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Versione completa: Accumulatore tampone strumenti
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Ho appena acquistato un minpc 12 v da installare al posto del precedente. Mi ha preso la malsana idea di frapporre tra alimentazione e pc una sorta di accumulatore che da un lato mi stabilizza la tensione e dall’ altra mi fa da batteria tampone in grado di tenere acceso il pc e la strumentazione per un pó (15 min ?..) quando qualcuno stacca accidentalmente la tensione dal quadro (cosa che aimè succede con figli piccoli ed ospiti a bordo ). Esiste una cosa del genere? Tecnicamente è una mini batteria ma dovrebbe ricaricarsi semplicemente dandogli tensione dc12v senza collegarla al caricabatterie o all’alternatore....


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Ti basta un piccolo accumulatore al piombo di quelli per motocicletta o motorino mantenuto carico tramite un diodo "Shottky" dalla linea a 12V di bordo. Ovviamente il diodo deve essere in grado di portare una discreta corrente per poter tollerare un "brutale" ricollegamento con batteria in parte scarica, propenderei per un valore di almeno 20A, la tesione di lavoro non e' critica poiche' ormai i diodi di potenza oggi in commercio sono praticamente tutti con tensioni di lavoro molto superiori alla ventina di Volt minimi richiesti per questa funzione.

P.S. - la stessa cosa la ho fatta per il VHF (con batteria posta in alto) di cui garantisce il funzionamento per un certo tempo anche con batterie servizi fuori uso causa allagamento o altro incidente.
IanSolo Potresti spiegare più dettagliatamente la faccenda del diodo Shottky?
Perché non un diodo normale?
Il diodo va messo per evitare che la piccola batteria alimenti tutta la barca quando la grande è scarica giusto?

Grazie
(07-04-2018 00:19)robertobaffigo Ha scritto: [ -> ]IanSolo Potresti spiegare più dettagliatamente la faccenda del diodo Shottky?
Perché non un diodo normale?
Il diodo va messo per evitare che la piccola batteria alimenti tutta la barca quando la grande è scarica giusto?

Grazie
Intanto che poi intervenga iansolo, un inizio di risposta provo a dartela io.
Si , il diodo va messo affinché, in caso di mancanza della fonte principale di alimentazione, la piccola batteria non vada ad alimentare tutte quante le utenze in rete.
Si adopera preferibilmente un diodo Schottky perché ha una caduta di tensione di meno della metà rispetto ad un diodo normale (0,2-0,4V circa contro 0,7-1V)

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Mi è stato detto che il destino ha qualcosa di bello in serbo per me. Il problema è che non saprò che farmene, visto che non capisco una parola di serbo!
(07-04-2018 09:14)Beppe222 Ha scritto: [ -> ]Intanto che poi intervenga iansolo, un inizio di risposta provo a dartela io.
Si , il diodo va messo affinché, in caso di mancanza della fonte principale di alimentazione, la piccola batteria non vada ad alimentare tutte quante le utenze in rete.
Si adopera preferibilmente un diodo Schottky perché ha una caduta di tensione di meno della metà rispetto ad un diodo normale (0,2-0,4V circa contro 0,7-1V)

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Mi è stato detto che il destino ha qualcosa di bello in serbo per me. Il problema è che non saprò che farmene, visto che non capisco una parola di serbo!
Con le cose elettriche non ho mai fatto vera confidenza...e a volte dico delle castronerie, portate pazienza: nel caso suggerito l'utenza assorbirebbe energia dalla batteria e lei si ricarica dalla 12v della barca semplicemente collegandogli un positivo ed un negativo dalle utenze che arrivano dal quadro???

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Si' e' banalmente (tranne l'interposizione del diodo per le ragioni spiegate da Beppe222) una batteria in parallelo al banco servizi che si ricarica assieme a questo.
Attenzione che con una configurazione di questo tipo lasciando la barca non basta lo staccabatterie per togliere tutta la corrente perche' le utenze servite dalla piccola batteria rimangono alimentate e ci si deve ricordare di spegnerle!
Ho trovato questa batteria da 2,9 ah che ha una dimensione compatibile con il vano dove immagino di metterla, domanda: ipotizzando che il consumo dell'utenza sia al massimo attorno ai 2,5-3 ah il risultato é che la batteria dura poco oppure che l'utenza non va??[Immagine: 759fbc4909d2fcdc837c2efd69f27832.jpg]

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le batterie al piombo non hanno protezione sulla scarica. ti dimentichi di staccare lo strumento e' la batteria la puoi buttare.
quelle da avvitatori la protezione ce l' hanno e sono molto piu piccole e leggere.
comunque puoi salvarti con un uno zener in uscita che stacchi ad una tensione onesta per la batteria.
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Ho trovato questa batteria da 2,9 ah che ha una dimensione compatibile con il vano dove immagino di metterla, domanda: ipotizzando che il consumo dell'utenza sia al massimo attorno ai 2,5-3 A il risultato é che la batteria dura poco oppure che l'utenza non va??
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Le premesse a questa discussione erano (le riporto dal primo messaggio):

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Mi ha preso la malsana idea di frapporre tra alimentazione e pc una sorta di accumulatore che da un lato mi stabilizza la tensione e dall’ altra mi fa da batteria tampone in grado di tenere acceso il pc e la strumentazione per un pó (15 min ?..)
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Poiche' con un assorbimento di 3A una batteria di 2,9Ah in 15 minuti scende solo del 25-30% non c'e' problema e soddisfa la richiesta fatta, si puo' arrivare a sfruttarla per altri 10 minuti senza ucciderla ma e' chiaro che pretendere di piu' richiede una batteria di maggiore capacita'.


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...comunque puoi salvarti con un uno zener in uscita che stacchi ad una tensione onesta per la batteria.
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Uno zener in uscita non basta, il circuito di protezione per minima tensione e' ben piu' complesso.
io non sono cosi raffinato, gestisco cosi la batteria dell' impianto luci fotovoltaico del giardino e la vecchia batteria del kangoo (quella a suo tempo sbarcata e desolfata con la saldatrice del nonno) sono gia 5 anni che tira avanti per tre quattro ore a notte.

volevo solo rilevare che il giochino non basta ricaricarlo, tocca anche preoccuparsi che non si scarichi a zero, non basta staccare il "generale" rischi che al ritorno la batteria sia fritta e che ti mandi in crisi tutto il resto, specie se in parallelo, anche se molti strumenti sotto una certa differenza di potenziale si spengono... lo sculo ci si mette sempre di mezzo.
in soldoni: no, non e' corretto alimentare un utenza senza un interruttore generale...
Per quanto riguarda la protezione delle batterie io ho usato con soddisfazione un semplice ed economico (15 e) regolatore di carica per piccoli pannelli solari....
Molti hanno un’uscita per alimentare luci, e la staccano sotto circa 11 v....
Potrebbe essere interessante mettere a monte della batteria tampone un caricabatterie 12 12 con survoltore per aumentare al massimo l’autonomia in caso di emergenza?
se fa da tampone.. non si scarica in modo significativo, magari si allungano i tempi di ricarica nel caso ma..non hanno nulla di meglio da fare sti ragazzini?
a occhiometro con un euro di zener te ne danno almeno 5.
ZK,
mi piacerebbe sapere come lo usi lo zener che, avendo caratteristiche ben precise e particolari, non puo' svolgere (da solo) la funzionedi cui parli. In particolare parlando di utenza che assorbe anche 3A necessiterebbe un dispositivo che non costa sicuramente cosi' poco come affermi.

Per isolare il servizio non e' necessario alcun interruttore aggiuntivo, basta montare la batteria tampone prima dell'interruttore sul quadro di alimentazione, fara' quello da interruttore "generale" per quell'utenza.


Robertobaffigo,
la soluzione proposta e' la piu' semplice per soddisfare alla richiesta iniziale, ci sono soluzioni migliori (come quella che indichi) ma piu' complesse e solo prestando un minimo di attenzione non si hanno inconvenienti.
http://www.conrad.it/ce/it/product/14066...x-PTOT-5-W

a fargli pilotare un micro rele non dovrebbe volerci un ingegnere.
io penso che il modo giusto sia:
avere la batteria tampone vicino all' utilizzatore, a valle dell' interruttore.. senno i bimbi spengono e nessuno se ne accorge.
avere un sistema di allarme (cicalino) che avverta se con il pc acceso viene tolta corrente della batteria servizi (non e' un circuito difficile) e avere un sistema di stacco della batteria nel caso la tensione scenda oltre la soglia degli 11 volt, se consuma veramente poco basta lo zener da 5 watt o dieci usandone due in parallelo che.. non e' bello.. che non e' detto stacchino insieme e si rischia di bruciarne uno... ovvero zener che pilota un microrele, se la tensione scende il micro stacca.
il micro.. puo essere usato col pulsantino apposta per lavorare fino a totale scarica della batteria se in situazione di crisi.. cosi era sul mio vecchio 31.7 per la radio, le batterie erano nikel cromo alimentate col diodo antiscarica dalla batteria servizi e.. il cicalino suonava a 11 volts ma... non c'erano bimbi a bordo e gli ospiti erano molto attenti a quello che facevano. il cicalino me lo sono rifatto che faccio le ferie sempre con barche quasi sconosciute e gradisco sapere se sto per rimanere a piedi.
non manda un rele ma un transistor (che consuma meno). elettronica da quattro soldi che si fa con un saldatore, quella imparata da bimbetto sui "nuova elettronica" una rivista ormai estinta ma piena di progetti facili ed efficaci.
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nel ritorno tra utenza e batteria tampone c'e' un diodo che serve solo a escludere la batteria tampone se non serve.

http://www.radiomakers.it/news/circuito-salva-batterie

m'ero messo a disegnarlo.. ma questo e' piu raffinato.. qualche centesimo riciclando un po di spazzatura possono bastare.
Grazie per tutti i preziosi consigli non pensavo di riscuotere un interesse sull'argomento da cotanti esperti!
Mi leggo per benino i suggerimenti e mi studio lo schema.



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(08-04-2018 09:15)ZK Ha scritto: [ -> ]Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .

nel ritorno tra utenza e batteria tampone c'e' un diodo che serve solo a escludere la batteria tampone se non serve.

http://www.radiomakers.it/news/circuito-salva-batterie

m'ero messo a disegnarlo.. ma questo e' piu raffinato.. qualche centesimo riciclando un po di spazzatura possono bastare.
Sicuramente c'è almeno un diodo di troppo/inutile.
La stessa cosa (semplicità per semplicità), la ottieni con un solo cpmponente.

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Mi è stato detto che il destino ha qualcosa di bello in serbo per me. Il problema è che non saprò che farmene, visto che non capisco una parola di serbo!
(08-04-2018 13:46)Beppe222 Ha scritto: [ -> ]Sicuramente c'è almeno un diodo di troppo/inutile.
La stessa cosa (semplicità per semplicità), la ottieni con un solo componente.

Infatti ! almeno un diodo di troppo che produce un'ulteriore inutile caduta di tensione.

Inoltre il circuito presenta un inconveniente non da poco legato al fatto che un rele' non si attiva a tensioni prossime allo zero ma ha una sua piuttosto approssimativa (e' variabile con la temperatura ed e' data da specifica +/-10% almeno) tensione di eccitazione di cui va' tenuto conto nello scegliere lo zener (nello schema non c'e' alcun dato), vuole anche una discreta corrente per operare e tale corrente e' normalmente proporzionale alla corrente massima con cui possono operare i contatti la cui massa e' maggiore per correnti piu' alte e qui stiamo parlando di 3A quindi, pensando ad un tipico dispositivo con tensione di lavoro 5V (es. http://www.farnell.com/datasheets/1306691.pdf ) sull'avvolgimento avremo almeno 40mA di consumo (su 125Ohm di resistenza per quello del link ma un rele' automobilistico come quello del circuito proposto ha resistenza piu' bassa e assorbe molto di piu') che non sono pochi se si pensano sempre presenti quando la batteria e' sopra la soglia di minima tensione voluta: in pratica la batteria lentamente si scarica anche quando non in uso se non viene sostenuta dalla linea a 12V principale e si portera' sempre alla sua minima tensione.

Per evitare tali inconvenienti servono circuiti piu' complessi (neanche poi tanto ma comunque con piu' componenti) che adottano componentistica a molto piu' basso consumo e con cadute di tensione trascurabili e comunque qui si chiede una soluzione molto semplice che puo' essere realizzata senza problemi e senza calcoli con il solo inconveniente che potrebbe portare a dover sostituire prematuramente la batteria tampone in caso di dimenticanza.

Poi, come dissi altre volte, ognuno ha le sue rispettabili opinioni e fa' le proprie scelte secondo quanto gli sembra meglio.
io arrossisco come giusto di fronte a cotanta conoscienza.
so solo una cosa:
una batteria lasciata li a scaricarsi per un interruttore rimasto spento e' morta.
il diodo in piu (ma non e' mio il circuito, magari ha anche altre motivazioni piu raffinate) serve a usare la batteria tampone come una batteria tampone, non e' inutile.. tutt' altro, quando c'e' alimentazione dalla batteria servizi isola quella tampone che non partecipa all' alimentazione.

oltre che grossi limiti come chimico li ho pure come elttronico, faccio l' elettronica di noialtri, quella che ci si tira avanti un po di anni.. pero io l'impianto con gli zener ce l' ho e funziona da piu da 5 anni con la solita batteria, magari.. domani muore ma sono abbastanza sicuro che senza un sitema di stacco (il circuito proposto all' inizio del 3d) "da mo" che sarebbe morta. (ian.. se ne sono accorti tutti, io pr primo, che ne capisci, proprio per questo se proponi una soluzione devi anche chiederti se puo funzionare.. e' molto facile che qualcuno ti prenda in parola)
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