07-01-2008, 03:29
Ciao a tutti,
niente paura, ormai sto meglio, per cui a partire da lunedì mi leggerete molto meno... :-D
Mi piacerebbe sentire il vostro parere su una situazione leggermente 'imbarazzante' - figuraccia di emme, in pratica - che ci è capitata il mese scorso (e che mi piacerebbe NON dover ripetere :-D).
Premessa: la darsena, come forse sapete, è in fase di costruzione; i posti disponibili sono ancora pochi, e le barche presenti, se sono piccole come la nostra, sono ormeggiate alla meno peggio. Nel mio caso, ci troviamo in un posto su misura per barche a motore di 25 metri... in pratica, per arrivare alle bricole è un viaggio. Sono così lontane che le nostre cime di ormeggio non bastavano, e quindi ci hanno prestato una cima molto lunga (e in un unico pezzo) con cui fermiamo la nostra prua. A poppa invece è tutto normale, siamo legati in banchina con due normali cime d'ormeggio.
La barca è orientata verso il mare, quindi verso est.
La nostra prua punta la club house, mentre a poppa, sul lato opposto della banchina a cui siamo ormeggiati, abbiamo la laguna.
Per capire meglio potete guardare il disegno della darsena che avevo inserito nel thread 'nuova darsena a sottomarina' e che si trova qui: http://www.abci.it/images/sfelice/sfelice-2.jpg
Se volessimo collocare la nostra barca nel disegno, potremmo metterla esattamente sul lato opposto della banchina su cui è disegnata l'unica barca a vela presente nell'illustrazione.
Il problema si è presentato un giorno in cui, dopo alcuni giorni di vento da terra, si era formata una corrente in uscita dalla laguna che faceva veramente impressione: le enormi boe che segnano la parte centrale del canale sembravano dei motoscafi in piena andatura. Rientrando ci siamo accorti che la corrente era tale che, con il motore al regime solito, facevamo quasi fatica ad avanzare: il GPs segnava due nodi, gli altri strumenti quasi 6... in pratica, quasi 4 nodi di corrente: sapete che non sono esperta, ma mi pare una bella corrente.
Il problema si è presentato uscendo: avendo una cima unica a prua, non potevamo uscire dritti rispetto alle bricole, perchè saremmo passati sopra alla cima che, appena mollata, doveva ancora affondare. Nelle occasioni precedenti avevamo raggiunto lentamente la bricola di destra per poi buttarci sopra la cima d'ormeggio e uscire passando in fianco, approfittando del fatto che il posto in fianco a noi era libero. Per l'entrata abbiamo sempre fatto lo stesso, entrando in diagonale e recuperando la cima dalla bricola tenendola alla nostra sinistra, per poi andare a ormeggiare in modo regolare.
Per spiegarmi meglio ho fatto un disegnino:
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
In pratica è successo questo: non appena mollate le cime di poppa, e non potendo filar via dritti a causa della già citata cima unica a prua, nel giro di pochi istanti ci siamo trovati 'spalmati' dalla corrente e dal vento sul motoscafone in fianco a noi, senza ruscire in alcun modo a manovrare autonomamente risucendo alla fine ad uscire in modo assolutamente fantozziano, aiutati da qualcuno che da terra e/o dal motoscafone ci aiutava ad evitare (di fare) danni.
La domanda quindi è: come si sarebbe dovuto procedere per evitare il problema ? Io ci penso e ci ripenso ma non mi viene in mente un modo (voglio dire, magari poi non l'avrei saputo fare, ma almeno ci potrei provare, se sapessi COSA provare :-D)
Grazie mille per l'attenzione
Mia
niente paura, ormai sto meglio, per cui a partire da lunedì mi leggerete molto meno... :-D
Mi piacerebbe sentire il vostro parere su una situazione leggermente 'imbarazzante' - figuraccia di emme, in pratica - che ci è capitata il mese scorso (e che mi piacerebbe NON dover ripetere :-D).
Premessa: la darsena, come forse sapete, è in fase di costruzione; i posti disponibili sono ancora pochi, e le barche presenti, se sono piccole come la nostra, sono ormeggiate alla meno peggio. Nel mio caso, ci troviamo in un posto su misura per barche a motore di 25 metri... in pratica, per arrivare alle bricole è un viaggio. Sono così lontane che le nostre cime di ormeggio non bastavano, e quindi ci hanno prestato una cima molto lunga (e in un unico pezzo) con cui fermiamo la nostra prua. A poppa invece è tutto normale, siamo legati in banchina con due normali cime d'ormeggio.
La barca è orientata verso il mare, quindi verso est.
La nostra prua punta la club house, mentre a poppa, sul lato opposto della banchina a cui siamo ormeggiati, abbiamo la laguna.
Per capire meglio potete guardare il disegno della darsena che avevo inserito nel thread 'nuova darsena a sottomarina' e che si trova qui: http://www.abci.it/images/sfelice/sfelice-2.jpg
Se volessimo collocare la nostra barca nel disegno, potremmo metterla esattamente sul lato opposto della banchina su cui è disegnata l'unica barca a vela presente nell'illustrazione.
Il problema si è presentato un giorno in cui, dopo alcuni giorni di vento da terra, si era formata una corrente in uscita dalla laguna che faceva veramente impressione: le enormi boe che segnano la parte centrale del canale sembravano dei motoscafi in piena andatura. Rientrando ci siamo accorti che la corrente era tale che, con il motore al regime solito, facevamo quasi fatica ad avanzare: il GPs segnava due nodi, gli altri strumenti quasi 6... in pratica, quasi 4 nodi di corrente: sapete che non sono esperta, ma mi pare una bella corrente.
Il problema si è presentato uscendo: avendo una cima unica a prua, non potevamo uscire dritti rispetto alle bricole, perchè saremmo passati sopra alla cima che, appena mollata, doveva ancora affondare. Nelle occasioni precedenti avevamo raggiunto lentamente la bricola di destra per poi buttarci sopra la cima d'ormeggio e uscire passando in fianco, approfittando del fatto che il posto in fianco a noi era libero. Per l'entrata abbiamo sempre fatto lo stesso, entrando in diagonale e recuperando la cima dalla bricola tenendola alla nostra sinistra, per poi andare a ormeggiare in modo regolare.
Per spiegarmi meglio ho fatto un disegnino:
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In pratica è successo questo: non appena mollate le cime di poppa, e non potendo filar via dritti a causa della già citata cima unica a prua, nel giro di pochi istanti ci siamo trovati 'spalmati' dalla corrente e dal vento sul motoscafone in fianco a noi, senza ruscire in alcun modo a manovrare autonomamente risucendo alla fine ad uscire in modo assolutamente fantozziano, aiutati da qualcuno che da terra e/o dal motoscafone ci aiutava ad evitare (di fare) danni.
La domanda quindi è: come si sarebbe dovuto procedere per evitare il problema ? Io ci penso e ci ripenso ma non mi viene in mente un modo (voglio dire, magari poi non l'avrei saputo fare, ma almeno ci potrei provare, se sapessi COSA provare :-D)
Grazie mille per l'attenzione
Mia