Ciao a tutti!
Una settimana fa, mentre navigavamo di bolina con 7/8 nodi di vento con la nostra barca (Spair Marine Tabasco 520) sul lago di Como, abbiamo sentito un bel "crac". In pratica l'albero, che è appoggiato sulla tuga, ha crepato la vetroresina all'interno. Allego delle foto e ho qualche domande: 1) La barra di acciaio che si vede in basso a sinistra nella prima foto passa sicuramente da parte a parte? 2) Vorremo effettuare una riparazione posizionando un puntello nella cabina che poggi in basso e in alto su due piastre di acciaio, abbastanza larghe per distribuire il carico. E' una buona soluzione? Quanto dovrebbero essere grandi queste piastre? insomma...quanto è grave la faccenda? :-) Grazie, Lara
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Non sono un tecnico, ma a mio avviso mi sembra piuttosto grave. Mettere un “profilato” che faccia tutto L arco e arrivi sino in chiglia? Lavoretto da “poco”...Oppure inglobare la “costola” con due piastre di acciaio fatte su minuta e imbullonate tra di loro?...altro lavoretto “facile facile”...
strana rottura.. rottura a flessione fuori asse rispetto al momento massimo. togli l' albero, levi tutto che puo sporcarsi, ci dai di frullino fino alla fibra sotto.. e rilamini con unidirezionale. gia che sei li.. porta a fibra la trava anche dall' altra parte.. non e' normale come punto di rottura.. io rinforzerei pure l' altro lato. non e' detto che il puntone non possa fare danni peggiori, meglio ripristinare.. ma una mail al progettista con la foto la manderei.. cosi, tanto per condividere l' avventura. strana rottura comunque.. in genere quel tipo di trave cede in mezzeria.. al progettista come minimo.. gli diventano i capelli ritti e chiama subito il titolare del cantiere che l' ha prodotta. subito dopo ti chiama e ti chiede chi e come ha regolato l' albero.
Su molti capirinha (tra cui quello che avevo) può succedere qualcosa di simile... per rimediare si mette un punteruolo che scarica direttamente sulla chiglia se è fatto bene dura per sempre... Il capirinha comunque è una barca supersolida non so se per la tua può valere lo stesso discorso...
Ma vedo un omega fatto da un tubo di acciaio, si dovrebbe capire se ha ceduto pure quello oppure è solo un cedimento della vetroresina causato magari da sartie troppo tese. Mi riferisco a quella indicata al punto 1, ma una foto analoga del lato di dritta puoi farla? Se il tubo fosse integro e senza deformazioni non mi preoccuperei più di tanto.
Grazie dei consigli! Non avevo proprio pensato di scrivere al progettista...sono nuova a questo mondo...ma ho trovato l'indirizzo su internet e l'ho fatto...Il progettista è Pierre Gutelle, non sono riuscita a trovare informazioni dettagliate sulla sua biografia...spero che possa rispondere. Sulla stranezza del punto di rottura posso dire che stavamo andando di bolina mura a dritta...Per quanto riguarda il punteruolo che scarica in chiglia la paura è proprio quella della solidità...nel caso la barca non fosse molto solida la prossima rottura sarebbe quella dopo cui c'è l'acqua...e mi fa paura...
@infinity In effetti questa potrebbe essere una idea...in questo modo si rinforza la struttura esistente senza modificare la distribuzione delle forze...
Così, tanto per dire e per quel che si capisce. Il supporto di rinforzo alla piastra sulla tuga, sembrerebbe un tubo ad arco, che scarica le forze sui due fianchi. Il quadro di vtr che riveste il tubo, non mi sembra sia il sostegno principale, semmai aiuta la rigidità della tuga. Dalla seconda foto par di capire che la piastra di base dell’albero si sia inclinata verso sinistra causando il cedimento. Il perché quel tubo si è piegato (o spezzato, si dovrebbe aprire per vedere) è la vera domanda. Dalla foto del profilo della finestratura, parrebbe che la tuga sia in sandwich, potrebbe aver ceduto “l’imbottitura”. La cosa non mi pare esiziale per la barca: secondo me, si potrebbe rimediare con un puntello in chiglia. Prima scaricare l’albero, toglierlo è meglio, poi fare un profilo a omega con ala allargata e saldarci un bicchierino. Una piastra un po’ sagomata che vada ad appoggiarsi sul trave di chiglia, con saldato un bicchiere nel quale alloggiare un tubo che arrivi quasi al soffitto. Sul tubo saldare un arridatoio rovescio, il gambo del quale si va a infilare nel bicchierino in alto. Posizionato il tutto, si lavora sull’arridatoio per portare al profilo originale la tuga (con un giro in più in modo che spinga). Il trave di chiglia, anche se in vtr, a meno che non sia marcio, tiene benissimo lo sforzo dell’albero, se la piastra in chiglia è un po’ lunga e insiste su una bella porzione di trave, è meglio. Detto così sembra complicato, ma non lo è, si tratta solo di lavori di fino. Più o meno una cosa così.
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Al link trovi qualcosa in più su una mia precedente realizzazione.
http://forum.amicidellavela.it/showthrea...ght=albero
A vista è una struttura fatta molto male, scusa la franchezza, ma in 40 anni di mio lavoro non ho mai visto un albero che non appoggia praticamente su nulla. La chiglia se metti un puntello deve avere un madiere di adeguate dimensioni, sennò buchi. Anziché rivolgerti al blog, vai da un perito esperto o da un cantiere con esperienza di laminazione e dimensionamento.
@Butler Ecco una foto del lato di dritta. Per la parte che si vede, il tubo sembra integro...sotto la vetroresina però chi lo sa!
@Wlara Quindi non ci sono dubbi che il tubo in acciaio passi da parte a parte. Se fosse una casa penserei che è crepato l'intonaco ma il pilastro è ancora integro. In ogni caso parliamo di un natante di cinque metri, non credo che volevi farci la Sydney Hobart.
Succede qualche volta anche alle Alpa 550, sopratutto quelle regatanti, che ceda il supporto dell'albero. Alla mia non è capitato anche perchè non uso cazzare oltre misura le sartie anche se pare che vada meglio se cazzate a morte. La soluzione che vedo è sempre il puntello ma limita molto l'agibilità del tambucio. Alcuni mettono un puntello "volante" fatto all'incirca come quelle barre che si fissano alle porte per fare sollevamenti. Lo armano quando escono e lo tolgono quando tolgono tensione alle sartie (l'Alpa 550 ha una leva per scaricare una sartia quando si disarma). Io, viste anche le dimensioni della barca, propenderei per un ripristino dell'arco.
Ma le sartie si sono allentate?
Far appoggiare un albero, per quanto piccolo, su una struttura che andrebbe bene per uno sprayhood mi pare quantomeno azzardato.
Forse un'alternativa al posizionamento di un puntello potrebbe essere quella di rivestire tutto l'arco superiore con un profilo in acciaio a U che avvolga la vetroresina e con bulloni passanti. Se poi i bulloni beccassero esattamente al centro il tubolare in acciaio sarebbe il top
Così quel poco di tubolare che c'è lo trafori come un gruviera. La VTR si rinforza con fibre e resina, ben dimensionate, così si evitano paciughi di materiali differenti, bulloni, pezzi di legno, Tanto semplice...
Mica intendevo mettere un bullone ogni due cm. E comunque quel tubolare, a quanto pare, non ha retto a sufficenza in un punto ben preciso, quindi una struttura esterna a lui solidale, ma più robusta, potrebbe essere d'aiuto.
Tu sei abituato col Panettone
E' vero, son viziato!
E comunque anche il Panettone c'ha il suo bel rinforzo in dinette a sostenere l'albero sulla tuga.
Di sistemi per rimediare ce ne sarebbero due o tre, ma prima di dire si dovrebbero sapere un po' di cose: - intendi affidarti a un cantiere, nel qual caso la riparazione rischia di essere pari al valore della barca; - vuoi fare tu, magari con l'aiuto di qualche amico, ma avete la manualità minima necessaria e un'attrezzatura adeguata; - con la barca in acqua o a terra; - c'è la possibilità di levare l'albero: con l'albero su si può anche fare, ma diventa molto più complicato; - c'è in zona qualcuno che possa fare saldature su acciaio e/o piccoli lavori di carpenteria inox; - si potrebbe anche fare in legno, ma sempre lì siamo: in zona c'è qualcuno che possa preparare semplici supporti; - resinare è l'ultima cosa, magari nemmeno necessaria, ma stucco epoxy per le basi di appoggio ne serve: hai/avete idea di come si prepara e si stende. Queste ed altre sono le cose da sapere prima di dare un'opinione, perché ci sono almeno un paio di soluzioni possibili e individuarle dipende anche da quanto sopra chiesto. Per curiosità, dove si trova la barca?
Ciao! LA barca è sul lago di como. I lavori li possono fare i miei soci che sono esperti nella lavorazione di legno e metalli. Faremmo i lavori con la barca in acqua, se possibile e senza disalberare, sempre se possibile.