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Versione completa: Codice MMSI
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Riapro questo thread.
Dovendo dotare la mia barca di ais necessito del codice mmsi.
Ho letto i vari interventi ma non mi è ancora
chiara la procedura per ottenerlo... Grazie!
P.s. il mio vhf è un geonav, azienda ormai non più esistente percui non posso rivolgermi a loro.
(12-05-2018 14:23)Cocoa Ha scritto: [ -> ]Se richiedo il codice MMSI per l’epirb,posso usarlo anche per l’AIS in classe B?L’esame per l’abilitazione e’ ad uso esclusivo per il DSC del VHF di bordo?

Si. Chiaramente senza esame NON devi metterlo nel VHF. Per AIS ed Epirb non è necessario.

L'ho ottenuto da poco peraltro, finalmente arrivati tutti i doc aggiornati della barca. In caso di barca usata va controllato se era stato richiesto in precedenza dal vecchio armatore. Se la risposta è si va riutilizzato stesso codice ma con nuova licenza.
(07-11-2019 13:29)Flab Ha scritto: [ -> ]chiara la procedura per ottenerlo...
P.s. il mio vhf è un geonav, azienda ormai non più esistente percui non posso rivolgermi a loro.

Ciao Flab,
guarda qui:
https://www.mise.gov.it/images/stories/d...msinew.pdf

il tuo vhf e' DSC oppure no?

bv r
(07-11-2019 20:08)rob Ha scritto: [ -> ]Ciao Flab,
guarda qui:
https://www.mise.gov.it/images/stories/d...msinew.pdf

il tuo vhf e' DSC oppure no?

bv r
Ciao Rob, grazie per la risposta.
Si, ho il DSC sul vhf.
Non riesco però a capire una cosa. Ho il nominativo internazionale che mi fu assegnato all'epoca e riportato anche sul libretto della barca (bandiera Italiana). Non capisco se entrerebbe in conflitto con l'mmsi. Cioe ' in caso di emergenza grave quale dei due con il vhf andrebbe comunicato?? Forse non ho le idee chiare e mi scuso se creo confusione.
BV
Se fai chiamate vocali usi il nominativo internazionale associato alla sigla ed eventualmente al nome della barca, se la chiamata o il "distress" sono in DSC ci pensa l'apparato ad utilizzare il codice MMSI che hai immesso e sara' il sistema a fare il resto, non c'e' nessun conflitto. In pratica il codice MMSI lo puoi considerare come fosse il tuo "numero di telefono" tramite il quale si puo' risalire alla tua identita' cercandolo sull'elenco (che in questo caso contiene molte piu' informazioni del solo nome e indirizzo).
(07-11-2019 22:58)IanSolo Ha scritto: [ -> ]Se fai chiamate vocali usi il nominativo internazionale associato alla sigla ed eventualmente al nome della barca, se la chiamata o il "distress" sono in DSC ci pensa l'apparato ad utilizzare il codice MMSI che hai immesso e sara' il sistema a fare il resto, non c'e' nessun conflitto. In pratica il codice MMSI lo puoi considerare come fosse il tuo "numero di telefono" tramite il quale si puo' risalire alla tua identita' cercandolo sull'elenco (che in questo caso contiene molte piu' informazioni del solo nome e indirizzo).
Dunque, se ho capito bene, il nominativo internazionale e l' mmsi sono in "sovraposizione" visto che forniscono informazioni in comune, uno sul vhf in chiamata vocale e l'altro su dispositivo ais?
Grazie mille!
BV
(07-11-2019 13:51)spinner Ha scritto: [ -> ]Si. Chiaramente senza esame NON devi metterlo nel VHF.

hmmm, penso si debba specificare: non metterlo nel VHF... per non rischiare una sanzione in caso di controllo e/o utilizzo improprio. (Aggiungo, in Italia; come dicevo sopra in tanti Paesi esteri in caso di utilizzo radio corretto, del certificato non frega niente a nessuno).

Senza voler istigare al delitto, ritengo che la gente informata possa decidere meglio su cosa fare e non fare, rischio di multa o rischio di vita, quindi personalmente aggiungerei una alternativa: studiarsi una decina di paginette su cosa faccia o non faccia il tastino rosso, anche senza andare a Roma esame e compagnia, e inserire il numero.
Ci sono tanti casi di utilizzo coscienzioso del bottoncino rosso da persone senza certificato operatore che hanno permesso di salvare vite, o altri dove viceversa l'ignoranza di cosa facesse il bottoncino rosso (che pur era configurato) ha causato la perdita di altre.
Da un lato la probabilita' di controllo e eventuale multa per configurazione di vhf dsc senza operatore , dall'altro il fatto di studiarsi qualche paginetta anche senza dare l'esame e la probabilita' di dover richiedere soccorso, o per esempio che sia una persona totalmente ignara a doverlo fare, alla quale magari si sono spiegate due cosette prima di uscire bottone rosso ecc.

Esempio a cui ho assistito in diretta radio.
Barca all'ancora (con radio e tutto), ancoraggio a mezzo miglio da una stazione SNSM (le barche di soccorso), il marito scende in apnea per disincagliare l'ancora, scende una volta di troppo e non torna piu' su. La signora non sa cosa fare, prende paura e comincia a strillare. Strilla strilla, le barche attorno non capiscono e non sanno cosa fare, alla fine dalla spiaggia di fronte uno dei bagnini se ne accorge e contatta i soccorsi, una barca di passaggio chiama l MRCC, passa tempo e tempo, alla fine la vedetta di soccorso che era a mezzo miglio arriva, chiamano i sommozzatori quindi altro tempo, alla fine trovano il corpo sul fondo.
https://www.ouest-france.fr/bretagne/gro...se-6461819
Ora, su un eventuale esito alternativo favorevole non si puo' dire niente, ma sicuro 100% se avesse premuto il tastino rosso il processo di salvataggio sarebbe stato avviato molto piu' in fretta, se poi avesse solo preso il microfono per parlare non se ne parla.

Insomma -stante la difficolta' e disincentivo totale di andare a Roma per esame ecc, in sostanza per mettersi formalmente in regola- per me da un lato c'e' il rischio di multa, dall'altro uno inserisce il numero e studia un minimino per non fare cavolate e se dovesse succedere il peggio ha comunque qualche cartuccia in piu' da sparare.
Ecco, magari considerare un attimo i pro e contro di ogni soluzione, poi decidere in coscienza.

ps l'SRC con il RYA lo ha preso anche mia moglie per la quale barche e radio sono il postultimo interesse che abbia, le figlie da quando hanno dieci anni il tastino rosso sanno cosa sia, cosa possa significare, quando e come utilizzarlo. Personalmente trovo sia mille volte piu' utile che non un corso di pronto soccorso in caso mi becchi una bomata in testa e cominci a sanguinare, o caduto in acqua veder la barca allontanarsi mentre ripetono invano e invano la manovra da manuale per il recupero dell'uomo a mare che hanno evidentemente dimenticato il giorno successivo a quando gliela si e' mostrata.

bv r
Rob, credo che nessuno (legislatore e autorita' comprese) avrebbe da obiettare se il diportista italiano medio conoscesse le minime procedure per il corretto impiego del ricetrasmettitore ma la realta' purtroppo e' ben diversa ed uno strumento prezioso per la sicurezza e' uno dei meno conosciuti, utilizzato (quando va' bene) come un telefonino alla pari di un giocattolo e ne hai dato la dimostrazione con l'esempio della sfortunata signora che invece di usare l'apparato si e' messa a strillare per chiedere aiuto: credi che sarebbe riuscita ad usare il "bottone rosso"? Io penso di no perche' la procedura cosi' attivabile non parte subito e lascia perplesso chi non la sa' usare. E' giusto quindi invitare a leggersi con attenzione alneno una volta cio' che va' fatto e come. Accanto al mio apparato sono appesi due fogli con riassunto in poche righe cosa si deve fare in emergenza per la chiamata vocale e per l'attivazione "distress" in DSC, chi sale a bordo per la prima volta prima di salpare mi deve leggere ad alta voce quelle poche istruzoni.
Ciao IanSolo,
in effetti, forse mi sono espresso male.
Volevo dire che un minimo di informazione concreta su come funzioni il sistema DSC puo' solo aiutare enormemente tutti quanti: sia chi ha bisogno di aiuto, sia se si e' vicino ad altri che lo richiedono, sia chi lo offre.
Quel che c'e' da sapere -se si concentra al massimo, per evitare grossi malintesi/pericoli- sta in mezza pagina. La difficolta' di certificare questa "conoscenza" a mio avviso dovrebbe essere tenuta separata dall'importanza della stessa.
Ecco di base e' questo: avere comunque un minimo di idea su come funzioni il sistema.
Avendo anche una piccola idea pratica di come funzioni, lo spartiacque fra "inserisco/non inserisco" l'mmsi nel VHF forse potra' essere considerato in modo meno "oddio adesso mi multano" o "finito il gasolio bottoncino rosso".

Penso ci sia spazio per uno schemino riassuntivo minimalistico di tutto quanto, fatto in particolare per chi non ne sa niente o molto poco, sia lo skipper o l amico/a totalmente neofita dello skipper magari incidentato, bastano cinque minuti per leggerlo prima di uscire; ne ho uno ma sorry non lo metto su internet con i suoi furbetti, spazio ai volontari per farne uno Smiley53
(07-11-2019 23:54)rob Ha scritto: [ -> ]hmmm, penso si debba specificare: non metterlo nel VHF... per non rischiare una sanzione in caso di controllo e/o utilizzo improprio. (Aggiungo, in Italia; come dicevo sopra in tanti Paesi esteri in caso di utilizzo radio corretto, del certificato non frega niente a nessuno).

Si hai ragione. Peraltro vorrei proprio vedere chi salendo a bordo, ma anche con che autorità, possa accedere alla tua radio senza un mandato per verificare se sia o meno inserito un codice.

Ma .. il ma è che se qualche distratto lo schiaccia per sbaglio o per eccesso di e poi gioca con i risultati, ti mette seriamente nelle grane.

Quindi la legge vieta l'inserimento, incitare a fregarsene non è corretto anche se concettualmente giustificabile.

Il problema però deve essere differente. Bisogna che noi diportisti italiani, con bandiera italica, ci facciamo promotori di una richiesta di modifica sulla modalità di rilascio della licenza limitata al fine di arrivare, senza troppe complicazioni, burocrazie e costi, ad avere un unico titolo (come in belgio) per utilizzare detta funzione salvavita oltre a pretendere che chi è già in possesso di titoli tecnici superiori abilitanti all'uso di apparecchi radio possa ottenere in modo automatico detto documento con autocertificazione di conoscenza delle procedure di chiamata.

Perchè nessuna associazione lo fa ?
Nessuno lo fa' perche' non crede che tutti coloro che autocertificano abbiano davvero la competenza che dichiarano, l'esempio lo abbiamo nel Certificato Limitato rilasciato senza esame dove nella richiesta si dichiara sotto la propria responsabilita' di saper usare l'apparato (sole comunicazioni a voce) e di conoscere le normative che ne regolano l'uso: basta restare in ascolto per qualche ora sul canale 16 in agosto per rendrrsi conto del "livello di competenza"..
Premesso che non è indispensabile andare a Roma x ottenere l'SRC e poter premere il mitico pulsantino rosso, ma è possibile farlo anche al Nord (Milano ,Venezia etc) con i corsi ed esami fatti dal RYA , direttamente con loro o contattando l' Associazione allievi di Caprera , volevo solo ricordare che solo x EPIRB si può (deve) usare MMSI senza SRC , in quanto sia VHF che AIS lo richiedono.

Inoltre non basta premere il pulsantino rosso, bisogna poi seguire la procedura altrimenti la segnalazione molto probabilmente non ha seguito.
(08-11-2019 10:22)croket Ha scritto: [ -> ]Inoltre non basta premere il pulsantino rosso, bisogna poi seguire la procedura altrimenti la segnalazione molto probabilmente non ha seguito.
Esatto! ma pare che in pochi lo sappiano...
In pratica, dopo aver attivato la chiamata "distress" con il famoso pulsante (che non parte subito ma richiede un certo tempo prima che l'apparecchio la accetti o richiede una selezione a menu' del tipo di problema presente altrimenti viene fatta in modo "generico") la Stazione Costiera o la Nave che accettano di operare l'intervento dando l'Acnowlodgement fanno commutare l'apparecchio su un opportuno canale (solitamente sempre il 16 anche se si era impostati su di un altro) e richiedono ulteriori informazioni utili per gestire l'emergenza: persone a bordo, migliore dettaglio sul tipo di problema e sua urgenza, ecc.
Ovvero NON basta schiacciare il bottone e aspettare.
Questa estate ho registrato (l'apparecchio memorizza i dati e non li ho ancora cancellati) ben quattro "distress" di cui tre sono risultati fasulli e chi li ha lanciati non si e' curato di cancellarli, ha dovuto farlo la Stazione Costiera dopo che qualcuno andato sul posto ha constatato che non c'erano problemi, il quarto e' risultato un banale caso di motoryacht alla deriva per avaria al motore per il quale caso bastava una chiamata di altro tipo o una semplice telefonata (erano vicini alla costa). Questi casi dimostrano a mio parere ignoranza e incuria (non solo Italiana: due dei mezzi erano di altra nazionalita').
La confusione nasce dal fatto che ,in Italia, ti viene dato un "certificato limitato di radiotelegrafista" senza alcun esame (neanche durante quello x la patente) e quindi senza verificare la tua conoscenza della radio e delle procedure.

Poichè l'uso della radio riguarda tutto il sistema internazionale di comunicazione e sicurezza e prevede una certificazione della conoscenza, mentre negli altri paesi è previsto corso ad hoc ed esame da noi si sono inventati il suddetto certificato , per far finta di ottemperare alle norme internazionali, salvo poi impedirti di usare il VHF con DSC per evitare che non essendo addestrato tu faccia casino. Smiley30

La tragedia è che nemmeno l'uso del VHF è chiaro x tutti e nelle situazioni di stress spesso non vengono date le informazioni indispensabili.
(08-11-2019 10:22)croket Ha scritto: [ -> ]di Caprera , volevo solo ricordare che solo x EPIRB si può (deve) usare MMSI senza SRC , in quanto sia VHF che AIS lo richiedono.

Inoltre non basta premere il pulsantino rosso, bisogna poi seguire la procedura altrimenti la segnalazione molto probabilmente non ha seguito.

AIS non necessita di SRC. Solo l'inserimento MMSI nl VHF e quindi il suo utilizzo.

Dette competenze dovrebbero essere accertate insieme all'esame per la patente nautica. Un comandante non può ignorare le regole di soccorso già dalla prima fase ove peraltro l'uso del VHF è obbligatorio.

Per il discorso procedura alcuni, se non tutti, VHF hanno display minuscoli e poco leggibili. In caso di concitazione voglio vedere a seguire la procedura dettata dalle indicazioni di detto display magari al buio o durante una tempesta o con fuoco a bordo.
(08-11-2019 10:22)croket Ha scritto: [ -> ].

Inoltre non basta premere il pulsantino rosso, bisogna poi seguire la procedura altrimenti la segnalazione molto probabilmente non ha seguito.

stesso identico risultato per chi compra un epirb o plb e si dimentica di registrarlo, o di indicare dei corrispondenti a terra per l MRCC, o per chi ha licenze radio "olandesi" intestate alle agenzie e non a proprio nome, o che magari viene chiamato di notte dall MRCC polacco perché ha barca con bandiera polacca... eccetera eccetera Sadsmiley
Spinner ha scritto:

...AIS non necessita di SRC. Solo l'inserimento MMSI nl VHF e quindi il suo utilizzo.
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Attenzione : il trasponder dell'AIS invia in VHF ,tra gli altri, anche l'MMSI , e per questo chi lo usa (vedi documento ministeriale per richiesta MMSI nota a fondo pagina ) deve essere in possesso del SRC (o ROC etc etc).

Solo l'AIS ricevente non necessita di certificazione x l'uso.

Questo solo per chiarezza (non faccio gare:smiley4Smile se trovate una versione diversa : ben venga.

L'importante è che si esca con le idee chiare dalle nostre discussioni Smiley32
(08-11-2019 23:33)croket Ha scritto: [ -> ]Attenzione : il trasponder dell'AIS invia in VHF ,tra gli altri, anche l'MMSI , e per questo chi lo usa (vedi documento ministeriale per richiesta MMSI nota a fondo pagina ) deve essere in possesso del SRC (o ROC etc etc).

Solo l'AIS ricevente non necessita di certificazione x l'uso.

Questo solo per chiarezza (non faccio gare:smiley4Smile se trovate una versione diversa : ben venga.

L'importante è che si esca con le idee chiare dalle nostre discussioni Smiley32
Ecco....mi sembrava troppo semplice!!
Ho solo il certificato Rtf...
BV
(08-11-2019 23:33)croket Ha scritto: [ -> ].....il trasponder dell'AIS invia in VHF ,tra gli altri, anche l'MMSI , e per questo chi lo usa (vedi documento ministeriale per richiesta MMSI nota a fondo pagina ) deve essere in possesso del SRC (o ROC etc etc)....

Quale è il documento, questo qui sotto?

https://www.mise.gov.it/images/stories/d...msinew.pdf

BV
Nel documento indicato da giorgio23570 alla voce "dichiaro" capoverso 6 c' è un riferimento, ma esiste una scheda informativa della domanda di MMSI x EPIRB dove il concetto è messo ( per quanto possibile ) maggiormente in chiaro.
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