30-08-2018, 11:07
Dopo tante richieste di aiuto da parte di possessori di motori VP 2000 (1-2-3) con problemi di raffreddamento mi sono deciso a scrivere qualcosa in riguardo.
Questo piccolo vademecum è dettato da esperienze personali e colloqui con meccanici del settore.
Raffreddamento
Si ottiene con la circolazione forzata di acqua di mare MOLTO ricca di sali.
Questi sali,sottoposti a calore, si attaccano alle superfici da raffreddare anno dopo anno fino a
costituire un vero e proprio cappotto interno al basamento motore e alla testata occludendo
i passaggi intermedi di piccolo diametro. (nella testata del mio 2002 ho dovuto ripristinare tali passaggi con il trapano tanto era duro il calcare).
Ad un certo punto, il cappotto calcareo diventa così consistente che impedisce lo scambio di calore e il motore comincia a scaldare.
Apparentemente tutto funziona bene,l'acqua allo scarico è a temperatura giusta.perchè?
È molto semplice,il sistema prevede il raffreddamento dello scarico per cui il percorso è quello rappresentato dallo schema ultimo (nr 4)
per cui con l'occlusione del sistema -testata-termostato-una buona parte dell'acqua se ne va allegramente a raffreddare il raiser dando l'impressione che tutto funzioni.(manco per idea)
analizziamo l'ingresso dell'acqua in testata.
Viene gestito da un “flauto” che altro non è che un tubo con un nr determinato di fori
e si trova appena dopo l'ingresso in testata del tubo di mandata dell'acqua.
Esattamente dalla parte opposta c'è l'uscita che va direttamente al raiser.
Anche questo flauto si tappa di calcare,ma nella parte esterna, occludendo i fori da cui deve
passare l'acqua che deve raffreddare il motore.
L'acqua allo scarico risulterà ad una temperatura normale.
Cosa allora ci mette in allarme?niente se non si sa “leggere” il motore ma i segnali ci sono.
Si comincia con un leggero fumo bianco (vapore acqueo)
Poi si passa al trafilaggio d'olio sul coperchio delle valvole,apparentemente a causa della guarnizione.
Si cambia guarnizione ma dopo un poco ricomincia.
Poi arrivano i trafilaggi di olio tra testata e basamento ma la temperatura al tatto è normale.
Se ancora si va avanti comincerà un leggero gocciolio di olio dal “filtro” aria.
Quando questo succede l'opera distruttiva è quasi compiuta.
Questo in soldoni è quanto accade dopo 30 anni o 3\4\5000 ore di funzionamento.
Come valutare lo stato delle incrostazioni.
Si toglie il termostato (già di suo dovrebbe dare un segnale) e dal foro si guarda il flauto che si vede male ma si vede.
Molto probabilmente non si vedrà il metallo ma un blocco di “gesso” bitorzoluto.
Ecco se vedete quella roba lì nella parte più fredda figuratevi nella testata e basamento.
RIMEDI
Nella prima fase (trafilaggi dal coperchio valvole-guarnizione testata) occorre un trattamento di
“decrosting” che non consiste in in lavaggio di qualche ora con aceto o di un paio di passate di acido muriatico ma di qualcosa di più radicale altrimenti sono solo pannicelli caldi.
Prima opzione (consigliata) circolazione forzata con acido per termosifoni\caldaie.
1 -svuotamento del basamento dall'acqua salata utilizzando la pipa di svuotamento come uscita della circolazione forzata (foto3)
2-Occlusione dell'uscita del flauto verso il raiser.(foto2)
3-Occlusione del foro del termostato dopo aver tolto il termostato .(foto 2)
(per chiudere il foro del termostato si toglie il termostato e si rimette il coperchio con una guarnizione di gomma ricavata ad esempio da una camera d'aria )
4-Utilizzare il tubo dalla pompa alla testata (foto 1)e la pipa di scarico per la circolazione(foto3)
A qusto punto con una pompa a 12 v con girante o qualsiasi altro aggeggio che muova \pompi acqua e un secchio si crea un circuito chiuso
che dovrà agire fino al completo scioglimento dei calcari.
Modo Statico.
Si scarica il basamento e si chiude la pipa.(foto 3)
Si chiudono i fori di ingresso e di uscita dell'acqua in testata. (foto1)
Si toglie il termostato e si riempie di miscela disincrosatante.
Si lascia lavorare il tempo giusto (vedi specifiche del prodotto) e nel caso si ripete.
A calcare disciolto resta solo un dubbio,cioè se i fori dei passaggi intermedi di diametro ridotto
della testata si siano liberati o meno.
Questo lo si verifica solamente smontando la testata ma, ritengo non ne valga la pena, poiché quasi tutto il sistema di raffreddamento se si sono fatte le cose perbenino sarà ripristinato.
Buon lavoro.
Ps-il principio si può applicare a tutti i motori raffreddati direttamente fatti salvi i diversi sistemi di ciruitazione dei vari motori.
Questo piccolo vademecum è dettato da esperienze personali e colloqui con meccanici del settore.
Raffreddamento
Si ottiene con la circolazione forzata di acqua di mare MOLTO ricca di sali.
Questi sali,sottoposti a calore, si attaccano alle superfici da raffreddare anno dopo anno fino a
costituire un vero e proprio cappotto interno al basamento motore e alla testata occludendo
i passaggi intermedi di piccolo diametro. (nella testata del mio 2002 ho dovuto ripristinare tali passaggi con il trapano tanto era duro il calcare).
Ad un certo punto, il cappotto calcareo diventa così consistente che impedisce lo scambio di calore e il motore comincia a scaldare.
Apparentemente tutto funziona bene,l'acqua allo scarico è a temperatura giusta.perchè?
È molto semplice,il sistema prevede il raffreddamento dello scarico per cui il percorso è quello rappresentato dallo schema ultimo (nr 4)
per cui con l'occlusione del sistema -testata-termostato-una buona parte dell'acqua se ne va allegramente a raffreddare il raiser dando l'impressione che tutto funzioni.(manco per idea)
analizziamo l'ingresso dell'acqua in testata.
Viene gestito da un “flauto” che altro non è che un tubo con un nr determinato di fori
e si trova appena dopo l'ingresso in testata del tubo di mandata dell'acqua.
Esattamente dalla parte opposta c'è l'uscita che va direttamente al raiser.
Anche questo flauto si tappa di calcare,ma nella parte esterna, occludendo i fori da cui deve
passare l'acqua che deve raffreddare il motore.
L'acqua allo scarico risulterà ad una temperatura normale.
Cosa allora ci mette in allarme?niente se non si sa “leggere” il motore ma i segnali ci sono.
Si comincia con un leggero fumo bianco (vapore acqueo)
Poi si passa al trafilaggio d'olio sul coperchio delle valvole,apparentemente a causa della guarnizione.
Si cambia guarnizione ma dopo un poco ricomincia.
Poi arrivano i trafilaggi di olio tra testata e basamento ma la temperatura al tatto è normale.
Se ancora si va avanti comincerà un leggero gocciolio di olio dal “filtro” aria.
Quando questo succede l'opera distruttiva è quasi compiuta.
Questo in soldoni è quanto accade dopo 30 anni o 3\4\5000 ore di funzionamento.
Come valutare lo stato delle incrostazioni.
Si toglie il termostato (già di suo dovrebbe dare un segnale) e dal foro si guarda il flauto che si vede male ma si vede.
Molto probabilmente non si vedrà il metallo ma un blocco di “gesso” bitorzoluto.
Ecco se vedete quella roba lì nella parte più fredda figuratevi nella testata e basamento.
RIMEDI
Nella prima fase (trafilaggi dal coperchio valvole-guarnizione testata) occorre un trattamento di
“decrosting” che non consiste in in lavaggio di qualche ora con aceto o di un paio di passate di acido muriatico ma di qualcosa di più radicale altrimenti sono solo pannicelli caldi.
Prima opzione (consigliata) circolazione forzata con acido per termosifoni\caldaie.
1 -svuotamento del basamento dall'acqua salata utilizzando la pipa di svuotamento come uscita della circolazione forzata (foto3)
2-Occlusione dell'uscita del flauto verso il raiser.(foto2)
3-Occlusione del foro del termostato dopo aver tolto il termostato .(foto 2)
(per chiudere il foro del termostato si toglie il termostato e si rimette il coperchio con una guarnizione di gomma ricavata ad esempio da una camera d'aria )
4-Utilizzare il tubo dalla pompa alla testata (foto 1)e la pipa di scarico per la circolazione(foto3)
A qusto punto con una pompa a 12 v con girante o qualsiasi altro aggeggio che muova \pompi acqua e un secchio si crea un circuito chiuso
che dovrà agire fino al completo scioglimento dei calcari.
Modo Statico.
Si scarica il basamento e si chiude la pipa.(foto 3)
Si chiudono i fori di ingresso e di uscita dell'acqua in testata. (foto1)
Si toglie il termostato e si riempie di miscela disincrosatante.
Si lascia lavorare il tempo giusto (vedi specifiche del prodotto) e nel caso si ripete.
A calcare disciolto resta solo un dubbio,cioè se i fori dei passaggi intermedi di diametro ridotto
della testata si siano liberati o meno.
Questo lo si verifica solamente smontando la testata ma, ritengo non ne valga la pena, poiché quasi tutto il sistema di raffreddamento se si sono fatte le cose perbenino sarà ripristinato.
Buon lavoro.
Ps-il principio si può applicare a tutti i motori raffreddati direttamente fatti salvi i diversi sistemi di ciruitazione dei vari motori.