I Forum di Amici della Vela

Per fare un litro d'olio d'oliva, ci vogliono mediamente 6-7 kg di olive.
In una scatoletta di tonno da 160 grammi, ci sono circa 55 grammi di olio.
Considerato che non riesci a "strizzarlo" come faresti con una spugna, verosimilmente getti non più di 35-40 grammi di olio (ad essere abbondanti), il che equivale a buttare in mare circa 250 grammi di olive.

Penso che occorrerebbe tagliare immediatamente questi alberi di ulivo (e tutti gli alberi di ulivo piantati vicino al mare o a corsi d'acqua) perché sono bombe biologiche, assassini dell'ambiente ... con tutte le olive che gettano in mare!

(30-08-2018 01:02)ibanez Ha scritto: [ -> ]Cosa fa in mare (certo on in porto o ormeggiati in rada) l'olio di una scatoletta?
Altera l'ecosistema?
Piu' di una pipì?

Certo che no, ma:
1) l'olio del tonno nel cesso non serve assolutamente a nulla (di questo argomento si stava trattando);
2) il diportista medio consuma il pasto durante la sosta in rada o in porto e censurerei ancor di più un comportamento da zozzoni;
3) cercare di lasciare il mondo meglio di come lo si è trovato non è per tutti.

Non è una questione di inquinamento in senso stretto perché gli oli si emulsionano con l'acqua solo per "sbattimento", quindi fino alla mareggiata l'olio resta in superficie perché galleggia e non entra nella composizione dell'acqua
Il problema è dato dal fatto che qualunque tipo di olio vegetale o minerale (questi ultimi insieme ai carburanti, che si comportano allo stesso modo, creano anche problemi di avvelenamento in senso stretto delle acque) galleggia e si distende sulla superficie dell'acqua creando una pellicola sottilissima, la quale fa da barriera isolante e impedisce lo scambio gassoso, in pratica l'ossigenazione dell'acqua, con conseguenti possibilità di asfissia dell'abitat marino
Un litro d'olio si distende su una superficie grande quanto un campo di calcio isolando quanto ci sta sotto e richiede molto tempo per degradarsi
Non a caso nei marina quando durante il rifornimento ci sono dei piccoli sversamenti di gasolio spandono immediatamente qualche manciata di tensioattivo che si lega al carburante e lo trascina a fondo; ora io non sono sicuro che il rimedio adottato non sia peggio del male e credo serva solo a non far vedere la pellicola in superficie
Questo è uno dei motivi "ecologici" che unito ai motivi tecnici di persistenza sulla cosa da lubrificare, per cui si usano i grassi non dilavabili
Poi che una scatoletta di tonno non faccia granché è vero, ma siamo davvero in tanti su sta' terra e moltissimi mangiano schifezze in scatolette
Dice "Ma la cacca" bene quella è il risultato di una intelligente trasformazione naturale che modifica sostanzialmente la composizione fisico/chimico/organica il cui risultato è qualcosa di riutilizzabile nel ciclo e fa parte dell'ordine naturale delle cose
Ne consegue che in mare non ci andrebbe nulla che non sia stato precedentemente "digerito"

Trascurando problemi non poco importanti per i quali ho installato da lungo tempo il serbatoio acque nere (anche sulla mia precedente barca e quindi da piu' di 25 anni) vorrei far notare che l'olio di qualunque tipo sia ha una durata limitata nel tempo poiche' piu' di un velo non puo' lasciare ed e' anche poco efficace poiche' la maggior parte viene espulsa e solo una infima quantita' rimane a lubrificare. Nettamente piu' efficace e' il velo di grasso di vaselina filante che si disperde pochissimo, ne basta una quantita' molto ridotta ed essendo idrorepellente non viene facilmente dilavato durante il pompaggio. Per fare un buon lavoro il grasso andrebbe messo SOTTO l'O-Ring del pistone, in pratica questo deve essere rimosso (c'e' uno "sfalso" apposito sull'anello del pistone per agevolare l'estrazione) e il grasso va' depositato nella cava, si rimonta l'O-Ring e ad ogni pompata la spinta alterna sul pistone fa' uscire una piccolissima quantita' di grasso che mantiene la lubrificazione per lunghissimo tempo (molti mesi o anche piu' secondo l'uso che se ne fa'). I piu' diranno che e' un'operazione "sporca" ma come gia' detto i guanti usa e getta esistono e costano poco e l'operazione se cosi' fatta consente di intervenire poco frequentemente risultando alla fine mediamente meno "sporca" di tutti gli altri sistemi.