(13-04-2018 18:17)acquafredda Ha scritto: [ -> ]Beppe e Ian, potreste spiegare in parole comprensibili quello schema cosa rappresenta e a cosa servirebbe?
Il tutto è nato dal quesito iniziale su "come installare una batteria tampone" per risolvere:
a) il problema di stabilizzare la tensione
b) il problema di evitare lo spegnimento accidentale da "bimbo irrequieto"
c) permettere il funzionamento per un TOT di tempo in assenza della alimentazione principale.
Per risolvere questi problemi non è sufficiente installare una batteria tampone "da sola", perchè in assenza di alimentazione principale, questa si scaricherebbe ben presto, alimentando tutte le utenze (e non solo il dispositivo da proteggere).
Il primo passo, quindi, è quello di isolare la batteria tampone dal resto del circuito della barca, e per fare questo è (sarebbe) sufficiente un diodo.
Successivamente ci si è posti il problema di salvaguardare la batteria tampone da eccessiva scarica, per evitarene (quanto più possibile) la solfatazione.
E' stato proposto un circuito "semplice", ma che impiega un relè.
Pur funzionante, un tale circuito non è "utile" in quanto ha un assorbimento sufficientemente elevato da far scaricare la batteria tampone in 2-3 giorni, anche senza utilizzarla.
A questo punto ho inserito io due circuiti che utilizzano circuiti integrati e transistor (quindi consumo basso), ma che hanno il problema di interrompere il lato negativo dell'alimentazione. Questo, in determinate circostanze (periferiche del PC alimentate da altre fonti) può determinare un "circuito vizioso" che porta ad inficiare l'intervento del circuito di protezione.
Veniamo al dunque.
Il circuito proposto da iansolo risolve il problema in quanto va a interrompere il ramo positivo dell'alimentazione.
E' composto da un circuito integrato (un operazionale, anche detto "amplifiatore differenziale"), che si occupa di monitorare la tensione della batteria e che pilota un transistor MosFET, il quale ha la funzione di interruttore (funzionamento ON/OFF).
In pratica: il carico (in questo caso un PC) è alimentato attraverso la batteria servizi della barca. Il circuito di alimentazione ha, in parallelo, una batteria tampone, la cui tensione è monitorata dall'operazionale.
Nel momento in cui viene a mancare la linea di alimentazione primaria, interviene la batteria tampone la quale alimenta il circuito fintanto chè la sua tensione non arriva "al limite" (esempio 11 volt) impostato nel circuito di controllo.
A questo punto il circuito interviene staccando l'alimentazione al carico.
Già così, tutto funziona.
Solo che il circuito integrato LM358 ha, al suo interno, due operazionali, uno dei quali utilizzato come sopra, l'altro che era rimasto non operativo.
Ho pertanto aggiunto una funzione, utilizzandolo per pilotare due LED (uno rosso, ed uno verde).
Questo secondo operazionale, in pratica, controlla se c'è la "linea primaria di alimentazione" e se c'è, fa accendere il LED verde.
Quando la linea di alimentazione primaria viene a mancare (ovvero quando entra in funzione la batteria tampone), si accende il LED rosso.
Come giustamente ha fatto notare iansolo, il LED consuma 15-20 mA "inutilmente".
Quindi, senza modificare ulteriormente il circuito, basta omettere il LED rosso.
In questo modo il LED verde acceso indica presenza di alimentazione primaria, mentre il LED verde spento indica che sta intervenendo la batteria tampone.
Se sono stato sufficientemente spiegato, altrimenti ci riprovo successivamente.