(28-08-2018 00:01)IanSolo Ha scritto: [ -> ]Per non fare tanti nodi e per non avere la difficolta' di scioglierli uso l'accorgimento visibile nelle foto che seguono (guarda caso imparato da altro ADV che lo descrisse su questo Forum in una discussione che non riesco piu' a rintracciare).
1) si prepara una cima con in testa una barretta di legno di adeguata dimensione (non serve tanto robusta, serve sufficientemente lunga:
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2) si avvolge la testa della cima cosi' preparata attorno alla trappa in modo che la barretta fatto il giro completo impegni il corrente della cima:
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3) si spinge l'accoppiamento fatto piu' avanti possibile aiutandosi con il mezzo marinaio.
4) si passa la cima su un winch o sul verricello, si manda in tensione recuperando la trappa fin che serve, se e' necessario si da' volta alla trappa alla bitta, si rilascia la cima e si spinge piu' avanti l'accoppiamento per poter tesare ancora.
5) si da' volta definitiva alla trappa sulla bitta e si rilascia la cima, basta quindi una scrollata alla cima che l'accoppiamento si libera senza alcuna fatica e si puo' recuperare la cima per riporla:
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La cosa notevole e' che l'accoppiamento realizzato non scorre e non cede ma si scioglie all'istante non appena la cima non e' piu' in tensione, provare per credere! Fra l'altro consente di dare volta alla trappa su una bitta invece che lasciarla impegnata sul winch o sul salpaancore cui non fa' bene restare sotto forte continua tensione.
Sapevo che sarebbe alla fine uscito un coniglio dal cilindro... grazie molte per aver condiviso questa soluzione magnifica!
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grazie, è semplicemente geniale!
Come ho detto non e' "farina del mio sacco" ma purtroppo non mi ricordo chi ne parlo' vari anni fa' sul Forum (e mi spiace di non potergliene dare il merito) e dopo il cambio di piattaforma non riesco a ripescare la discussione in cui fu' descritto il sistema. Quello che ricordo e' che spiegava di averlo a sua volta appreso da pescatori siciliani che lo usavano per recuperare delle reti, si tratta quindi di cosa probabilmente da considerare addirittura "antica" tecnica.
Da copiare il sistema di jansolo, certo più comodo del nodo di bozza
Comunque per me uno degli imperativi per un eventuale nuova barca è il salpaancora esterno con campana (come del resto ho ora).
mia moglie prende la trappa, la porta a prua, da due giri sulla campana o direttamente un giro sul barbotten se la cima lo permette, e preme il pulsante...
Mal di schiena evitato e ormeggio perfetto con qualsiasi tempo.
Nell'ormeggio abituale con il mezzo marinaio recupero l'altra trappa e la metto sulla bitta, poi mollo quella principale dal salpa e la metto sull' altra bitta.
Se mi spieghi come fare un nodo abbastanza lontano da poter recuperare un metro o piu' di trappa e come scioglierlo quando fortemente assuccato dopo averlo posto in forza con il verricello solo allora potrei convenire che sia meglio.
il nodo di bozza e' comodo e veloce, ma tiene un difettuccio...
lo puoi fare lento e farlo scorrere giu' sulla cima, ma se poi per qualche motivo l'hai mandato troppo giu andarlo a sciogliere e' una gran scomodita'.
stessa cosa vale per il prusic e pure per la bocca di lupo....
(30-08-2018 12:03)Sailor Ha scritto: [ -> ]Mi domando cosa ci sia di più comodo di un nodo...specie se perdi o non trovi l'accrocchio con la barretta
(30-08-2018 17:23)senzadimora Ha scritto: [ -> ]il nodo di bozza e' comodo e veloce, ma tiene un difettuccio...
lo puoi fare lento e farlo scorrere giu' sulla cima, ma se poi per qualche motivo l'hai mandato troppo giu andarlo a sciogliere e' una gran scomodita'.
stessa cosa vale per il prusic e pure per la bocca di lupo....
è sufficente un nodo di bozza ganciato,e poi se hai necessità di toglierlo è perchè stai partendo,o no?
insomma..si va a cercare l'uovo nel pelo.
Andros, tesa a ferro con un verricello un nodo di bozza ganciato e poi cerca di liberarlo (io lo ho fatto prima di arrivare al sistema che ho descritto), sarai sorpreso dalla difficolta' dell'operazione. Inoltre qui si sta' parlando di usare una cima ausiliaria (temporanea) per porre in tensione la trappa di corpo morto cui darai volta alla bitta, non stai quindi partendo, stai ormeggiando e dopo l'ormeggio la cima ausiliaria non la tieni in forza e la devi togliere sciogliendo un nodo che puo' essere anche a piu' di un metro di distanza e devi quindi farlo con il mezzo marinaio. Fai una prova e capirai.
Ma lui non si perde d'animo e posta la sua soluzione
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Sul vericello metti la trappa la recuperi quanto basta, la bozza la fai all'interno dietro la bocca di rancio con un spezzone di cima e dai volta anche sullo stesso vericello o sulla bitta sull'altro lato, la trappa rimane in tiro e puoi darli volta sulle bitte o sulla galloccia.
Si fa così!
I vericelli sono un'opppppppinione.-
Ma Bullo, fammi capire, per prendere il testimone della trappa devi arrivare in banchina, ci arrivi con un parabordo sullo specchio e dai volta a poppa lungo anche solo da una banda
Tiri su il testimone e vai a prua, arriva la trappa la metti in forza e dai volta, vai a poppa e recuperi l'imbando anche col motore, dai volta a segno
Perché complicarsi la vita, tanto le mani con la trappa te le sporchi lo stesso e sempre a bordo la devi portare
Altro è se la trappa è una gomena e allora c'è un altro motivo per il nodo di bozza, ma non ganciato e quando te ne vai è facile che davvero il penzolo lo tagli corto e lo lasci lì
Ho descritto come si fa sulle navi, cosa centra sporcarsi le mani?
Di Gomene a bordo una nave cè ne una sola e serve per il traino, per l'ormeggio si usano le alzane.-
@ Ho descritto come si fa sulle navi @
Ehhhhh!!!!!
Sei sempre esagerato
Buon giorno a tutti
Sul mio salpaancora verticale ho fatto montare una campana da tonneggio.
Fantastica quando arrivo nei porti di transito
Ho avvolto e cazzato trappe anche di grosse dimensioni
(27-08-2018 21:08)GARIBALDI Ha scritto: [ -> ]Per salpare l'ancora quando oltre a catena è stata aggiunta cima adeguata
per l'ancoraggio.Io la uso cosi ,poi altri....
Confermo: se hai catena e cima e vuoi salpare con vento teso, recuperare a mano la cima può essere faticoso e fastidioso (mi è successo giusto una settimana fa e ho un barchino di 31 piedi) oltre che vagamente a rischio per dita e mani. bisogna essere molto accorti all'ancora e anche chi è al timone
Una volta cazzata la trappa, a manovra finita ci fai salire sopra col piede scarpato la moglie od altri, che concentri il peso schiacciando la cima sulla coperta ed hai il tempo di passare dal salpa alla bitta, a manovra finita e barca assestata la tensione sulla cima diminuisce, ovviamente se c' è vento rafficato ci si coordina anche con la raffica.
(27-08-2018 15:52)LOKA Ha scritto: [ -> ]poi metto marcia avanti e pifferino la trappa
Ma perché su un forum di vela è censurata la parola caz-zo ?