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Versione completa: Pannello fotovoltaico sulla tuga.
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io ho un 100 w sulla tuga; all'ormeggio in porto c'è sempre un pochetto di ombra, nel mio caso non la fa il mio boma ma l'albero della barca ormeggiata a fianco (ho la prua per 030); in navigazione puoi vedere le due immagini sotto ai link: a meno che il sole non vada sottovento di ombra ce n'è poca; il mio pannello lavora, non avrà una resa eccezionale ma il suo lo fa; poi ho un cavo lungo ed il pannello è fissato con dadi a farfalla e in un attimo lo metto in pieno sole quando alla fonda sistemo il tendalino.
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Diciamo che la seconda foto non fa testo 89 Io sarò anche sfigato ma: In porto do la poppa a sud, ma sono le barche a fianco che disturbano.In navigazione, tendenzialmente faccio rotte finalizzate ad un target e non a ben esporre il pannello. Risolvo con il pannello spostabile
Ciao Andante, personalmente considero poco significativa l'eventuale penalizzazione di un'ombra che si dovesse avere all'ormeggio nel proprio porto, comunque vada ci saranno sempre delle ombre dovute alle barche che sono a fianco in qualunque posizione, ma realisticamente non è un problema in quanto la fonte di energia di ricarica quando si è a bordo non manca (c'è la corrente di banchina). Mentre quando non si è a bordo anche il peggior pannello venduto ed anche oscurato in maniera eccessiva, per assurdo messo al contrario, compenserà sempre l'autoscarica delle batterie e all'arrivo in barca si avranno sempre le batterie stracariche.
Per le posizioni buone per i pannelli invece, essendo appassionato delle fonti rinnovabili ecc ho sempre cercato di valutare con attenzione le possibili soluzioni, la tuga è un'ottima soluzione perchè appunto raramente è in ombra in navigazione anche se in prima battuta non sembrerebbe così, ma lo è, controllate.
Alle ns latitudini e soprattutto nella media stagione l'inclinazione dei raggi solari è tale che li non ha interferenze, certo che se navighi dritto contro sole potresti avere qualche ombra dell'albero (nemmeno tanto della vela...). Un'altra soluzione eccellente è quella sulle draglie senza nemmeno il bisogno orientarli al sole (non serve) vanno bene anche verticali. Li si sviluppa un fenomeno di riflessione dei raggi solari sull'acqua chiamato albedo che amplifica in maniera corposa i raggi solari e aumenta la produzione solare, compratevi un pinza amperometrica in dc, anche economica e verificate .Peraltro visto che il solito "scaccolatore" (chiamo così quelli che si levano le caccole dal naso e che vengono nei post a scaccolarsi e non effettivamente ad apportare un beneficio..) sull'altro post qui vicino veniva a scaccolare sugli ingombri. I pannelli solari se ben installati non rappresentano un ingombro, di sicuro 200 watt di pannelli semiflessibili e calpestabili sono circa 1.5 mq e non sono un ingombro, cioè ci passi sopra come se fosse tuga, se poi vengono messi sulle draglie o sul bimini o anche sul paterazzo (ci sono buone soluzioni) praticamente non esistono ma le batterie godono assai e navigare e stare in rada senza mai, dico mai accendere il motore è un'altra cosa....
Ho pannelli installati da quasi 10 anni, pannelli monocristallini, ed a parte un fenomeno di hot-spot che mi ha bruciato una cella, ne sono soddisfatto. Ne ho uno fisso a poppa ed uno che uso volante e che posiziono dove c'è maggiore insolazione. Il monocristallino ha una resa elevata, ma quando una parte del pannello va in ombra la produzione crolla miseramente.
Per aggirare questo problema, senza dover impazzire a spostare il pannello mobile in continuazione, ho provato a considerare pannelli policristallini e quelli amorfi. Quando ho fatto le considerazioni ho visto che si stava cominciando a ragionare sull'utilizzo di tellurio o di gallio, che avrebbero consentito ai pannelli di produrre anche con illuminazione non diretta. Non sono aggiornato sullo sviluppo e la disponibilità sul mercato consumer di queste tecnologie, ma penso che con queste si potrebbe ottenere la risposta per la installazione di un pannello su una barca a vela dove le ombre si spostano in continuazione. Produzione di picco minore, ma durata ben più lunga del periodo utile.
Kermit, se al solito con la tua pomposità spari ad alzo zero, ti vengo si a scaccolare. Te ne esci un una discussione con tema "come riparare un eolico" col un bel "l'eolico in barca non serve a nulla", salvo poi smentirti da solo a suon di calcoli. Vedi però di non tirarmi in ballo in ogni discussione come stai facendo qui e come hai fatto pure qui http://forum.amicidellavela.it/showthrea...light=Teak
Questo qua lo dici a tuo...., scaccolatrice a tua.... (... al posto dei puntini metti una persona a te cara a scelta) Puoi portare avanti le tue tesi anche senza voler prevaricare a tutti i costi. Guarda che in barca a vela non esistono solo aspetti tecnici, soprattutto esistono quelli umani, motivo per cui non c'è la fila per salire in barca con te.
Poi dovrai spiegarci a tutti come fare andare una cucina ad induzione con due pannelli sulle draglie. Pure Tesla pare sia interessata a questa chicca.
Scusate l'OT. Non avevo nulla da aggiungere a questa discussione, malgrado condivida il discorso poca ombra sulla tuga.
Mono o policristallini sui problemi di ombreggiamento non cambia nulla è un fatto di layout di collegamento delle celle
Concordo con cio' che dice Kermit sui problemi di ombreggiamento, un compromesso per ridurne l'effetto se non si dispone di pannelli con celle collegate opportunamente (o non si sa' come siano collegate) e' quello di utilizzare piu' pannelli piccoli in parallelo (adeguatamente isolati con diodi a bassa caduta) piuttosto che un unico pannello di grande potenza, se uno dei piccoli pannelli e' in ombra gli altri continuano a fornire energia senza esserne influenzati, la resa sara' minore ma non cosi' drammaticamente come in un singolo pannello con tutte le celle in serie. Ho questa soluzione da tempo (6 pannelli in parallelo a gruppi di 2 con 3 regolatori) e il risultato e' ragionevolmente decente. Per dovere di cronaca i miei regolatori non sono MPPT poiche', avendo spazio e' risultato molto piu' economico (minore esborso in denaro) avere piu' superficie di pannelli che un regolatore piu' efficiente, ne ricavo la stessa energia e con superficie piu' ampia ho anche il vantaggio che l'ombreggiatura incide percentualmente un po' meno.
@kermi Ciao Marcello!
In porto, durante l'inverno, me la cavo con un pannellino da 25W esposto in pieno Sud. Mi compensa l'autoscarica ed ho sempre le batterie OK. Non conoscevo il fenomeno dell'albedo, molto interessante. In effetti ho scelto il pannello rettangolare proprio per fissarlo sulle draglie, ma alla fine ho optato per una collocazione volante. Quest'estate sicuramente organizzerò un sistema di fissaggio furbo sulle draglie!
Un saluto a Morena, le sue lasagne mi sono rimaste nel cuore.
Smiley32
A presto
Grazie Andante riferisco a Morena Smiley32
Grazie a tutti per i pareri e le esperienze riportate.
A grandi linee è emerso che non è il posto migliore, ma mediamente accettabile e che è meglio , invece di un pannello, metterne due in parallelo disposti in maniera tale che l'ombra, possibilmente, copra o l'uno o l'altro per evitare drastici cali di tensione.
Ian e kermit, avete per caso una foto delle vostre installazioni?
Grazie.
(16-05-2018 19:51)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]Grazie a tutti per i pareri e le esperienze riportate.
A grandi linee è emerso che non è il posto migliore, ma mediamente accettabile e che è meglio , invece di un pannello, metterne due in parallelo disposti in maniera tale che l'ombra, possibilmente, copra o l'uno o l'altro per evitare drastici cali di tensione.
Ian e kermit, avete per caso una foto delle vostre installazioni?
Grazie.
Io ho attualmente una barca con cui faccio regate non ho pannelli ma in passato sulla precedente barca mettevo un pannello volante speso sulle draglie e anche sulla tuga, mi dispiace ma non ho foto
(16-05-2018 12:05)andante Ha scritto: [ -> ]@kermi Ciao Marcello!
In porto, durante l'inverno, me la cavo con un pannellino da 25W esposto in pieno Sud. Mi compensa l'autoscarica ed ho sempre le batterie OK. Non conoscevo il fenomeno dell'albedo, molto interessante. In effetti ho scelto il pannello rettangolare proprio per fissarlo sulle draglie, ma alla fine ho optato per una collocazione volante. Quest'estate sicuramente organizzerò un sistema di fissaggio furbo sulle draglie!
Un saluto a Morena, le sue lasagne mi sono rimaste nel cuore.
Smiley32
A presto

l' albedo e' la misura, la riflessione il fenomeno.

l' abedo dell' acqua a mezzogiorno e' intorno al 3-4 % direi che e' abbastanza insignificante, diverso quando il sole sta basso sull' orizzonte.
Per due anni quel robo qui del link (140 € comprese accessori: lampade e batterietta, accessori subito ceduti a 20 € ad altri, quindi = 120 € totali), fottendosene delle ombre, degli alberi e dei cespugli dei vicini, e di altre cose strane, senza farsi troppe mental saws, con il suo regolatore della Barbie, collegato direttamente alle batterie con interposto diodo opportuno (Iansolo docet), appoggiato sulla tela del bimini e fissato con quattro fascette, ha tenuto in perfetta carica due batterie da 100 Ah (marca Carrefour da 105 € cadauna) abbandonate per mesi.

https://www.leroymerlin.it/catalogo/kit-...34901762-p

Smiley4

Dimenticavo: il fedifrago non ha nemmeno preso fuoco, guarda tu ...

Smiley4
Ho iniziato a studiare come collegare il pannello, il problema è dopo essere entrato in tuga con passafili stagno adeguato, come scendere in zona carteggio, dove ho il regolatore. Il Bavaria sotto i cielini ha il controstampo e cmq non mi sembra di poter nascondere i fili scendendo lateralmente. Per adesso ipotizzerei di farli correre sotto i cielini fino alla parstia maestra, scendere da li nella canalina della tv, e poi sotto le panche fino al carteggio. 8-9 mt di cavi..... Voi che lo avete in tuga, quale soluzione avete adottato?
Ho installato a inizio stagione un pannello semi-flessibile ETFE da 100w sulla tuga, un paio di settimane fa l'ho rimosso e ho trovato la tuga ingiallita e la parte del pannello a contatto strisciata color sabbia/beige, qualcuno sa spiegare il motivo? Grazie
Forse il troppo calore ha fatto cuocere il rivestimento della base non di qualità eccelsa
(11-10-2018 23:59)cor Ha scritto: [ -> ]Ho installato a inizio stagione un pannello semi-flessibile ETFE da 100w sulla tuga, un paio di settimane fa l'ho rimosso e ho trovato la tuga ingiallita e la parte del pannello a contatto strisciata color sabbia/beige, qualcuno sa spiegare il motivo? Grazie
calore e umidità=strato impermeabile "imbevuto".
se lo tieni staccato e arieggiato dovrebbe tornare al colore originale.
comunque no buono.
Il suddetto pannello è stato acquistato l'anno scorso tramite il gruppo d'acquisto ADV e usato veramente poco, mi pare che nessuno abbia avuto lo stesso problema o quantomeno si sia lamentato pubblicamente, forse è un problema/difetto del singolo. Chiederò spiegazioni
Pannello Solbian AllinOne da 47 sulla tuga first 27.7 ... Mi tiene due batterie in parallelo da 70 ampere sempre in carica.
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Da 5 anni stessa soluzione mai problemi
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