spero non ti sia sfuggita l'ironia per gli apparati che promettono miracoli...la solfatazione è il problema forse più grave delle batterie al piombo, troverai migliaia di pagine sull'argomento, ma nell'uso normale un buon caricabatterie che raggiunga la tensione cosiddetta di gassificazione (fase durante la quale si formano microbolle di idrogeno sulle piastre di piombo che possono distaccare il solfato che si è depositato sulla superficie delle piastre ) rimane l'unica soluzione facilmente percorribile. Serve appunto un caricabatterie che abbia una corrente sufficiente a portare la tensione a 2,5 volt elemento, ma questa fase come puoi immaginare è anche pericolosa, perchè oltre allo sviluppo di idrogeno prevede un netto surriscaldamento delle batterie, questa funzione in alcuni caricabatterie può essere impostata in automatico ogni settimana o mese... su altri si può attivare manualmente e va fermata appunto quando il delta T fra temperatura ambiente e batterie supera n gradi. Ma se posso permettermi, evitare di scaricare le batterie oltre il 50% e ricaricarle sempre completamente può aiutare a ridurre fenomeni di solfatazione e godere delle batterie per diversi anni.
M
Ciao a tutti,
Approfitto di questa discussione per chiedere un parere sui caricabatterie Pro charger ultra della Sterling Power.
https://sterling-power.com/collections/m...=873455691
Grazie a chi vorrà rispondermi
Personalmente ne ho montati 7, tutti da 12V 50 o 60A, a distanza di tempo 3/4 anni non ho trovato deviazioni apprezzabili fra i valori impostati e quelli misurati, cosa invece riscontrata su altri francesi e italiani..., unico neo, uno di un amico guastatosi dopo 3 anni è stato dichiarato irreparabile. La ventola si sente anche se modula in base alla temperatura. Fra i plus la curva custom, costano decisamente meno di altri brand blasonati, ed il display digitale è un plus che non tutti hanno. Sulla qualità direi in linea con il prezzo.
Il mio elettricista , d’imperio , mi ha montato un caricabatterie Vetus da 30 amp . Per 2+1 da 100 amp. Al momento come tempo delle varie fasi e di ricarica me par ben. Smiley53
Grazie, ci sto pensando in quanto il mio vecchio nauticharger è in riparazione da diverso tempo e il tecnico rinvia di settimana in settimana. Sto cominciando a perdere le speranze e comincio a guardarmi attorno
Mi accodo per un chiarimento.

Il mio Quick 500 (40A) ha fatto pufffSmiley6

Vorrei tornare sulla stessa marca che da quanto ho letto ha una discreta reputazione.

Il mio dubbio è sul modello da comprare.
Avendo un totale di tre batterie (2 motore e 1 servizi) da 200 A, nel dimensionamento devo considerare buono il 15% rispetto ai 200 A , avendo il caricabatterie tre uscite, oppure rispetto ai 600 A totali ?

Altra riflessione è relativa alle batterie motore, che difficilmente scaricheranno al punto tale da richiedere una carica elevata, quando in banchina senza collegamento alla 220v avranno la semplice autoscarica essendo staccate con lo staccabatteria, quando il motore diesel è in funzione, praticamente si ricaricano perchè comunque le batterie in un diesel si possono pure togliere una volta avviato. Insomma i 400 A nel conteggio del caricabatterie dovrebbero entrare marginalmente.

Tra un caricabatterie da 40 A ed uno da 60 A ballano circa 150€ , ma se non sono necessari si possono utilizzare per altri ammennicoli Smiley45, magari per un alimentatore dedicato al frigo, come ho letto in altro 3d
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