Buongiorno AdV
Ho un Oceanis 411 del 2002 (16 anni) con coperta, sedute e spiaggetta in Teak.
Il Teak è molto rovinato e prima o poi sarà da metterci mano. La spiaggietta ad esempio ha le ferramenta a vista.
Ora, considerando che la barca ha un valore residuo che si aggira sui 70K, per un puro discorso economico, ha senso rifare la coperta?
Fate conto che non mi imbarcherei mai in una operazione simile da solo ma farei comunque fare tutto ad un cantiere "Toscano"
Conviene magari limitarsi a rifare spiaggetta e sedute e togliere il Teak dalla coperta?
Qualsiasi considerazione soggettiva o "storie di vita vissuta" è apprezzata.
Grazie e Buon Vento
Io ho un Bavaria 39 Cruiser del 2006 il cui valore è simile a quello del tuo 411 (complimenti bellissima barca) per cui l'anno scorso, avendo anch'io il teak dappertutto ed anche rovinato, ho optato per una sistemazione parziale che ho potuto fare da solo conun pò di tempo (ferie) e poca spesa.
Il rifacimento del teak mi costava un prezzo variabile tra i 15.000€ (Toscana) e 10.000€ (Campania) che, comunque, erano troppi per il mio cruiser.
Leggendo qua e là e mettendoci un pò di coraggio ho comprato una levigatrice orbitale (38€ da Leroy), qualche flacone di SIKA 290DC (non dimenticare il primer) ed un aspirapolvere a bidone buono anche per acqaue polveri fini.
Ho prima rifilato i comenti togliendo tutti quelli rovinati sostituendoli con SIKA primer e SIKA 290DC
Poi ho lavorato per 6 giorni levigando completamente tutto il teak che avevo. Prima passata con grana 50 senza spingere troppo seconda con grana 80/100 e terza veloce con grana 250.
Complessivamente non ho tolto più di 1 - 1.5mm di teak su un totale di 6mm di spessore lasciando la coperta ancora con uno spessore accettabile.
E' venuto uno spettacolo. Sembrava una barca nuova.
Punti di attenzione:
1. Non usare mai e sottolineo mai, prodotti sbiancanti dopo aver levigato i comenti in quanto, la levigatura, ne intacca lo strato cristallizzato superiore esponendo lo strato poroso interno che se aggredito con acidi (anche fatti apposta per il teak) iniziano un processo di liquefazione del SIKA. Non so se altri prodotti hanno lo stesso problema ma il SIKA ce l'ha di sicuro.
2. Lavare solo ed esclusivamente con saponi delicati e neutri
3. La levigatura deve essere fatta con pazienza senza spingere eccessivamente sull'attrezzo, una pressione di qualche Kilo è più che sufficiente a farlo lavorare senza bruciare comenti e teak.
4. Non applicare mai il SIKA senza prima aver pulito la sede ed aver applicato il primer corrispondente. Se lo farai in breve tempo ti si staccherà o si ammorbidirà.
5. E' possibile trattatre eventuali stecche crepate con epossidica trasparente prima della levigatura in modo da "resinare" lo spacco sul legno che poi verrà levigato e portato a livello. In quel punto il teak risulterà un pò più lucido ma la riparazione terrà e consentirà un risparmio notevole.
6. Se proprio vuoi usare l'olio usa olio vero e non composti chimici vari.
Se ti servono chiarimenti fammi sapere
Grazie per la tua approfondita descrizione.
Leggendoti mi viene voglia di provarci ma ho più di un dubbio!
Comenti: Capisco bene che tu avendo i listelli più bassi dei comenti hai tagliato quelli in eccesso (con che attrezzo?) e se mancanti li hai rifatti con del Sika primer + 290DC.
Potrei farlo anche io ma in certi punti tra un listello e l'altro ho si e no un paio di millimetri di intercapedine rimasta. Cosa esce fuori?
Alcune foto
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Dunque, i comenti che sporgevano più di 1mm li ho prima rifilati con un taglierino e poi levigati insieme al teak ma esiste uno strumento apposito che puoi acquistare su SVB (costa un occhio).
Per il resto 2 mm sono pochi ma puoi mandarmi delle foto ?
Dalle foto è venuto perfetto!
Ho trovato una foto proprio del punto più massacrato della spiaggetta.
Che ne dici?
Effettivamente è abbastanza massacrato.
Farei innanzitutto una verifica su come è montato il teak.
Individua un punto dove i comenti sono mancanti e scavando un pò per togliere la sporcizia prova a capire quanto spessore hai e come è fatto il tuo teak. Mi spiego meglio.
Alcune barche hanno le tavole di teak direttamente incollate sulla coperta con qualche vite qui e li. Altre invece hanno le tavolette incollate su uno strato di compensato che serve anche da mascheratura e che poi a sua volta è incollato/avvitato alla coperta con viti passanti da teak in pochi punti.
Se sei in questa situazione, dovresti avere spessore per mantenere uno strato abbastanza robusto. La cosa che puoi fare è provare sulla spiaggetta a fare il trattamento che ho fatto io e vedere come viene, al massimo non ci avrai rimesso niente se non un pò di lavoro.
Se vedi che non è possibile perchè troppo rovinato, non ti resta altro che farti un giro nei cantieri del sud (anche Sardegna ad Arbatax) per avere un prezzo di rifacimento migliore. Toscana e Liguria li escluderei a priori, magari lavorano meglio ma il costo non è compatibile con il valore della barca.
Occhio alex, che Vincenzo parlava di ferramenta (viti credo) a vista! Non è così relativamente facile come intervenire su listelli solamente incollati, probabilmente se toglie le viti perché oramai affioranti, è perché il listello si è assottigliato con il tempo, in più avrai sicuramente da togliere parti sollevate dalla coperta dopo tolte le viti e rincollare di nuovo sulla coperta o sedute, da valutare e far valutare a vista secondo me.
Sarò in barca a metà settembre e faro degli esperimenti.
La coperta è messa meglio e controllo anche li lo spessore.
Leggevo qua e la che, se parliamo della spiaggetta si potrebbe fare una dima e ti spediscono il blocco già fatto da incollare.
Non conosco i costi ma mi sembrava una buona soluzione. Parlando sempre della sola spiaggetta e sedute chiaramente.
(27-08-2018 17:24)fabrizio 61 Ha scritto: [ -> ]Occhio alex, che Vincenzo parlava di ferramenta (viti credo) a vista! Non è così relativamente facile come intervenire su listelli solamente incollati, probabilmente se toglie le viti perché oramai affioranti, è perché il listello si è assottigliato con il tempo, in più avrai sicuramente da togliere parti sollevate dalla coperta dopo tolte le viti e rincollare di nuovo sulla coperta o sedute, da valutare e far valutare a vista secondo me.
Forse sono più "chiodini" se zoommi la foto vedi che circa a metà listello ci sono dei puntini dove passando con il dito sembrano "vagamente appuntiti" nulla di troppo pericoloso pero sembrano proprio le teste dei chiodi.
Magari è un lavoro fatto anni fa (ho acquistato una quota della barca a giugno)
(27-08-2018 15:13)alexflibero Ha scritto: [ -> ]Dunque, i comenti che sporgevano più di 1mm li ho prima rifilati con un taglierino e poi levigati insieme al teak ma esiste uno strumento apposito che puoi acquistare su SVB (costa un occhio).
Per il resto 2 mm sono pochi ma puoi mandarmi delle foto ?
Hai usato un normale taglierino?
Si normalissimo a lama lunga
Due cose mi piacciono tantissimo su una barca ma non vorrei mai avere (per motivi manutentivi): scafo blu e coperta in teak. A fine giugno ho rifatto le sedute del pozzetto e della plancetta di poppa del mio 411 (anno 1998) e devo dire che col teak nuovo la barca rinasce......
http://forum.amicidellavela.it/showthrea...tid=129932
Vincenzo Cocciolo dice: "Forse sono più "chiodini" se zoommi la foto vedi che circa a metà listello ci sono dei puntini dove passando con il dito sembrano "vagamente appuntiti" nulla di troppo pericoloso pero sembrano proprio le teste dei chiodi."
No, non sono esattamente chiodini, sono punti metallici (in inox) di cucitrice che Beneteau usa inserire sul retro dei pannelli preassemblati di teak per mantenere uniti i listelli durante l'operazione di posa in opera. In pratica si fanno fornire (l'ho visto durante una mia visita presso un loro cantiere in Francia) parti di superficie piuttosto grande gia' pronte e sagomate per essere posate, trattano con il primer, spalmano la colla e mettono in posizione la parte che, inizialmente trattenuta da pesi, viene avvitata in alcuni punti per evitarne lo spostamento e ricoperta da un foglio di plastica entro cui praticano il vuoto (o quasi) per far comprimere bene ed eliminare eventuali bolle. Levigano quindi il tutto dopo aver completata la gommatura dove necessario (molti preassemblati arrivano gia' gommati dal loro subfornitore). Quando il legno si consuma le estremita' dei punti metallici finiscono per affiorare e sembrano chiodini sparati da chiodatrice pneumatica ma non e' cosi', non sono piantati nella vetroresina e non hanno scopo di ancorare il legno alla coperta. Non vanno quindi estratti poiche' si rischia di danneggiare il legno essendo a forma di "U" con gran parte della loro lunghezza stesa fra un listello e l'altro e l'estrazione forzerebbe piu' sul lato di incollaggio che sul fronte, vanno quindi semplicemente limati (lisciati assieme al teak) e niente piu'. Cio' che va' fatto e' operare sulle eventuali viti sporgenti (quelle si' furono messe per trattenere il teak in posizione) che qualcuno in altra discussione suggeri' di estrarre riempiendo il foro con buona resina epossidica che svolgera' le due funzioni di rendere stagno il foro e di mantenere un minimo di fissaggio meccanico anche se non piu' necessario visto che la polimerizzazione della colla sottostante il legno e' gia' sicuramente avvenuta (dopo tanti anni dovrebbe..).
(27-08-2018 15:10)alexflibero Ha scritto: [ -> ]Alcune foto
Fantastico, se ho bisogno ti chiamo... quanto chiedi all'ora?
(27-08-2018 15:29)Vincenzo Cocciolo Ha scritto: [ -> ]Dalle foto è venuto perfetto!
Ho trovato una foto proprio del punto più massacrato della spiaggetta.
Che ne dici?
è finita la polpa e sei all'osso.
(27-08-2018 14:47)alexflibero Ha scritto: [ -> ]Io ho un Bavaria 39 Cruiser del 2006 il cui valore è simile a quello del tuo 411 (complimenti bellissima barca) per cui l'anno scorso, avendo anch'io il teak dappertutto ed anche rovinato, ho optato per una sistemazione parziale che ho ...
6. Se proprio vuoi usare l'olio usa olio vero e non composti chimici vari.
Se ti servono chiarimenti fammi sapere
Buongiorno Alex
Questo WE proverò il tuo metodo su un pezzo di coperta.
Volevo chiederti due cose:
1) Come olio basta un olio per teak tipo quello che si vende per i mobili in teak o serve qualcosa di specifico.
2) Come sapone neutro cosa consigli o cosa hai usato?
Grazie a presto
Confermo quanto già detto da IanSolo e Andros. Da quello che si evince dalla foto postata, lo spessore del tuo teak non credo sia sufficiente per effettuare un intervento di rifacimento dei comenti e levigatura delle doghe. Probabilmente per ottenere a fine intervento livelli omogenei tra esse saresti costretto a levigare abbondantemente riducendone ulteriormente lo spessore (già esiguo) e potresti inoltre asportare quasi completamente il comento rimasto inibendo quasi del tutto il suo prezioso scopo di calafataggio. Inoltre proprio per questo motivo i comenti necessitano di un certo spessore che dona elasticità ed impedisce all'acqua di penetrare tra e sotto le doghe e questo è un aspetto da prendere seriamente in considerazione per evitare l'imputridimento del legno dall'interno.
Senz'altro un esperto ed onesto carpentiere dal vivo può aiutarti più di noi a valutare l'intervento più adatto.
Ciao Vincenzo Cocciolo,
Noi abbiamo rifatto tutto con finto teak e ne siamo super soddisfatti.
Molti (non addetti ai lavori) hanno avuto difficoltà a credere che fosse plasticazza, manutenzione zero, non si macchia con niente, scotta tanto quanto il teak ( scarpe prima e scarpe dopo), e ci siamo tolti un grosso problema annuale per rendere la barca visibilmente bella dopo un inverno pressoché abbandonata all'acqua, polvere ecc.
Se tornassi indietro non togliere il teak vecchio ma dopo averlo levigato, incollerei il tappeto direttamente sopra, d'altronde il tappeto è più o meno spesso 5 mm.
Approfitta del salone per andare a vedere e toccare i vari modelli proposti da diverse aziende.
Bv
Buon vento.