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Versione completa: Dare fondo e salpare ancora da soli
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Salve a tutti , sentiamo come fate a dare ancora e salparla da soli .
Giunto sul punto di ancoraggio con l'abbrivio, guardo lo scandaglio, vado a prua e filo x metri di catena (pari alla metà di quella che ho deciso di dare) aspetto che faccia testa e poi piano piano calo il resto, torno a poppa e do una bella retro per vedere se ha preso

quando devo salpare accendo il motore, do un colpettino di marcia in avanti e vado a prua a recuperare la catena, quando si tende aspetto e sfrutto l'effetto elastico per recuperarne altra finchè non ho salpato completamente
Inizia te!

Te come faresti?
Barca 40 piedi
Salpa ancora comando a prua e da pozzetto
No contametri
Ancora che si libera da sola ed in recupero giunto Twist che la ripone correttamente.

Ancorare
Arrivo, prua al vento, fermo la barca, dò fondo agendo da comando in pozzetto, conto in secondi i mt di catena che eroga il salpa ancora (2 sec 1 metro), arrivato a 2 volte il fondo dò retro piano e continuo a dare catena sino ad arrivare a 4/5 volte il fondo.
Sempre in retro verifico che l'ancora abbia fatto testa, vado a prua e controllo i mt effettivi di catena che ho dato (la catena è segnata ogni 5 mt.), nel caso aggiusto la lunghezza con il comando a prua.

Salpare
Marcia avanti piano, guadagno qualche metro rispetto alla catena ed inizio a salpare utilizzando il comando da poppa. Fermo motore e continuo a salpare dirigendo la prua verso l'inclinazione della catena.
Una volta che l'ancora è a bordo vado in acque libere e metto il fermo all'ancora.
Tutto molto semplice sino a 20 nodi di vento.

L'importante è tenere sempre la barca con prua al vento giocando tra moto evolutivo elica e timone quando si ancora e tenere la prua in direzione del tiro della catena quando si salpa.

Mai avuto problemi, salvo una volta che ho preso una nassa non segnalata Smiley30
In navigazione apro il gavone dell'ancora, poi chiudo il fiocco, scelgo un posto e ci arrivo controvento lasciando la scotta randa in bando. Schizzo a prua e calo il ferro, appena sento che tocca il fondo mi fermo ed aspetto che la barca indietreggi accompagnando la catena (misto tessile). Quando fa testa filo un po' di cima e do volta alla galloccia. Sistemo la randa.

Partenza. Tiro su la randa lasciando la scotta in bando, vado a prua e con la forza bruta inizio a recuperare facendo inevitabilmente prendere abbrivio alla barca. Se vedo che la prua va dove non vorrei mi fermo un attimo, aspetto e poi recupero in fretta. Soprattutto ad inizio stagione le braccia friggono!
Torno in pozzetto, cazzo scotta randa, apro il fiocco e schizzo via Big Grin

Questo in situazioni no Panic, altrimenti lo stesso ma a motore e vele ammainate per tempo.

Ultimamente sia per ancorare che per salpare ho trovato molto utile usare il telecomando dell'autopilota per far andar la prua dove volevo.
Se c'è qualcuno al timone, tanto meglio (ma non sempre Big Grin)
Faccio esattamente come ha descritto Edolo: se sono da solo e con poco vento, non avendo l'autopilota, lego il timone al centro con una cimetta elastica altrimenti chiedendo a chi ho a bordo di tenere la prua dove mi serve compensando con il timone. Con vento stessa cosa ma aiutandosi con il motore.

Anche io misto catena e tessile e vado su e giù di braccia. Thumbsupsmileyanim
piu o meno come edolo.. ma col salpa.. so mica piu un ragazzo.
in realta sulla catena ho il segno dei 3 e dei 5 metri messo l' anno scorso che ero senza log.. appena tocca lascio che la barca si metta di traverso....
@kobold Prima del pilota usavo un elastico fatto ad hoc per tenere la barra al centro.
Io invece quando posso una volta trovato il punto dove calare vado avanti e poi giro sottovento e con la barca in abbrivio vado all'ancora e lancio il doppio del fondo e serro la catena fino a che l'ancora non fa presa e mi gira la barca di 180 gradi, poi con calma filo a piacere.

Per recuperare accendo il motore e poi vado a prua e con la forza brutta recupero e assicuro dopodiché torno a poppa.
Importante che la barca arretri (anche di poco, grazie al vento/corrente o motore) in modo che la catena non cada sull'ancora rischiando di non farla lavorare correttamente ingarbugliandosi sulle marre/vomere/fusto.
Il telecomando da 10 euro comprato su ebay e facilissimamente montato aiuta tanto (vedi lungo thread al proposito)
Arrivato in zona porto la velocità a 2/3 Knt e restando bene a distanza di sicurezza, mentre Ambrogio timona (il pilota) io sblocco l'ancora dal musone e torno ai comandi.
Guardo un pò la situazione mentre faccio un giretto piano piano e mi scelgo il punto adatto dove fermo la barca e dal pozzetto, con con il comando rinviato e leggendo i metri di catena che scendono, filò l'ancora con una volta e mezzo il fondale poi inizio a dare macchina indietro e quando la barca inizia a muoversi conto fino a 4 e mentre lei va io ricomincio a filare catena fino a quello che reputo il giusto calumo facendo almeno una pausa a circa metà facendo riaddrizzare la prua della barca dalla trazione della catena ma senza forzarla. a fine calumo resto con la marcia inserita per un paio di minuti prima di aumentare i giri motore e prendere dei punti di riferimento che mi consentono di vedere che il tutto tiene perfettamente.

P.S. In realtà io ancoro sempre così anche quando in barca non sono solo, l'unica differenza è quella che invece di andarci io a prua per sbloccare l'ancora dal musone, ci va mia moglie... 19

Ecco, invece per salpare la cosa è un pochino più complessa perchè io man mano (ogni dieci metri circa) devo dare una sistematina alla catena e questo in genere lo fa mia moglie ma quando sono stato solo l'ho fatto tranquillamente io ed appena spedato sono tornato ai comandi e l'ultima parte l'ho fatta da li.
Il tutto avviene solo in maniera più lenta rispetto a quando siamo in due ma sempre in sicurezza e senza problemi.

Si lo so... qualcuno potrebbe obbiettare che con il contametri sarebbero capaci tutti, è vero ma io a quel qualcuno potrei anche rispondere che le attrezzature sono state inventate apposta per rendere comoda e più semplice la vita e non vedo assolutamente alcun motivo per cui non sfruttarle continuando a tribolare....19
OK. col motore tutti sono bravi, ma a vela l'avete mai fatto?
(18-07-2018 14:41)bullo Ha scritto: [ -> ]OK. col motore tutti sono bravi, ma a vela l'avete mai fatto?

Fatto... fatto.... ma come dicevo le attrezzature sono state inventate apposta per rendere comoda e più semplice la vita ed in questo caso il mio amico Banfi avrebbe detto: "ma che me lo sono comprato a fare il motore se poi non lo uso.... e che caz..."...79
(18-07-2018 14:41)bullo Ha scritto: [ -> ]OK. col motore tutti sono bravi, ma a vela l'avete mai fatto?

Ma le leggi le discussioni o guardi solo le figure? Smile
Per una settimana quando il motore mi mollò in Croazia ed era pure un anno ventoso e senza gavitelli al tempo (correva l'anno 1998 o 99 se non erro)
Ma ero con amici altrimenti sarei morto a tirar su 50m di catena con una CQR da 25 Kg senza salpaancore.
(18-07-2018 14:41)bullo Ha scritto: [ -> ]OK. col motore tutti sono bravi, ma a vela l'avete mai fatto?

Di solito salpo a vela, se ritengo di avere sufficente margine di sicurezza per vento e barche vicine. Accendo motore comunque, alzo la randa, che mi tiene al vento, salpo fino a portarmi piú o meno al picco corto, poi mi guardo attorno, su ancora fino ad avere il fuso sul rullo, quando la barca é abbattuta sul bordo buono per andare via, fuori genoa, vele a segno e poi vado a prua per fermare con calma l’ancora sul musone.
A dare fondo a vela, no, non l’ho mai fatto.
anche io, se le condizioni lo consentono, lo faccio a vela
O meglio lo facevo a vela, poi quando ho scoperto che il salpa mi consumava un sacco di ah lo faccio in ogni caso col motore acceso oppure sono costretto a salpare a mano.
La randa preferisco issarla comunque quando sono all'ancora senza dovermi mettere successivamente prua al vento.
Un radiocomando per il salpancora aiuta molto.
faccio come crocchidù: ho salpa ancora a prua e anche in pozzetto
Il pozzo catena del mio Comet 420, con il verricello Airon verticale sul bordo, richiede di disporre la catena man mano che sale perché non si blocchi tutto, talvolta già in salpamento, sempre nella calata successiva.

Sono quindi inutili eventuali telecomandi e bisogna operare a prua, ci vado sempre io, non mi fido di farci mettere le mani dalla zavorra.

In avvicinamento estraggo l'ancora e la metto sul musone a penzoloni, allento la frizione in modo che si possa liberare a mano, di bolina stretta sotto autopilota calo la randa, quando sono vicino al punto prescelto avvolgo rapidamente il genoa, disinserisco l'autopilota e blocco la ruota, vado a prua e, appena sono fermo sul punto, mollo la frizione e continuo a calare mentre la barca retrocede, chiudo la frizione e torno in pozzetto, poi con calma, dopo aver rassettato tutto, regolo meglio la catena, la aggancio con una cima con due gasse che vanno ai golfari di prua per non sollecitare il verricello e calo ancora un metro di catena in bando.
Se arrivo già a motore è tutto più facile.

Per salpare avvio il motore e lo lascio in folle a 2000 rpm in modo che l'alternatore supplisca la maggior parte della corrente necessaria al verricello, mentre la catena sale la dispongo a bracciate in ordine e quando l'ancora è in superficie, se è sporca la affondo un metro e faccio un giro in retromarcia per pulirla, poi fermo e la recupero sul musone, se non prevedo un ancoraggio a breve la ripongo nel gavone.
Appena possibile metto a vela.

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