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LiFePO4 al momento sorpassa il piombo per batteria servizi in termini di convenienza. I vantaggi sono troppi, 6-12 mesi di stoccaggio senza ricarica, cariche parziali vanno benissimo, durata temporale doppia, peso un quarto o un terzo, profondità di scarico 80% ossia basta poco più della metà delle Ah. La batteria motore penso sia sempre meglio a piombo (Spiral Cell). La conversione richiede un pò di studio, LiFePo4 accetta corrente di carica come un buco nero e surriscalda l'alternatore in fretta e ci saranno da gestire tensioni diverse per batteria avviamento e servizi.
In buona sostanza, c'è qualcuno in grado di dirmi con competenza di cosa avrei bisogno o per lo meno cosa dovrei aggiungere o sostituire al mio impianto elettrico per alloggiare due batterie lifepo4 al posto dei quelle al piombo !?
A me interessa principalmente l'aspetto del risparmio di peso, al punto che opterei per due batterie da 40 amp in luogo delle due da 75 originarie.
Leverei di colpo oltre 25 kg di peso e non è poco sulla mia piccola !
Seguo con interesse l'argomento LiFePO4 anche senza dover cambiare le mie attuali al gel.
Una cosa da tener presente è che le LiFePO4 non amano essere caricate al 100% ed infatti il BMS, raggiunta la tensione impostata dal costruttore, stacca letteralmente la fonte di energia. Questo può causare danno ai diodi dell'alternatore se si ritrovasse istantaneamente senza carico.
Altra cosa, dicono che quando si lasciano inoperose per lungo tempo, è meglio lasciarle al 50-60% di carica, quindi niente pannello solare sempre attaccato.
Gli alternatori inseriti nei circuiti di ricarica con le Litio non si staccano si diseccitano ! Si utilizzano regolatori esterni di solito su alternatori dedicati ed i segnali del BMS vengono utilizzati per inibire l'eccitazione dell'alternatore, oppure su sistemi più complessi una volta raggiunto il 100% viene abbassata la tensione generata fino a che le litio vadano leggermente in erogazione e ci si attesta sul valore trovato tenendo d'occhio il segno della corrente, in questo modo una volta spento l'alternatore le litio sono comunque cariche.
Molto corretta e opportuna la nota sulla capacità di mantenimento: quando si lasciano inoperose per lungo tempo, è meglio lasciarle al 50-60% di carica...
alcuni produttori calcano molto su questa attenzione per assicurare una lunga vita alle batterie.
(26-05-2020 15:44)maema Ha scritto: [ -> ]Gli alternatori inseriti nei circuiti di ricarica con le Litio non si staccano si diseccitano ! Si utilizzano regolatori esterni di solito su alternatori dedicati ed i segnali del BMS vengono utilizzati per inibire l'eccitazione dell'alternatore, oppure su sistemi più complessi una volta raggiunto il 100% viene abbassata la tensione generata fino a che le litio vadano leggermente in erogazione e ci si attesta sul valore trovato tenendo d'occhio il segno della corrente, in questo modo una volta spento l'alternatore le litio sono comunque cariche.
Molto corretta e opportuna la nota sulla capacità di mantenimento: quando si lasciano inoperose per lungo tempo, è meglio lasciarle al 50-60% di carica...
alcuni produttori calcano molto su questa attenzione per assicurare una lunga vita alle batterie.
esattamente, l'alternatore da solo non basta.
(26-05-2020 15:14)nedo Ha scritto: [ -> ]A me interessa principalmente l'aspetto del risparmio di peso, al punto che opterei per due batterie da 40 amp in luogo delle due da 75 originarie.
Leverei di colpo oltre 25 kg di peso e non è poco sulla mia piccola !
Perché 2 batterie da 40 Ah e non una da 80?
BV!
@pepe1395
Perché 2 batterie da 40 Ah e non una da 80?
Bella domanda, forse perchè due sono meglio di una, lascerei l'impianto suddiviso come si trova, ovvero con due stacca batterie e utilizzi diversi, motore e servizi .
La vedo così ma dato la che materia mi è ostile accetto tutti i suggerimenti
Per il motore il litio non lo userei, per i servizi si.
BV!
(29-05-2020 13:20)pepe1395 Ha scritto: [ -> ]Per il motore il litio non lo userei, per i servizi si.
BV!
Mi sto un po' documentando in rete, ma non riesco a trovare risposte univoche. Magari qualcuno di esperto in questo gruppo può rispondere...
Lifepo4 per avviamento. Ho visto che esistono moltissime batterie lifepo4 per avviamento per moto e auto. Fin qui tutto ok. Domanda: ma possono sostituire le pb senza accorgimenti all'impianto elettrico o all'alternatore? Leggendo qua e là sembrerebbe di sì per alcuni, perché le lifepo4 soffrirebbero tensioni elevate per lunghi periodi e dato che l'alternatore fornisce circa 14V non si corrono rischi; per altri invece ci sarebbero problemi perché le lifepo4 hanno un particolare ciclo di carica con tensioni variabili. Qualcuno ha esperienze dirette su lifepo4 per avviamento?
Il fatto di poter avere una lifepo4 da meno di 10Ah che ha spunto di 500A con conseguenti spazi e pesi ridotti mi interessa non poco...
Oggi mi sono rimesso a ripensare il mio impianto elettrico e ho partorito questa soluzione. Sembra complessa, ma in realtà è molto semplice:
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Allora, l'idea di fondo è cercare di utilizzare quello che ho già. Inoltre, vorrei una soluzione che mi permetta di staccare completamente la batteria servizi quando è in carica da alternatore o da banchina. Quindi:
- quando sono collegato dalla banchina attivo il commutatore su 1 e la batteria lifepo4 viene caricata col caricabatteria a 220V. Ruotando il selettore su posizione 1 si eccita relay1 e i servizi vengono alimentati da alimentatore trasformatore 50A 12V.
- quando sono a motore attivo il commutatore su 2 e la batteria lifepo4 viene caricata col caricabatteria a 220V collegato a inverter che viene alimentato da alternatore (passando per batteria motore). Ruotando il selettore su posizione 2 si eccita relay2 e i servizi vengono alimentati da alternatore (passando da batteria motore).
- quando sono fermo in rada il selettore va su posizione 3 si eccita relay3 e i servizi vengono alimentati da batteria servizi.
Mancano altri dettagli (fusibili ecc..) ma lo schema di massima sarebbe questo. Rispetto a quello che ho dovrei acquistare il commutatore, i 3 relay e l'alimentatore trasformatore. Spesa totale 100€ circa.
(02-06-2020 21:21)Amaretz Ha scritto: [ -> ]...
ma poi passi le giornate a girare interruttori e deviatori ?
(31-05-2020 17:27)Amaretz Ha scritto: [ -> ]Mi sto un po' documentando in rete, ma non riesco a trovare risposte univoche. Magari qualcuno di esperto in questo gruppo può rispondere...
Lifepo4 per avviamento. Ho visto che esistono moltissime batterie lifepo4 per avviamento per moto e auto. Fin qui tutto ok. Domanda: ma possono sostituire le pb senza accorgimenti all'impianto elettrico o all'alternatore? Leggendo qua e là sembrerebbe di sì per alcuni, perché le lifepo4 soffrirebbero tensioni elevate per lunghi periodi e dato che l'alternatore fornisce circa 14V non si corrono rischi; per altri invece ci sarebbero problemi perché le lifepo4 hanno un particolare ciclo di carica con tensioni variabili. Qualcuno ha esperienze dirette su lifepo4 per avviamento?
Il fatto di poter avere una lifepo4 da meno di 10Ah che ha spunto di 500A con conseguenti spazi e pesi ridotti mi interessa non poco...
Un circuito davvero semplice che risolve tutti i problemi è questo:
tutti i sistemi di ricarica, siano l'alternatore, il fotovoltaioco il caricabatteria vanno collegati tutti alla batteria motore che deve essere al piombo. Da questa uno Sterling BtoB charger carica la batteria servizi LiFePO4. Fine problemi.
Interessanti i video di Roberto
http://blog.veleggiando.it/post/come-sce...amper.aspx
Sto esplorando anche io il tema del LiFePo in barca, per ora come argomento "teorico" ma con grande interesse. E avevo una domanda sulla relazione tra litio e pannelli solari.
La riflessione che facevo è sulla utilità o meno di pensare ancora ad un impianto di pannelli solari (o sul possibile "risparmio" che compensi in parte il costo del litio). Considerando che il tema del tenere le batterie cariche quando non si è in barca ad oggi questo è il mio principale driver per il solare - e col litio non si applica più. E che la maggiore velocità di carica / assorbimento delle batterie al litio ne riduce anche l'utilità in contesti di vacanza, rada, etc.
(02-11-2020 16:10)Giàcheseilì Ha scritto: [ -> ]Sto esplorando anche io il tema del LiFePo in barca, per ora come argomento "teorico" ma con grande interesse. E avevo una domanda sulla relazione tra litio e pannelli solari.
La riflessione che facevo è sulla utilità o meno di pensare ancora ad un impianto di pannelli solari (o sul possibile "risparmio" che compensi in parte il costo del litio). Considerando che il tema del tenere le batterie cariche quando non si è in barca ad oggi questo è il mio principale driver per il solare - e col litio non si applica più. E che la maggiore velocità di carica / assorbimento delle batterie al litio ne riduce anche l'utilità in contesti di vacanza, rada, etc.
Dipende con cosa vuoi ricaricarle e che capacità hanno. Vero che si ricaricano più velocemente perchè possono assorbire correnti di carica elevate, es una 100Ah la carichi anche con 100A, ma dove li prendi 100A? Hai un mega alternatore o lo devi mettere su? oppure un generatore da 1,5kW?
(02-11-2020 23:12)Resolution Ha scritto: [ -> ]Dipende con cosa vuoi ricaricarle e che capacità hanno. Vero che si ricaricano più velocemente perchè possono assorbire correnti di carica elevate, es una 100Ah la carichi anche con 100A, ma dove li prendi 100A? Hai un mega alternatore o lo devi mettere su? oppure un generatore da 1,5kW?
Buon punto, certo. Pensavo all'alternatore - magari includendo nel progetto un alternatore di potenza, ad oggi ho quello "standard". Pero' diciamo che se con un paio di ore al giorno di motore (in media) riesci davvero a tirare su 120-140Ah di ricarica.... direi che non siamo lontani dal coprire i consumi giornalieri in rada, frigo incluso. E sicuramente molto di più di quello che generano i pannelli nella mia esperienza (a meno di non ricoprire la barca)
(03-11-2020 10:11)Giàcheseilì Ha scritto: [ -> ]Buon punto, certo. Pensavo all'alternatore - magari includendo nel progetto un alternatore di potenza, ad oggi ho quello "standard". Pero' diciamo che se con un paio di ore al giorno di motore (in media) riesci davvero a tirare su 120-140Ah di ricarica.... direi che non siamo lontani dal coprire i consumi giornalieri in rada, frigo incluso. E sicuramente molto di più di quello che generano i pannelli nella mia esperienza (a meno di non ricoprire la barca)
Non ho esperienza diretta, ma gli esperti consigliano l'uso di un BtoB charger che oltre a rispettare i cicli di carica delle litio, serve anche a limitare la corrente per evitare di friggere l'alternatore (cerca su youtube i tutorial di Roberto Minoia)
La miglior cosa per me è andare per gradi e provare una variante per volta.
Sempre gli esperti consigliano di non lesinare sul BMS
Seguo l'argomento da tempo perché la mia batteria servizi al gel dopo quasi dieci anni di servizio ha ormai perso oltre il 30% della sua capacità facendomi passare l'ultima crociera a girare pannelli solari come fossero girasoli. Le LiFePo4 pare che siano arrivate ad un buon livello di affidabilità: leggendo i vari forum ho notato che, a parte un problema iniziale riscontrato su alcune Mastervolt, tutti gli utilizzatori che sono passati a questa tecnologia ne sono entusiasti sia nella nautica che nell'utilizzo camperistico. Il prezzo, che era uno degli svantaggi più grossi, è sceso a livelli accettabili al punto che oggi, escludendo quelle più blasonate (tipo Victron o Mastervolt che cmq utilizzano celle di prima scelta Winston) e quelle di fascia ultra economica, sono disponibili batterie da rivenditori anche italiani che forniscono un prodotto munito di certificazioni e garanzia ad un prezzo inferiore ai 600 euro per 100A (di cui 80A utilizzabili scaricandola nel range ottimale) contro i 580 euro per una gel di buona qualità da 140A (di cui 42 disponibili se non la si vuole distruggere in fretta). Ho anche visto che il passaggio necessita di una serie di ammodernamenti all'impianto di bordo: per caricare la nuova batteria con il motore bisognerà comprare necessariamente un DC/DC charger, un apparecchio che preleva la corrente dalla batteria motore quando questo è acceso e la usa, lavorandola come un caricabatterie a tre stadi, per caricare la nuova batteria servizi (costo circa 270 euro da Victron), mentre per la carica a 220V sarà sufficiente utilizzare il nostro vecchio caricabatterie utilizzando la sola uscita servizi da inviare alla batteria motore che provvederà a caricare la litio attraverso sempre il DC/DC charger; in alternativa, se ci si vuole complicare la vita, si potrà usare il caricabatterie di bordo per quella motore montando quello fornito in dotazione con la litio in maniera dedicata; il ripartitore di carica invece andrà eliminato.
Ricapitolando, fino ad ora il cambio è costato un caricabatterie in più (270 euro).
A questo punto, accertato che il passaggio è abbordabile da un punto di vista economico (altrimenti che ne parliamo a fare!), ho iniziato a valutare i pro ed i contro del nuovo sistema.
I pro li avete abbondantemente elencati: capacità, peso, ingombro, rapidità di carica, durata, ecc.
I contro sembra che siano pochi, l'unico preoccupante è che la vita della batteria al litio è affidata ad un circuito elettronico installato dentro di lei (BMS) il quale, se in avaria, la spegnerebbe immediatamente. Esclusi i casi di utilizzo estremo che potrebbero mandare in crisi il BMS e cioè una corrente di scarica eccessiva (difficilmente realizzabile in quanto nelle nostre barche avremo correnti di scarica relativamente basse e costanti abbondantemente nel range tollerato da queste batterie, anche se il salpancora lo collegherei alla batteria motore per stare sicuri), o l'eccesso opposto che però è gestito dal DC/DC charger il quale ha un suo limite massimo oltre il quale non puo' andare, esclusi questi quindi resta l'evento accidentale quale un fulmine caduto nei pressi della barca o la rottura sempre possibile di un componente elettrico. Per ovviare a questa eventualità avevo inizialmente pensato ad un sistema servizi ibrido Litio/Piombo ossia una batteria al piombo tampone che viene caricata da una batteria al Litio... ma mentre abbozzavo lo schema mi sono reso conto che i costi raddoppiavano, i vantaggi si riducevano e che quindi le seghe mentali stavano avendo la meglio. Ripresomi ho rielaborato l'idea inserendo nel sistema un semplice selettore batterie del tipo 1/2/1+2 nascosto nel vano batterie per consentire, nella eventualità di sfiga e rottura litio, di alimentare la barca con la batteria motore (al costo di una cinquantina di euro più un paio di ore di lavoro); questo sistema consentirebbe comunque di utilizzare la barca per raggiungere un porto dove poter sostituire la batteria in avaria, nel caso anche con una tradizionale (che come è stato detto si trovano anche in africa) ripristinando il vecchio impianto che comunque non smantellerei del tutto.. e qui mi sono fermato.. che ne pensate?
Dopo aver letto tutto ed il contrario di tutto sono tornato alle vecchie batterie ad acido.
Prezzo :meno di 1euro/ampere sostituibili ovunque e con nessuna modifica all'impianto.
Qualcuno potrà dire che è un ritorno alla clava ma devo dire che dopo aver usato gel ed agm non vedo, nell'utilizzo, sostanziali differenze.
Quello che secondo me dovrebbe essere importante è la valutazione dei consumi della propria barca cercando di eliminare tutto il superfluo.
Non ho inverter, se le signore vogliono piastrarsi i capelli vanno dal parrucchiere, il caffè lo faccio con la moka e non ho wc elettrici.
Facendo così, pur vivendo 365 giorni l'anno in barca, riesco ad evitarmi pannelli solari, generatori, alternatori maggiorati ecc ricordando che tutto quello che non c'è non si rompe e non pesa.
Su un 44 ho 2 batterie per un totale di 100 A e mi sono più che sufficienti.
Quello che dici è soggettivamente vero. Soggettivamente in quanto realizzabile da chi come te ha a disposizione uno spazio tale da consentirti di mantenere un tenore di vita a bordo più che accettabile senza dover ricorrere a certe diavolerie moderne che di sicuro complicano la vita. Però per chi come me naviga con una barca di dimensioni relativamente contenute dove devi fare il tetris anche per installare un caricabatterie è diverso: grazie alle nuove tecnologie è stato possibile aumentare la qualità della vita a bordo in maniera fino a pochi anni fa impensabile, ma con un alto prezzo da pagare (anche non solo in senso figurato). Quello che per te è "superfluo" per noi rappresenta la scriminante fra il campeggio nautico ed una crociera con confort moderni come ad esempio poter navigare tutto il giorno a vela senza dover accendere il motore, bere una birra ghiacciata o fare una doccia calda al tramonto (tutti i giorni!), cose queste che per quelli nella mia condizione erano fino a poco tempo fa solo una chimera!
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